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Costruzione delle torri sarde

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LessàAlessandro
view post Posted on 13/11/2010, 01:02




Qualcuno ha dimnticato i cosiddetti "conci a coda"?
 
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view post Posted on 13/11/2010, 10:22
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i conci "a coda" cioè a "V"e quelli a "T" si trovano nella parte sommitale dei nuraghi. nasce quindi un problema: erano presenti in tutti i nuraghi o solo in una parte? infatti trovandosi nella parte sommitale (quella meglio lavorata) di evidenze ne abbiamo poche: tutti i nuraghi sono svettati.

comunque è vero che man mano che si sale l'accuratezza dei parallelepipedi è sempre più accurata nel tipico monotorre.
faccio due esempi a caso:

Figura 2, 3: nuraghe SANTA SARBÀNA o SANTA SABINA-Silànus (Nùoro); tav. X; cartina
B, 31.
Si leva in mezzo alla vasta piana, a Sud dell’abitato moderno, a m 381 di quota, a 34 metri
dall’abside minore (sinistra) della chiesa medievale di Santa Sarbàna. La suggestione del
paesaggio è accompagnata dalla suggestione monumentale che evoca una lontana e lunga
prospettiva storica (tav. X). Il nuraghe è a unica torre, con diametro esterno basale di m
12,60 ridotto a m 9,85 allo svettamento attuale. Dall’ingresso, volto a Sud, provvisto in
origine d’architrave (di cui resta un pezzo sullo stipite sinistro di m 0,50 d’altezza x 0,93
di spessore), si entra nell’andito, strombato verso l’esterno (da m 1 a 1,20 di larghezza),
lungo m 5. In esso, circa a metà, si aprono a destra l’uscio della garetta di piano rettangolare
con parete di fondo arcuata (m 1 di larghezza x 1,86 di profondità), e a sinistra il vano
della scala (larghezza m 1, lunghezza visibile m 13, altezza 3,88; una feritoia di luce nel
muro a Nordovest). Nella camera eccentrica, rotonda, del diametro di m 4,15, mettono
tre nicchie in croce, con disposizione simmetrica, di pianta semiellittica di m 0,70/1 di
larghezza e di m 1,40/1,90 di profondità. La camera, alta m 8,35, è di sezione ogivale; a
taglio trapezoidale sono invece le aperture delle nicchie (altezza da m 1,20 a 1,10), della
scala d’andito (altezza m 2,37), della garetta (altezza m 1,50), vani che, nell’interno, vanno
elevandosi e si chiudono ad aggetto angolare. La torre, con altezza residua di m 8,60 su 17
filari, è fatta di blocchi basaltici in forme poligonali, disposte in file, con buon combaciamento
di giunti; alla base la lavorazione è meno curata, ben tagliate, invece, le pietre dei filari
medi e superiori, ad elementi di medie dimensioni
(m 1 x 0,80; 0,88 x 0,65; 0,65 x 0,66;
1,65 x 0,58 x 0,87). A 400 metri dal nuraghe, un pozzo con copertura “a tholos”, del tipo
cultuale, indica, insieme al forte, la presenza d’un centro abitato di età protostorica. Poco
distante è anche la sepoltura: una tomba di giganti con resti di cella. Nel nuraghe, nel
1881, si trovò un grosso vaso con tracce di decorazioni incise.



Figura 2, 3: nuraghe SANTA BÀRBARA-Sindìa (Nùoro); cartina B, 28.
A quota di m 530, sul piano di basalto, ricco di pascoli. A 20 metri a Est, sgorga una
fonte. Nuraghe monotorre, svettato poco sotto la chiave di volta del primo piano, di
pianta circolare di m 43 di circonferenza esterna, con ingresso a Sudsudovest; la porta,
di m 0,95 di larghezza x 1 d’altezza visibile, è sovrastata da pietra d’architrave riquadrata,
di m 1,66 x 1,05 x 0,73, alleggerito da finestrino rettangolare di scarico (m 0,35 x
0,40). Nell’andito retrostante, strombato verso l’interno (da m 1,20 a 2,40), a metà circa
del percorso lungo m 5, si incontrano a sinistra la garetta di guardia, semiellittica (m
0,75/1 x 1,70 di profondità x 1,54 d’altezza sul riempimento) e, a destra, la scala a fior
di suolo, con imbocco largo m 1,15, alto 2,40, che gira a spirale da sinistra a destra. La
camera eccentrica, tondeggiante (diametro m 4,10), si arricchisce di tre nicchie disposte
simmetricamente in croce, di m 0,85 di larghezza x 2,10 di profondità x 2,20 di altezza.
La scala d’andito, dopo m 22,50 di sviluppo col vano illuminato da una feritoia a m
9,50 dall’imbocco terreno, giunge al pianerottolo del primo piano, situato fra il finestrone
all’esterno, sulla verticale dell’ingresso inferiore, e la camera, a circa m 8 d’altezza dal
piano di campagna. Il finestrone, di taglio trapezoidale, di m 0,90/0,40 di larghezza x
1,60 di altezza, si distingue per la fattura dell’architrave (m 0,95 x 0,42), squadrato e
con la faccia inferiore interna arcuata con la cavità rivolta in basso; un architrave simile
nel finestrone del nuraghe Santa Bàrbara di Macomèr, tav. LV, 3-4. La scala proseguiva
fino al terrazzo, prendendo luce da finestrini messi ad altezza ed esposizione diverse; ora
si interrompe all’altezza di m 12, cioè allo svettamento del cono, ristretto a m 9 di diametro.
Andito inferiore (altezza da m 2 a 3,50 su 8 file), garetta, ogive e nicchie della
tholos a pian terreno presentano sezione ogivale; trapezoidale il taglio della scala al primo
piano. Il cono si conserva per l’altezza massima di m 12 su 28 filari di blocchi basaltici
di forma subquadrata, con rado e piccolo brecciame, ordinati con bella disposizione
orizzontale. Nella parte alta i blocchi passano a conci quasi squadrati, di lavorazione più
regolare e di dimensioni minori
. Da m 1,70 x 0,80 in media nelle file inferiori si passa a
126

tratto da Lilliu, Nuraghi torri preistoriche, p. 126-127

direi quindi che da un punto di vista statistico occorrerebbe quantificare quanti nuraghi presentino questa situazione, temnendo presente (purtroppo) l'incognita della parte sommitale con conci isodomi o "a coda" e a "T", che tra l'altro sono identici a quelli usati nelle tombe dei giganti (es.: La tomba di giganti "Sa Presone" con conci a V) o per quelli a T nei vari luoghi di culto (pozzi sacri soprattutto).

ci sono degli studi in merito?
 
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Trambuccone
view post Posted on 14/11/2010, 00:57




Risposte un pò a casaccio:

@Gibo
Cerco di sintetizzare al massimo le risposte a dei problemi molto complessi.
Se la costruzione sorge nel punto di incontro di affioramenti di roccia diversi, lo si noterà anche nell'edificio. Uno per tutti, nuraghe Ola-Oniferi.
Gli edifici vengono costruiti con massi sia bruti (poligonali) che con massi da sommariamente ad accuratamente lavorati.
Qui occorre distinguere le pietre di campo dai ciottoloni lisci e tondeggianti lavorati dall'erosione (N.Izzana -Tempio, N. Paulelada-Olbia).
Ciò dipende nella maggior parte dei casi dal tipo di materiale disponibile in loco e da quando l'edificio è stato costruito. Con tutte le varianti tra un estremo e l'altro.
Gli edifici sono tutti svettati, quindi non sappiamo come terminassero in alto, benchè alcuni modellini ce ne diano un'idea, non è affatto detto che tutti gli edifici fossero come rappresentati nei modellini.
Anzi, alcuni di questi modelli sono in discussione.
Frana di su Motti.
A quanto mi risulta una cosa è una frana, altro sono i massi erratici... nel volumetto della Delfino sono stati alquanto "fumosi". :shifty:
Io propendo per la semplice frana con eventuale breve rotolamento. Niente trasporto su lingua di ghiaccio come succede per i veri massi erratici.
Lo stesso vale per il "masso erratico" di Campu Lontanu-Florinas.
Le domos venivano scavate usando attrezzi in diorite, dolerite e quarzo, in grado di attaccare rocce più tenere come tufo, calcare , cinerite, trachite etc. ciò non toglie che esistano alcune domos scavate nel durissimo granito...
Il nuraghe Corvos-Florinas a mio parere presenta diversi indicatori di un restauro in antico...
Arrubiu-Orroli
Pare che sia stato trovato un altro pentalobato, ma devo ancora verificare.
Ho delle forti riserve sulla stima dell'altezza totale della torre antica...
T.

Edited by Trambuccone - 14/11/2010, 01:55
 
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*Gibo*
view post Posted on 14/11/2010, 08:50




CITAZIONE (Trambuccone @ 14/11/2010, 00:57) 
Gli edifici vengono costruiti con massi sia bruti (poligonali) che con massi da sommariamente ad accuratamente lavorati.
Qui occorre distinguere le pietre di campo dai ciottoloni lisci e tondeggianti lavorati dall'erosione (N.Izzana -Tempio, N. Paulelada-Olbia).
[...] A quanto mi risulta una cosa è una frana, altro sono i massi erratici... nel volumetto della Delfino sono stati alquanto "fumosi". :shifty:
Io propendo per la semplice frana con eventuale breve rotolamento. Niente trasporto su lingua di ghiaccio come succede per i veri massi erratici.
Lo stesso vale per il "masso erratico" di Campu Lontanu-Florinas.
Le domos venivano scavate usando attrezzi in diorite, dolerite e quarzo, in grado di attaccare rocce più tenere come tufo, calcare , cinerite, trachite etc. ciò non toglie che esistano alcune domos scavate nel durissimo granito...

Fammi vedere se ho capito quello che dici:
Non è del tutto corretto dire che i massi non presentano lavorazioni anche abbastanza accurate.
Le domos se non sbaglio sono più antiche dei nuraghe, credi che gli strumenti riconosciuti nella loro realizzazione fossero sufficienti anche per la realizzazione dei nuraghi?
I massi presenti nelle aree di edificazione dei nuraghe avevano già forma e dimensione compatibili con un utilizzo immediato senza o con una minima lavorazione?

Chiariti questi aspetti mi piacerebbe procedere nella discussione sulle modalità di trasporto. Ora sono di fretta ma ci sarebbero già alcune domande che vorrei porre, più tardi con calma le posterò.

Ne approfitto anche per suggerire l’apertura di una discussione nuova apposta per l’argomento dei conci a coda, nel caso lo riteniate troppo specifico in una discussione di carattere più generale sulle costruzioni.
 
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granitu sardu
view post Posted on 14/11/2010, 13:06




Un essenziale ma meno appariscente bicromismo si può apprezzare nello stesso nuraghe Ola ( oniferi ) difatto la parte interna e nei suoi primi otto dieci filari esterni sono realizzati materiale granito , e il proseguimento in trachite.
Anche questo si può indiziare a restauro antico visto che le stesse capanne nuragiche ( ? ) adiacenti hanno fatto buon uso dei conci trapezoidali ( a coda ) in trachite dello stesso nuraghe.
A mio parere il materiale ( in generale ) era disponibile in loco sia da cavare o presente nella forma frantumata in superfice. A seconda dell'utizzo nel loro piano di posa segiuvano lavori di rifinitura dei conci da sommariamente lavorati a quelli altamente lavorati ( come giustamente dice Tram. )

Ahooo!!
 
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di esse
view post Posted on 14/11/2010, 14:06




CITAZIONE (granitu sardu @ 12/11/2010, 19:54) 
Potresti indicarmi questa condizione in un particolare nuraghe che consci ( sicuramente parzialmente distrutto ) dove si può visionare questa situazione ??

Grazie !!

Ahoooooo!!!

Boh, tutti quelli diroccati che trovi. Non so dove abiti, però se passi lungo la 131 direzione nord, dopo Macomer, poco prima della deviazione per Bosa, c’è il nuraghe Ruju. Crollato in parte, mostra una sezione particolarmente interessante. Lo raggiungi deviando per Bosa, dopo qualche centinaio di metri (te lo trovi su una collinetta a sinistra, proprio sopra Filigosa.
[testo cancellato da ostraka.admin: non è gradita la pubblicità ad altro forum, se volete discutere di un argomento riportate qui le informazioni principali]

@gibo

riguardo la tua considerazione sui conci, osserva attentamente le foto dispoibilii della gran massa dei nuraghi diroccati del lavoro di Moravetti. Troverai l'uso di conci disuniformi e in genere neppure sbozzati. Sono le torri che nessuno di norma visita e costituiscono la frazione maggioritaria (di gran lunga) delle 7000 disponibili. Considera inoltre (numericamente), la frazione volumica dei conci lavorati nel paramento esterno; essi rapprensentano, anche nel caso delle torri di più accurata lavorazione, una frazione limitata.

Edited by ostraka.admin - 14/11/2010, 15:28
 
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di esse
view post Posted on 14/11/2010, 20:16




QUOTE
[testo cancellato da ostraka.admin: non è gradita la pubblicità ad altro forum, se volete discutere di un argomento riportate qui le informazioni principali]

OK, si trattava dell'unico modo per recuperare una foto con una caratteristica unica (che non avevo mai visto) senza dare il link. Però mi sono ricordata che Gran Sar deve aver partecipato alla discussione, quindi forse si ricorda (oppure basta che mi mandi un mp e vedo come fare).

Per il riassunto degli argomenti principali, è impossibile. C'erano dentro una dozzina di disegni originali che non so più dove ho messo. Comunque si trattava del tentativo di spiegare il principio della tholos senza formule, salvo il principio della leva e qualche nozione sui vettori (somma e/o scomposizione).
Vorrei precisare che non intendevo fare pubblicità: non partecipo più a quel forum da un sacco di tempo, però mi è rimasta impressa la foto, quella sì.
 
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granitu sardu
view post Posted on 14/11/2010, 21:54




CITAZIONE (di esse @ 14/11/2010, 20:16) 
CITAZIONE

OK, si trattava dell'unico modo per recuperare una foto con una caratteristica unica (che non avevo mai visto) senza dare il link. Però mi sono ricordata che Gran Sar deve aver partecipato alla discussione, quindi forse si ricorda (oppure basta che mi mandi un mp e vedo come fare).

Confermo che conosco la foto e lo stesso nuraghe, e mollti altri che presentano questa caratteristica. ( salvo ulteriori smentite ) credo di ritenere, che nei nuraghi non esiste la tecnica a " sacco " tra il paramento o tra il paramento di camera e quello esterno , salvo una esigua intercapedine che varia tra i 10 / Max 40 Cm.

Ahooooo!!!
 
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22 replies since 10/11/2010, 21:17   396 views
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