Ostraka - Forum di archeologia

Lamina - Placenta, Vi ho incuriosito?

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view post Posted on 6/12/2010, 23:24
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Il termine placenta significa in latino focaccia, lamina lo stesso che in italiano. Da placenta deriva il tedesco Palatschinken tramite il rumeno placinta , il ceco palačinka e l'ungherese palacsinta; da lamina il francese omelett.
Fine della prefazione linguistica.

Entrambi i termini indicano una vivanda a base di uova, latte e farina (in Francia propriamente le omelettes non hanno farina, sono quindi delle frittate) farcita con composti dolci o salati.

Ieri qui ha nevicato tutto il giorno e tanto per consolarmi ho fatto i Palatschinken (si pronuncia palacinchen), un ricordo di infanzia di cui sono ghiotto (Beh, non solo di quelli :rolleyes: ).

La ricetta è semplice:
Uova
Farina
Latte
Zucchero
Sale
Burro
Marmellata

Stavolta non vi so dare le dosi
: è come la sedia che zoppica a cui si taglia via via un pezzetto di ogni gamba sino che non zoppica più. Il vantaggio è che mentre a furia di correzioni la sedia diventa uno sgabello, i Palatschinken alla fine sono più del previsto: pazienza, io ho un notevole spirito di sacrificio ^_^

Ho cominciando mettendo nella sbattitice quattro uova intere, un pizzico abbondante di sale, zucchero (se si vogliono con ripieno salato lo si tralascia), ma non troppo, circa due cucchiaini per uovo. Al posto della farina preferisco usare fecola di mais, che rende il sapore più delicato, ne avevo a casa circa 100 g, ho dovuto quindi usare per le "correzioni" farina di frumento, ad occhi altri 100 grammi. Latte,circa 150 o 200 ml nonché tre o quattro cucchiai da tavola di burro fuso (rende il risultato più saporito ed evita che le calorie siano troppo poche :sick: ). Importante è ottenere una pasta fluida ma cremosa, omogenea, senza grumi. Quando è pronta la si lascia riposare, meglio un'oretta, al fresco, la fecola o la farina si gonfiano e il risultato è garantito.
Con queste dosi ne ho fatte 32 (si conservano bene qualche giorno in frigorifero in un recipiente chiuso, mia sorella le surgela senza ripieno e le ha sempre a disposizione per quando vengono i nipoti o il fratello)

Si cuociono in una padella con poco burro badando che siano molto sottili e dorate ma non troppo cotte. Io uso un arnese di alta tecnologia che garantisce un risultato sicuro: si tratta di una "padella inversa", cioè un arnese composto da un cilindro metallico alto circa 5 cm e con un diametro di una ventina, munito di manico e contenente una resistenza elettrica, la superficie superiore, rivestita di teflon è bombata. Insomma, tanto per restare in materia un po' come una patera non ombelicata capovolta :wacko:

Quest'arnese viene immerso rapidamente nella pastella che è stata versata in un piatto di dimensioni adeguate. La pastella aderisce alla superficie, cuoce e dopo uno o due minuti con una paletta di legno si gira la "frittata", quando è cotta da entrambi i lati la si passa in un piatto e la si farcisce, quindi si arrotola (o piega in quattro) - io preferisco la versione arrotolata - e si dispone in un piatto spolverandola di zucchero al velo.
La situazione ideale è essere in due: uno cucina e l'altro (o altra) mangia :rolleyes: . Sono ottimi però anche riscaldati a microonde. Ieri e oggi ne abbiamo mangiati cinque a testa per cena.
Per il ripieno io sono assai tradizionalista: marmellata di albicocche (per 30 pezzi ne va poco meno di mezzo chilo), ma è possibile tutto: crema di noci, gelato, marmellate varie.
 
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view post Posted on 6/12/2010, 23:43
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Sì, Dceg, confesso che mi hai incuriosito non poco (e con una certa sensazione di schifo, perché pensavo a tutt'altra placenta!). Non sono molto diverse dalle crépes, almeno a livello di ingredienti (io uso praticamernte gli stessi).

Ebbene sì: anch'io sono un appassionato di cucina! Non ho mai bazzicato molto nella sezione Ricette del vecchio forum, ma in Ostraka avevo intenzione di scrivere qualcosina di tanto in tanto... Solo che poi, fra le altre discussioni e impegni vari extra forum, finisco ogni volta per dimenticarmene!
 
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view post Posted on 7/12/2010, 00:01
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CITAZIONE (Perseo87 @ 6/12/2010, 23:43) 
Sì, Dceg, confesso che mi hai incuriosito non poco (e con una certa sensazione di schifo, perché pensavo a tutt'altra placenta!).

Lo confesso, ho giuocato sull'equivoco.

CITAZIONE (Perseo87 @ 6/12/2010, 23:43) 
Non sono molto diverse dalle crépes, almeno a livello di ingredienti (io uso praticamernte gli stessi).

Certo, non sono molto diverse dalle crépes, anzi la mia "patera capovolta" vien venduta per fare le crépes. Io però ho una discendenza mitteleuropea, vivo non lontano dalle sorgenti del Danubio e quindi mi rifaccio a modelli culturali balcano-danubiani piuttosto che gallici. ;)
 
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view post Posted on 2/1/2011, 10:05
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Io sono veneto, eppure a Verona si chiamano 'palacinche'.
Verona nel dialetto conserva molti termini di origine germanica essendo stati i Signori Scaligeri Vicarii Imperiali ed essendo la città tutt'ora attraversata dalla ex Statale 12 già via Claudia Augusta, che ci collega con il mondo germanico passando dal Brennero anche se anticamente passava dal Resia.
Non solo, al tempo dell'Imperial Regio Governo Austroungarico, Regno del Lombardo Veneto, la città era sede di una forte guarnigione composta prevalentemente da Croati e Bosniaci.

Di queste frittatine, o crêpes alla francese, se ne è quasi persa la memoria, siamo in pochi a conservarla.

Rispetto a quanto indicato da dceg, all'impasto non uso aggiungere burro fuso ma un po' di birra, meglio se rossa e abbastanza pastosa, e non lo frullo nello sbattitore, mescolo tutto delicatamente perchè altrimenti la birra si sgasa totalmente.
Per il resto, concordo, è la ricetta di mia nonna.
Circa le dosi, mia nonna usava mormorare 'dite uova che non ci sia abbastanza farina? dici farina che non ci siano abbastanza uova?' (lei lo diceva in dialetto...) e così, aggiungi aggiungi... noi due fratelli finiva che ne facevamo una scorpacciata :sick: .

A me piacciono molto con il miele e le mandorle tritate, ma va bene qualsiasi tipo di confettura (per regolamento CE, si chiama marmellata solo quella di arance, le altre sono confetture... :rolleyes: :lol: ).
 
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view post Posted on 2/1/2011, 10:33
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CITAZIONE (Usèkar @ 2/1/2011, 10:05) 
Rispetto a quanto indicato da dceg, all'impasto non uso aggiungere burro fuso ma un po' di birra, meglio se rossa e abbastanza pastosa, e non lo frullo nello sbattitore, mescolo tutto delicatamente perchè altrimenti la birra si sgasa totalmente.

Neppure io "frullo", uso una macchina da cucina a velocità bassa, sennò si forma troppa schiuma. Io non posso usare la birra, a mia moglie non piace.

CITAZIONE (Usèkar @ 2/1/2011, 10:05) 
Circa le dosi, mia nonna usava mormorare 'dite uova che non ci sia abbastanza farina? dici farina che non ci siano abbastanza uova?' (lei lo diceva in dialetto...) e così, aggiungi aggiungi...

Quanto era saggia la tua nonna.... ;)
 
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view post Posted on 2/1/2011, 11:01
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CITAZIONE (Usèkar @ 2/1/2011, 10:05) 
va bene qualsiasi tipo di confettura (per regolamento CE, si chiama marmellata solo quella di arance, le altre sono confetture... :rolleyes: :lol: ).

Malgrado io sia europeista convinto, nonché mittel-europeista :lol: , continuo a mangiare, oltre a quella di arance, le marmellate di albicocche, cigliege, lamponi, fichi, castagne e persino quella di more fatta in casa. :P
 
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5 replies since 6/12/2010, 23:24   190 views
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