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Il DNA dei Kurgan

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lama su
view post Posted on 21/1/2011, 13:35 by: lama su




CITAZIONE (giorgiodieffe @ 21/1/2011, 12:49) 
Infatti, linguistica/cultura e DNA non vanno necessariamente a braccetto.

uhm.. si e no.. secondo me occorre fare qualche distinzione.

Quando si parla di fenomeni linguistici su larga scala, cioè vasta diffusione di grandi famiglie linguistiche (indoeuropea, semtica, altaica,..) allora è ovvio che la lingua non corrisponde necessariamente (anzi, direi quasi mai) ad uno specifico panorama genetico. È normale, in quanto come dici tu nel momento in cui si espande, la lingua e la cultura sono come malattie che contagiano senza guardare l'appartenenza etnica.

Però, quando si parla di micro-contesti linguistici, il che può significare sia piccole famiglie linguistiche (penso per esempio ad alcune famiglie amerinde come le lingue alsean-yakokna) o a lingue isolate (per esempio le varie lingue paleosiberiane, o il basco), sia di micro-contesti specifici all'interno di realtà più grandi (in pratica i dialetti), allora lì l'associazione linguistica-etnicità è decisamente più determinante.
E anche questo è normale, in quanto la lingua è il primo elemento di coesione sociale (e come alcuni etnologi sostengono, io direi addirittura l'unico vero elemento su cui abbia senso una distinzione "etnica"), quindi gli individui di un piccolo gruppo parlante una data lingua o sottoforma (dialetto) tenderanno ad avere relazioni più strette all'interno del gruppo stesso che non con l'esterno, e di conseguenza tenderanno sempre di più a distinguersi non solo a livello linguistico, ma anche a livello etnico appunto dai gruppi circostanti.

Faccio un parallelo, per spiegare quello che intendo. Prendiamo il latino: è vero che il latino si diffonde in europa senza necessariamente una diffusione etnica, ed è vero che i popoli parlanti lingue neolatine sono etnicamente molto diversi da loro, però è anche vero che alla sua origine, il latino era parlato da un gruppo ristretto di persone (le tribù latine appunto) etnicamente piuttosto omogene.

Nel caso delle lingue indoeuropee quindi, va fatta una distinzione fra le lingue indoeuropee nella loro fase "espansionistica" da un lato, le quali possono benissimo essersi diffuse, almeno in parte, senza necessariamente una parallela diffusione etnica, e la lingua (o il piccolo gruppo di dialetti, cambia poco) indoeuropea nel suo stadio iniziale, prima della diffusione, che molto probabilmente era parlata da un gruppo umano ristretto con probabilmente connotazioni etniche e genetiche più o meno definite.

Lo studio in questione, ovviamente, si riferisce alla fase pre-espansione, o comunque ad una fase di diffusione indoeuropea iniziale e ben precisa, quindi secondo me in questo caso non è così privo di fondamento pensare di poter associare delle caratteristiche genetiche (colore degli occhi, dei capelli,..) ben definite di un gruppo ristretto ad una particolare realtà linguistica.

Tanto più che le tracce di questa cultura, e di questi caratteri genetici, di accordano bene con gli schemi di diffusione di almeno una parte (tokario in questo caso, ma anche lingue baltoslave più ad occidente,..) delle lingue indoeuropee sia in europa sia in asia.

Ovviamente, va specificato che ciò naturalmente non significa che i parlanti di indoeuropeo dovevano essere per forza solo e soltanto di cultura kurgan con occhi blu e capelli biondi (potevano anche esserci altri gruppi parlanti la stessa lingua ma etnicamente o geneticamente distinti), così come non significa che tutti i portatori di quei tratti genetici e di quelle caratteristiche culturali (anche qui andrebbe specificato, in quanto in realtà i kurgan sono un fenomeno che coinvolge tutte le steppe asiatiche fino alla siberia) dovessero per forza essere solo ed esclusivamente indoeuropei. Di nuovo, però si tratta di una questione di scala: se si affronta la questione ad una macro scala la situazione è decisamente diversa da quella che si ha se la si osserva in contesti di micro-scala.
Tanto più in un contesto come quello delle popolazioni nomadi delle steppe, dove è certo che vari gruppi etnici e vari gruppi culturali e vari gruppi linguistici potevano e possono coesistere.
E nel contesto della cultura di adronovo, mi sembra che un'associazione di suddetti tratti genentici e suddetti tratti culturali con uno più gruppi parlanti uno o più dialetti indoeuropei mi sembra tutt'altro che peregrina.

P.S. una curiosità, a parte i soliti della teoria della continuità paleolitica, posso chiederti, giorgio, chi sono i "molti" che hanno sostenuto recentemente la natura turca delle culture dei kurgan?
 
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6 replies since 27/10/2010, 18:42   1498 views
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