Ostraka - Forum di archeologia

Eco e ricezione dell'antichità nel Medio Evo, Il mondo classico e gli Staufen

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view post Posted on 30/10/2010, 21:12
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Ho visitato di recente a Mannheim la mostra dedicata agli Staufen, che si incentra slle tre zone geografiche dove più si fece sentire il loro influsso: l'area del Reno e del Meno, l'Italia settentrionale, l'Italia meridionalee la Sicilia.
www.staufer2010.de/welcome-to-mannheim.html
Una mostra interessante che mi ha anche posto diversi quesiti tra cui, partendo proprio da alcuni reperti esposti,in particolare statue dalle movenze "classiche", quello della persistenza e dellla ricezione dei modelli classici nel Medio Evo. Di certo la "riscoperta" dell'antichità del Rinascimento ha radici più lontane e penso che un certo filone non si sia mai interrotto. Vogliamo, con l'aiuto di chi più di me si è interessato a questi temi, cercare di capirne un po' di più?
 
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*Gibo*
view post Posted on 30/10/2010, 22:10




Quesito interessante.
Ci sono tre idee che mi sono venute in mente leggendo il tuo post. Per prima cosa le abbazie, da sempre veicolo di conservazione della memoria classica. Secondariamente gli arabi, che oltre a conservarne i testi ne mantennero con più impegno anche la tecnica attraverso la mediazione di Bisanzio.
Infine, la corte di Federico II.

I primi due non sono forse legati esplicitamente all'arte figurativa, ma a altri aspetti essenziali della rinascenza come l'architettura e la cultura filosofica.
L'ultimo invece è molto legato a essa. Recentemente, leggendo alcuni lavori sull'architettura senese del trecento, ho avuto modo di leggere vari riferimenti alla figura di Nicola Pisano. Nonostante il nome questo artista è proveniente da quella che era definita "Apulia", ovvero quel meridione d'Italia tanto caro a Federico II.
Proprio Nicola Pisano introduce aspetti classici nelle sue opere scultoree.
Non sono un esperto quindi mi limito a riportare la notizia secondo la quale per le sue opere nel Duomo di Pisa si ispirò direttamente a opere romane presenti nel Campo Santo pisano.
Alcune di queste sono state riconosciute e messe in relazione a quelle dell'artista medievale.
 
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view post Posted on 30/10/2010, 22:29
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Le osservazioni che fai, Gibo, sono interessanti e corrispondono anche con quanto esposto nella mostra di cui parlavo. Testi classici tradotti in arabo, sculture, e in particolare la glittica, cammei e gemme. Rimarchevole, e questo è certocomprensibile, l'influsso o il persistere di forme e motivi classici in Italia, mentr essi mancano in Germania.
 
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IunoMoneta
view post Posted on 31/10/2010, 09:29




Che bell'argomento.... :D
Ho poco tempo per cui per ora la butto lì, contando di ritornarci poi: è da tenere presente anche l'uso politico dell'antichità che serve a legittimare il potere. Un po' come dire: sono l'erede di quella grande tradizione e questo legittima la mia autorità.
Questo non solo si vede in età altomedievale (ad esempio nella corte carolingia) ma anche in alcuni centri: Roma su tutti. E poi avrà ritorni di fiamma in età rinascimentale.
A più tardi!
 
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IunoMoneta
view post Posted on 31/10/2010, 18:34




Allora, il tema proposto si intreccia con quello del riuso dei materiali di età romana in età medievale. Un riuso che ha molti aspetti: recupero di materiale da costruzione (conci lapidei e mattoni, tegole e blocchi di cementizio) e degli elementi di decorazione architettonica (San Lorenzo fuori le mura, Roma: www.google.it/imgres?imgurl=http://...26tbs%3Disch:1 ;
S. Eufemia, Grado: www.settemuse.it/viaggi_italia_friu...o/grado_002.JPG
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...rado_chiesa.jpg
Santa Maria, Grado: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...799px-Grado.jpg); recupero di interi edifici (templi trasformati in chiese per esempio); recupero di oggetti di oreficeria o di monete per realizzare gioielli (in un reliquario conservato a Vercelli parte della decorazione è realizzata utilizzando delle monete di IV secolo come punzoni); recupero di cammei.
A questo proposito vi segnalo la croce di Desiderio conservata a Brescia (www.museiarte.brescia.it/html/OPCroceDesiderio_f.htm) in cui sono reimpiegati cammei romani: http://librisenzacarta.it/wp-content/uploa...i-desiderio.JPG, nonchè un tondo con ritratti: http://rsb.provincia.brescia.it/bstovini/Croce_Desiderio.jpg.
Attraverso tutti questi recuperi, la tradizione iconografica romana si trasmette attraverso il tempo.
Come dicevo è anche da valutare l'uso politico di questi recuperi. Un caso esemplare è quello della Corona Ferrea conservata nel Duomo di Monza: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/t...ea%2C_monza.jpg. Indagini recenti hanno permesso di datare la parte più antica del manufatto all'età gota e di riconoscere vari interventi di restauro, fra cui quello più consistente ascrivibile all'età carolingia (a cui hanno fatto seguito più danneggiamenti che hanno portato alla perdita di alcune piastre del diadema). La cosa interessante è che questo simbolo di potere mantiene il suo valore non solo presso longobardi e carolingi ma fino al XIX secolo (Napoleone si fa incoronare re d'Italia proprio con questo oggetto pronunciano la famosa frase " Dio me l'ha data, guai a chi me la tocca; i Savoia, re d'Italia la fanno effigiare sopra le loro tombe...) ma replica insegne di potere di più antica tradizione di cui le raffigurazioni monetali ci indicano il momento di introduzione in età costantiniana.
Per confermare il significato di oggetto legittimante il potere, poi, nella Milano viscontea si fa nascere la leggenda che il diadema sia quello di Costantino in cui S. Elena aveva inserito uno dei chiodi della Vera Croce (solo che l'anello metallico all'interno del diadema è in argento... ed è molto recente). E' evidente che i Visconti legittimano il loro potere non solo con il possesso di una reliquia importante (Milano "vanta" anche un altro chiodo, quello inserito nel morso del cavallo di Costantino che è conservato in Duomo) ma anche richiamandosi a Costantino, primo imperatore cristiano.

Edited by IunoMoneta - 1/11/2010, 08:48
 
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view post Posted on 31/10/2010, 19:31
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Alcuni link non funzionano, basta però togliere il ; alla fine!
 
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IunoMoneta
view post Posted on 1/11/2010, 08:40




Arghhh, non mi ero accorta che li aveva presi come elemento dell'URL. Provvedo a modificare...
 
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view post Posted on 1/11/2010, 09:24
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Posso aggiungere il sarcofago di Ruggerio I, un sarcofago romano rimaneggiato, presente a Mannheim; nonché pensando ad un periodo precedente e a cose viste recentemente, al Tesoro del Duomo di Aquisgrana (www.aachendom.de/mediathek/bilder/D...gustusk_420.JPG) dove in un pulpito furono inseriti come ornamento, ad esempio, oggetti romani tra cui una ciotola bacellata in vetro.
http://de.wikipedia.org/w/index.php?title=...=20070529191317

Oltre a questo vi è però all'epoca degli Staufen una ripresa di forma classiche,di cui cercherò di parlare. Devo intanto cercare in rete le immagini, dato che quelle che posseggo nei cataloghi dellamostra di MAnnheim (Tre ponderosi volumi!) sono naturalmente protetti da copyright.
 
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IunoMoneta
view post Posted on 1/11/2010, 11:47




Eh, già, non è da sottovalutare anche la ripresa di motivi iconografici di ascendenza classica.
Oltre al banale esempio dell'angelo modellato sulla figura di Victoria, ci sono altri casi.
Ad esempio, quello delle sirene, raffigurazioni delle quali sono fra i motivi ricorrenti delle decorazioni romaniche (http://books.google.it/books?id=4yR3iTqaHL...maniche&f=false).
Fra le immagini disponibili on-line, vi inserisco questa che si riferisce alla chiesa di S. Lorenzo (Montiglio Monferrato, AT): www.montigliom.at.it/sanlorenzo/capitello.jpg
 
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