| i conci "a coda" cioè a "V"e quelli a "T" si trovano nella parte sommitale dei nuraghi. nasce quindi un problema: erano presenti in tutti i nuraghi o solo in una parte? infatti trovandosi nella parte sommitale (quella meglio lavorata) di evidenze ne abbiamo poche: tutti i nuraghi sono svettati.
comunque è vero che man mano che si sale l'accuratezza dei parallelepipedi è sempre più accurata nel tipico monotorre. faccio due esempi a caso:
Figura 2, 3: nuraghe SANTA SARBÀNA o SANTA SABINA-Silànus (Nùoro); tav. X; cartina B, 31. Si leva in mezzo alla vasta piana, a Sud dell’abitato moderno, a m 381 di quota, a 34 metri dall’abside minore (sinistra) della chiesa medievale di Santa Sarbàna. La suggestione del paesaggio è accompagnata dalla suggestione monumentale che evoca una lontana e lunga prospettiva storica (tav. X). Il nuraghe è a unica torre, con diametro esterno basale di m 12,60 ridotto a m 9,85 allo svettamento attuale. Dall’ingresso, volto a Sud, provvisto in origine d’architrave (di cui resta un pezzo sullo stipite sinistro di m 0,50 d’altezza x 0,93 di spessore), si entra nell’andito, strombato verso l’esterno (da m 1 a 1,20 di larghezza), lungo m 5. In esso, circa a metà, si aprono a destra l’uscio della garetta di piano rettangolare con parete di fondo arcuata (m 1 di larghezza x 1,86 di profondità), e a sinistra il vano della scala (larghezza m 1, lunghezza visibile m 13, altezza 3,88; una feritoia di luce nel muro a Nordovest). Nella camera eccentrica, rotonda, del diametro di m 4,15, mettono tre nicchie in croce, con disposizione simmetrica, di pianta semiellittica di m 0,70/1 di larghezza e di m 1,40/1,90 di profondità. La camera, alta m 8,35, è di sezione ogivale; a taglio trapezoidale sono invece le aperture delle nicchie (altezza da m 1,20 a 1,10), della scala d’andito (altezza m 2,37), della garetta (altezza m 1,50), vani che, nell’interno, vanno elevandosi e si chiudono ad aggetto angolare. La torre, con altezza residua di m 8,60 su 17 filari, è fatta di blocchi basaltici in forme poligonali, disposte in file, con buon combaciamento di giunti; alla base la lavorazione è meno curata, ben tagliate, invece, le pietre dei filari medi e superiori, ad elementi di medie dimensioni (m 1 x 0,80; 0,88 x 0,65; 0,65 x 0,66; 1,65 x 0,58 x 0,87). A 400 metri dal nuraghe, un pozzo con copertura “a tholos”, del tipo cultuale, indica, insieme al forte, la presenza d’un centro abitato di età protostorica. Poco distante è anche la sepoltura: una tomba di giganti con resti di cella. Nel nuraghe, nel 1881, si trovò un grosso vaso con tracce di decorazioni incise.
Figura 2, 3: nuraghe SANTA BÀRBARA-Sindìa (Nùoro); cartina B, 28. A quota di m 530, sul piano di basalto, ricco di pascoli. A 20 metri a Est, sgorga una fonte. Nuraghe monotorre, svettato poco sotto la chiave di volta del primo piano, di pianta circolare di m 43 di circonferenza esterna, con ingresso a Sudsudovest; la porta, di m 0,95 di larghezza x 1 d’altezza visibile, è sovrastata da pietra d’architrave riquadrata, di m 1,66 x 1,05 x 0,73, alleggerito da finestrino rettangolare di scarico (m 0,35 x 0,40). Nell’andito retrostante, strombato verso l’interno (da m 1,20 a 2,40), a metà circa del percorso lungo m 5, si incontrano a sinistra la garetta di guardia, semiellittica (m 0,75/1 x 1,70 di profondità x 1,54 d’altezza sul riempimento) e, a destra, la scala a fior di suolo, con imbocco largo m 1,15, alto 2,40, che gira a spirale da sinistra a destra. La camera eccentrica, tondeggiante (diametro m 4,10), si arricchisce di tre nicchie disposte simmetricamente in croce, di m 0,85 di larghezza x 2,10 di profondità x 2,20 di altezza. La scala d’andito, dopo m 22,50 di sviluppo col vano illuminato da una feritoia a m 9,50 dall’imbocco terreno, giunge al pianerottolo del primo piano, situato fra il finestrone all’esterno, sulla verticale dell’ingresso inferiore, e la camera, a circa m 8 d’altezza dal piano di campagna. Il finestrone, di taglio trapezoidale, di m 0,90/0,40 di larghezza x 1,60 di altezza, si distingue per la fattura dell’architrave (m 0,95 x 0,42), squadrato e con la faccia inferiore interna arcuata con la cavità rivolta in basso; un architrave simile nel finestrone del nuraghe Santa Bàrbara di Macomèr, tav. LV, 3-4. La scala proseguiva fino al terrazzo, prendendo luce da finestrini messi ad altezza ed esposizione diverse; ora si interrompe all’altezza di m 12, cioè allo svettamento del cono, ristretto a m 9 di diametro. Andito inferiore (altezza da m 2 a 3,50 su 8 file), garetta, ogive e nicchie della tholos a pian terreno presentano sezione ogivale; trapezoidale il taglio della scala al primo piano. Il cono si conserva per l’altezza massima di m 12 su 28 filari di blocchi basaltici di forma subquadrata, con rado e piccolo brecciame, ordinati con bella disposizione orizzontale. Nella parte alta i blocchi passano a conci quasi squadrati, di lavorazione più regolare e di dimensioni minori. Da m 1,70 x 0,80 in media nelle file inferiori si passa a 126
tratto da Lilliu, Nuraghi torri preistoriche, p. 126-127
direi quindi che da un punto di vista statistico occorrerebbe quantificare quanti nuraghi presentino questa situazione, temnendo presente (purtroppo) l'incognita della parte sommitale con conci isodomi o "a coda" e a "T", che tra l'altro sono identici a quelli usati nelle tombe dei giganti (es.: La tomba di giganti "Sa Presone" con conci a V) o per quelli a T nei vari luoghi di culto (pozzi sacri soprattutto).
ci sono degli studi in merito?
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