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| Per comodità riporto l'articolo linkato da Zilc CITAZIONE Tra il 1983 e il 1989, Mauro Cristofani, in qualità di direttore dell’Istituto per l’Archeologia Etrusco- Italica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, svolse una serie di fortunate campagne di scavo nella zona centrale dell’area urbana di Caere (Cerveteri), una città- stato etrusca affluente e colta al punto che i rampolli dell ’aristocrazia romana vi venivano a completare la loro formazione secondo la testimonianza di Tito Livio. I risultati furono d’interesse notevole, vennero riportate alla luce infatti una residenza, la probabile sede del monarca, un tempio, un singolare edificio di forma ellittica e un’ampia cava colmata già in antico. Tra le strutture ricuperate l’attenzione degli studiosi venne attratta soprattutto dall’insolito edifico ellittico, un unicum in Etruria. Di cosa si trattava? Inizialmente gli scavatori ne proposero l’identificazione con una grande capanna poi pensarono a una «sorta di curia», comunque a un ambiente «destinato a riunioni pubbliche». Nel 1993, Giovanni Colonna propose il confronto con gli ekklesiasteria, i luoghi delle adunanze, o con lo stesso Comizio di Roma. Come si poteva risolvere il problema? Non vi era altra strada che riprendere le ricerche e completare lo scavo della truttura. Così è stato fatto da Francesco Roncalli, attuale direttore del Centro del C.N.R., ora denominato Istituto di Studi sulle Civiltà Italiche e del Mediterraneo Antico, che aveva iniziato le indagini. I lavori si sono appena conclusi e le sorprese non sono mancate: l’edificio, stando almeno ai risultati delle analisi geofisiche, sembra chiudersi anche verso il lato di sud-est e assumere la forma di una vera e propria ellissi. Inoltre sono stati rinvenuti al suo interno i resti di un successivo edificio di epoca romana, con ogni probabilità una basilica. La scoperta non è di scarso interesse: l'edificio a forma di teatro, usato per gli spettacoli ma anche per le riunioni politiche, risulta il più antico sinora ritrovato in ambito urbano in Etruria e possiamo ricostruirne le dimensioni ragguardevoli (più di 32 metri in lunghezza e 22 in larghezza; con uno spazio utile interno di circa 325 mq) e ipotizzarne l elevato che doveva essere in legno. Un idea di come doveva essere ce la fornisce la decorazione della coeva Tomba delle Bighe di Tarquinia a cosa si riferisce la frase in grassetto? fatemi capire, gli etruschi edificarono gli anfiteatri ellittici molto prima dei Romani? ci sono altri indizi? Edited by leda77 - 20/11/2010, 22:07
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