Ostraka - Forum di archeologia

Museo virtuale e centro commerciale, Cultura d'occasione?

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view post Posted on 27/11/2010, 11:25
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Karl, io non ho sufficiente cultura specifica per risponderti mettendomi sullo stesso piano, i miei ragionamenti in questo campo sono quelli dell'uomo della strada, interessato all'argomento in quanto 'semplice' fruitore appassionato.
Da questo punto di vista, i musei mi piacciono così come sono, poca brigata vita beata, a parte quelli sempre molto frequentati (tipo Uffizi, Vaticani etc.), che io appunto non bazzico più.

La mia riflessione, però, è questa: è necessario avvicinare la cultura alla massa, perchè il viceversa non funziona.
Allora per fare questo bisogna portare la cultura nei luoghi frequentati dalla massa, per quanto questo significhi banalizzare, forse, la cultura, abbassare il livello di ciò che si presenta e portare quanto materiale possibile nei luoghi più accessibili e frequentati.
Lo dico anche da frequentatore del 'retrobottega' di un museo, le collezioni conservate ad uso di studio approfondito sono una cosa, la parte resa accessibile e fruibile al grande pubblico un'altra.
Quest'ultima necessita di una presentazione accattivante, di qualcosa che attragga l'attenzione: non a caso, parlando del mio attuale campo di interesse, sono frequentatissime e raccolgono sempre un grande successo le mostre di ori precolombiani (ORO!!!... già viene l'acquolina in bocca...).
Quando parlo della mia lunga frequentazione come entomologo del 'retrobottega' del Museo di Storia Naturale di Verona, i pochi che in passato l'hanno visitato, quasi sempre da ragazzi in gita scolastica, non mi chiedono dei fossili di Bolca, mi chiedono se ci sono ancora le testine umane mummificate provenienti dalle foreste amazzoniche, degli importantissimi reperti fossili ed archeologici non ricordano nulla.

Che un museo debba puntare anche su qualcos'altro di diverso dalle collezioni esposte lo dimostrano il Louvre (vedi piramidi di cristallo, che personalmente trovo oscene, un 'nonluogo' appunto) ed il Guggenheim di Bilbao, solo per fare due esempi.
Ancor di più lo dimostrano le frequentatissime città maya di Tikàl, Palenque, Uxmal, letteralmente ricostruite dagli archeologi nordamericani, certo riaprendo le cave di calcare utilizzate 1500 anni fa, certo utilizzando gli stessi materiali utilizzati dai Maya, certo piazzando i pezzi originali rimasti 'al loro posto' (???), ma comunque ricostruite per spettacolarizzarne la visione, per 'evidenziarne' gli 'allineamenti astronomici' (questo è un argomento che attrae molto, attualmente).

Mi rendo conto che le mie sono considerazioni 'volgari' ma il Metropolitan Museum di New York, che non vive grazie a contributi pubblici, da 10 anni mi tempesta di opuscoli che propagandano i 'suoi' gadgets che imitano oggetti delle collezioni egizie, greche, romane e mesoamericane, banalizzandole all'inverosimile.

Mi rendo anche conto di aver parlato troppo ed essere andato OT, per cui mi fermo...
 
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§Karl§
view post Posted on 27/11/2010, 12:53




Le tue considerazioni non sono affatto "volgari". Personalmente poi non ho nemmeno niente contro il marketing in sé o la spettacolarizzazione (che poi certi "guru" del marketing mi facciano ridere perché talmente abituati a vender fuffa che oramai confondono il niente con la sostanza, il nulla dei loro discorsi con la logica, l'ignoranza con la cultura, questo è un altro discorso...), sempre entro certi limiti. Certo mi chiedo se ci siano e dove stiano i limiti. E anche se sia giusto spostarli sempre più in là.

Voglio dire che a forza di spostare i limiti, va a finire che ci si snatura. E se ci si snatura, non è più la cultura che porta qualcosa di sé nella cultura di massa, ma diventa essa stessa cultura di massa. Che non mi pare un bell'affare. Non perché l'una sia necessariamente meglio o peggio dell'altra, e non perché non vi possa essere ibridazione. Ma resta il fatto che sono due cose diverse, e diverse a mio avviso debbono restare. Se l'una costa troppa fatica beh a un certo punto... pazienza. Non è semplificandola all'eccesso che si rende un buon servizio. Secondo me.

Mi stanno bene i documentari, e anzi... Ma se dovesse mai passare il messaggio (e nella testa di qualcuno passa) che, tutto sommato, la scienza, l'archeologia, la storia, ecc., si possono ridurre ad una puntata degli Angela o di Valerio Massimo Manfredi, per quanto bravi possano essere nel confezionare i programmi, allora siamo a posto...

La cosa vale anche per questo forum e per quelli simili. Si aprono discussioni, si dibatte, si stimola, magari si divulga pure, ma guai se uno pensasse che la lettura di un forum o di qualche sito internet possano sostituire il duro lavoro individuale.

Ecco, è un po' la stessa differenza che passa tra produzione di cultura e (ri)produzione di cultura di massa. Quest'ultima può essere fruita in genere facilmente, velocemente, cotta e mangiata, sul divano del salotto, al supermercato, nei centri commerciali. La prima no. E si torna al problema della scuola...

Scusate la pontificazione ma oggi mi sono alzato così :P
 
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view post Posted on 27/11/2010, 15:08
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Si, si, si, mille volte d'accordo, ho appunto detto che una cosa sono le presentazioni al pubblico, un'altra le raccolte a disposizione di chi vuole applicarsi seriamente allo studio, che nulla può sostituire.

Però, lo studio parte dall'interesse e l'interesse si deve far sbocciare in qualche modo, non so se mi spiego bene, se anche pochi venissero spontaneamente al museo 'vero' dopo aver visto qualcosa come il museo virtuale, sarebbe già una grande conquista.

Non vorrei che, a forza di considerare la 'vera cultura' qualcosa di diverso dalla 'cultura di massa', si finisse con il chiudersi in una 'turris eburnea' a conservare algide e distaccate posizioni 'aristocratiche' che scadono poi nel marginale.
Ne so qualcosa proprio avendo vissuto le vicende della sezione di entomologia del museo già citato: perso il conservatore di ampie vedute che aveva 25 anni fa, persona che seppe far crescere intorno a sè una generazione di giovani collaboratori volontari ed esterni all'istituzione (io sono un matematico, mio fratello un veterinario, per dire), la sezione si è chiusa in una corporazione che difende le proprie 'rendite', se così posso dire, fatta di persone che ormai superano tutte i 60 e non hanno fatto crescere nessun allievo, pur avendo nel frattempo svolto un lavoro scientificamente di alto livello.

Del resto, la divulgazione scientifica è importante e serve proprio ad avvicinare il grande pubblico ('massa' mi sembra un termine deteriore ;) ) a temi di difficile comprensione senza l'ausilio di una semplificazione, si deve pur sempre partire dalle classi elementari.

Io sono due giorni che pontifico in giro per il forum, quando il tempo è in movimento dormo male e mi alzo così :P
 
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§Karl§
view post Posted on 27/11/2010, 16:15




Sì sì, in linea di principio sono d'accordo. D'altro canto anche il museo è sempre meno impegnativo che andarsi a leggere un libro. Quando ho visitato il Louvre (eh sì, le piramidi a vetrata boh...) è stato impegnativo più per i piedi che per l'intelletto, tutto sommato.

Mi chiedo poi anche un'altra cosa, e cioè quante persone concretamente si riescano a stimolare. Di uno stimolo che vada al di là della curiosità momentanea e faccia poi scattare l'interesse e l'approfondimento personale. Quante persone vanno a vedere il Louvre solo perché essendo a Parigi la trovano una tappa obbligata (e già è tanto. A Londra ad esempio, ho sempre trovato una coda infinita davanti al museo delle cere, che non ho ancora mai visitato, mai al British), e quanti poi proseguono il percorso al di fuori?

L'ultima volta sono stato al British con un amico. E' rimasto "abbagliato" da alcune sale. Si è ripromesso di approfondire, ma poi... Tanto sono cose che in fin dei conti lui non ritiene essere importanti. Insomma, ho paura che tanto, in mancanza di una adeguata "scolarizzazione" (e non intendo titolo di studio, lui ad esempio è laureato. Intendo proprio il modo in cui si viene educati a certe cose), il modo in cui si fruisce di un museo per la maggior parte di noi non sarà troppo diverso dal modo in cui si fruisce di uno spettacolo televisivo. "Abbaglio", appunto.

Beninteso, dev'esserci anche quest'aspetto. E anzi, non penso si possano accollare ai musei e ad altro, responsabilità che di fatto non competono loro...
 
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view post Posted on 27/11/2010, 19:31
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (§Karl§ @ 27/11/2010, 16:15) 
Quando ho visitato il Louvre (eh sì, le piramidi a vetrata boh...) è stato impegnativo più per i piedi che per l'intelletto, tutto sommato.

Insomma, ho paura che tanto, in mancanza di una adeguata "scolarizzazione" (e non intendo titolo di studio, lui ad esempio è laureato. Intendo proprio il modo in cui si viene educati a certe cose), il modo in cui si fruisce di un museo per la maggior parte di noi non sarà troppo diverso dal modo in cui si fruisce di uno spettacolo televisivo. "Abbaglio", appunto.

Beninteso, dev'esserci anche quest'aspetto. E anzi, non penso si possano accollare ai musei e ad altro, responsabilità che di fatto non competono loro...

Mi sembra che, tutto sommato, stiamo dicendo le stesse cose: i grandi musei stancano enormemente, abbagliano ma lasciano poca traccia in chi non è veramente interessato.
L'adeguata 'scolarizzazione' in realtà deve intendersi come 'educazione', come 'allenamento' che non deve essere fornito solo dalla scuola, anzi, fa parte di un 'concerto' di situazioni molto complesso, che coinvolge famiglia, scuola, mezzi di comunicazione, insomma la società intera.
Ed è improprio accollare solo a certe particolari istituzioni (scuola, università, musei...) questo compito, le istituzioni devono mettere a disposizione i mezzi loro spettanti, devono essere aperte (e la mia esperienza mi dice che in Italia non è certo così, l'ambiente museale soffre di eccessivo conservatorismo, di spirito corporativo), devono insomma avere un carattere propedeutico.

Certo che detto così sembra facile, ma ci vorrebbe una letterale rivoluzione, sarebbe necessario rivoltare come un guanto tutta la società civile, non solo in Italia, beninteso, perchè non mi pare che fuori di qui le cose vadano decisamente meglio, qualcosina di più, ma nulla di effettivamente e concretamente diverso.

Mah, abbiamo cominciato con il museo virtuale dentro un centro commerciale, sono finito a fare una rivoluzione... :lol: :wacko:
 
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patrizia@
view post Posted on 29/11/2010, 20:09




CITAZIONE (Usèkar @ 26/11/2010, 18:42) 
Peraltro, mi rendo conto che lo sforzo per dei conservatori nati come noi italiani sarebbe immane...

:lol: , doppio, triplo senso!

CITAZIONE (§Karl§ @ 27/11/2010, 08:35) 
Ma forse ci potrebbe finire anche qualche nuovo asettico museo, chissà...

Ad esempio il GEM (Grand Egyptian Museum)? :rolleyes:

Il botta e risposta di Usekar e Karl mi ha fatto pensare... osservazioni condivisibili, certamente.
Ma ancora rimango perplessa sulla "cultura di massa", cos'era, cos'è?
Fino a cinquanta anni fa, tutto l'insieme di sapienze tramandate oralmente da padre in figlio e da maestro ad allievo, ma da quel momento in qua, con la scolarizzazione ormai estesa alla totalità delle persone, forse si poteva sperare in qualcosa di meglio?
Invece siamo approdati alla cultura del telequiz, è bravo chi ne indovina di più (vi ricordate il personaggio del cabaret di qualche anno fa che diceva:"Le so tutte!"?), al punto di sdoganare qualunque cosa e di investire dellambito titolo di "Cultura" anche le cose più assurde, come le puntate della fiction più pubblicizzata o i punteggi delle partite.
Be' se questa è la cultura di massa che ci siamo meritati andando a scuola tutti per almeno 8-10 anni, allora forse era meglio quella di prima.
Torniamo a studiare i formaggi, il ciclo delle piante, elementi di idraulica elementare, artigianato e arti decorative applicate...?

Edited by patrizia@ - 29/11/2010, 20:37
 
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view post Posted on 29/11/2010, 21:11
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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[QUOTE=patrizia@,29/11/2010, 20:09 ?t=52255708&st=15#entry428977891]
CITAZIONE (Usèkar @ 26/11/2010, 18:42) 
Peraltro, mi rendo conto che lo sforzo per dei conservatori nati come noi italiani sarebbe immane...

:lol: , doppio, triplo senso!


:lol: Assolutamente voluto :lol:

Ho appena visto un servizio telegiornalistico su... vabbè, una rete pubblica, che magnificava quanto, in termini di musealizzazione virtuale (si può dire musealizzazione?), è stato presentato alla Borsa Internazionale del Turismo Archeologico di Pestum.
La conclusione del servizio, affidata ad un 'esperto' del settore (stavo preparando la cena, ascoltavo ma non ho potuto vedere di chi si trattasse, presumo un qualche assessore o comunque un 'politico' del settore) è stata che 'dobbiamo legare il turismo archeologico a quello enogastronomico e dell'artigianato, per mostare e valorizzare la continuità territoriale delle tradizioni...' (non sono le parole esatte, il concetto era questo).

Mi pare che tu abbia colto nel segno... :P
 
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view post Posted on 29/11/2010, 21:46
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Ieri ero a Karlsruhe, ho visitato una mostra sulla Cultura di Michelsberg (Neolitico, V-IV millennio) e altre culture affini. La mostra, ben presentata e interessante era ben frequentata, anzi c'era più gente di quanto pensassi, dato l'argomento abbastanza specialistico. Ho fatto poi un giro per il Landesmuseum (lo conosco abbastanza bene, ma sono andato a "trovare" le statue delle Cicladi, i reperti di Urartu, del Luristan, i bronzi sardi e etruschi ecc. ecc. nonché gli importanti vasi attici e italioti) - Come al solito due visitatori: mia moglie ed io.

Poi abbiamo fatto un giretto al mercatino di natale, tanto per non far la figura di quelli che non ci vanno mai: ci si muoveva a stento, pareva che nessuno avesse avuto da mangiare da settimane, e si mangiava tutto, anche se l'odore che usciva da molte baracche per me serviva piuttosto da deterrente. In vendita ciarpame kitsch legato a un topos commerciale del natale come qualcosa legato ad un mondo idilliaco che non c'è più (e che non c'è mai stato) e che si ricrea con quattro cianfrusaglie pseudoartigianali.
image

De gustibus...
 
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view post Posted on 30/11/2010, 00:45
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Abito a Forlì e domenica siamo andati finalmente a visitare 'Egitto mai visto', mostra lanciata localmente con un certo battage pubblcitario.
Forse a causa della pioggia battente, che non permetteva escursioni di altro tipo, forse a causa del fatto che l'Egitto è sempre l'Egitto, c'era un sacco di gente, soprattutto mi ha stupito un gruppetto di cinque/sei genitori con tutta la classe dei figli al seguito: incredibile et mirabile visu!
Incredibile dictu: ci hanno detto che l'avevano autoorganizzata e autogestita!
La mostra è interessante e ben organizzata, pur essendo limitata ai reperti di una zona e di un periodo relativamente marginali.

Annessa alla mostra sui reperti di Schiaparelli, è stata organizzata una esposizione dei reperti ritrovati durante gli scavi effettuati in zone limitrofe alla città nell'ultimo decennio.
Questi scavi sono relativi a due necropoli ed un insediamento risalenti all'età del rame e a quella del bronzo.
Sono molto interessanti perchè, oltre ad avere restituito reperti pregevoli di per sè, vanno a colmare una lacuna conoscitiva circa gli insediamenti di quelle epoche nella Romagna.
Questo allestimento non è pubblicizzato e per di più riguarda un soggetto molto meno interessante dell'altro.
Pur essendo situato in salette che affiancano il corridoio di accesso alla mostra 'egiziana', la comitiva genitori/bambini l'ha totalmente ignorato così come almeno i tre quarti degli altri visitatori.

Gli atteggiamenti che ho visto e la fretta manifestata nel percorrere quelle 6 salette, mi hanno convinto che almeno il 90% di quel quarto di visitatori totali della mostra egiziana che visitavano anche l'annessa esposizione di reperti locali non si sarebbe nemmeno sognata di visitarla se non fosse stata attratta dalla ben più importante mostra principale.

Purtoppo, l'allestimento non durerà quanto la mostra, verrà chiuso il 5 dicembre prossimo.

 
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patrizia@
view post Posted on 30/11/2010, 23:08




CITAZIONE (dceg @ 29/11/2010, 21:46) 
- Come al solito due visitatori: mia moglie ed io.

:o: ed eri a Karlsrhue!
Però non essere così critico nei confronti del mercatino natalizio, io lì ci vedo qualcosa :rolleyes:

Usekar: quella mostra è stata fantastica, io l'ho vista a settembre 2009 a Trento, nel Castello del Buonconsiglio, e lì c'è una permanente altrettanto meritevole, a cui avrei volentieri dedicato più tempo di quanto ne avessi a disposizione (e non è la prima volta), ma perdonatemi :blush.gif: sono un'egittophila, i reperti di Assiut mi hanno catturata...
 
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view post Posted on 30/11/2010, 23:30
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QUOTE (patrizia@ @ 30/11/2010, 23:08) 
Però non essere così critico nei confronti del mercatino natalizio, io lì ci vedo qualcosa :rolleyes:

Sarà che sono di natura e cultura scettico, critico, materialista, pedante e brontolone.
E poi ne avevo già visto uno a Colonia (perché dietro al mercato c'è il Römisch-Germanisches Museum e sono andato a "salutare" il mosaico di Dioniso) il giorno prima e i mercatini di Natale sono tutti eguali (ad esempio il vin brulé, tanto amato e sinonimo di "Natale" viene prodotto industrialmente pressoché da un'unica ditta per tutta la Germania), tutti eguali dicevo, un po' come i vecchi sassi dei siti archeologici :cry:
 
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view post Posted on 1/12/2010, 08:54
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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[/QUOTE]
Sarà che sono di natura e cultura scettico, critico, materialista, pedante e brontolone.
[/QUOTE]

Come mi riconosco ;) ritratto di gentiluomo di Antonello da Messina! :lol: forse è anche effetto della nostra 'gioventù' :rolleyes:

Patrizia, quello che ho cercato di sottolineare, al di là della bellezza di 'Egitto mai visto', è il fatto che un interessantissimo allestimento affiancato, la cui visita non esige un 'obolo' supplementare, anzi è addirittura ad accesso libero, gratuito per tutti, anche quelli che non vogliono visitare la mostra, ma non è coperto dal nome 'Egitto' (nè tantomeno 'ORO'), a parte i soliti pochi interessati attira solo qualche visitatore un po' annoiato.
E questo non ostante sottolineo la gratuità e la libertà di accesso all'esposizione e soprattutto l'interesse che ciascuno di noi dovrebbe manifestare per ciò che riguarda il 'suo' territorio, la 'sua' storia, le 'sue' origini!

CITAZIONE (§Karl§ @ 27/11/2010, 08:35) 
Potrebbe essere un'idea... Solo, mi intristisce che la filosofia che sta dietro un museo, in teoria, dovrebbe essere opposta a quella che sta dietro un centro commerciale. E non mi riferisco a chissà quale politica, ma proprio anche all'idea che si ha di luogo, di territorio, di storia, di memoria, persino di identità. Non a caso i centri commerciali rientrano tra quelli che l'antropologo Marc Augé ha chiamato i "nonluoghi" (Marc Augé, Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità, Elèuthera, 1993 - nuova edizione 2009). Ma forse ci potrebbe finire anche qualche nuovo asettico museo, chissà...

Solo il fatto di essere annesso a un nome più grande ha, per così dire, costretto alcuni a visitare anche l'altro allestimento.
E con questo ritorno alla mia idea di partenza, per far visitare un allestimento museale 'corrente' occorre attrarre il pubblico con qualcosa che solletichi l'interesse, la fantasia... per quanto la sola idea di eventuali allestimenti in un centro commerciale o nel bel mezzo di un mercatino di Natale intristisca anche me (non a caso ho definito 'manicomio' la ressa davanti a quel luogo mercificato e finto che è la Casa di Giulietta).

Aggiungo anche che ho ascoltato commenti non molto entusiastici sulla mostra principale, comprensibili perchè la gente 'comune' immagino si aspettasse qualcosa di simile al tesoro di Tut-ankh-Amon o giù di lì, mentre si è trovata davanti a qualcosa di molto più simile alla 'vita di tutti i giorni' di persone in realtà appartenenti ad una borghesia appena un po' alta, giudicando col nostro metro.
Ben pochi si fermavano a leggere i pur ben fatti ed esaurienti pannelli esplicativi.
I più entusiasti erano proprio i piccoli, III elem, non ancora del tutto 'preda' dello spettacolare, degli stereotipi, per loro era tutto nuovo ed interessante, una nuova esperienza...

Piccola critica da parte mia: il filmato proiettato in una saletta a parte, che illustra la situazione odierna dei luoghi originali e fornisce alcune bucoliche immagini dell'Egitto contemporaneo, non ha audio, ci vuole un certo sforzo per capire appunto che parte dei luoghi che si vedono sono quelli da cui provengono i manufatti in mostra, io ci sono arrivato solo quando è stato inquadrato ed ho riconosciuto l'originale del portale dingresso alla tomba ricostruito in cartongesso all'ingresso della mostra.

Per quanto poi riguarda la tua perplessità nel capire cosa sia la cultura di massa, tu stessa ne fornisci un buon esempio, il personaggio televisivo di Zelig.
Leggiti cosa intendo io, vai alla discussione su 'La ceramica è femminile?'.

 
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view post Posted on 1/12/2010, 13:00
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QUOTE (Usèkar @ 1/12/2010, 08:54) 
ritratto di gentiluomo di Antonello da Messina!

Quanto mi piace Antonello, i suoi ritratti sono tra i più belli che consca!
 
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view post Posted on 1/12/2010, 15:07
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Concordo, anche se siamo decisamente OT! :lol:
 
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