Ostraka - Forum di archeologia

Museo virtuale e centro commerciale, Cultura d'occasione?

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view post Posted on 21/11/2010, 11:40
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*Gibo*
view post Posted on 21/11/2010, 13:42




Come spesso hai detto anche tu nella stragrande maggioranza dei musei capita di incontrare al massimo due o tre persone a spasso per le sale. Al contrario, negli outlet passeggiano migliaia di persone, se anche solo una percentuale minima di queste si interessa alla vista di qualcosa che normalmente non cerca, non conosce o comunque non reputa una propria priorità penso che si sia trovato un modo adeguato di diffondere cultura e amore per la propria storia e per il patrimonio artistico e culturale che ci appartiene e ci rappresenta.

D'altro parte se Maometto non va alla montagna .... :P
 
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view post Posted on 21/11/2010, 13:59
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Sono pienamente d'accordo con Gibo. Certo, nella sostanza per me è aberrante, ma ormai il pubblico vive di immagini e di pubblicità, se per una volta questa pubblicità reclamizza qualcosa di culturale, almeno serve a qualcosa di più che a vendere un prodotto.
 
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view post Posted on 21/11/2010, 14:39
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Malgrado la cosa non mi piaccia troppo sono d'accordo. Questa primavera sono stato ad esempio proprio al museo di Altino e, malgrado la pioggia, ho anche visitato gli scavi il cui accesso mi fu aperto dall'impiegato che era alla cassa del museo. Come al solito ero solo, anche se a dir il vero non era forse ancora stagione turistica. Purtroppo al museo, che ha reperti interessanti tra cui spicca un delicatissimo frammento di ceramica dipinta attica, non esiste un catalogo, quello del 1993 è esaurito da tempo e in un negozio del luogo è disponibile solo un volume sugli scavi pubblicato a cura del Comune di Quarto d'Altino nel 1987. Purtroppo è anche proibito fotografare, per cui bisogna affidarsi alla memoria ;) Chissà, forse qualche turista griffato verrà a sperdersi anche ad Altino.
 
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patrizia@
view post Posted on 22/11/2010, 11:53




Sono d'accordo anche io, Maometto, montagna ecc., in fondo è solo un teatrino.
In un centro commerciale a Tortona è esposto un frammento di pavimento romano vero, forse non sarà la sua
collocazione ideale, ma ricorda a tutti le origini di questa città e quando si sale con la scala mobile non si può fare a meno di leggere la didascalia e ammirare la delicatezza degli elementi decorativi così semplici...
Creare un museo virtuale costa qualcosa forse, ma non rovina nulla, chissà se Mc Arthur lo metterà anche al Serravalle Outlet, lì ci sarebbe Libarna da mostrare :wub:
 
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N3er4
view post Posted on 22/11/2010, 12:15




Non sono troppo enusiasta, ma mi trovo d'accordo con voi; anche se, preferirei quando possibile, seguendo l'esempio francese, inserire piccoli musei e mostre all'interno delle stazioni metro oppure negli spazi degli autogrill. In questo modo non ci sarebbe nulla di virtuale e oltre ad avvicinare la cultura alla gente e ad abbellire spazi pubblici molto spesso in italia bruttissimi e lasciati al degrado e alla sporcizia, avvicinerebbero l'idea dei beni culturali più al viaggio ed al trasporto che non a quella del commercio e del guadagno immettendoli, seppur virtualmente, all'interno dei centri commerciali.
 
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*Gibo*
view post Posted on 22/11/2010, 13:00




CITAZIONE (N3er4 @ 22/11/2010, 12:15) 
preferirei quando possibile, seguendo l'esempio francese, inserire piccoli musei e mostre all'interno delle stazioni metro oppure negli spazi degli autogrill. [...] avvicinerebbero l'idea dei beni culturali più al viaggio ed al trasporto che non a quella del commercio e del guadagno

Bellissima la tua analisi finale, con quanto si parla di marketing e gestione dei beni culturali sembra veramente che lo scopo sia solo quello di commerciare (se non il bene stesso almeno la sua immagine) e non più quello di rendere fruibile al maggior pubblico possibile, conservandone l'integrità.

Per la prima parte sono allo stesso modo d'accordo. Mi è capitato di vedere realizzati brutti cavalcavia per passare sopra resti di ville romane accessibili solo da stradine laterali, finendo per renderle infruibili, quando, l'inserimento in un area di sosta ben curata avrebbe dato loro molta più dignità con varianti minime nei progetti iniziali.
 
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patrizia@
view post Posted on 24/11/2010, 21:00




Sarebbe un'idea ottima, ma ho l'impressione che si apoco fattibile in Italia.
Di solito le aree di sosta in autostrade, stazioni e simili sono belle e curate solo al momento dell'inaugurazione, poi decadono rapidamente per la velocità con cui qui si sporca e la lentezza con cui si pulisce.
Altro aspetto particolare del nostro rapporto con la cosa pubblica è la poca considerazione per ciò che è gratis: se l'ingresso in un parco archeologico è gratis o servito all'autogrill, dev'essere roba indegna, si può anche rompere, ma se invece si paga per entrare allora tutto cambia, certo si entra di meno, ma si entra solo se interessati.
Chissà, forse val la pena di provare per vedere com'è :huh:
 
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IunoMoneta
view post Posted on 25/11/2010, 20:42




CITAZIONE (N3er4 @ 22/11/2010, 12:15) 
seguendo l'esempio francese, inserire piccoli musei e mostre all'interno delle stazioni metro

A MIlano già ci sono: stazioni MM3 di Piazza Missori (basolato stradale e condotto fognario sottostante) e MM1/3 di Duomo (basolato stradale e area presbiteriale con pavimentazione in opus sectile della demolita cattedrale di S. Tecla). Ovviamente nessuno si fila i resti archeologici.... :cry:


CITAZIONE (patrizia@ @ 24/11/2010, 21:00) 
Altro aspetto particolare del nostro rapporto con la cosa pubblica è la poca considerazione per ciò che è gratis: se l'ingresso in un parco archeologico è gratis o servito all'autogrill, dev'essere roba indegna, si può anche rompere, ma se invece si paga per entrare allora tutto cambia, certo si entra di meno, ma si entra solo se interessati.

Quoto, purtroppo.... :(
 
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*Gibo*
view post Posted on 25/11/2010, 22:08




Come sono segnalati i reperti? Come sono posizionati nella metro?
Sai se ci sono delle foto in giro per capire meglio?
 
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IunoMoneta
view post Posted on 26/11/2010, 09:22




I reperti sono in teche di vetro poste nei punti di passaggio, all'esterno dei tornelli (di solito il più vicino possibile al luogo effettivo di rinvenimento). A fianco c'è un pannellino che dice che cosa sono. Ma la gente in MM è sempre di fretta e non si ferma certo a vedere i reperti archeologici.
 
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§Karl§
view post Posted on 26/11/2010, 11:44




Sono d'accordo con pressoché tutto ciò che avete detto. Personalmente ho sempre pensato che i musei vanno bene, ma poi l'architettura in particolare, soprattutto in città come le nostre, in un territorio così densamente stratificato, vada anche vissuta e non solo conservata. Certo c'è modo e modo, e c'è resto e resto. Nell'enorme parcheggio sotterraneo che han fatto qui in centro a Torino, che praticamente è una città a parte, hanno lasciato in vista qualche resto. Non è niente di che, molti nemmeno li notano, comunque...
 
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view post Posted on 26/11/2010, 18:42
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Mi pare che sostanzialmente siamo tutti d'accordo...

Ecco, il problema è tutto qui, cioè che noi siamo... quanti? una decina quelli che hanno scritto qualcosa in questa discussione, forse un centinaio quelli che leggono, tutti decisamente interessati, culturalmente.
Poi, quando giriamo in musei che non siano i Vaticani o similari ci ritroviamo sempre in quattro gatti, letteralmente, uno di noi e tre mici spersi e spesso famelici...

Penso alla mia Verona, un manicomio all'ingresso della casa di Giulietta (falsa! e comunque trattata come peggio non si può) e nessuno al Museo Lapidario Maffeiano, poche anime quasi sempre straniere al Museo Archeologico, una vociante scolaresca poco interessata nel grande vuoto delle sale del Museo di Storia Naturale...

Penso ai piccoli musei archeologici che ho appena visitato in Val d'Orcia, assolutamente vuoti, altrettanto dicasi per quelli dell'Appennino Tosco-Romagnolo e della Grande Valle Veronese, a volte nemmeno visitabili perchè manca il personale per tenerli aperti.

E penso anche, per consolarmi un po', a quelli che ho visitato a Panama, in Costarica e in Nicaragua, bellissimi, interessantissimi ma altrettanto vuoti, mentre le strade delle cittadine che li ospitano pullulano di turisti nordamericani, in cerca di ben altro (anche europei ed italiani, per la verità)... :(

Forse sarebbe il caso di completare l'idea e di aprire musei ex novo proprio dentro i centri commerciali, musei veri, non solo virtuali.
Ormai questi centri si incontrano alla periferia di qualsiasi città e sono diventati dei grandi attrattori, potrebbe funzionare.
Peraltro, mi rendo conto che lo sforzo per dei conservatori nati come noi italiani sarebbe immane...
 
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§Karl§
view post Posted on 27/11/2010, 08:35




Potrebbe essere un'idea... Solo, mi intristisce che la filosofia che sta dietro un museo, in teoria, dovrebbe essere opposta a quella che sta dietro un centro commerciale. E non mi riferisco a chissà quale politica, ma proprio anche all'idea che si ha di luogo, di territorio, di storia, di memoria, persino di identità. Non a caso i centri commerciali rientrano tra quelli che l'antropologo Marc Augé ha chiamato i "nonluoghi" (Marc Augé, Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità, Elèuthera, 1993 - nuova edizione 2009). Ma forse ci potrebbe finire anche qualche nuovo asettico museo, chissà...
 
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Pretoriano-
view post Posted on 27/11/2010, 10:51




Come già detto da voi anche a me non fa impazzire l'idea, ma ormai il "pubblico" vuole questo, cioè vuole essere servita e riverita, con le cose messe su un piatto d'argento. Speriamo solo che questo museo virtuale, facendo pubblicità, possa incentivare a visitare il "vero" museo, anche se ne dubito.

Parlando di "frequenza" dei turisti nei musei anche in una delle città piu turistica d'Italia, come Firenze, al museo archeologico eravamo in tutto 5........mentre agli Uffizi ci mancava poco a dare gomitate per passare da una stanza all'altra......che poi, a pensarci bene, anche agli Uffizi stessi, i turisti si accalcavano davanti i quadri di Botticelli e Leonardo, mentre non considerava per niente i busti degli imperatori lungo il corridoio o i anche i quadri di Raffaello, per non parlare di Canaletto; nella sala dove c'erano i quadri del grande vedutista ero praticamente solo, e in un certo senso non mi è dispiaciuto, almeno potevo guardare, estasiato, quei quadri.

E qui torniamo al discorso fatto in un'altra discussione, se non s'insegna al grande pubblico l'arte e storia dell'arte, andrà a vedere solo le opere piu famose e non perchè le capisca veramente ma perchè tutti ci vanno e piacciono a tutti, e tanto per dire agli amici: "io ho visto la nascita di Venere...."
 
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28 replies since 21/11/2010, 11:40   228 views
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