Ostraka - Forum di archeologia

Cannibalismo rituale a Knosso?

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view post Posted on 18/11/2010, 23:27
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Tempo fa mi imbattei in un testo che riportava la notizia di un controverso ritrovamento nel sito cretese di Knosso. Nel 1979 Peter Warren, docente di Archeologia classica a Bristol, scavando il crollo di una struttura nei pressi dell'antico palazzo di Minosse, rinvenne un ambiente seminterrato, che, di lì a poco, sarebbe stato ribattezzato "la Stanza delle ossa dei bambini".

In questo ambiente, infatti, sepolto sotto gli strati del crollo, Warren si imbatté in un gran numero di ossa umane, appartenenti a giovani individui, inspiegabilmente miste a ossa di animali (nello specifico, bovini, ovini, suini e cani). Alcune ossa furono rinvenute anche all'interno di un pithos, insieme con gusci di lumaca e di altri molluschi commestibili. L'osteologo Louis Binford, esaminando il ritrovamento, notò che un certo numero di queste ossa recava tracce di taglio (lontane però dalle attaccature delle articolazioni), e che i segni lasciati dalla lama sulla superficie sembravano indicare un'operazione di grossolana rimozione della carne. Dopo aver scartato le ipotesi di una risepoltura rituale e di un omicidio, Warren e Binford ritennero che l'unica spiegazione possibile fosse quella di un sacrificio umano (nello specifico, di bambini). Warren sapeva bene di non poter dimostrare una consumazione rituale di questa carne, ma la commistione di resti umani e animali gli lasciò immaginare che quelli che aveva rinvenuto nell'abitazione fossero i resti di un banchetto.

Di recente, mi sono imbattuto nel testo di un altro famoso classicista (dell'Università dell'Iowa) che si occupò di questo ritrovamento: Dannis Hughes. Questi, tuttavia, non ritenne plausibile la spiegazione di Warren: http://books.google.it/books?id=f52yGxXJy1...%20room&f=false (pp. 18-26 - di cui 23 e 24 mancano).

Come Hughes giustamente sottolinea, c'è da dire che non tutte le ossa presentano segni di rimozione della carne, e, fra quelli che ne recano traccia, si devono annoverare anche frammenti di cranio e di mandibola (parti del corpo in cui non c'è molta carne da rimuovere, per un'eventuale consumazione rituale). Inoltre, Hughes denuncia una certa tendenza di Warren a riconoscere raffigurazioni di sacrifici umani nella glittica minoica (per cui l'autore fornisce un'interpretazione alternativa). Lo stesso studioso, però, ammette anche che (pur essendo documentata la pratica della scarnificazione nelle risepolture rituali in Grecia) non è stata ancora fornita una spiegazione valida alla commistione di ossa umane e animali nel vano seminterrato. Né si può dimenticare l'esistenza di altri siti archeologici di Creta, che sembrano mostrare le tracce di sacrifici umani - anche se in contesti diversi da quello di Knosso (come nel caso del santuario rupestre di Anemospilia, che Hughes tratta comunque nel capitolo precedente). A tutto ciò, infine, non si può non aggiungere un suggestivo rimando alla leggenda del Minotauro, che, secondo il mito, sarebbe stato rinchiuso proprio nel palazzo di Knosso, nutrito da Minosse con la carne dei fanciulli ateniesi.

Mi piacerebbe avere qualche vostra opinione in proposito. Siete a conoscenza di nuove analisi e/o proposte di interpretazione a riguardo? Pensate che una pratica come quella immaginata da Warren possa realmente essere esistita nella Creta minoica, o sarà forse stata una "casualità archeologica" (unita alla leggenda del Minotauro) ad aver indotto alcuni studiosi verso questo tipo di interpretazione?
 
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view post Posted on 18/11/2010, 23:54
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Vi è una datazione delle ossa? - Se si suppone un sacrificio rituale di bambini, questo sarebbe più provabile in un momento di crisi, come si era già esposto qui nel forum a proposito dei sacrifici umani in altro ambito.
 
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view post Posted on 19/11/2010, 00:08
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CITAZIONE (dceg @ 18/11/2010, 23:54) 
Vi è una datazione delle ossa? - Se si suppone un sacrificio rituale di bambini, questo sarebbe più provabile in un momento di crisi, come si era già esposto qui nel forum a proposito dei sacrifici umani in altro ambito.

Non ne ho idea. Anche per questo chiedevo se qualcuno fosse a conoscenza di analisi recenti.
 
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Pretoriano-
view post Posted on 19/11/2010, 11:29




Piu che cannibalismo sarei piu propenso per i sacrifici umani. Sarebbe molto interessante sapere se questo sacrifici si datato all'eruzione di Santorini, se cosi fosse si potrebbe ipotizzare che quei bambini siano stati sacrificati per porre fine a terremoti.
Tra l'altro mi pare che anche a Santorini sono state trovate tracce simili, anche se solo di un solo bambino, probabilmente il sacrificio è stato interrotto dall'eruzione del vulcano. Se cosi fosse i due rituali si potrebbero ricollegare allo stesso evento.
 
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icon11  view post Posted on 19/11/2010, 11:34
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CITAZIONE (Perseo87 @ 19/11/2010, 00:08) 
CITAZIONE (dceg @ 18/11/2010, 23:54) 
Vi è una datazione delle ossa? - Se si suppone un sacrificio rituale di bambini, questo sarebbe più provabile in un momento di crisi, come si era già esposto qui nel forum a proposito dei sacrifici umani in altro ambito.

Non ne ho idea. Anche per questo chiedevo se qualcuno fosse a conoscenza di analisi recenti.

Voglio puntualizzare una cosa: è vero, avevamo già trattato in un altro post la questione del sacrificio umano (anche se limitatamente al mondo etrusco). Qui però quello che mi interessa capire è un'altra cosa: si parla di ossa di bambini che potrebbero esser stati "sacrificati e cannibalizzati". Un dubbio del genere non ricorreva (o almeno, non mi sembra) in nessun caso di sacrificio da noi citato in precedenza. E il fatto che un simile ritrovamento sia avvenuto proprio nel palazzo di Knosso (che le fonti mitologiche additano come la dimora di un mostro mangiatore di bambini) rende il tutto ancor più singolare.

Se davvero l'interpretazione data da Warren si rivelasse corretta, questo potrebbe magari provare l'esistenza a Knosso di una qualche macabra pratica connessa al sacrificio umano (che potrebbe aver trovato eco nel successivo mito di Teseo).
 
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view post Posted on 19/11/2010, 12:44
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Non vorrei essere frainteso: ho citato la discussione precedente solo per rimarcare che il sacrificio umano, in questo caso di bambini, potrebbe, dico potrebbe, essere da mettere in relazione con uno stato di particolare drammaticità. Non escludo assolutamente che il mito del minotauro possa avere alla base una qualche forma di sacrificio o cannibalismo infantile. Oltre a tutto quello che a me ha sempre stupito cè che a cibarsi di carne umana sia un erbivoro, il toro, o una figura mista uomo-toro e non ad esempio un leone, come sarebbe "logico". Il toro era però a Knosso l'animale totemico.
 
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view post Posted on 19/11/2010, 13:28
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CITAZIONE (dceg @ 19/11/2010, 12:44) 
Non vorrei essere frainteso: ho citato la discussione precedente solo per rimarcare che il sacrificio umano, in questo caso di bambini, potrebbe, dico potrebbe, essere da mettere in relazione con uno stato di particolare drammaticità. Non escludo assolutamente che il mito del minotauro possa avere alla base una qualche forma di sacrificio o cannibalismo infantile. Oltre a tutto quello che a me ha sempre stupito cè che a cibarsi di carne umana sia un erbivoro, il toro, o una figura mista uomo-toro e non ad esempio un leone, come sarebbe "logico". Il toro era però a Knosso l'animale totemico.

Certo, certo, l'avevo capito. La mia era solo una puntualizzazione su quello che è l'aspetto più peculiare di questo sacrificio (se di sacrificio si tratta), che non ritorna negli altri casi da noi discussi.

La constatazione della natura erbivora del toro è più che doverosa (e confesso che non avevo mai fatto caso a questo controsenso!). Ma non è l'unico caso: in Grecia sono noti casi di animali erbivori che nel mito sono carnivori (penso alle cavalle di Diomede). Potrebbe comunque darsi che il Minotauro non fosse che un sacerdote con una maschera di toro (che era appunto l'animale totemico dei Minoici)... Ma qui si scade nella pura fantasia, non credo ci sia prova di quanto sto ipotizzando.
 
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view post Posted on 9/1/2011, 13:52
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CITAZIONE (Pretoriano- @ 19/11/2010, 11:29) 
Piu che cannibalismo sarei piu propenso per i sacrifici umani. Sarebbe molto interessante sapere se questo sacrifici si datato all'eruzione di Santorini, se cosi fosse si potrebbe ipotizzare che quei bambini siano stati sacrificati per porre fine a terremoti. Tra l'altro mi pare che anche a Santorini sono state trovate tracce simili, anche se solo di un solo bambino, probabilmente il sacrificio è stato interrotto dall'eruzione del vulcano. Se cosi fosse i due rituali si potrebbero ricollegare allo stesso evento.

In queste sere ho fatto appena in tempo a vedere la parte finale di un documentario sulla "misteriosa" scomparsa della civiltà minoica. Il servizio era un po' fantasioso nel complesso, ma, tutto sommato, le ricostruzioni al computer rendevano bene l'idea di ciò che, secondo alcuni studiosi, potrebbe aver provocato l'eruzione del vulcano di Thera in un'ampia porzione del Mediterraneo orientale.

All'interno di questa ipotetica ricostruzione, il commento di Pretoriano mi è tornato in mente quando la voce narrante ha messo in relazione l'inizio della pratica dei sacrifici di bambini con l'esplosione di Santorini. Premesso che il servizio prendeva per buona la datazione più bassa proposta dagli studiosi per l'eruzione di Thera (poiché si diceva che i Micenei avevano conquistato Creta dopo circa 50 anni dall'eruzione), questa teoria mi ha lasciato decisamente con qualche dubbio.

Sacrifici umani (e, nello specifico, di giovani individui) sembrerebbero attestati a Creta già prima del XV secolo a.C. L'esempio a cui spesso ci si rifà per sostenere questa posizione è quello del noto santuario di Anemospilia, dove fu ritrovato lo scheletro di un giovane, di circa 18 anni, disteso, in posizione fetale, sopra quello che è stato interpretato come un altare per sacrifici. Ne approfitto per segnalarvi un confronto davvero interessante, che ho trovato in rete in questi giorni (e di cui non ero a conoscenza): www.ime.gr/chronos/02/crete/en/religion/index7.html. La posizione del giovane di Anemospilia (e l'ipotesi formulata sull'analisi dei resti, secondo cui la vittima sarebbe morta per dissanguamento) trova un confronto fra le scene dipinte sul famoso sarcofago di Haghia Triada, in cui si vede il sacrificio (e il disanguamento) di un toro su un altare: come vedete, il toro è immobilizzato in una posizione simile a quella in cui è stato rinvenuto il giovane di Anemospilia.

Questa piccola digressione, solo per sottolineare come, molto probabilmente, il sacrificio umano a Creta fosse già noto (e praticato) prima dell'eruzione di Thera (quantomeno, se si prende in considerazione la datazione più bassa). Poi, che i sacrifici umani fossero connessi a eventi sismici (molto frequenti sull'isola), questo non possiamo saperlo (né, ovviamente, escluderlo a priori); certo è che, nel caso di Knosso, il contesto di rinvenimento sembrerebbe presentare caratteri unici rispetto agli altri casi di sacrificio umano, documentati a Creta per l'epoca minoica.
 
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sa-ra
view post Posted on 9/1/2011, 21:29




Al momento non ricordo la datazione del contesto in cui sono stati ritrovati questi resti umani.....
ma "saperla" non risolverebbe del tutto il problema visto che molti studiosi non concordano su date ed eventi chiave di questa cultura.
Personalmente concordo con una datazione bassa dell'eruzione di Thera per il semplice fatto che i resti della cittadella hanno rilevato strutture pitture e pratiche sociali ricondicubili al periodo di maggior floridezza della civiltà minoica che non può essere per quest'isola interrotto al 1650 o 1680 come spesso si asserisce. Ma al di là di questo l'idea proposta del sacrificio o peggio del cannibalismo in momenti di crisi mi pare plausibile...almeno spero....perché pensare alla prima civiltà d'occidente come sanguinaria e tendente nel quotidiano al sacrificio umano mi fa rivoltare lo stomaco.
E' una verità scomoda...per questo spero tanto che vista la situazione drammatica, o le diverse situazioni drammatiche, i cretesi disperati si siano rivolti agli dei con il massimo mezzo di cui potevano disporre, il sacrificio umano. Forse mitizzo la situazione o cerco di renderla meno sconcertante, di fatto i ritrovamenti di Anemospilià e della casa nord di Knossos non credo possano spiegarsi diversamente, sarebbe strano altrimenti il ritrovamento di ossa umane (bambini!!!) frammiste a quelle di animali comunemente commestibili e addirittura con gusci di lumache e molluschi, nel caso di Knossos, e del ragazzo legato mani e piedi su una tavola o altare fornito di incavo per far scorrere il sangue.
Di fatto i minoici sacrifici di sangue li praticavano, come tutti i popoli dell'antichità.
Certo Knossos non godeva di una grande fama, e se anche i sinistri racconti di quello che lì accadeva fossero stati originati da una certa posteriore demagogia ateniese o del continente greco contro il potere di quest'isola (spesso mi soffermo sul fatto che Minos sia un titolo regale e non certo un personaggio e che la sua associazione al Toro non sia così strana, visto che questo è un animale associato in medioriente al potere regale come per es. in Egitto dove il Faraone ha anche come epiteto proprio quello di essere un toro), qualcosa su cui riflettere questi ritrovamenti ci impongono.

 
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view post Posted on 9/1/2011, 23:58
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (sa-ra @ 9/1/2011, 21:29) 
al di là di questo l'idea proposta del sacrificio o peggio del cannibalismo in momenti di crisi mi pare plausibile... [...]

E' una verità scomoda...per questo spero tanto che vista la situazione drammatica, o le diverse situazioni drammatiche, i cretesi disperati si siano rivolti agli dei con il massimo mezzo di cui potevano disporre, il sacrificio umano.

Aspetta, Sa-ra: un conto è parlare di "sacrifici" per placare gli dèi; altro è parlare di "sacrifici e cannibalizzazioni". Comprendo bene il valore che l'offerta di una (giovane) vita poteva rivestire agli occhi di una comunità, atterrita dalla furia della natura... Ma che senso avrebbe avuto, poi, consumare i resti di quell'offerta? Per Knosso non stiamo parlando di un bue: parliamo di bambini.

Non se mi sono spiegato... Ciò che non capisco non è il sacrificio umano in un momento di crisi, ma la cannibalizzazione rituale legata a un momento di crisi. Il sacrificio umano (specialmente se legato a un evento drammatico), secondo me, non implica la consumazione delle carni della vittima.
 
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sa-ra
view post Posted on 10/1/2011, 12:34




Hai perfettamente ragione.... il cannibalismo ci appare insensato e ci fa orrore, ma in fondo non conosciamo
quali riti effettivamente si compivano, almeno io ho grossa difficoltà nel reperire materiale serio e meno che mai esaustivo.
Forse oggi nell'ambiente universitario c'è qualche fermento in più rispetto a quando mi sono laureata io?
Però, forse banalizzo, non era uso comune mangiare normalmente parti delle vittime sacrificali dopo l'offerta agli dei?
Parlo delle consuete offerte di animali......dunque potrebbe rientrare come logica conseguenza di una offerta particolare fatta in condizioni particolari.
Altrimenti ci sono solo due altre strade:
1) non si tratta di cannibalismo, ma come alcuni studiosi asseriscono, della pratica di risepoltura in cui le ossa una volta riesumate venivano pulite e scarnificate da ciò che era rimasto e poi nuovamente sepolte(però non si capisce perché allora le hanno trovate insieme a resti animali e a molluschi)
2) vero e proprio cannibalismo rituale connesso a pratiche sicuramente ctonie, o comunque specifiche vista l'età particolare delle vittime, e dunque non connesso ai momenti di crisi (mi chiedo però perché non se ne trovano altre tracce, se il cannibalismo a Knossos o in altri centri palaziali faceva parte delle abitudini rituali o comunque era una pratica ammessa come mai se ne hanno poche testimonianze? certo l'archeologia è una scienza "non finita" nel senso che in un ipotetico domani un nuovo ritrovamento potrebbe scardinare tutto quello che sappiamo o potrebbe finalmente illuminarlo nelle parti ancora oscure, di certo non dobbiamo cedere alla tentazione di leggere la storia partendo dalla mitologia ma caso mai il contrario)

 
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view post Posted on 10/1/2011, 14:36
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CITAZIONE (sa-ra @ 10/1/2011, 12:34) 
Però, forse banalizzo, non era uso comune mangiare normalmente parti delle vittime sacrificali dopo l'offerta agli dei? Parlo delle consuete offerte di animali......dunque potrebbe rientrare come logica conseguenza di una offerta particolare fatta in condizioni particolari.

[...] mi chiedo però perché non se ne trovano altre tracce, se il cannibalismo a Knossos o in altri centri palaziali faceva parte delle abitudini rituali o comunque era una pratica ammessa come mai se ne hanno poche testimonianze?

Infatti, il problema sta anche in questo. Mi rendo conto, comunque, che è corretto pure il tuo ragionamento: dipende, però, da sacrificio a sacrificio... Se ci pensi, per esempio, i sacrifici alle divinità ctonie (che tu stessa hai menzionato) prevedevano solitamente l'olocausto (e cioè la combustione totale dell'offerta, senza che ci fosse una consumazione rituale da parte dei partecipanti). A parte il fatto che qui non sembrano esserci tracce di bruciature, se la scarnificazione era funzionale alla consumazione della carne, potrebbe non trattarsi di un culto ctonio. Certo, io parlo con in mente ben presente il rito per le divinità ctonie diffuso in età posteriori, quindi non posso sapere se a Creta, effettivamente, tali riti si svolgessero in modo analogo (prima dell'arrivo dei Micenei, che, di fatto, sono i veri antenati dei Greci).

Effettivamente, il caso di Knosso è unico nel suo genere: conosciamo bene (sia dall'archeologia che dalla letteratura mitologica) pratiche legate ai sacrifici umani, così come l'usanza della consumazione delle carni degli animali sacrificati. Ma qui abbiamo un contesto assai singolare, in quanto le vittime (ripeto, se realmente di sacrificio si tratta), uccise e consumate durante un banchetto, sono umane. Inoltre, la mancanza di confronti (quantomeno, sul territorio cretese) lo rende ancor più di difficile interpretazione. Né sembra possibile sorvolare sul fatto che questo controverso ritrovamento sia avvenuto proprio a Knosso (considerata, in età storica, la dimora del figlio antropofago di Minosse) - questo, ovviamente, senza dimenticare il tuo più che corretto ragionamento, riguardo ai pericoli che si possono incontrare se si studia la storia sulla base del mito (e non viceversa).
 
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Pretoriano-
view post Posted on 20/1/2011, 19:32




Fermo restando che per me i sacrifici umani venivano fatti nei momenti di maggiore "pericolo" o "bisogno", non mi stupirebbe molto la conseguente "consumazione" della vittima. Come già stato detto spessissimo le vittime (animali) venivano mangiati. A supporto di cio viene anche la mitologia, il Minotauro, com'è stato detto, ma vorrei ricordare anche Tantalo che fa cucinare il proprio figlio per gli dei, indubbiamente non è un pasto rituale, però già il fatto che un elemento del genere, un figlio ucciso e cucinato, venisse usato nella mitologia ci potrebbe far pensare come questa pratica non fosse poi cosi rara.
Il fatto stesso che gli dei dell'Olimpo, e quindi della sfera celeste, "critichino" quell'atto, legato invece a pratiche di culti ctoni, ci fanno pensare a culture diverse che si incontrano/scontrano.

Un bel po di tempo lessi un articolo secondo cui gli dei della sfera del cielo sarebbero arrivati in occidente con gli Indoeuropei e che le popolazioni locali, quindi anche quelle greche, erano legate ai culti della terra e fertilità.
Basti ricordare la Sicilia, non a caso proprio in Sicilia i culti di Demetra e kore avevano un seguito come mai ne avevano avuto in madrepatria, proprio perchè le popolazioni indigene erano legati ai culti della terra, fertilità, ciclicità ecc......

In tempi piu "recenti" mi viene da pensare a Rosamunda, siamo nel VI secolo d.C. con i Longobardi; credo che tutti ricordiate di Rosamunda costretta a bere dal cranio del padre, questo perchè per suo marito, Albonio re dei longobardi che sconfisse e uccise il padre di lei, bere dal cranio dell'avversario era un atto di "omaggio" al proprio avversario.

Piu che le fonti, nelle pratiche "religiose". si dovrebbe tenere presente l'antropologia e la cultura dei popoli.
 
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view post Posted on 20/1/2011, 20:00
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Da qualche parte dovrei avere un vecchio studio sul cannibalismo, Edward Volhart, Il cannibalismo, Torino 1949, (l'edizione originle tedesca è del 1939) che pare essere ancora il più ampio studio etnologico in materia. Vedo se riesco a ripescarlo! L'ho letto una quarantina di anni fa e non ricordo se ci siano anche richiami al mondo greco.

Vedo ora che il libro è stato ripubblicato nel 1991 e nel 1993.
 
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view post Posted on 20/1/2011, 21:30
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (Pretoriano- @ 20/1/2011, 19:32) 
Fermo restando che per me i sacrifici umani venivano fatti nei momenti di maggiore "pericolo" o "bisogno", non mi stupirebbe molto la conseguente "consumazione" della vittima. Come già stato detto spessissimo le vittime (animali) venivano mangiati. [...] vorrei ricordare anche Tantalo che fa cucinare il proprio figlio per gli dei, indubbiamente non è un pasto rituale, però già il fatto che un elemento del genere, un figlio ucciso e cucinato, venisse usato nella mitologia ci potrebbe far pensare come questa pratica non fosse poi cosi rara.
Il fatto stesso che gli dei dell'Olimpo, e quindi della sfera celeste, "critichino" quell'atto, legato invece a pratiche di culti ctoni, ci fanno pensare a culture diverse che si incontrano/scontrano.

Personalmente, non è la prima volta che sento parlare di vittime umane offerte in sacrificio agli dèi; ma, al momento, è l'unico caso in cui le vittime sarebbero state anche divorate insieme ad altri cibi.

Anche io credo che i sacrifici umani fossero collegati a momenti particolari, ma non sono altrettanto convinto del paragone con il mito di Tantalo. Conosco questo mito, e, se vuoi, fra tutti gli dèi, fu proprio Demetra (troppo distrutta per la perdita della figlia, per accorgersi di che cosa le era stato servito) l'unica a consumare parte delle carni di Pelope. Per il giovane principe (in seguito resuscitato) Efesto realizzò una sorta di protesi in avorio, per rimpiazzare la spalla mangiata dall'ignara dea.

Questo tipo di confronti, però, si presta anche a diverse problematiche. Se uno volesse fare il puntiglioso, per esempio, potrebbe obiettare che Tantalo fu un mitico sovrano della Lidia - quindi l'attestazione (qualora conservi una memoria storica) sarebbe da riferirsi a un'usanza diffusa più in Asia Minore (o in Arcadia, se prendiamo il mito, analogo, di Licaone) che non a Creta.

CITAZIONE (Pretoriano- @ 20/1/2011, 19:32) 
Un bel po di tempo lessi un articolo secondo cui gli dei della sfera del cielo sarebbero arrivati in occidente con gli Indoeuropei e che le popolazioni locali, quindi anche quelle greche, erano legate ai culti della terra e fertilità. Basti ricordare la Sicilia, non a caso proprio in Sicilia i culti di Demetra e kore avevano un seguito come mai ne avevano avuto in madrepatria, proprio perchè le popolazioni indigene erano legati ai culti della terra, fertilità, ciclicità ecc...

Anche questa teoria non è scevra da una certa quantità di critiche.

Lasciando da parte il problema dei culti patriarcali e matriarcali, la diffusione dei culti di Demetra e Kore in Magna Grecia potrebbe anche essere legata, prima di tutto, alla natura del suolo italico: infatti, l'Italia Meridionale aveva terreni fertili molto più estesi rispetto a quelli presenti in Grecia; quindi, il maggior successo di culti legati alla fertilità e al raccolto potrebbe anche essere legato a una maggior estensione di terre coltivabili (questo non esclude, ovviamente, fenomeni di interpretatio fra culti greci e culti indigeni, affini e preesistenti).

Credo che si debba sì considerare l'aspetto antropologico in questi contesti; ma, per tentare un'integrazione fra dato archeologico e mitologico, si dovrebbero considerare, prima di tutto, i miti relativi alla regione in cui è avvenuto il ritrovamento (e qui abbiamo il ben noto mito del Minotauro, che, volendo, già basterebbe a giustificare questo ritrovamento proprio nel sito di Knosso). Il problema principale è però prima di tutto archeologico: dobbiamo capire se effettivamente si tratta di resti di un pasto cannibalico, e non di un caso di riseppellimento rituale, con commistione successiva di resti di un banchetto, altrimenti si rischia di formulare ipotesi sulla base di altre ipotesi (a loro volta non comprovate).
 
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