CITAZIONE (pollo mannaro @ 13/10/2010, 19:17)
gli elementi architettonici sono funzionali all'espressione compiuta della prospettiva, precedentemente ignorata.
Questo è in parte vero ma non del tutto. Si hanno esempi duecenteschi ancora pienamenti bizantini in cui si rappresentano elementi del paesaggio, anche nello stesso Cimabue che rimane estremamente rigido alle innovazione gotiche. Non si può assolutamente parlare di volontà prospettica per essi.
Duccio che, eccetuato Giotto, è il primo grande artista a rappresentare l'architettura non riesce mai a dare una vera e propria profondità e viste alcune realizazzioni di percezioni spaziali confuse che ricordano Escher la mia impressione è che anche il suo interesse per una prospettiva almeno intuitiva fosse molto scarso.
Giotto è un discorso a parte, ma anche le sue opere non presentano alcun tipo di prospettiva, al limite un certo senso della profondità.
Forse quello che ci si avvicina di più degli artisti citati è proprio il più tardo: Ambrogio Lorenzetti. La sua Annunciazione del 1344 è la prima opera in cui si ha un punto di fuga unico per le linee pavimentali.
Piccolo OT: mi incuriosisce cosa intendi per prospettiva nella pittura paleolitica.
CITAZIONE (Cerebia @ 13/10/2010, 17:05)
Anche quando l'argomento raffigurato è di carattere religioso, il paesaggio è ormai sempre caratterizzato e ricco di elementi architettonici.
Riguardo a questo ho letto che (in particolare con Giotto) l'arte perde la sua necessità liturgico-didattica, ovvero il ruolo di spiegazione delle "storie" sacre, diventando più libera.
Sempre riguardo a Giotto è però anche interessante l'accenno ripreso anche da Dario Fo (almeno nel suo ultimo spettacolo teatrale, non sono ancora riuscito a leggere i suoi libri sull'argomento) al fatto che le sue architetture non sono altro che scenografie, paragonabili a quelle delle rappresentazioni teatrali di carattere sacro messe in scena nel medioevo.
Al contrario la così detta scuola senese si dimostra più interessata alla rappresentazione "realistica" del dettaglio.