| ||
Ciao a tutti! Mi chiamo Victoria, a settembre vorrei iscrivermi al corso di laurea triennale in Scienze Archeologiche della Sapienza. La mia paura è che venendo da un istituto tecnico (ragioneria), e quindi senza formazione Classica, io non riesca a stare al passo con gli studi. Ho controllato ed esami come Latino e Greco sono opzionali, però non so se oltre deficit nelle lingue antiche io possa trovare altri problemi simili. Vorrei tanto coltivare la mia passione, ma allo stesso tempo ho paura di essere inadeguata; Consigli? Cara Victoria, benvenuta su Ostraka! Il tuo messaggio non è dissimile da quello di molti altri utenti, che approdano qui in cerca di aiuto e consigli; per parte mia cercherò comunque di darti il mio contributo, portandoti a fare qualche riflessione spassionata su questa scelta. Comincio con il premettere una cosa: uscire da un istituto tecnico, invece che da un (perdonami il gioco di parole) classico liceo classico, non è necessariamente una partenza penalizzante per nessuno. Se la tua idea fosse quella di diventare "un'archeologa da cantiere", per esempio, saper leggere e tradurre il latino e il greco potrebbe non essere proprio il tuo pane quotidiano sul lavoro; viceversa, se volessi lavorare in ambito accademico, forse un po' di esperienza in più su questo versante potrebbe non guastare (sempre ammesso che tu non voglia imboccare un domani un percorso di archeologia preistorica, dove di testi in latino e greco non troveresti neppure l'ombra). In ogni caso, le lingue morte non sono nulla che non si possa pensare di acquisire nel tempo, partendo dagli esami di base, senza la pretesa di diventare traduttori provetti, e soprattutto mettendoci (come in ogni cosa) tanta buona volontà, impegno e spirito di sacrificio. La domanda che tuttavia più mi preme farti è questa: che cosa ti piacerebbe fare di bello nella vita? Il quesito non è banale, perché dal testo che hai scritto non trapela nessuna tua ambizione particolare. Leggo che ti piacerebbe "coltivare una passione", e questo mi dice tutto e nulla di te. Un esempio: a me piace cucinare, è una mia grande passione, ma non per questo mi sono iscritto a un istituto alberghiero o a una scuola serale, né ambisco a diventare uno chef professionista; lo faccio per me, al massimo per i miei amici, e per il mio piacere e diletto. L'archeologia, allo stesso modo, che posto occupa dentro di te? Ti piacerebbe trovare lavoro nel settore archeologico, o domani hai in mente di entrare comunque a lavorare nell'amministrazione di un ente pubblico o di un'azienda? Perché una laurea triennale si può anche prendere, appunto, per seguire una passione, senza che poi questa debba per forza trovare sbocco in una occupazione stabile. Viceversa, se il tuo desiderio fosse quello di trovare lavoro nel vasto e multiforme mondo dell'archeologia, devi cominciare a pensare fin da subito, come prospettato da Lavori Archeologici, a prevedere un percorso più lungo, che si compone di una triennale (3 anni), una magistrale (2 anni) ed eventualmente ancora un post-lauream - a scelta fra una scuola di specializzazione (2 anni), un dottorato di ricerca (3 anni) oppure un master universitario di II livello (2 anni), ma tutti necessariamente di ambito archeologico. Ognuna di queste tappe non è ricordata qui per scoraggiarti, ma solo per farti capire quali siano gli step da seguire per la tua formazione, tenendo conto che ciascuno di questi può aprirti in progressione sempre più possibilità lavorative. Per lavorare in una cooperativa, come semplici operatori, può anche bastare infatti la sola laurea (preferibilmente quella magistrale); per accedere alla carriera ministeriale, invece, almeno una specializzazione è necessaria, mentre il dottorato ti lascerebbe le porte aperte anche per il mondo dell'università e della ricerca. Prima di fare a noi domande sulla tua adeguatezza rispetto allo studio dell'archeologia, il mio consiglio è quindi che tu chieda a te stessa se l'archeologia sia adeguata alle tue ambizioni lavorative, e in caso fino a dove tu sia disposta ad arrivare per assecondare questa passione. Quando avrai trovato le risposte, allora potremo provare a capire se e come indirizzarti ulteriormente. Sempre disponibile, come tutti, a chiacchierare con te e ad aiutarti. Un caro saluto, facci sapere! |