Ostraka - Forum di archeologia

Archeologia preventiva, Elenco archeologi archeologia preventiva

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IunoMoneta
icon13  view post Posted on 29/9/2010, 15:04




Vi segnalo che è attivo un sito per la richiesta di inserimento nell'elenco dei soggetti abilitati alla redazione della valutazione archeologica preventiva.
La notizia è passata un po' di sfuggita sul sito MiBAC ma il link è questo:
www.beniculturali.it/mibac/export/M..._794753607.html

Il sito per l'iscrizione è:
https://www.archeologiapreventiva.beniculturali.it/ (vi apparirà una pagina di avviso perchè il certificato usato dal Ministero non viene riconosciuto da nessun browser; cliccate sull'opzione sconsigliata, ovvero prosegui).
 
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*Elli*
view post Posted on 30/9/2010, 10:34




Avevo visto di volata su Facebook la cosa, nelle notizie di uno dei vari gruppi dedicati all'archeologia, ma leggevo soprattutto dei problemi legati all'accesso alla pagina di iscrizione...

ma per iscriversi bisogna avere particolari qualifiche o titoli? dove trovo i riferimenti per saperlo?
 
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IunoMoneta
view post Posted on 30/9/2010, 13:35




Nello stesso sito trovi tutti i testi normativi con l'indicazione dei titoli necessari (laurea E diploma di specializzazione in archeologia e/o dottorato di ricerca in archeologia o con denominazione diversa ma che preveda un indirizzo in archeologia).
La cosa interessante è che nonostante le normative non vi facciano riferimento (anzi sembrava proprio che le escludesse), il sito prevede l'iscrizione anche di società private. Non so quali siano i requisiti visto che la legge non ne parla. Forse gli stessi che per gli individui.
 
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*Elli*
view post Posted on 30/9/2010, 14:23




CITAZIONE (IunoMoneta @ 30/9/2010, 14:35)
laurea e diploma di specializzazione in archeologia

ok, questo mi interessava: sono fuori...
 
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Aquamarin-reloaded
view post Posted on 2/10/2010, 20:34




ho visto comunque che associazioni come la cia si stanno mobilitando perchè anche coloro che non hanno specializzazione ma comprovata esperienze-e ce ne sono alcuni che lavorano da 20 anni !- si possano iscrivere. Ad ogni modo non credo che ci siano limiti di tempo per una simile iscrizione cioè non è che scadono i termini, o ho capito io male?
 
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IunoMoneta
view post Posted on 3/10/2010, 08:19




No, non ci sono scadenze anche perchè chi matura i requisiti in futuro potrà iscriversi in qualsiasi momento.
Sul fatto che gente con la sola laurea possa fare queste valutazioni non sono molto d'accordo. L'esperienza pratica è importantissima, per carità, ma se la sola pratica fosse sufficiente senza una adeguata formazione anche sul piano giuridico (che, ad esempio fornisce la specializzazione) qualcuno mi dovrebbe spiegare perchè esiste la specializzazione. Oppure che senso ha fare un dottorato...
Lo spirito della norma credo che voglia responsabilizzare chi compie queste valutazioni chiedendo la stessa formazione che è richiesta per i funzionari archeologi.
 
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Aquamarin-reloaded
view post Posted on 3/10/2010, 18:38




mah! stendiamo un velo pietoso, ti prego, sull'utilità delle scuole di specializzazione come sono oggi.... e anche come erano ieri....personalmente finisco quest'inutile e deleterio tormento quest'anno e se ho imparato qualcosa è dipeso esclusivamente da me.... il dottorato da quello che sento dire già è meglio....però secondo me per fare archeologia preventiva quello che ci vuole è l'esperienza.....non si può paragonare uno che sta sui cantieri da 20 anni ma non ha il titolo di specializzazione con uno che ha fatto un paio di scavi universitari però è specilizzato....quanto alla necessità del titolo per fare il funzionario....anche su questo ci sono eccezioni e ne conosco personalmente quindi o si è fiscali sempre e comunque oppure che si eviti di prendere in giro le persone....
 
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view post Posted on 3/10/2010, 19:35
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Credo che Aquamarina-reloaded abbia ragione.
Anche io ho conosciuto persone bravissime con anni di esperienza sul campo che non avevano la specializzazione o il dottorato. Il fatto è che sono strutturate male le scuole di specializzazione. Non si può rimanere sempre sul piano teorico delle cose, con qualche scavetto, non si può essere sempre degli storici dell'arte. In fin dei conti l'archeologo si deve saper muovere molto bene sul campo e poi nella sfera giuridica. Il titolo sicuramente ha il suo valore, ma quello che fa l'archeologo è l'occhio, la mano e l'attenzione, e queste cose davvero non si imparano solo sui banchi di scuola.... ovviamente, parlo sempre di archeologi laureati!
A me ultimamente è capitato di parlare con una ispettrice della soprintendenza. Mi trovavo con altre colleghe (non specializzate) e la signora, dopo due battute, forse voleva cercare persone, non so, ci ha chiesto se eravamo specializzate, siccome le abbiamo risposto tutte di no, si è allontanata piano piano quasi glissandosi dalla conversazione.
Si potrebbe fare come fanno i giornalisti.... so da una mia amica, che chi lavora, in modo retribuito e documentabile, in una redazione come giornalista per 3 anni può acquisire il titolo di giornalista professionista, perché invece di fare scuole di giornalismo, costossissime, ha lavorato sul campo.
Potrebbe essere una soluzione anche questa!
^_^
 
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Dyskephalòs
view post Posted on 1/11/2010, 21:09




Acquamarina-reloaded ha PERFETTAMENTE ragione. Ho avuto a che fare con iscritti alla scuola di specializzazione, ed erano, sullo scavo, totalmente spaesati, mentre - e qui passo ad un estremo opposto - operai, questi anche questi specializzati (eheheh), ne sapevano molto di più, e non parlo di semplice 'sensibilità' alle differenze stratigrafiche, ma proprio come visione complessiva.

IunoMoneta solleva un interessante quesito: a che servirebbero dunque scuola di specializzazione o dottorando? Tralasciando l'ovvia risposta - alquanto demagogica - dello spillar quattrini, credo derivi dal disorientamento che da sempre accompagna la figura dell'archeologo professionista: semplicemente esso, in quanto tale, non esiste. Si cerca dunque, in mancanza di un riconoscimento legislativo, di conferire un supporto burocratico; in tal senso è comprensibile l'<<albo>> che vuole - parole di S. De Caro durante la conferenza sul SITAR tenutasi il 26 ottobre a Palazzo Massimo a Roma - da una parte censire gli archeologi burocraticamente formati in quanto tali - oltre ad enumerare le singole associazioni viste come persone giuridiche - da l'altra - e soprattutto - fornire alle aziende che hanno a che fare con i Beni Culturali (ad es. a Roma l'ACEA per i normali lavori di utenza, sul territorio nazionale la RFI per la costruzione della TAV) la possibilità di avere uno strumento con cui individuare, con immediatezza e precisione, i soggetti più idonei per il lavoro di cui l'azienda stessa si deve occupare.

Dunque il controverso Albo è solo un censo. Rimane pertanto il vero problema, ossia che l'archeologo non è riconosciuto a livello legislativo come tale, e tutelato, così come avviene per ordini come l'avvocatura o quello degli architetti, anche se l'Albo è contro le normative europee.
 
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Aquamarin-reloaded
view post Posted on 21/11/2010, 22:36




son capitata ieri ad una conferenza sull'archeologia preventiva.....posso dire che ne sono uscita depressa? Tra Ana Cia e università sempre le solite solfe....tutti contenti perchè de caro ha detto che la lista sarà consultiva e non prescrittiva....insomma che l'a si fa a fare allora?
il confronto con alcuni colleghi mi ha fatto poi notare un fatto estremamente grave: la lista per l'archeologia preventiva ,la quale è casa ben specifica e particolare, sta diventando la lista degli archeologi, e ancora più grave tale è per alcuni funzionari...... insomma la situazione resta complicata, si paventa la necessità di cambiare l'andazzo generale con delle norme....che però se così concepite saranno solo schermo a quello stesso andazzo.....lo maschereranno e lo peggioreranno facendo propria la concezione dell' università impresa.... insomma peggio di così......
 
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IunoMoneta
view post Posted on 22/11/2010, 10:25




Preoccupante l'affermazione di De Caro... Vorrei però sapere cosa ne pensa il suo successore, Luigi Malnati, che sulle norme relative all'archeologia preventiva in passato non è stato tenero (www.aedon.mulino.it/archivio/2005/3/malnati.htm).
 
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luigi malnati
view post Posted on 27/11/2010, 12:43




problema complesso.
1) l'elenco dovrebbe comprendere gli abilitati a svolgere relazioni ex-articolo 95, che, come noto, non riguarda scavi e non prevede venga "toccato" il terreno
2) rischia invece di diventare una specie di "albo" fittizio degli archeologi
3) se fosse così (ma non è) il problema è ulteriormente complicato dalla richiesta per legge di requisiti che a suo tempo non erano richiesti nemmeno per svolgere i concorsi per le soprintendenze
4) sul valore non prescrittivo dell'elenco per ora non mi pronuncio, ma ho molti dubbi
5) la questione deve essere risolta affrontando la parte esecutiva degli scavi nel suo complesso, che rimane di fatto non normata, definendo ruoli, competenze, professionalità
Vedremo cosa si potrà fare
Cordiali saluti,
Luigi Malnati
 
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supergiovane
view post Posted on 27/11/2010, 19:52




CITAZIONE (luigi malnati @ 27/11/2010, 12:43) 
. . .
5) la questione deve essere risolta affrontando la parte esecutiva degli scavi nel suo complesso, che rimane di fatto non normata, definendo ruoli, competenze, professionalità . . .

Certamente il problema vero è tutto lì.
Se l'elenco per la "Preventiva" serve veramente solo per quella, tutto può andare a posto con un pizzico di serietà e di buona volontà da parte del'Amministrazione, anzi in quell'ottica ben delimitata lo strumento normativo appare -è vero- presentare criticità (leggasi rischio della proliferazione di soggetti in condizione di sostanziale monopolio ovvero compiacenti alla redazione di relazioni ottimistiche, salvo poi in corso d'opera emergere a spese del Contribuente che la potenzialità archeologica è stata sosttostimata, a tutto vantaggio di ditte archeologiche che si sono aggiudicate i presunti pochi lavori sulla base di un capitolato che dovrà essere ampliato e ancor più a vantaggio dei Costruttori che impugneranno tempistiche e penali e pretenderanno revisioni dei prezzi edili), ma sostanzialmente è stato predisposto in maniera non affatto ingenua, dal momento che le scelte che contano sono saldamente in mano a Funzionari Statali, sulla cui preveggenza giuridica ed economica-contrattuale possono magari sorgere dei dubbi, ma sulla cui onestà no.

Forse basterebbe vietare a chi esegue le valutazioni dell'Archeologia Preventiva di avere implicazioni economiche con chi dopo effettuerà le azioni di controllo e di recupero archeologico in corso d'opera (più esattamente vietare ai secondi, sulla base di semplici principii di trasparenza e di contrasto alla turbativa del mercato, secondo normative teoricamente già vigenti, di avere rapporti economici con i primi).
Del resto in Edilizia è normale che sia così: non puoi essere Progettista e magari Direttore Lavori ed essere a libro paga della ditta esecutrice.
In parole povere se sei l'Archeologo (o l'istituzione universitaria) che conduce la valutazione Preventiva, NON potrai dopo condividere rapporti economici con la Cooperativa Archeologica (o altra ditta) che eseguirà i lavori sul cantiere di quell'opera pubblica.

A proposito, felicitazioni e i migliori auspici di buon lavoro.

MDD
 
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view post Posted on 27/11/2010, 20:55
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CITAZIONE (supergiovane @ 27/11/2010, 19:52) 
Forse basterebbe vietare a chi esegue le valutazioni dell'Archeologia Preventiva di avere implicazioni economiche con chi dopo effettuerà le azioni di controllo e di recupero archeologico in corso d'opera (più esattamente vietare ai secondi, sulla base di semplici principii di trasparenza e di contrasto alla turbativa del mercato, secondo normative teoricamente già vigenti, di avere rapporti economici con i primi).

A proposito, felicitazioni e i migliori auspici di buon lavoro.

MDD

Mi stai dicendo che nella normativa sull'archeologia preventiva questo divieto non è esplicitato? :o: No, perché quello che hai detto tu per me dovrebbe essere la logica normale delle cose.
 
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Aquamarin-reloaded
view post Posted on 27/11/2010, 21:59




CITAZIONE (luigi malnati @ 27/11/2010, 12:43) 
2) rischia invece di diventare una specie di "albo" fittizio degli archeologi
3) se fosse così (ma non è)

personalmente parlo di ciò che vedo e vivo in prima persona.....se il funzionario mi dice che quando un'impresa con progetto esecutivo le chiede la "lista" degli archeologi (e non parliamo delle liste delle soprintendenze in genere che c'è da arrabiarsi davvero....) lei lo rimanda alla lista dell'archeologia preventiva, capisco che lei considera quella lista la lista degli archeologi tout court.....

CITAZIONE
4) sul valore non prescrittivo dell'elenco per ora non mi pronuncio, ma ho molti dubbi

io l' ho senito dire dalla bocca di una certa Ricci, che francamente non so neanche chi sia ...una dell'Università che ha affermato di averlo sentito dalla bocca di De Caro e l' ha detto davanti ai presidenti delle due più note associazioni di categoria..... tuttavia la cosa grave non è quella in sè, cioè se sia effetivamente vero o no, ma che i conferenzieri tutti hanno gioito ed esultato alla notizia..... senza peraltro essersi risparmiati prima elogi a profusione all' idea stessa di una simile lista, in quanto andrebbe a normare il marasma archeologico che va prima di tutto "moralizzato"..... a me è parsa una contraddizione, forse sono io che mi sbaglio....
 
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