Riproduzione di propri testi

Ciao a tutti.
Ho un po' di dubbi che riguardano la proprietà intellettuale di testi scritti e pubblicati .
Cerco di spiegarvi le mie perplessità: se un autore ha scritto dei testi che sono stati pubblicati (su cartaceo o altro supporto) che uso può fare dei propri lavori? Li può ad esempio inserire in un proprio blog o anche solo diffonderli tra conoscenti via email come allegati o come trascrizione in word? La proprietà letteraria rimane sempre e comunque dell'editore a cui anche l'autore dovrebbe chiedere autorizzazione per la diffusione o riproduzione? Può essere rilevante il fatto di avere o meno ricevuto un compenso per la redazione dei testi?
Grazie a chiunque saprà chiarirmi le idee

Sottoscritto? solitamente non si sottoscrive nulla se si tratta di articoli (per le monografie probabilmente la cosa cmbia) che vengono inviati all'editore a titolo gratuito... o, almeno a me non è mai stato chiesto di sottoscrivere nulla... Il mio dubbio è che, anche se non specificato, sia sempre vigente la norma della "riproduzione riservata"... o no?
Grazie comunque dei consigli... approfondirò la cosa

Credo che la diffusione a conoscenti via mail di testi elettronici sia del tutto consentita visto che potrebbe rientrare nella pratica (tollerata e/o incoraggiata) della distribuzione di estratti.
Diverso è il caso di pubblicazione sul web, perchè di pubblicazione trattasi.
Salva la proprietà intellettuale dei testi, bisognerebbe chiedere di volta in volta all'editore se è permette la pubblicazione in altra sede di quanto da te edito presso di lui. Se non si tratta di pubblicazioni commerciali, ma di edizioni scientifiche che di solito non sono a fini di lucro, non dovrebbero fare problemi. Chiedere comunque è sempre meglio.
Il problema in ogni caso esiste: ad esempio è sempre più diffusa l'abitudine da parte di docenti universitari (o di semplici studiosi) di mettere i propri articoli in formato PDF sulle loro pagine web istituzionali. E in qualche caso potrebbero esserci dei conflitti con i diritti "di sfruttamento economico" che possiede l'editore.

Grazie anche a te Iunomoneta per i consigli! In ogni caso mi pare di capire che una risposta univoca al mio dubbio non c'è...
Anche se le pubblicazioni scientifiche non sono a fini di lucro sono comunque messe in vendita, quindi secondo me una eventuale diffusione 'indipendente' potrebbe contrastare con gli interessi di chi ha affrontato l'investimento della pubblicazione, creando una sorta di concorrenza sleale
Inoltre: recentemente la consuetudine di distribuire agli autori un tot di estratti cartacei sta diventando sempre più rara, e viene sostituita dall'invio all'autore dell'articolo di competenza in formato digitale, tipicamente in pdf. Potenzalmente, il numero di persone che potrebbero ottenere questo documento è mooooolto più ampio rispetto all'omaggio dell'estratto cartaceo da parte dell'autore. E, teoricamente, si potrebbe addirittura 'ricostruire' un intero volume miscellaneo mettendo insieme i pdf dei vari autori...
se ho tempo cercherò di approfondire l'argomento, magari trovando qualche riferimento a leggi sull'editoria, diritti d'autore etc...