IunoMoneta |
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| Guarda per il personale di un piccolo museo italiano, sulla base degli importi desumibili dai contratti collettivi nazionali il costo per il solo personale è già elevato. Prendendo una retribuzione media di 19.000 euro all'anno (più tredicesima e oneri a carico dello Stato) e ipotizzando 6 custodi si arriva a quasi 200.000 euro l'anno. La cifra dovrebbe comprendere anche eventuali indennità di turnazione, straordinari, festivi, premi per frequenza di corsi, FUA (lo Stato paga un minimo a tutti i suoi dipendenti per il solo fatto che sono presenti, oltre allo stipendio), missioni etc. che sono difficilmente quantificabili. Ai costi citati da leda vanno aggiunti poi quelli relativi alle assicurazioni, ai costi di eventuali contratti di vigilanza esterna (ad esempio per orari notturni e festivi non coperti dal personale interno), all'impianto di allarme (contratti di manutenzione ordinaria, assistenza 24 ore su 24, etc.), alla pulizia (normalmente i musei italiani si affidano a imprese esterne). Su due piedi, per un museo piccolo (4-5 sale al massimo) si arriva a spendere circa 500.000 euro l'anno. Ed è una stima prudenziale...
Il vantaggio per la fondazioni private è di tipo fiscale, in caso finanzino solo. Se, invece, nel loro statuto c'è proprio l'indicazione che nascono per gestire attività culturali la situazione è molto diversa. E di solito i soldi li hanno in proprio e derivano da lasciti (testamentari per lo più) o da redditi provenienti da lasciti (terreni, società, accantonamenti fissi sull'utile di una certa attività [in questo caso si può trattare anche di decisioni prese al momento della stesura dello statuto ad esempio di una banca], ...).
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