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| Permettetemi alcune osservazioni e considerazioni nonché dei quesiti, forse inutili, sciocchi o inadeguati. Ripensando agli effetti dei suoni sulle persone mi è vento in mente che certi suoni di frequenza bassa, come quelli dei tamburi o delle canne d'organo più grandi (ecco qui forse un altro spunto: l'effetto "mistico" della musica d'organo, in particolare sulle frequenze molto basse all'interno delle chiese e il fatto che l'organo è uno strumento strettamente legato all'architettura e che l'organo e l'edificioin cui esso si trova formano un insieme indissolubile) vengono recepiti non solo o più che con l'apparato uditivo con l'addome, sotto forma di vibrazioni che chiamerei "viscerali". Ed ecco un quesito: vi sono frequenze di risonanza "viscerale"? Inoltre noi percepiamo i suoni non solo per trasmissione aerea, ma anche ossea. Ben lo so io, affetto da una notevole ipoacusia , dato che non percepisco il suono ad esempio di un diapason accostato all'orecchio, ma lo sento distintamente se esso viene appoggiato alla scatola cranica. Altro quesito: è possibile che i suoni, le vibrazioni vengano percepite tramite l'apparato osseo, partendo dai piedi per arrivare al cranio ad esempio di chi sta in un ambiente in cui ci siano suoni, come i tamburi di cui si parlava nei post precedenti? Esistono anche in questo caso frequenze particolari, in cui magari si manifestano fenomeni di risonanza. Il mio quesito è insomma, in che misura il corpo umano è partecipe dei suoni, non solo con l'udito, ma nel suo insieme?
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