Ostraka - Forum di archeologia

Sepolture e corredi particolari

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massinissa
view post Posted on 1/6/2011, 11:27




CITAZIONE
ma che ne pensate di questo www.antikitera.net/news.asp?ID=10264&T=1 ?

Restando in tema, sono molte comunque le testimonianze soprattutto nell'età del bronzo, dove in sepolture femminili sono presenti corredi maschili. E' interessante notare che alcune volte il corredo non è completamente orientato verso l'uno o l'altro sesso. Vi sono casi nei quali la tomba femminile vede affiancato un corredo sì appartenente al mondo femminile, ad uno maschile. Le implicazioni sociali possono andare da una tendenza omosessuale del soggetto, ma anche a parer mio ad un'attività diversa di quel membro, che pur appartenendo al gruppo delle donne poteva aver rivestito un ruolo differente e aver svolto attività diverse da quelle del proprio sesso di appartenenza.

Edited by leda77 - 1/6/2011, 20:27
 
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view post Posted on 1/6/2011, 13:02
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (massinissa @ 1/6/2011, 12:27) 
Restando in tema, sono molte comunque le testimonianze soprattutto nell'età del bronzo, dove in sepolture femminili sono presenti corredi maschili. E' interessante notare che alcune volte il corredo non è completamente orientato verso l'uno o l'altro sesso. Vi sono casi nei quali la tomba femminile vede affiancato un corredo sì appartenente al mondo femminile, ad uno maschile. Le implicazioni sociali possono andare da una tendenza omosessuale del soggetto, ma anche a parer mio ad un'attività diversa di quel membro, che pur appartenendo al gruppo delle donne poteva aver rivestito un ruolo differente e aver svolto attività diverse da quelle del proprio sesso di appartenenza.

O.T.

Forse non c'entra molto con il caso di Gristhorpe, ma non ho potuto non trovare interessante questo dettaglio di corredi (in parte) maschili all'interno di tombe femminili... Lo dico perché questo argomento era stato sollevato anche durante l'ultimo corso di etruscologia che ho seguito, lo scorso semestre. Si faceva notare, per esempio, che in tombe femminili del Villanoviano si trovano cinturoni metallici che, nell'iconografia vascolare e nelle statuaria, sono però indossati da uomini. Si era parlato, in proposito, della donna come depositaria e amministratrice della ricchezza dell'oikos (intesa anche in termini di beni materiali a lei estranei). Sarebbe interessante proseguire la discussione su questo punto, magari in una sezione più appropriata.

Fine O.T.
 
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view post Posted on 1/6/2011, 19:21
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L'argomento è interessante, sapete indicarmi qualche articolo in merito?

Edited by leda77 - 1/6/2011, 20:25
 
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view post Posted on 1/6/2011, 19:23
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Ah... Mi sono accorto solo ora di questa nuova discussione! :o:
 
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view post Posted on 1/6/2011, 19:50
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Arrivato or ora, ho appena letto qualcosa in merito nel libretto
CITAZIONE
Kruta, Manfredi - I Celti in Italia

in cui si parla di sepolture femminili celtiche in Italia con un corredo in cui compare uno strigile.
Adesso non ho tempo di cercare il riferimento preciso (località, passo del libro etc.), appena possibile arrivo.
 
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massinissa
view post Posted on 1/6/2011, 21:01




Sì. ho letto quel libro, e in effetti ricordo qualcosa del genere. Ma neanche io saprei indicare di preciso luogo, date, ecc . I miei ricordi in merito a questo argomento non sono così freschi. Ma potrei documentarmi e magari chiedere ad una mia collega di specializzazione che si occupa di sepolture.
 
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view post Posted on 1/6/2011, 21:05
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Si sono citati recentemente i cinturoni di bronzo rinvenuti in tombe femminili, e devo dire di averne visti di recente, credo, se non faccio confusione, al Museo Archeologico di Firenze, come parte appunto di corredo femminile, il che mi ha stupito, in quanto anch'io li conoscevo come tipici maschili, quanto meno in ambito osco o sannitico.
 
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view post Posted on 2/6/2011, 07:13
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Ho rintracciato il passo nel volumetto
CITAZIONE
Kruta, Manfredi - I Celti in Italia

Cap.II L'invasione celtica dell'Italia - Riscontri archeologici, a cura di Valerio Massimo Manfredi, pagg. 78-79
CITAZIONE
Nelle Marche... Le necropoli sono prevalentemente localizzate a Filottrano, San Ginesio e Moscano di Fabriano... I vasi di produzione greca rinvenuti in certe tombe celtiche... forniscono, oltre al dato culturale, un importante termine cronologico in quanto sono certamente riferibili alla prima metà del IV sec. (a.C.). Non pochi corredi femminili presentano caratteristiche che non hanno alcun riscontro con le deposizioni lateniane dello stesso tipo, per cui si è pensato a spose indigene che hanno portato nella tomba i costumi della loro gente e i gioielli della terra d'origine. Un aspetto più unico che raro, e per ora non spiegato, di queste deposizioni è la presenza, nel corredo funerario, dello strigile, accessorio maschile per eccellenza, quasi quanto il rasoio.

Manfredi scrive nel 1999, almeno questa è la data del copyright per cui forse anche prima, magari nel frattempo ci sono stati sviluppi interpretativi che io non conosco.
Si tratta comunque di necropoli dei galli Senoni. Per quanto riguarda quella di Filottrano, si trova in località Santa Paolina
www.pisaurus.it/forum/viewtopic.php?f=9&t=182
www.orienteoccidente.org/pubblicazioni.php?cmd=t_dett&id=27

Una riflessione in merito, relativa al mondo greco-italiota di Locri Epizefirii più o meno contemporaneo alle necropoli citate, si trova a pagina 19 di questa pubblicazione in linea
http://aperto.unito.it/bitstream/2318/405/...nani%5B1%5D.pdf
dove si ipotizza la presenza dello strigile come rinvio al mondo dei giochi ginnici femminili.

Viste le documentate presenze di mercenari di origine celtica tra le fila degli armati di Dionigi I di Siracusa, sarebbe plausibile pensare a matrimoni tra donne greco-italiote e guerrieri Senoni, donne che poi portarono le loro costumanze nel territorio dei mariti? Forse sposate proprio per la loro prestanza fisica, molto apprezzata dai Galli?

Io parlo di mondo greco-italiota e donne greco-italiote, forse il termine non è corretto, intendo dire donne della Magna Grecia provenienti dalle zone in cui Dionigi aveva stanziato presidi costituiti da guerrieri di origine celtica.
 
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view post Posted on 2/6/2011, 12:01
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Ho visitato recentemente il Museo Archeologico di Ancona (Bellissimo ed assai interessante) dove ci sono appunto parecchi reperti proveniente da sepolture celtiche. Nella gran massa esposta purtroppo non ho fatto caso alla eventuale presenza di strigili in corredi femminili. Così a memoria ricordo però di aver visto piuttosto tombe celtiche maschili. Il museo però meriterebbe una visita più prolungata.
 
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view post Posted on 2/6/2011, 12:52
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Molto interessante questo pdf, Usèkar.
Non conoscevo le iconografie di cui si parla al suo interno, e devo dire che, per quanto io non abbia mai approfondito la questione della presenza di donne in ambienti ginnici (greci e magnogreci), non trovo la soluzione proposta nell'articolo tanto lontana dalla realtà. Si tende spesso a dire che la donna greca era emancipata dalla società e priva di diritti, ma ci si dimentica che questa è una grossa, grossissima generalizzazione.

Il termine "Greci" designa un insieme di popoli facenti capo a città-stato, che, per certi aspetti, si differenziavano notevolemente fra loro (non solo nel tempo, ma anche nello spazio). Penso, per esempio, alla diversità della condizione della donna, nel V secolo a.C., in due città come Atene e Gortyna (per farvi un'idea, potete dare un'occhiata a questo: www.accademiageograficamondiale.com...oli/Gortina.pdf). La Magna Grecia, forse, meriterebbe un discorso ancora a parte; ma, purtroppo, al momento, non sono abbastanza informato sulla questione.

Non escludo, tuttavia, che lo strigile potesse essere uno strumento "polivalente", e che, in ambito magnogreco, fosse associato sia a contesi ginnici che a contesti sacrali (diciamo che, per come la vedo io, l'uno non esclude necessariamente l'altro).

Mi piace anche pensare, per l'ambiente italico in particolare, alla possibilità di un "dono-scambio" fra il maschio e la femmina, magari in prossimità del matrimonio, come suggerisce anche questo testo di L. Ambrosini: http://books.google.it/books?id=SLaKCYi5ly...20donna&f=false. Uno scambio di oggetti indicativi di un determinato sesso, nel momento in cui i due sessi si preparano a incontrarsi.
 
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massinissa
view post Posted on 2/6/2011, 22:44




Italiota è il termine per indicare un greco delle colonie presenti in Italia, nato da genitori greci comunque. Nati insomma in Magna Grecia. Poi abbiamo i sicelioti, greci nati e colonizzatori della Sicilia. Per quanto riguarda i matrimoni anche qua c' è da sbizzarrirsi; infatti testimonianze di scambi di genti avvennero anche tra etruschi e sardi. Qua bisognerebbe vedere però se ci fu anche scambio di corredi. Sullo scambio di oggetti nel periodo prossimo al matrimonio, mi piacerebbe saperne di più, è un'idea suggestiva. Però tutto questo si potrebbe anche anteporre a periodi più antichi come la protostoria? O corredi in tutto o in parte "scambiati" avevano un significato differente? Persone cioè designate a ruoli fuori dal consueto. La cosa interessante è poi, che quasi tutti questi esempi provengono da tombe femminili (sempre per quel che riguarda la protostoria, quindi ben prima di celti, greci e italioti).
 
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view post Posted on 3/6/2011, 07:53
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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@Massinissa: quindi gli aggettivi 'italiota' e 'siceliota' comprendono già in sè la 'grecità', se capisco bene, per cui scrivere 'greco-italiota' è inutile e ridondante. Grazie.

Comincio a trovare strano il fatto che Manfredi parli di 'aspetto più unico che raro' a proposito della presenza di strigili in sepolture femminili mentre la Montagnani (vedi collegamento nel mio post prec.) parla di 'rinvenimento di numerosi strigili nelle sepolture femminili'.
Forse perchè il primo si riferisce alle sole necropoli di Galli mentre l'altra si riferisce a quelle Italiote?

CITAZIONE
(Perseo87) Non escludo, tuttavia, che lo strigile potesse essere uno strumento "polivalente", e che, in ambito magnogreco, fosse associato sia a contesti ginnici che a contesti sacrali (diciamo che, per come la vedo io, l'uno non esclude necessariamente l'altro).

Mi sembra che sia proprio la conclusione alla quale si arriva leggendo il lavoro della Montagnani, laddove riporta le opinioni di Zancani-Montuoro e Torelli (due giovani donne a fianco di una vasca lustrale=passaggio del culto celebrativo del Persephoneion di Locri), Pruckner (bagno rituale ante gara di bellezza Kallisteia, rito in onore di Afrodite), Grillo (strigile+alabstron+ragazze+vasca=giochi ginnici femminili legati al culto di Artemide come nel Brauron).

Resta da vedere se questo si può collegare con la presenza di strigili nelle sepolture femminili di ambito Celtico nelle Marche.
Mi sembra di capire che lo strigile fosse strumento tipico dell'ambito ginnico greco, sconosciuto ai Galli prima dei contatti con il mondo Italiota, per cui un collegamento ci sarebbe.
Probabilmente, come dice Massinissa, bisogna vedere cos'altro c'è nel corredo di ogni singola tomba femminile dei Senoni marchigiani in cui questo strumento è presente.
E sarebbe anche utile, penso, sapere quanto sia frequente la presenza di strigili nelle sepolture dei Senoni di sesso maschile.
Io non ho altre notizie in merito e mi fermo qui, mi sono anche troppo avventurato in un territorio per me quasi sconosciuto e forse ho già scritto delle fesserie.
 
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IunoMoneta
view post Posted on 3/6/2011, 09:24




Se ben ricordo elementi di corredo tipici di sepolture maschili si trovano anche in tombe femminili (e viceversa) di età golasecchiana. Dovrebbe trattarsi in particolare di fibule (o comunque elementi dell'abbigliamento) che possono essere interpretati come offerta al defunto da parte del membro superstite della coppia o, comunque, di famigliare dell'altro sesso.

Che donne possano portare nel sepolcro oggetti tipicamente maschili come elemento simbolico del loro status non mi sembra impossibile. Non c'è anche una regina egizia raffigurata con la barba tipica del faraone?

Scusate le imprecisioni, putroppo ho poco tempo per rispondere (e per cercare documentazione affidabile).
 
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view post Posted on 3/6/2011, 09:49
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Si tratta, anche nel caso di Hatshepsut di status e di ruolo, non di orientamento sessuale, per riferirsi l tema iniziale della discussione.
 
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massinissa
view post Posted on 3/6/2011, 14:42




Ho parlato seppur brevemente con una mia collega di specialzzazione che si occupa di sepolture aspetti connessi. Mi ha detto, che per quanto riguarda sia il neolitico e l'eneolitico data la non grande differenziazione sociale dei periodi in questione, è possibile rinvenire tombe femminili con corredi maschili laddove quella donna in particolare aveva rivestito un ruolo preminente nel gruppo, vuoi spirituale (sciamane) vuoi temporale (capitribù). Per l'età del bronzo ( e qui mi rettifico!), l'evidenza sfuma, a monte e di una forte differenziazione sociale nei gruppi e nel ruolo emergente e sembra ben definito dei guerrieri e quindi armi e rasoi tipicamente maschili, sono associati a tombe maschile e quasi mai diversamente proprio per l'emergere sempre più netto del fattore virile nella società che si differenzia quindi in modo chiaro da quello muliebre. Anche se come ho già detto mi convince poco la figura del guerriero nella protostoria, riporto ciò che mi è stato detto da persona comunque affidabile e ben preparata!

Usekar, di niente! E sì italiota e siceliota sono già comprensivi dell'etnos greco. Perchè alla fine erano di sangue ellenico, salvo poi mescolanze con gli indigeni! :lol:
 
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18 replies since 1/6/2011, 11:27   297 views
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