Ostraka - Forum di archeologia

Antichi egizi troppo rapidi!

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view post Posted on 9/10/2010, 11:00
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (Djoser @ 9/10/2010, 11:11)
Riguardo l'iscrizione trovata nella piramide di Cheope, avevo letto che nel(l'unico) cartiglio trovato, il nome di Cheope era scritto in maniera errata, ovvero invece di Aa1-G43-I9-G43, N5-G43-I9-G43, un errore intollerabile nell'antico egitto, per cui si penso' che fosse un falso.
Qui ne parlano: www.edicolaweb.net/edic138a.htm

Di questa storia non sapevo niente. Purtroppo non ho ancora seguito il corso di geroglifico, quindi non posso esprimermi con sicurezza. Posso solo notare che il sito da te linkato (senza offesa) non sembra (almeno, non a me) di grande attendibilità scientifica: mischia una serie di dati reali con altrettante teorie, collegamenti e spiegazioni decisamente poco ortodosse (affinità fra Giza e Angkor, impiego di cristalli in grado di risuonare ad alte frequenze, mappe celesti, armi che non arrugginiscono, nonché fantomatici pollini del 10'500 a.C.)...

Io ho dato un'occhiata in Internet anche alla biografia di Vyse, ma non mi sembra che ci siano sospetti di falsificazione riguardo le sue scoperte a Giza: http://en.wikipedia.org/wiki/Richard_William_Howard_Vyse.

Ripeto, su questo punto non sento comunque (al momento) di potermi esprimere.
 
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pollo mannaro
view post Posted on 9/10/2010, 11:07




CITAZIONE (Djoser @ 9/10/2010, 11:32)
A intuito però il blocco al posto del granello dovrebbe permettere una resistenza maggiore allo sforzo di taglio e quindi pendenze più alte.

E' esattamente ciò che intendevo dire. Per questo ritengo che non abbiano usato la sabbia per determinare la pendenza, altrimenti non avrebbero cominciato la costruzione della piramide a doppia pendenza. Dopo quell'esperienza, decisero di diminuirla e caddero su un valore accettabile :)
Per la tecnica costruttiva: sono blocchi sovrapposti senza alcun legante.
;)
 
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lama su
view post Posted on 9/10/2010, 11:32




CITAZIONE (pollo mannaro @ 9/10/2010, 10:55)
Sulla scrittura non concordo, però per fortuna le opinioni spesso divergono, altrimenti che ci starebbero a fare i forum? :D

http://cojs.org/cojswiki/Abydos_Tablets,_c._3400-3300_BCE
www.ancientscripts.com/sumerian.html

ad oggi, la datazione delle tavolette di Abydos è contemporanea o precedente alle prime attestazioni di scrittura sumera.

ovviamente un contatto non è escluso, però non è neppure necessario.

CITAZIONE
Non ho fatto l'esperimento , ma l'angolo di attrito per il granito varia fra 45° e 60° (la piramide di Cheope è a 51°), per il marmo, l'arenaria e il calcare varia fra 35° e 50°.

La rappresentazione di una piramide come quella di Cheope con un cono di sabbia non è del tutto fuori luogo, vista la dimensione media dei mattoni rispetto al complesso. Se ne può dedurre che la pendenza osservata è il compromesso fra l'avere un monumento il più slanciato possibile, ma non con una pendenza cosi' alta da farla franare durante la costruzione.
In pratica, con l'esperimento proposto da Lama Su e senza grossi calcoli, gli egiziani potevano trovare le proporzioni perfette per una piramide.

l'angolo di attrito della sabbia di Giza dovrebbe aggirarsi tra i 50° e 55°, e guarda caso la piramide ha un'inclinazione di 51-52°

E qui sarebbe interessante avere dati più precisi per le sabbie di altre regioni dell'Egitto.

Come sottolinei tu, l'idea non è tanto che la piramide si comporti staticamente come un cono di sabbia (è ovvio che la sua natura in blocchi genera dei problemi statici diversi, e se vogliamo "più semplici" rispetto alla fluidità della sabbia), quanto piuttosto l'idea è che gli ingegneri egizi potrebbero aver individuato un angolo di soglia ottimale senza troppi calcoli e basandosi sull'empirica osservazione della natura (gli egizi erano straordinari osservatori della natura).

Insomma, se un cono di sabbia è stabile con una pendenza di 50°-55°, allora anche una piramide di blocchi lo sarà.

Senza contare la possibilità che ci sia una connotazione religiosa in questo parallelo: per esempio se la Maat che regola l'universo ha stabilito che una collina di sabbia deve avere una pendenza di 50°-55° (probabilmente doveva risultare stupefacente e misterioso che la sabbia si disponesse sempre secondo la stessa identica pendenza), non è da escludere che questa pendenza fosse vista come qualcosa di sacro e "perfetto", una manifestazione della Maat stessa.


CITAZIONE (pollo mannaro @ 9/10/2010, 12:07)
E' esattamente ciò che intendevo dire. Per questo ritengo che non abbiano usato la sabbia per determinare la pendenza, altrimenti non avrebbero cominciato la costruzione della piramide a doppia pendenza. Dopo quell'esperienza, decisero di diminuirla e caddero su un valore accettabile :)

niente esclude che la pratica sia andata di pari passo con l'osservazione (che a sua volta non necessariamente deve essere stata perfetta fin da subito) e che le piramidi siano una sintesi delle due.

E niente esclude che abbiano fatto il tuo stesso ragionamento (i blocchi sono più stabili della sabbia, quindi possiamo osare una pendenza maggiore) e poi accortisi dei rischi abbiano preferito rimanere più vicini ai limiti osservati in natura.

Non dimentichiamo che a differenza di noi non avevano nessuna conoscenza avanzata di statica, di resistenza dei materiali, attrito o in generale di fisica applicata all'ingegneria, quindi gli unici modi in cui potevano procedere per costruire un monumento erano due: o andare a tentoni sperando di avere fortuna, o cercare di imitare ciò che vedevano nella natura attorno a loro.

E sinceramente ho i miei dubbi che i faraoni si affidassero esclusivamente alla fortuna. La posta in gioco, la loro sopravvivenza nell'aldilà, era troppo grande.
 
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view post Posted on 9/10/2010, 11:50
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CITAZIONE
Posso solo notare che il sito da te linkato (senza offesa) non sembra (almeno, non a me) di grande attendibilità scientifica:

Per carità, lo so :) , è che è l'unico posto dove ho trovato la notizia.
Io l'avevo sentita tanto tempo fa in un documentario.

Se si trovasse una foto dell'iscrizione si potrebbe giudicarne l'attendibilità.
 
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view post Posted on 9/10/2010, 12:53
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Ecco una cosa davvero sorprendente! :o:

In un altro post dello stesso sito segnalato da Djoser ho trovato questa notizia (si parla dei marchi trovati nella Camera di Arbuthnot, sopra la Camera del Re):

"Zecharia Sitchin è stato strenuo fautore della teoria che questi "marchi di cava" siano stati fatti ad arte da Howard Vyse, e molti scrittori si sono adeguati a queste opinioni; tuttavia, recentemente, il noto scrittore Graham Hancock, condotto da Zahi Hawass a visionare con accuratezza la Camera di Arbuthnot ha così affermato: "Non mi furono posti divieti di sorta nel luogo dove ho esaminato, ed ho avuto molto tempo per analizzare i cartigli da vicino sotto una intensa luce. Spaccature nelle giunzioni dei blocchi rivelano che i geroglifici continuano sotto gli altri blocchi. Nessun falsificatore avrebbe potuto accedervi da quando i blocchi furono messi in situ, blocchi che, aggiungo, pesano dieci tonnellate ciascuno, e sono strettamente interconnessi tra loro. L'unica ragionevole conclusione è quella sostenuta da lungo tempo dagli Egittologi, cioè che i Geroglifi ci sono graffiti originali dell'Antico Regno e che sono stati apposti sui blocchi prima dell'inizio della costruzione."

La fonte non era segnalata nella pagina, ma l'ho comunque ripescata (proprio sul sito ufficiale di Graham Hancock!):

"However, in December 1997, Dr Zahi Hawass allowed me to spend an entire day exploring these chambers. There were no restrictions on where I looked and I had ample time to examine the hieroglyphs closely, under powerful lights. Cracks in some of the joints reveal hieroglyphs set far back into the masonry. No 'forger' could possibly have reached in there after the blocks had been set in place - blocks, I should add, that weigh tens of tons each and that are immovably interlinked with one another. The only reasonable conclusion is the one which orthodox Egyptologists have already long held - namely that the hieroglyphs are genuine Old Kingdom graffiti and that they were daubed on the blocks before construction began."

Da notare, poi, come lo stesso Hancock aggiunge che:

"I believe that Khufu did build the Great Pyramid - or anyway most of it (perhaps the subterranean chamber and some other rock-hewn parts of the structure may be earlier)."

Per chi volesse ricontrollare i siti, ecco i links:

www.edicolaweb.net/am_1730.htm
www.grahamhancock.com/features/trenches-p4.htm
 
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view post Posted on 9/10/2010, 13:02
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Interessante, nel primo post di questo forum ho trovato una foto dell'inscrizione:
www.abovetopsecret.com/forum/thread527774/pg1
dove pare chiaro che il simbolo è proprio Aa1, come dovrebbe essere (prendete il sito per la foto, anche se fa un interessante discorso sulla lista di Abido)
 
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view post Posted on 9/10/2010, 14:17
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CITAZIONE (pollo mannaro @ 8/10/2010, 11:51)
La "scienza" procede mediante risposte a domande falsicabili (cioè passibili di verifica sperimentale). La domanda "come fecero a..." non lo è perchè non vi sono tracce né archeologiche né storiche. Per questo l'archeologia sperimentale si pone domande differenti, ad esempio "è possibile spostare un masso di tot tonnellate utilizzando le tecnologie note al tempo?".
Tale domanda è falsificabile ed è l'oggetto delle sperimentazioni. La scienza si distingue dal resto prima di tutto nella capacità di porre domande falsificabili. Il resto appartiene ad altri ambiti (metafisica, religione, fantasy, etc).

mi sà che con il seguente pistolotto... mi caccerete per eccesso di OT. :lol:

Però le affermazioni di Pollo Mannaro meritano approfondimento e magari una delle future...discussioni del mese, dal titolo: i Limiti dell'archeologia. :P ; così magari si fà "epistemologia"...vi intriga?

Trovo che per comprendere un qualsiasi sapere bisogna comprendere i limiti a cui esso è soggetto. Quindi in effetti bisogna chiedersi quali siano le domande che come dici tu, possano essere falsificabili da quelle che non lo possono essere. è corretto. insomma è importante avere in testa una mappa della frontiera...

Il problema è che vari aspetti del passato, non possono essere granchè illuminati dal dato archeologico (come dicono gl stessi archeologi): cioè non possono esser soggetti ad alcun esperimento e verifica. Il dato archeologico è
- in sè un dato "muto", per spiegarlo occorre un interpretazione
-l'esperimento archeologico non può esser ripetuto: una volta effettuato lo scavo, tutto viene distrutto ed in futuro, ciò ch è stato studiato non sarà disponibile a nuove verifiche magari con metodi più aavanzati, in grado di smentire o confermare il già detto.
- importantissimi aspetti del passato sono irrimediabilmente perduti: le idee religiose, gli accadimenti politico militari, i fondamenti giuridico morali e il sistema sociale possono essere per lo più abbozzati, ma senza fonti scritte che ce le raccontino in positivo tutto ciò è perso.
Tuttavia l'archeologia procede nel tentativo alla Sisifo di trasformare il negativo (la cesura temporale) nel positivo che alla fine è dato dal comportamento e dal pensiero dell'uomo

per far questo interviene la spiegazione archeologica; un insieme di interpretazioni basate sul dato (quindi scientifiche, per carità.)ma pur sempre delle intepretazioni opinabili e controvertibili. Lo dimostra il fatto che su di una data ipotesi o dato le interpretazioni e dunque le spiegazioni possibili sono spesso più d'una mutando di molto da archeologo ad archeologo; malgrado questa ovvietà la spiegazione archeologica è irrinunciabile altrimenti l'archeologia si ridurrebbe ad essere un mero elenco descrittivo dei reperti e delle varie cesure culturali.

nel bell'excursus di Lama Su sulle motivazioni religiose implicate nelle piramidi, si nota un continuo rimando all'onomastica e ai testi delle piramidi, il che rende il suo discorso molto assennato e convincente oltre che molto affascinante :) .

Ma quando le fonti scritte non ci sono, e quindi si è nel campo della piena preistoria e protostoria, lo spazio dell' interpretazione aumenta a dismisura. A causa di questo, i nuovi dati , possono non venire usati per mettere in crisi la precedente teoria ma per riconfermarla.. semplicemente si da alla teoria una nuova veste, la si aggiusta o per dirla alla Kuhn (così citiamo anche lui...insieme al buon Popper) la si ripulisce. Vai e vai, insistendo con la ripulitura, si ha una situazione nella quale i nuovi dati ricombinati invece di dirci qualcosa di nuovo, continuano a confermare le vecchie teorie e a puntellare il vecchio paradigma che a questo punto inizia ad assumere i connotati del dogma. Nasce a questo punto la teoria alternativa cioè un tentativo di rivoluzione...

Nel frattempo abbiamo ancora sullo sfondo, quel mare magnum di passato che l'archeologia non può sondare: perchè, per riepilogare, non ne ha la strumentazione e metodologia scientifica, perchè il dato era immateriale e s'è irrimediabilmente perso con lo scorrere del tempo (Se Lama su non avesse l'onomastica e i testi delle piramidi cosa direbbe su Ra e le Piramidi?).

In questo mare magnum per mezzo dell'elucubrazione si possono scovare inntuizioni illuminanti, più o meno plausibili, con le quali il già detto viene spiegato sotto una nuova luce e a cui si agganciano i nuovi dati..nasce un nuovo paradigma. Queste teorie alternative cozzeranno contro la scienza ufficiale che usa i nuovi dati per riconfermare il paradima ufficiale.

Ne nascerà ovviamente un conflitto in cui si affronteranno da un lato i fautori del vecchio paradigma e da un lato quelli del nuovo. è sempre così...con l'aggravante, rispetto alle scienze naturali e matematiche che può mancare l'arbitro, perchè molti esperimenti (gli scavi) non possono esser ripetuti...

Alcuni tra gli eretici, percependo con sempre maggior fastidio che si difenda un dogma, perproteggere la loro intuizione (che magari è pure fondata..), abbandoneranno gli schemi della scienza ufficiale, elaborando una teoria inattacabile che spesso è, pertanto, anche circolare. Tra questi ci sono gli onesti...che finiscono nella circolarità per sbaglio e buona fede ed i disonesti..ma è un altro discorso.

quindi Lama Su fa bene ad indicare nell'ignoranza degli appassionati una delle cause della fantarcheologia, ma il motivo di fondo, io credo è che l'archeologia (come tutte le scienze )ed i suoi limiti lasciano ampio spazio a ciò che si definisce fantarcheologia di varia sfumatura e gradazione alcolica.. :lol: .
Inoltre l'archeologia è una scienza umanistica che si avvale a sua volta del contributo di altre branche tra le quali altre scienze umanistiche, per es. l'antropologia. Anche questo fa sì che aumenti il peso dell'interpretazione, perchè, sempre considerando l'antropologia, si rende necessario il ricorso all'analogia più che alla sperimentazione verificabile...credo vada detto.

il rimedio?

io leggo tutto anche la letteratura "fantasy"...e non me ne vergogno; spesso ci trovo alcune intuizioni valide o che per lo meno mi riesce difficile escludere... sbaglierò? e chi lo sa.

L'unico danno serio che alla fine me n'è venuto è la perdita di tempo, perchè nella loro circolarità alcuni fantarcheologi gira che ti rigira, nei successivi studi aggiungono veramente pochissimo alla loro idea di partenza. Ma ho imparato e adesso prima di leggere mi faccio raccontare i libri da chi li ha letti prima di me. così evito..

Comunque lo considero un buon allenamento intellettuale per tener sgombra la mente dai pericoli della falsificabilità....

allora...sono obbrobriosamente pedante ed OT mi sà...... mi cacciate? :lol:

P.s.
forse ho esagerato con il pistolotto..ma per farmi perdonare sappiate che vi ho risparmiato un altro tema intrigante...che mi piace tanto..quello del rapporto tra mito e archeologia.. :P

 
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*Gibo*
view post Posted on 9/10/2010, 15:32




QUOTE (lama su @ 9/10/2010, 12:32)
Insomma, se un cono di sabbia è stabile con una pendenza di 50°-55°, allora anche una piramide di blocchi lo sarà.

Occorre anche dire che l'idea che materiali diversi e proporzioni diverse influiscano sul comportamento delle strutture è decisamente recente nella storia dell'ingegneria
 
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gatolopez70
view post Posted on 9/10/2010, 15:38




ammazza se vi siete portati avanti con la discussione!!!
si comincia con un trattato "buttato lì" alle due di notte da Lama e si continua con i segni che attribuirebbero a Cheope la Grande Piramide...
il tutto passando per la collocazione dell'archeologia tra la scienza e la metafisica (in generale le materie umanistiche... nel senso popperiano del termine "metafisica" non ha necessariamente un'accezione negativa, semplicemente c'era stato un tentativo, tra l'altro sottoposto ad ampie critiche, di definire cosa era scienza propriamente detta e cosa no)

ecco... su quest'ultimo aspetto direi che a questo punto sarebbe il caso di aprire un 3ad apposito (senza aspettare la discussione del mese.... se l'argomento "tira" lo diventerà per forza di cose anche senza marchi ufficiali!)...
almeno cominciamo a snellire questo topic che comincia ad avere davvero tanta carne al fuoco e rischia di incrociare botta e risposta su tematiche differenti.
Vi ricordo:
costruzione della Piramide di Cheope. Troppo veloce per non essere trans-generazionale?

CITAZIONE (Perseo87 @ 9/10/2010, 10:58)
CITAZIONE (dieffe49 @ 9/10/2010, 04:01)
CITAZIONE
pollo mannaro: tutta la scienza è così: non esistono verità definitive, ma solo proposizioni falsificabili

Ogni volta che io ho sostenuto un analogo argomento è successa, quasi, la "fine del mondo"; ora l'hai detto tu, ma sarà perchè non ti dichiari fantarcheologo, sarà perchè sei un venditore più abile di quanto sia io, ma non vedo proprio nulla di analogo! Può anche essere che finalmente, se ne siano accorti un po' tutti

Io parlo per me: non è che finalmente mi sono accorto che hai ragione, e non è neppure che altri utenti sono venditori più abili di te. Il pezzo che ho quotato non lo condivido (o almeno, non del tutto), solo che preferisco non addentrarmi nella questione e restare nel post. Non voglio stare ad aprire dibattiti generici, troppo distanti dal tema trattato. E poi forse bisognerebbe vedere il contesto in cui questa idea è stata espressa, forse il tuo intento era un tantino differente...

eh sì Dieffe mi sa che ci siamo fraintesi alla grande... e mi trovo d'accordo con Perseo!
Parlando di scienza in continua evoluzione e come analisi approssimativa del reale io pensavo, ad esempio, alle differenze concettuali e previsionali (minime in condizioni normali) tra la gravitazione newtoniana e la teoria dei campi di Einstein...
insomma....
nemmeno stavolta grandi spazi per "arachidi spaziali" e unioni Marte-Terra!
;)

@Perseo...
sapevo già dell'iscrizione nella camera di scarico che "avrebbe" riportato il nome di Cheope... ma sapevo anche che tale ritrovamento era costellato da forti dubbi sulla sua veridicità (oltre al fatto che fosse scritto con errori grammaticali).
Non sapevo invece del siparietto tra Hancock e Hawass...
presumo che si riferisca ai marchi di cava...
appena posso mi vado a spulciare il link che hai postato.
una delle cose che mi colpisce sempre di Hancock è la facilità con cui cambia versione.... anche all'interno dello stesso libro!

@lama su...
sull'esperimento con la sabbia... interessante...
ma andrebbe verificato se altre piramidi (perlomeno successive) hanno la stessa angolazione...

sull'importanza di Ra rispetto al restante Pantheon per quanto riguarda la IV Dinastia e la costruzione delle tre piramidi di Giza...
non vorrei aver colto male il tuo intervento ... ma questo secondo te spiega l'austerità dell'interno della Grande piramide?
ci sono poi diversi elementi (come ad esempio la disposizione delle tre piramidi in posizione che "richiamerebbe" la cintura di Orione) che farebbero pensare ad una importanza, forse maggiore, del Dio Osiride...
sempre che vi siano prove che la costellazione di Orione fosse veramente al tempo legata a tale divinità.
lo so... altro tema caro ai fanta...

Non ricordo chi chiedeva se nell'ambito scientifico "serio" qualcuno avesse mai avanzato l'ipotesi di una retrodatazione pesante di Sfinge e Piramidi...
sulle piramidi non ne sono sicuro (se non sbaglio John West) sulla Sfinge sia West che Robert Schoch...
Da quello che ricordo Schoch non si è mai spinto verso ere dell'ordine del 12.000 a.C. ma è rimasto su datazioni più "miti"....
attorno al 6.500 a.C.... ossia all'ultima pesante fase di deglaciazione e conseguenti precipitazioni di una durata e intensità tali da poter creare il tipo di erosione riscontrabile sulla Sfinge.

Edited by gatolopez70 - 9/10/2010, 21:22
 
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*Gibo*
view post Posted on 9/10/2010, 15:57




Essendomi inserito tardi vorrei anche tornare sul concetto di Pi Greco.
Dai dati in nostro possesso esso assumeva valori diversi nell'area mesopotamica e in quella egizia.
In Egitto se non sbaglio sono attestati due problemi dai papiri matematici che permettono di ipotizzare una conoscenza del rapporto tra circonferenza e diametro, ma va detto che le soluzioni presentate sono discusse e per altro il valore di Pi greco impiegato è stato ricavato dai commentatori moderni e non presentato in formula (vado a memoria a costo di essere smentito perchè sono all'estero in questo momento e non ho le fonti a portata di mano).
Uno di questi problemi è per altro molto interessante perchè si tratta del calcolo del volume di un tronco di piramide.

Lungi dal voler dire che concetti matematici come il Pi greco fossero impiegati nella progettazione volevo riportare una teoria che non so se sia emersa nel corso della discussione, secondo la quale la pendenza e i rapporti tra le dimensioni di ogni piramide siano la conseguenza dell'aggiunta nel progetto di un'unità in altezza ogni unità di lunghezza, con l'uso chiaramente di unità diverse. Anche per questa non riporto le fonti non avendole sottomano, ma spero di essere a breve più preciso.
 
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gatolopez70
view post Posted on 9/10/2010, 16:27




CITAZIONE (DedaloNur @ 9/10/2010, 15:17)
quindi Lama Su fa bene ad indicare nell'ignoranza degli appassionati una delle cause della fantarcheologia, ma il motivo di fondo, io credo è che l'archeologia (come tutte le scienze )ed i suoi limiti lasciano ampio spazio a ciò che si definisce fantarcheologia di varia sfumatura e gradazione alcolica.. :lol: .

:D :D :D
questa è bellissima!!!
c'è da dire che se ne sentono di tutti i colori!
partendo da Hancock per toccare il fondo con M. Cremo e Thompson...

CITAZIONE
Inoltre l'archeologia è una scienza umanistica che si avvale a sua volta del contributo di altre branche tra le quali altre scienze umanistiche, per es. l'antropologia. Anche questo fa sì che aumenti il peso dell'interpretazione, perchè, sempre considerando l'antropologia, si rende necessario il ricorso all'analogia più che alla sperimentazione verificabile...credo vada detto.

come mi era stato fatto notare tempo fa l'antropologia ha il potere di non far perdere il contatto con la realtà dovuto all'analisi del mero dato...
l'archeologia si avvale di numerose scienze (chimica ad esempio) ma rimane sempre e comunque speculativa su qualcosa di già avvenuto... sicchè non fornisce previsioni (algoritmi?)
e nel senso popperiano di scienza/metafisica non può essere scienza...
;)

CITAZIONE
forse ho esagerato con il pistolotto..ma per farmi perdonare sappiate che vi ho risparmiato un altro tema intrigante...che mi piace tanto..quello del rapporto tra mito e archeologia.. :P

tah-daaaaaaaaaaah!
ci stai preparando per un ritorno in grande stile del Mulino di Amleto (De Santillana e Von Deckend)???
:D
 
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view post Posted on 9/10/2010, 17:59
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ma andrebbe verificato se altre piramidi (perlomeno successive) hanno la stessa angolazione...

Per ora ho trovato questo:
- Piramide curva: 54° -> 42°
- Piramide rossa: 42° (forse a causa dell'esperienza con la precedente)
- Piramide di Khufu: 51°
- Piramide di Khafre: 52°
- Piramide di Menkaure: 51°
 
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dieffe49
view post Posted on 10/10/2010, 01:42




Ciao
...Dunque, vediamo un po'
-La sfinge sarebbe stata eretta, anzi "ricavata" da una collina naturale che aveva la caratteristica di essere interessata dai solstizi. E' stata corrosa da acqua e tale corrosione interessò anche la testa, cosicchè quando se ne decise il restauro, la testa del faraone risultò smisurata (più piccola rispetto al corpo). Fra l'altro, con mia grande sorpresa, guardando una foto del British Museum, scopro che la barba cerimoniale stà lì, buttata in un angolo ! ...E perchè non la rendono? è preda bellica? (fra l'altro doveva già essere staccata per conto suo, visto che nelle rappresentazioni pittoriche che la ritraggono quasi del tutto sommersa dalla sabbia, non c'è)
Sotto la sfinge è stato identificato con apparecchiature scientifiche un tempio (o "sala") servito da una gradinata che scende dritta di fra le zampe anteriori e ricoperta dall'attuale pavimentazione. La Sfinge ha alcune cavità che sono state fotografate dai ritrovatori (egittologi di professione) e le immagini si trovano anch'esse in Inghilterra, ma alcune sono state mostrate in TV ed una "camera" (in prossimità della zampa posteriore Sx) in cui è entrato un ragazzino (che è stato poi mostrato in età matura, cosa che dichiara le foto come relativamente RECENTI) era più interessante delle altre, perchè apparentemente a Sx c'era una linea rettangolare che faceva pensare ad un ingresso tompagnato. Fatte le foto, l'accesso è stato murato (e vorrei sapere il perchè, ma vorrei anche capire il senso delle trasmissioni fatte da Hawass quando insisteva a dire che non ci fosse alcuna camera o cavità nella Sfinge, salvo un paio di pozzi, entro cui si è persino calato.. Perchè negare anche quelle note?)
-La grande piramide poggia su un titanico basamento, anche questo corroso dall'acqua. Tale basamento a sua volta, è percorso al di sotto, in profondità da canali di natura artificiale che, quando furono anch'essi mostrati in TV ( le imboccature soltanto, ma alcuni di essi sono stati parzialmente esplorati e uno in particolare, nel tentativo di recuperare il corpicino del figlio di un egittologo che vi era precipitato), furono dichiarati di fattura incomprensibile per tutta una lunga serie di motivi. L'unica cosa evidente era che servissero a drenare tutta l'area. (ignoravo, e me ne stupisco ancora, che le piramidi sono piene d'acqua nello spessore della pietra, e quindi non si parla di quantità MINIME). E' noto che il Signor Hawass ha boicottato ogni genere di iniziativa di tantissimi studiosi (anche gente che prima aveva lui stesso massimamente elogiato e addirittura fatto premiare per l'uso di determinati apparecchi e per le scoperte che ne erano scaturite), tutti esami che chissà quante altre scoperte avrebbero comportato...
Sulla sabbia che occupa alcune cavità prossime alla "camera della regina", avevo sentito che si trattava della "sabbia che canta"; siccome ne sconoscevo l'esistenza, sono andato a cercarne traccia. Ebbene, pare che tale sabbia in tutto il mondo la si trovi in grandi quantità in una sola spiaggia, quella dell'isola di Eigg, in Scozia (!!!). Adesso, in questa sede, scopro che invece si tratta di una sabbia con caratteristiche particolarmente pesanti... E vorrei capire dove sta il vero, naturalmente.
C'è poi la scoperta casuale che, al di sotto del rivestimento calcareo (anche di quel poco che ne resta, ma la cosa riguarda tutto il perimetro, c'è uno... zoccolo? (su cui poggiava lo stesso rivestimento), abbondantemente corroso. Il calcolo del ritmo di tale corrosione in quel tipo di pietra ha dato l'esito di 12.000 anni c.a, confermando altrei precedenti studi in merito, fatti da archeologi "non allineati".
Mi spiace ma tutto ciò è ripetuto a memoria, perchè la cartella apposita si trova in uno dei dischi in cui periodicamente scarico il materiale per fare spazio nella memoria (e già sono arrivato nuovamente a 300Mb per la sola cartella di archeologia!); in tale cartella NON ci sono i riferimenti, ma quanto meno ci sono i nomi da cui scaturiscono le nozioni (riassuntive per forza maggiore) di cui sopra.
Ciao
 
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zilc
view post Posted on 10/10/2010, 11:33




CITAZIONE (DedaloNur @ 9/10/2010, 15:17)
-l'esperimento archeologico non può esser ripetuto: una volta effettuato lo scavo, tutto viene distrutto ed in futuro, ciò ch è stato studiato non sarà disponibile a nuove verifiche
...
i nuovi dati , possono non venire usati per mettere in crisi la precedente teoria ma per riconfermarla.. semplicemente si da alla teoria una nuova veste, la si aggiusta o ... ripulisce. Vai e vai, insistendo con la ripulitura, si ha una situazione nella quale i nuovi dati ricombinati invece di dirci qualcosa di nuovo, continuano a confermare le vecchie teorie e a puntellare il vecchio paradigma che a questo punto inizia ad assumere i connotati del dogma.

Dedalo, stai aprendo un tombino molto puzzolente.
Anche interessante, ma che ci porterebbe lontano. D'altra parte questi problemi sono reali e sottovalutati e quindi il parlarne, almeno, potrebbe rappresentare, se non l'inizio di una soluzione, almeno l'inizio di una maggiore consapevolezza. Mantenendoci sempre sotto gli sguardi vigili di Clio e di Sophia.

Dieffe, la sabbia che canta è relativamente comune, se ne può fare esperienza camminando in alcune zone del deserto egiziano dove la sabbia calpestata squittisce. Ho provato io e gli egiziani non se ne stupivano minimamente. Anche in Italia ci sono alcune località dove la sabbia “suona”, la più famosa è Cala Violina.
Le cavità sotto la Sfinge sono note ma insignificanti e probabilmente opera di tombaroli o cercatori di tesori. Una di queste è stata filmata e trasmessa in tv. Credo che Awas non nasconda nulla e a giudicare dal tipo, se fosse a conoscenza di qualcosa di nuovo o strabiliante non esiterebbe a mostrarlo.

zilc
 
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view post Posted on 10/10/2010, 11:40
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CITAZIONE (gatolopez70 @ 9/10/2010, 16:38)
una delle cose che mi colpisce sempre di Hancock è la facilità con cui cambia versione.... anche all'interno dello stesso libro!

Io non sono un appassionato lettore di Hancock, però mi ha colpito il giudizio di uno scrittore come lui, riguardo questi marchi di cava. Da Sitchin in poi, si è diffusa l'idea che questi geroglifici siano falsi creati ad hoc da Vyse, mentre Hancock (che avrebbe avuto tutto l'interesse a rinforzare tale posizione, per tentare di retrodatare la costruzione della piramide) li ha giudicati autentici (non tanto sulla base della sua conoscenza del geroglifico, quanto piuttosto su quella che lui ritiene un'umana impossibilità di falsificare tali simboli in quel determinato punto dell'edificio).
 
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