Ostraka - Forum di archeologia

Archeologia preventiva, Elenco archeologi archeologia preventiva

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supergiovane
view post Posted on 27/11/2010, 23:33




CITAZIONE (Aquamarin-reloaded @ 27/11/2010, 21:59) 
CITAZIONE (luigi malnati @ 27/11/2010, 12:43) 
4) sul valore non prescrittivo dell'elenco per ora non mi pronuncio, ma ho molti dubbi

io l' ho senito dire dalla bocca di una certa Ricci, che francamente non so neanche chi sia ...una dell'Università che ha affermato di averlo sentito dalla bocca di De Caro e l' ha detto davanti ai presidenti delle due più note associazioni di categoria...

Milena, porta pazienza: credo proprio che quella che ci è stata appena proposta qui sia l'interpretazione al massimo livello possibile. Di più non ce n'è. Per conoscenza di come la normativa è nata, di come finora è stata applicata e talora elusa e per intento su come cercare dai prossimi giorni di farla applicare. ;)
 
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Aquamarin-reloaded
view post Posted on 27/11/2010, 23:52




e' che di pazienza ne uso moltissima per disegnar pietre..... ;) quindi me ne rimane poca per altre cose.... mi auguro che sia come tu dici supergiovane(strafigo questo nick :B): ) e mi auguro pure che chi di dovere faccia il necessario perchè prima di tutto i funzionari dello stato capiscano in modo chiaro cos'è quell'elenco e perchè esiste....

avrei poi un paio di domande sulla compilazione dell'iscrizione: inizialmente si leggeva che il ministero avrebbe preso un tot di tempo per conrollare titoli ecc, ora questa dicitura non esiste più, è cambiato qualcosa? qualcuno mi spiega la differenza tra la voce "attività" e quella "esperienze lavorative" ? una si riferisce al presente e una al passato o sono proprio due cose diverse?
 
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IunoMoneta
view post Posted on 28/11/2010, 09:32




CITAZIONE (luigi malnati @ 27/11/2010, 12:43) 
3) se fosse così (ma non è) il problema è ulteriormente complicato dalla richiesta per legge di requisiti che a suo tempo non erano richiesti nemmeno per svolgere i concorsi per le soprintendenze

Requisiti che, però, sono stati richiesti per l'ultimo concorso per funzionari. E, se non ricordo male, in quelli immediatamente precedenti (che pure sono piuttosto lontani nel tempo...), si chiedeva almeno il completamento del secondo anno della scuola di specializzazione.


CITAZIONE (Aquamarin-reloaded @ 27/11/2010, 23:52) 
avrei poi un paio di domande sulla compilazione dell'iscrizione: inizialmente si leggeva che il ministero avrebbe preso un tot di tempo per conrollare titoli ecc, ora questa dicitura non esiste più, è cambiato qualcosa? qualcuno mi spiega la differenza tra la voce "attività" e quella "esperienze lavorative" ? una si riferisce al presente e una al passato o sono proprio due cose diverse?

Mi sono inchiodata nella compilazione esattamente sullo stesso problema. Ho provato a vedere cosa hanno fatto altri colleghi, ma ho notato che ognuno ha fatto scelte diverse.
 
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Aquamarin-reloaded
view post Posted on 30/11/2010, 14:49




ho scritto al ministero, e ho avuto questa risposta:

CITAZIONE
- per attività si intendono tutte le attività qualificanti in ambito di archeologia preventiva, rilasciate in maniera diretta o indiretta, dalla Direzione Generale, Direzione Regionale o Soprintendenza;
- per esperienze tutte le altre attività che non rientrano in questo ambito, ma che sono comunque importanti ai fini di una Sua eventuale candidatura.

 
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IunoMoneta
view post Posted on 1/12/2010, 11:14




Grazie! :)
 
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Aquamarin-reloaded
view post Posted on 19/12/2010, 16:06




CITAZIONE (luigi malnati @ 27/11/2010, 12:43) 
4) sul valore non prescrittivo dell'elenco per ora non mi pronuncio, ma ho molti dubbi

http://archaeojobs.blogspot.com/2010/12/it...l-register.html
dove è tra l'altro scritto:
CITAZIONE
La conclusione della vicenda (o quella che sembra essere la conclusione) è giunta infatti con la seconda circolare, diffusa dalla stessa Direzione Generale per le Antichità, a firma del suo Direttore Stefano De Caro; con la circolare n° 19 del 19 novembre 2010, infatti, il Ministero ha operato una radicale inversione di rotta, precisando che la lista degli archeologi esistente presso la Direzione stessa “... non ha carattere obbligatorio, ma è da considerarsi utilmente consultivo ai fini di una migliore e più omogenea possibilità di selezione dei soggetti più qualificati, ai fini della redazione del documento di valutazione archeologica ...”. il documento poi aggiunge “... si delega alle Soprintendenze in indirizzo la verifica di tali requisiti, a seguito della comunicazione del nominativo del soggetto proposto da parte dei committenti, previo invito al predetto committente a corredare la comunicazione suddetta con la documentazione idonea”.

 
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dizzzi
view post Posted on 21/3/2011, 19:38




Ciao a tutti,
segnalo che, dopo diverse settimane di stallo, il sito del MiBAC sull'Archeologia Preventiva è nuovamente attivo: https://www.archeologiapreventiva.beniculturali.it/mibac.php . Adesso è di nuovo finalmente possibile iscriversi all'elenco e aggiornare il proprio profilo (ma non ancora consultare l'elenco).
E' significativo che sia stata inserita questa precisazione:

CITAZIONE
L'ELENCO

* comprende la I Sezione (Istituti e Dipartimenti Universitari) e la II Sezione (Soggetti Individuali).
La II Sezione serve ad individuare i soggetti individuali con capacità giuridica di raccolta ed elaborazione dati di cui al comma 1 Art. 95 D. Lgs. 163/2006 (Ricognizione Preliminare).
* non è un albo professionale degli archeologi e non interferisce con altre attività professionali (Scavo, giudizio di valore su beni immobili e mobili).
* non ha carattere obbligatorio. In via transitoria il possesso dei requisiti è controllato dalle Soprintendenze per i Beni Archeologici. Successivamente la verifica e l'aggiornamento periodico saranno condotti dalla Direzione Generale per le Antichità.

Le stazioni appaltanti hanno facoltà di ricorrere ai soggetti giuridici assumendo i documenti probatori relativi a titolari o soci o collaboratori, di cui al comma 4 Art. 38 D.Lgs. 163/2006 e di cui agli artt. da 3 a 6 del regolamento. A tali fini possono consultare l'elenco integrativo allegato all'elenco.

 
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IunoMoneta
view post Posted on 22/3/2011, 20:59




Il solito papocchio all'italiana... :(
 
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supergiovane
view post Posted on 26/3/2011, 15:35




Premetto che l'accesso alla pagina web mi risulta ancora problematico.

Non che la questione stia in cima ai miei pensieri, ma tanto per spaccare il capello in quattro, se la lingua italiana non è del tutto una opinione, dalla frase "... le stazioni appaltanti hanno facoltà di ricorrere ai soggetti giuridici assumendo i documenti probatori relativi a titolari o soci o collaboratori ..." si ricaverebbe che dal punto di vista economico-amministrativo (assegnazione dell'incarico) i soggetti contraenti l'incarico potrebbero benissimo essere società commerciali -nel senso di ditte, cooperative, studi associati etc. e financo gli stessi Enti Locali appaltanti (e nel caso di "Project Financing" come la mettiamo? brrr!!!) che quindi possono benissimo essere esse stesse ad organizzare di fatto ogni attività di raccolta di dati, di redazione degli elaborati e di valutazione secondo le proprie esigenze di organizzazione imprenditoriale del lavoro, sempreché all'ultimo risulti una firma di un loro collaboratore (e con questa accezione sembrerebbe andar bene persino un esterno in regime di co-pro), il quale peraltro non sembra avere nessuna particolare responsabilità riguardo a ciò che firma.

Con tutto il tempo che ci hanno messo ad organizzarla (sono ormai sei anni, direi) non mi sembra una procedura propriamente "a prova di bomba".

Comunque bene (per quel poco che pesa all'atto pratico) la dichiarazione -almeno a parole- di distinzione fra "Archeologia Preventiva" (Istituti o Studiosi che valutano le potenzialità con un approccio "a tavolino") e la "Archeologia Esecutiva" (attività sul campo che possono essere eseguite solo sotto la responsabilità diretta delle Soprintendenze, affidate esecutivamente a soggetti commerciali iscritti alle Camere di Commercio e qualificati secondo il sistema SOA).

Edited by supergiovane - 27/3/2011, 16:28
 
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IunoMoneta
view post Posted on 27/3/2011, 15:49




CITAZIONE (supergiovane @ 26/3/2011, 16:35) 
Premetto che l'accesso alla pagina web mi risulta ancora problematico.

Il problema che rilevi è all'inizio quando il browser ti segnala che ci sono problemi con il certificato o in altro passo della navigazione?
Se all'inizio, clicca tranquillamente su "Continuare con il sito web scelto": al ministero non hanno molta dimestichezza con i sistemi informatici a quanto pare....
Per il resto, ad oggi risulta disattivata la funzione di ricerca durante la consultazione dell'elenco degli iscritti....
 
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supergiovane
view post Posted on 27/3/2011, 18:27




CITAZIONE (IunoMoneta @ 27/3/2011, 16:49) 
. . . all'inizio, clicca tranquillamente su "Continuare con il sito web scelto": al ministero non hanno molta dimestichezza con i sistemi informatici a quanto pare....

Nemmeno io, a quanto pare :rolleyes: .
Grazie, così funziona.

Entrando nella pagina mi pare di capire che è proprio prevista l'iscrizione in elenco di "società private" (debbo intendere "ditte commerciali") che abbiano al proprio interno una persona portatrice dei requisiti.

Boh. non sono molto convinto, ma mi viene la tentazione di provare a vedere cosa succede se presento l'iscrizione della mia azienda (anche se personalmente ho degli scrupoli a riguardo, perché temo che avallare questa possibile identità fra chi esegue le valutazioni preventive e chi dopo potrebbe eseguire gli scavi archeologici veri e propri prima o poi porterà ad antipatici intrallazzi).
 
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IunoMoneta
view post Posted on 28/3/2011, 10:10




CITAZIONE (supergiovane @ 27/3/2011, 19:27) 
temo che avallare questa possibile identità fra chi esegue le valutazioni preventive e chi dopo potrebbe eseguire gli scavi archeologici veri e propri prima o poi porterà ad antipatici intrallazzi.

Siamo in Italia.... gli intrallazzi sono il nostro pane quotidiano, purtroppo :cry: ...
Personalmente, per quanto creda molto nella responsabilità e nell'etica personale e professionale, ho le tue medesime perplessità perchè di gente con pochi scrupoli ne conosco.
E ho anche un'altra paura: ipotizziamo che un membro di società commerciale esegua in piena libertà e con la massima etica una valutazione preliminare in cui indica un possibile rischio archeologico, che vengano eseguiti scavi (magari affidati alla sua stessa ditta) che si rivelano in seguito inutili per l'assenza di deposito stratigrafico significativo, a questo punto temo che ci sarà sempre qualcuno pronto a vedere della malafede e a intentare cause legali con richieste di risarcimento danni. E' vero che esiste il "filtro" della responsabilità della Soprintendenza, ma questa si basa su una valutazione esterna compiuta da chi potrebbe avere un conflitto di interessi.
 
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dizzzi
view post Posted on 28/3/2011, 14:42




Ciao a tutti :)
mi interessa molto leggere i vostri punti di vista sulla questione.
Supergiovane: non pensi che-sebbene la legge non sia esplicita in tal senso- potrebbe, da parte della Soprintendenza o anche del committente, attivarsi la prassi che il soggetto privato che ha eseguito la ViArch non sia poi designata per l'esecuzione delle attività sul terreno (proprio per evitare situazioni strane e rischi di contenziosi)? Secondo voi sarebbe fantascientifico uno scenario in cui si applichi (tra archeologi, intendo) una sorta di 'autoregolamentazione' in tal senso?
Il fatto che sia stata introdotta nel sito la precisazione che ho citato secondo voi come è da interpretare? Che di fatto l'elenco si rivela uno strumento almeno in parte inutile, dato che non è (e non avrebbe mai potuto essere) prescrittivo? Secondo voi se ne sono resi conto in corso d'opera?

Edited by dizzzi - 28/3/2011, 23:37
 
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supergiovane
view post Posted on 28/3/2011, 17:57




CITAZIONE (IunoMoneta @ 28/3/2011, 11:10) 
. . . E ho anche un'altra paura: ipotizziamo che un membro di società commerciale esegua in piena libertà e con la massima etica una valutazione preliminare in cui indica un possibile rischio archeologico, che vengano eseguiti scavi (magari affidati alla sua stessa ditta) che si rivelano in seguito inutili per l'assenza di deposito stratigrafico significativo, a questo punto temo che ci sarà sempre qualcuno pronto a vedere della malafede e a intentare cause legali con richieste di risarcimento danni. E' vero che esiste il "filtro" della responsabilità della Soprintendenza, ma questa si basa su una valutazione esterna compiuta da chi potrebbe avere un conflitto di interessi.

Sì certo.

Però la mia esperienza mi dice che il caso più brutto e socialmente più dannoso non è tanto legato ad una valutazione zelante o persino eccessiva, né alla imbarazzante situazione di chi eccede in buona fede ponendosi in una potenziale situazione di responsabilità professionale, quanto al caso di una valutazione preventiva maliziosamente sottostimata: non si dichiara abbastanza chiaramente quale sia la vera potenzialità, la Soprintendenza (o perché mangia la foglia o per partito preso) chiede comunque una qualche forma di controllo in corso d'opera, il Committente è contento dell'Archeologo che dice esserci poco poco poco forse quasi niente e lo nomina anche per i controlli in corso d'opera, poi -chissà come chissà com'è- viene fuori di tutto e di più.
L'Archeologo che fa i controlli (dopo aver sottostimato la Preventiva) ci straguadagna a botte di reincarichi (mentre in un mondo ideale meriterebbe probabilmente di essere sospeso dagli elenchi), l'impresa appaltatrice è contenta perché ha titolo per rivedere i prezzi e per fornire somministrazioni impreviste in economia, i tempi slittano, le penali si annullano per causa di forza maggiore, la Collettività paga il conto.


CITAZIONE (dizzzi @ 28/3/2011, 15:42) 
. . . sebbene la legge non sia esplicita in tal senso- potrebbe, da parte della Soprintendenza o anche del committente, attivarsi la prassi che il soggetto privato che ha eseguito la ViArch non sia poi designata per l'esecuzione delle attività sul terreno (proprio per evitare situazioni strane e rischi di contenziosi)? Secondo voi sarebbe fantascientifico uno scenario in cui si applichi (tra archeologi, intendo) una sorta di 'autoregolamentazione' in tal senso? . . .

Secondo me sarebbe già qualcosa se di questo problema si parlasse.
Anche nelle Soprintendenze intendo dire.
Sarebbe insomma già qualcosa se si mettesse da parte il buonismo e si prendesse coscienza che certi rischi ci sono, anche senza farne regole e controregole né una "caccia alle streghe"; però aprire gli occhi sì.
E magari stimolare una buona rotazione in certi incarichi, cominciando col dissuadere moralmente chi ha altri ruoli nel mondo dell'Archeologia e magari stimolando l'accesso dei più giovani (se non altro perché probabilmente non ancora del tutto "intrallazzati" e per loro natura solitamente più idealisti).

Edited by supergiovane - 28/3/2011, 19:48
 
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dizzzi
view post Posted on 28/3/2011, 23:04




Mi piace la riflessione che si sta attivando... risvolti etici e deontologici in un campo di azione che finora, tranne qualche eccezione locale o regionale, gli archeologi non hanno mai avuto, fondamentalmente per la generale debolezza della categoria e per vuoto legislativo: potenzialmente, possibilità per l'archeologo di scelte determinanti sulla pianificazione e tutela del territorio, addirittura ipotizzando scenari di conflitti di interesse, connivenze, contenziosi...
Io proporrei di sviscerare la materia partendo da argomenti di base, soprattutto per permettere a quanti più utenti possibile di seguire i ragionamenti. E propongo anche di lanciare, qua e la, qualche interrogativo che possa ulteriormente stimolare la riflessione....
Per esempio:
Perchè il Ministero ha istituito l'elenco per poi dichiarare che non è vincolante nella scelta dei soggetti cui affidare gli studi di VIArch?
Perchè ci poniamo il problema di eventuali stime 'al ribasso' sul rischio archeologico, da parte di soggetti che effettuino la VIArch, quando il controllore e responsabile della tutela è comunque la Soprintendenza che può chiedere integrazioni alla documentazione fornita e che può (se non ho capito male) in ogni caso, anche nella fase successiva dei lavori, optare per interventi sul terreno anche in caso di valutazione di rischio archeologico relativamente bassa? In altre parole: in archeologia, specie se preventiva, l'argumentum ex silentio, soprattutto se basato su fonti edite, non vale... E questo lo sa l'archeologo esterno e lo sanno le Soprintendenze.
Che ne dite?
 
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39 replies since 29/9/2010, 15:04   2079 views
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