Non mi resta da aggiungere molto a quanto già detto.
Il "mio" libro (
STORIA DI PARMA II. Parma romana) riporta due esempi di monete d'oro racchiuse in un pendente, che poi sono esattamente gli stessi di cui parla il sito suggerito da IunoMoneta.
Quello di Parma, facente parte del "tesoro" di monete e gioielli rinvenuto presso il Teatro Regio, racchiude un aureo di Gallieno (il pendente, completo di collana, è fotografato qui
http://monetaoro.unicatt.it/pendente.asp ). Il pendente pesa 26,5 g e ha un diametro di 45 mm.
Sul libro c'è anche la foto del rovescio (che non sono riuscita a reperire su internet, ma magari c'è: dopotutto con le mie ricerche non avevo trovato neppure il sito indicato da Moneta
): la moneta riporta il ritratto di Augusto con la scritta DEO AVGVSTO. La decorazione del pendente è diversa rispetto al dritto, infatti non presenta le scanalature.
Ho notato che il pendente poteva essere indossato solo mostrando il dritto, in quanto girandolo dall'altro lato il ritratto di Augusto risulterebbe rovesciato.
L'altro pendente (con moneta emessa da Salonino, figlio di Gallieno) è quello della sepoltura milanese (
http://monetaoro.unicatt.it/ilpendenteuni_pendente.asp, quello sulla sinistra). Pesa 6,83 g e ha un diametro di 27,5 mm.
Il libro dice che questi pendenti avevano lo scopo di ostentare il ritratto imperiale.