Ostraka - Forum di archeologia

Tholos micenea. Falsa cupola o vera cupola

« Older   Newer »
  Share  
pollo mannaro
view post Posted on 8/11/2010, 15:18




CITAZIONE (*Gibo* @ 8/11/2010, 09:22) 
1) La differenza tra le due è principalmente legata ai problemi di stereotomia e di posa dei corsi.
2) La necessità di sovraccaricare la parte media e bassa della struttura dovrebbe anche rispondere ai problemi di deformazione che si hanno alle reni? Questi problemi sono sensiblili nella realizzazione degli archi ma non so se si presentano anche nelle cupole.
3) La compressione poi ha effetti stabilizzanti se i conci sono tagliati a cuneo come nel caso greco. Non so se sia una prassi comune.

Scusa ma mi era perso questo commento!!!!
1 - Intendo dire che la statica delle due (falsa e “vera” cupola) è la stessa.
2 - Sì, si presentano anche nelle cupole e sono dovuti ai momenti generati dallo sbalzo.
3 - La stabilizzazione avviene comunque, perché l’interazione tra i conci è la stessa, qualunque sia il taglio (nel senso che lo scarico della fig 9 è attivo comunque sia, altrimenti la struttura crolla). Se tagli a cuneo, la stabilità è maggiore.
 
Top
*Gibo*
view post Posted on 8/11/2010, 15:46




CITAZIONE (pollo mannaro @ 8/11/2010, 13:30) 
Non credo di aver capito bene. Se intendi che la falsa cupola si regge con una statica basata su sole forze verticali, il lavoro di Como (ma qualunque altro, ovviamente, si tratta di fare due conti) dimostra l’esatto contrario. Come ho già detto all’inizio, non capisco bene che differenza ci sia tra i due casi, perché lo schema delle forze e delle reazioni che tiene su il Cupolone è la stessa della tholos greca (e di quella sarda).

La differenza è che la falsa cupola si comporta come una serie di anelli sovrapposti. Ciascuno di essi si comporta come un arco orizzontale e trasmette i carichi verticali come una serie di mensole. I conci, per la stabilità devono avere il massimo contatto possibile fra loro, se fossero di una forma non a cuneo c'è il rischio di sfilamento per il carico orizzontale (come nell'esempio che facevi del carico distribuito non uniformemente).

Nella cupola invece, se non sbaglio, sono i meridiani a essere archi e non i paralleli, dunque i carichi sono trasmessi in maniera diversa.
 
Top
pollo mannaro
view post Posted on 8/11/2010, 17:19




CITAZIONE (*Gibo* @ 8/11/2010, 15:46) 
La differenza è che la falsa cupola si comporta come una serie di anelli sovrapposti. Ciascuno di essi si comporta come un arco orizzontale e trasmette i carichi verticali come una serie di mensole. I conci, per la stabilità devono avere il massimo contatto possibile fra loro, se fossero di una forma non a cuneo c'è il rischio di sfilamento per il carico orizzontale (come nell'esempio che facevi del carico distribuito non uniformemente).
Nella cupola invece, se non sbaglio, sono i meridiani a essere archi e non i paralleli, dunque i carichi sono trasmessi in maniera diversa.

Ecco, secondo me no. Nel senso che una cupola non è ottenuta da un arco ruotato attorno all’asse verticale. Se così fosse, le cupole cadrebbero in assenza della chiave di volta o, se vuoi, esse necessiterebbero di centine di sostegno di ampiezza pari a 180° per la costruzione. Posso darti ragione per le volte a crociera (due archi a 90°) ma anch’esse, una volta poste in opera, possono ripartire i carichi come un’ogiva deformata (grazie alla malta che trasferisce i carichi). C’è anche da dire che potrei non aver capito un fico (ovviamente!).
In sintesi: ritieni possibile scomporre i carichi di una “vera” cupola secondo le direttrici usate da Como per la “falsa”? A me pare di sì.
 
Top
*Gibo*
view post Posted on 8/11/2010, 19:45




Aspetta...I meridiani di una cupola sono archi, però la chiave si può togliere perchè permane l'incastro e l'attrito tra i conci di ogni livello.

Riguardo l'articolo della Como si fa riferimento ai modelli di falsa cupola presenti in Cavanagh-Laxton "The structural mechanics of the Mycenaean Tholos Tomb" (BSA 76, 1981) e in Benvenuto-Corradi "La statica delle false volte" (in A. Ambrosi "Architettura in pietra a secco"). Se riesco a trovarli me li leggo volentieri per capire cosa intendano per falsa cupola.

Se ho capito bene però nell'equilibrio a ribaltamento presentato nell'articolo si fa riferimento a un solo "meridiano" di falsa cupola, senza tener conto degli elementi intorno. Una struttura del genere è un falso arco. Le prove eseguite dimostrano che, come non si può schematizzare una sezione di cupola come un arco, così non si può schematizzare una sezione di falsa cupola come un falso arco (questo concetto mi pare sia ben espresso dai lavori di Franco Laner).

Tornando al discorso iniziale di Dceg sul processo evolutivo, la falsa cupola diventa un vero e proprio "antecedente" della vera cupola, perchè al pari di questa diventa autoportante e sfrutta incastro e attriti tra i conci e non è solo un accostamento di file verticali di conci aggettanti.
 
Top
pollo mannaro
view post Posted on 8/11/2010, 20:58




CITAZIONE (*Gibo* @ 8/11/2010, 19:45) 
Aspetta...I meridiani di una cupola sono archi, però la chiave si può togliere perchè permane l'incastro e l'attrito tra i conci di ogni livello.

Esatto: che differenza vedi con la falsa cupola? Sta in piedi anche senza malta?
CITAZIONE
Riguardo l'articolo della Como si fa riferimento ai modelli di falsa cupola presenti in Cavanagh-Laxton "The structural mechanics of the Mycenaean Tholos Tomb" (BSA 76, 1981) e in Benvenuto-Corradi "La statica delle false volte" (in A. Ambrosi "Architettura in pietra a secco"). Se riesco a trovarli me li leggo volentieri per capire cosa intendano per falsa cupola.
Se ho capito bene però nell'equilibrio a ribaltamento presentato nell'articolo si fa riferimento a un solo "meridiano" di falsa cupola, senza tener conto degli elementi intorno.

Come no! Allora non ho capito: ciascun elemento di meridiano interagisce con gli adiacenti attraverso il meccanismo di fig 9.
CITAZIONE
Una struttura del genere è un falso arco. Le prove eseguite dimostrano che, come non si può schematizzare una sezione di cupola come un arco, così non si può schematizzare una sezione di falsa cupola come un falso arco (questo concetto mi pare sia ben espresso dai lavori di Franco Laner).

Non sarei d’accordo: anche se i conci di una “vera” cupola fossero a forma di cuneo nel senso del meridiano (e non del parallelo, come nella “falsa”) avresti comunque la componente rivolta verso il centro che deve essere compensata, se non c’è una chiave di volta che lavora… come in tutte le ogive.
CITAZIONE
Tornando al discorso iniziale di Dceg sul processo evolutivo, la falsa cupola diventa un vero e proprio "antecedente" della vera cupola, perchè al pari di questa diventa autoportante e sfrutta incastro e attriti tra i conci e non è solo un accostamento di file verticali di conci aggettanti.

Attenzione, se fosse “solo” un accostamento di file verticali, cadrebbe! Ecco perché ti dico che le due cupole sono equivalenti. Non puoi aggettare all’infinito (nelle strutture reali, naturalmente); può funzionare se usi una malta che trasferisce il carico (fino a che non si rompe anche quella per sovraccarico) ma per conci semplicemente appoggiati (nei casi reali) hai poca dinamica. Senza compensazione orizzontale, non funziona.
 
Top
*Gibo*
view post Posted on 8/11/2010, 21:17




Ti ripeto, per me, la differenza è l'inclinazione del piano di posa dei conci e la presenza di archi di diversa giacitura (orizzontale nella pseudocupola verticale nella cupola).

La Como riporta due analisi al ribaltamento una riferita allo schema di pseudocupola uno allo schema di cupola.
Da quello che ho capito lei considera una sezione di falsa cupola come un falso arco, per questo la verifica a ribaltamento non è accettabile, poi introduce lo schema di cupola (ovvero con lo stato di "coazione" data dalla presenza dei conci vicini) e verifica la stabilità.
Per questo dice ho una falsa cupola (per la giacitura dei conci; per il modo di trasmettere i carichi, ovvero non c'è la curva delle pressioni ma una serie di mensole; per l'assenza di meridiani a costituire archi ecc...) ma il comportamento statico è assimilabile a quello della cupola.
Se il passaggio logico è solo questo (ma prima vorrei leggere gli articoli citati che definiscono lo schema di falsa cupola come lo intende l'autrice) potremmo dire bella forza: la falsa cupola è data dalla sovrapposizione di anelli di conci compressi ed è ovvio che collaborino alla stabilità di ciascuna sezione verticale.

Non ho capito questo discorso:
CITAZIONE
Non sarei d’accordo: anche se i conci di una “vera” cupola fossero a forma di cuneo nel senso del meridiano (e non del parallelo, come nella “falsa”) avresti comunque la componente rivolta verso il centro che deve essere compensata, se non c’è una chiave di volta che lavora

 
Top
pollo mannaro
view post Posted on 8/11/2010, 21:30




CITAZIONE (*Gibo* @ 8/11/2010, 21:17) 
Ti ripeto, per me, la differenza è l'inclinazione del piano di posa dei conci e la presenza di archi di diversa giacitura (orizzontale nella pseudocupola verticale nella cupola).

La Como riporta due analisi al ribaltamento una riferita allo schema di pseudocupola uno allo schema di cupola.
Da quello che ho capito lei considera una sezione di falsa cupola come un falso arco, per questo la verifica a ribaltamento non è accettabile, poi introduce lo schema di cupola (ovvero con lo stato di "coazione" data dalla presenza dei conci vicini) e verifica la stabilità.
Per questo dice ho una falsa cupola (per la giacitura dei conci; per il modo di trasmettere i carichi, ovvero non c'è la curva delle pressioni ma una serie di mensole; per l'assenza di meridiani a costituire archi ecc...) ma il comportamento statico è assimilabile a quello della cupola.
Se il passaggio logico è solo questo (ma prima vorrei leggere gli articoli citati che definiscono lo schema di falsa cupola come lo intende l'autrice) potremmo dire bella forza: la falsa cupola è data dalla sovrapposizione di anelli di conci compressi ed è ovvio che collaborino alla stabilità di ciascuna sezione verticale.

Non ho capito questo discorso:
CITAZIONE
Non sarei d’accordo: anche se i conci di una “vera” cupola fossero a forma di cuneo nel senso del meridiano (e non del parallelo, come nella “falsa”) avresti comunque la componente rivolta verso il centro che deve essere compensata, se non c’è una chiave di volta che lavora

Esattamente quello che dici tu: se consideri una sezione meridiana della “vera” come un elemento di arco (verticale) allora la stabilità è data dalla presenza della chiave di volta. Se non c’è (la chiave) come in tutte le cupole, di norma, quella sezione di cupola si regge grazie alla compensazione delle sezioni orizzontali. Ecco perché ti dico che non ci sono (secondo me) delle differenze.
 
Top
21 replies since 4/11/2010, 22:19   7143 views
  Share