Ciao Ishtar, benvenuto su Ostraka!
Non darti del "vecchietto" solo perché sei dell'83: qui sul forum girano tipi poco raccomandabili, classe 1987, che dopo questo tuo commento potrebbero sentirsi altrettanto "vecchi" e prenderti solo per questo già in antipatia...
Scherzi a parte: per quanto concerne la questione di intraprendere o meno una laurea in storia e archeologia, ci sono alcune cose da precisare e su cui riflettere.
Innanzitutto, io non credo ci sia nulla di male nell'iniziare un percorso di studi universitario "da grandi", per il semplice piacere di crescere e formarsi in un settore disciplinare verso cui si nutre una forte passione; tutt'altra questione, certo, è iscriversi con l'idea di lavorare un domani nel detto settore, specie se si hanno già 37 anni e questo settore è quello dell'archeologia.
In primo luogo, è bene precisare che "storia" e "archeologia", pur essendo per certi aspetti affini come campi di indagine, non costituiscono uno stesso settore di studi, e il conseguimento dei rispettivi diplomi comporta l'inquadramento dei loro detentori in due differenti classi di laurea, che possono poi essere fondamentali per accedere a particolari concorsi.
La carriera dell'archeologo, inoltre, differisce da quella dello storico non solo a livello di oggetto e metodo di indagine, e ancora di piano di studi, ma anche sotto il profilo del "cursus honorum": infatti, per ottenere il solo titolo di dottore in archeologia ti occorrerebbero almeno una triennale e una magistrale (3+2 anni quindi), mentre per poter accedere poi ai concorsi ministeriali per funzionario si renderebbero necessari almeno anche un diploma di specializzazione (2 anni) o un dottorato di ricerca (3 anni). Nella migliore delle ipotesi si parla dunque, in tutto, di minimo 7 anni di studio (ammesso e concesso che uno faccia solo quello e che riesca sempre a restare in pari con i programmi).
Ora, nel tuo caso, se un lavoro già ce l'hai e non hai l'ambizione di entrare a lavorare al MiBACT, in una soprintendenza o polo museale, ti direi che potresti forse tranquillamente farti i tuoi corsi da studente lavoratore (riconoscimento che, se non erro, comporta fra l'altro tempistiche dilazionate rispetto a quelle di uno studente a tempo pieno) e prenderti il titolo che più ti aggrada.
Ciò premesso, se sei appassionato di antichità e desideri farti una base per poter imparare a riconoscere e valutare i pezzi che ti capitano fra le mani, io penso che con una sola triennale andresti poco lontano. Quando mi sono iscritto io alla triennale (si parla ormai dell'a.a. 2006/2007), a Firenze c'era un corso di laurea totalmente incentrato sui beni archeologici, cosa che non credo si trovi più oggi, dal momento che le attuali triennali mi sembrano più o meno tutte impostate in senso molto generico sui Beni Culturali (con esami che spaziano dall'archeologia classica fino all'arte moderna e alla storia contemporanea). In ogni caso, neppure le vecchie triennali come la mia erano sufficienti di per sé a imbastire qualcosa che andasse oltre un'ossatura più o meno solida nelle discipline caratterizzanti il settore prescelto (quindi immagino che, per le ragioni sopra accennate, quelle attuali lo siano ancora di meno).
A questo punto, credo che almeno un 3+2 sarebbe forse la formula minima per te, per poter sperare di uscire da un corso di laurea con qualcosa di più che una semplice pergamena fra le mani... Quindi informati anche presso gli atenei della tua regione, valuta bene che genere di impegno comporterebbe questo percorso per te (anche rispetto al tipo di lavoro che svolgi) e poi scegli la tua strada con piena consapevolezza. E tieni conto che, al di là dei singoli corsi ed esami (che oggi più che mai possono essere svolti online), c'è tutta una parte di tirocini e scavi - e soprattutto una tesi! - che deve essere preventivata fin da subito, e che non so dirti quanto si accorderebbe con le tue necessità lavorative.
Ti dico anche che, per chi non ha intenzione di lavorare da professionista in questo settore, il titolo in sé, secondo me, ha poca importanza: se un argomento ti interessa veramente (es. la numismatica), potresti tranquillamente prenderti un buon manuale, scaricarti articoli relativi a questo settore (oggi si trova molto materiale online in pdf, liberamente scaricabile) e cominciare intanto a farti un po' di studi da autodidatta (magari pianificando nel tempo libero anche la visita a qualche importante collezione museale). La cosa non è impossibile e ti permetterebbe di farti una buona cultura di base, senza la pretesa di diventare un professionista certificato e senza investire ingenti quantità di tempo e denaro dietro un corso online (che, a mio sincero avviso, non sostituirà comunque mai un'esperienza da studente a tempo pieno, fatta di vita vissuta fra biblioteche, scavi e musei).
Detto questo, a prescindere che tu decida di imboccare o meno un domani questo percorso accademico, io ti invito a restare su questo forum, ad aprire discussioni (o anche solo partecipare a quelle che già sono state aperte), a fare domande e a chiedere senza paura. Se ci sarà in giro chi è in grado di risponderti, lo farà più che volentieri (e, conoscendo gli admin, sono certo che anche chi non è del settore si barcamenerà comunque alla meglio per provare a darti un aiuto). L'unica cosa su cui non potremo aiutarti in nessun caso (vedi il regolamento di Ostraka) sarà il rilascio di pareri in merito a perizie su autenticità e antichità di possibili beni storici o archeologici, che non siano già stati editi.
Concludo con un saluto e, sulla scia di Dceg, con un caloroso invito a fare molta attenzione con l'uso del metal detector, perché la ricerca di antichità sul territorio nazionale è disciplinata in modo assai rigoroso dal Codice dei Beni Culturali, e per questo l'uso disinibito di certa strumentazione è fortemente sconsigliato...
Buona serata!