Perseo87 |
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| Non preoccuparti, Usčkar. A volte č successo anche a me! CITAZIONE (Usčkar @ 9/2/2012, 20:13) La morte č spesso rappresentata dai Maya come una sorta di nascita: si nasce emergendo dal sangue del grembo materno e nella lastra tombale di Pakal, lo stesso re (che sta rinascendo, ndt) č rappresentato in posizione fetale. Tenendo presente questa immagine e comparandola con l'idea che i Maya avevano di est-ovest, del collegamento tra morte e nascita e di quello tra idea di divino e flusso di sangue, sembra logico concludere che coprire i cadaveri con cinabro o ematite significasse 'rinascita'. Questa č un'interpretazione davvero affascinante, a cui non avevo pensato. CITAZIONE (Usčkar @ 10/2/2012, 11:09) L'ipotesi di Leda, e cioč che questo sia dovuto al fatto che il cinabro 'dura di pił' e mantiene il suo bel colore rosso vivo per una 'infinitą' di tempo, umanamente parlando, č la spiegazione che viene in mente anche a me. Non ho finora trovato traccia del fatto che gli archeologi si siano posti la domanda. In effetti, il sangue rapprende e scurisce in breve tempo, diventando nerastro. Inoltre, si 'corrompe' e 'scompare' velocemente, vi sono molti organismi ematofagi. Quindi, puņ anche essere che un po' di sangue umano venisse effettivamente versato nelle sepolture ma non ne sia stata trovata traccia perchč completamente 'riciclato'. E questa sembra anche a me una motivazione sufficientemente probabile.
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