Cerebia |
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| CITAZIONE (massinissa @ 29/1/2012, 16:55) Diciamo che tendenzialmente protovillanoviano sta ad indicare una comunanza nella cultura materiale nelle varie regioni italiane. A livello di facies locali e/o regionali poi si può distinguere, come ad es. la facies protogolasecchiana, che originerà la cultura di Golasecca dell'età del ferro. E' interessante comunque notare che per quanto riguarda il protovillanoviano della futura etruria propria, vi è una continuità di forme come i biconici utilizzati in ambedue i periodi come cinerari. E quindi sottolineando anche una continiutà a livello cultuale e funerario, che poi cambierà totalmente durante l'orientalizzante. Infatti, nell'Orientalizzante si assisterà ad un'acculturazione e ad una maggiore stratificazione sociale che vedrà la nascita delle aristocrazie che costruiranno i tumuli principeschi di Tarquinia, Cerveteri ecc. Però non dappertutto il rituale incineratorio sarà sostituito dall'inumatorio. Ad esempio a Chiusi e a Volterra si proseguirà con questo rituale e cambierà solo la forma dell'urna, e questo andrà avanti fino alla romanizzazione. Va comunque detto che il mutamento di rituale non sta a significare per forza una migrazione di popolo che va a sostituire l'autoctono, ma solo un mutamento nella percezione del concetto religioso e del rapporto con la divinità, che può avvenire per acculturazione.
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