ci pensavo anch'io, e secondo me forse c'è una possibilità per ovviare al problema, e non mi sorprenderebbe se ne prossimi anni diventasse veramante "la Soluzione", considerando lo sviluppo di certi tipi di tecnologia (soprattutto se google entra nel gioco seriamente).
quello a cui sto pensando, semplicemente, è cambiare il prodotto commercializzato: non più vendere il
libro, ma vendere l'
accesso al libro.
Chi ha mai detto che per leggere un ebook, ho bisogno di possedere, salvato sul mio pc/kindle/reader, il file vero e proprio?
Si è visto con kindle che oggi è possibile stabilire connessioni wireless integrate in dispositivi di piccole dimensioni e prezzi contenuti, e i nuovi sistemi operativi che sta sperimentando google mostrano come sia possibile lavorare tranquillamente con software istallati sui server centrali di google, senza bisogno di avere istallato nulla sul proprio computer, che diventa quindi un semplice terminale. Stesso discorso con youtube, dove di fatto ognuno può ascoltare musica senza bisogno di salvare nessun file sul proprio computer. E se volete, è anche in parte già quello che succede con le anterprime dei libri messe a disposizione da google.
Un mix di queste tecnologie, e i gioco è fatto: i file dei libri sono conservati nei server principali (di google, di amazon, o direttamente delle case editrici), e i lettori non comprano il file in sé, ma l'accesso, accesso che può essere fatto tramite un computer o tramite qualsiasi altro tipo di reader connesso a internet.
Il libro non può essere copiato perché non è nelle mani del lettore, tuttavia il lettore può consultare il proprio libro in qualsiasi momento attraverso l'accesso che si è comprato.
Ovvio forse oggi la tecnologia wireless è ancora un po' giovane (ma secondo me neanche 2 anni e saremo ben oltre quello che serve), e ci sarebbe il solito problema di quanto sia appropriato che degli utenti debbano accedere (quindi dare informazioni) agli archivi di specifiche compagnie (google o altri) per avere accesso, in questo caso, al Sapere, però ormai c'è poco da fare: il futuro è questo, ed anzi, questo è già il presente, quindi..
io penso che continuerò a leggere i miei bei libri cartacei..