| Come temevo in quei testi non c'è granché. E tra l'altro anche se fosse, la cosa non è affatto automaticamente estendibile ai Maya. La Peterson conclude, in buona sostanza, sostenendo che vi è un certo cambiamento nella divisione del lavoro tra uomo e donna durante il periodo di passaggio all'agricoltura, e durante il passaggio al Bronzo Antico. Ciò è desunto dall'analisi degli scheletri, dei cosiddetti MSM (Musculoskeletal Stress Markers). Vale tuttavia solo per il Levante meridionale. E anche in quest'area, si tenga conto che gli scheletri analizzati sono 158 e provengono da 14 siti. Inoltre, essendo il Neolitico Ceramico qui poco conosciuto, solo 2 scheletri appartengono a questo periodo.
Il cambiamento che si verifica nel Neolitico però non sembra andare verso una maggiore divisione e specializzazione dei lavori tra i due sessi. Vale a dire, gli MSM sono grosso modo gli stessi per uomini e donne, convergono. Tuttavia, questo significa che uomini e donne svolgono attività che li portano a sviluppare le stesse zone del corpo in modo equivalente, ma non è detto che ciò sia dovuto agli stessi lavori e alle stesse attività per entrambi.
D'altro canto, non sono comunque cose troppo generalizzabili perché le variabili in gioco sono parecchie, anche nello stesso periodo. Ad esempio, può entrare in gioco quanto questa o quella società, o anche questo o quel villaggio, diano importanza alla dimensione comunitaria o a quella privata/domestica (è un discorso portato avanti in Pollock, Castro Gessner, << Engendering Communities: The Context of Production and Consumption in Early Mesopotamian Villages>>. Non so darvi i riferimenti precisi perché è un articolo che gentilmente Susan Pollock mi inviò qualche anno fa mentre stavo facendo la tesi, ed era ancora inedito. So che era in corso di stampa in un volume collettaneo, gli atti di una conferenza se non ricordo male).
Comunque, per quanto riguarda i Maya mi è venuto in mente che nella stessa collana della quale fa parte il volume della Peterson, è stato pubblicato anche Traci Ardren, a cura di, Ancient Maya Women, Altamira Press, 2002. Magari lì ci sarà qualcosa di più attinente...
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