CITAZIONE (DedaloNur @ 13/2/2011, 14:52)
più che altro, è certa l'identificazione di Wilusa con Troia 7a?
A quello che sapevo io, lo strato VIIa parrebbe essere proprio quello da associare alla guerra di Troia - anche se non tutti sono d'accordo con questa identificazione, proposta da Blegen. Ti quoto un interessante estratto dal testo di Cultraro (
I Micenei, ed. Carocci, 2009, pp. 210-211):
CITAZIONE
[...] solo alla fine degli anni trenta la ripresa dei lavori permetteva di stabilire una precisa correlazione tra l'incendio che distrusse Troia VIIa (1270-40 a.C.) e un evento di natura militare, indiziato da alcuni scheletri trovati tra le rovine delle case e da un certo numero di punte di freccia in bronzo nei pressi delle mura.
Coloro che criticano la ricostruzione di Blegen, insistono sul carattere poco monumentale della Città VIIa, ma i recenti scavi della missione tedesca diretta da Korfmann, attiva fin dal 1989, hanno modificato il tradizionale quadro di riferimento: la scoperta di un aggere ai piedi della cittadella consente di ricostruire un sistema fortificato che proteggeva l'abitato basso della Città VIIa, comprendente la cittadella, sede dell'élite di potere, e un insediamento ai piedi di essa. Inoltre, il riesame della ceramica micenea ha contribuito a isolare alcune importazioni del TE IIIB:2, che confermano la distruzione della Città VIIa all'ultimo quarto del XIII secolo a.C.
Anche se Troia VIIa non aveva la magnificenza della Città VI, il sito alla fine del XIII secolo era un importante centro che controllava la via dei Dardanelli, lungo le rotte che conducevano ai ricchi giacimenti metalliferi del Mar Nero.
Recentemente, ho però acquistato anche una piccola monografia, incentrata proprio sullo studio dei vari strati che compongono il sito archeologico di Hissarlik, scritta da Dieter Hertel (
Troia, ed. Il Mulino - Universale Paperbacks, del 2003). Non ho ancora cominciato a leggerla, confesso, ma mi aveva colpito un estratto del commento che il sito, tramite cui l'ho acquistata, forniva in proposito:
CITAZIONE
Hertel - che coordina per l'Istituto archeologico germanico un progetto di analisi della collezione Schliemann e dei dati di scavo ottocenteschi - valuta tutte le ipotesi articolate dagli studiosi precedenti, procedendo a una sistematica demolizione di tutti i tentativi di attribuire una delle fasi di distruzione del sito alla conquista greca
Diciamo, quindi, che lo strato VIIa è generalmente associato con quello della Guerra di Troia, ma che qualche incertezza sembrererebbe ancora aleggiare fra gli studiosi.
Per quanto riguarda la domanda di Olympic, concordo a pieno con Zilc, perché anch'io trovo decisamente strano pensare che la città omerica di Ilio potesse trovarsi proprio nel cuore dell'altopiano anatolico (quando le stesse fonti antiche la situavano in prossimità del mare).