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L'archeoacustica come nuova scienza, Un nuovo modo di indagare gli antichi templi

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Pablito50
view post Posted on 31/7/2013, 18:00 by: Pablito50




CITAZIONE (lama su @ 30/7/2013, 20:44) 
vi segnalo questo articolo che non ha nulla di archeologico, ma che è in qualche modo interessante per questa dimostrazione in quanto parla di un'altra fonte di suoni a frequenza costante che sembra avere poteri curativi.

Questa volta non si tratta di caverne e montagne, ma di.. gatti!

www.scientificamerican.com/article.cfm?id=why-do-cats-purr

L’articolo sul gatto di Scientific American apre una porta che è una nota dolente nell’ambiente medico perché vede contrapposte due fazioni pro e contro molto agguerrite. C’è chi accetta le teorie “eretiche” di Bruce Lipton, biologo medico avanzato, secondo le quali sulla membrana cellulare esistono anche dei recettori per le vibrazioni e chi, invece, rimane ancorato al fatto che è solo il DNA che governa la cellula.

Questi recettori “sonori”, secondo Lipton, ma anche altri ricercatori, sarebbero in grado di regolarizzare il funzionamento della cellula e si potrebbe ripristinare situazioni di malattia semplicemente inondando l’organo malato di corrette vibrazioni. Ossia le vibrazioni regolarizzerebbero la "distonia" cellulare che ha generato la malattia. È la cosiddetta terapia mediante il suono tanto aborrita dalle ditte farmaceutiche e da una parte del mondo accademico, fondamentalmente per motivi economici.

In realtà si cominciano a vedere lavori affidabili pubblicati su questo argomento. D’altra parte si usano già gli ultrasoni per motivi curativi in ortopedia per favorire la ripresa da fenomeni dolorosi e infiammazioni recidivanti con un certo successo, tanto che è diventata una terapia di routine.

D’altra parte cerchiamo di considerare anche la medicina antica che utilizzava le campane tibetane per ottenere gli stessi risultati. Infatti veniva posta una piccola campana sull’arto malato, ad esempio sulla spalla per una periartrite e poi veniva fatta vibrare un’altra campana a distanza che per il fenomeno di risonanza faceva vibrare quella sulla spalla senza toccarla. La spalla traeva a questo punto un notevole giovamento dal punto di vista antidolorifico.

In realtà la medicina antica e sciamanica attraverso una conoscenza empirica faceva ampio uso di questi meccanismi sonori per lungo tempo sbeffeggiati dalla medicina attuale e che ora si stanno riscoprendo e che stanno incominciando a costituire la cosiddetta “medicina complementare”.

Il fatto che il gatto utilizzi la stessa gamma di frequenza di quelle che stiamo studiando in questo momento (25-150Hz) e che abbiamo ricavato da vari siti archeologici, la dice lunga sulle estese conoscenze degli antichi in ambito medico. Ovviamente però non in ambito chirurgico, anche se nell’antico Egitto la trapanazione del cranio in seguito a traumi cranici che generavano un ematoma intracranico (che finiva con il schiacciare il cervello fino a provocare la morte dell’individuo) era pratica comune ed in grado di salvare la vita alla vittima non diversamente da oggi.

Il quesito di dceg richiede un’adeguata risposta che però è strettamente legato a questo post e che cercherò di dirimere quanto prima.
 
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143 replies since 9/3/2012, 16:17   4919 views
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