disperavo delle risposte, grazie gente....magari se il 3ad lievita subentra da google chi ne più di noi..
CITAZIONE
Lungi da me addentrarmi in territori che conosco poco, specialmente dopo le polemiche di un'altra discussione
come direbbe Lucarelli....paura eh?!...
io infatti, se notate, ho messo il termine città, ben virgolettato. anche io penso che per l'età fenicia, cmq sia, non si possa parlare che di piccoli centri. infrastrutture non ne sono avanzate. solo dei templi irregular plan (se ricordo bene la dicitura). di questi templi, ne ho contato almeno un paio, con dei conci a "T" tipicamente nuragici, magari frutto di riutilizzo.
detto questo i problemi sono tanti. A parte la questione popoli del Mare (secondo Garbini i centri sardi, sarebbero fondati dai pheleset, secondo altri dai sherdana), come dice Tronchetti, il precedente livello di abitato rispetto a quello fenicio, è sempre nuragico. Sulky, pe citare il centro di fondazione fenicia, stando a Tronchetti, è costellato da monumenti nuragici, e così come avviene persino a Cartagine, lo strato più antico del tophet è testimoniato da bollilatte nuragici e ceramica fenicia. C'è chi suppone (bernardini e bartoloni) che i bollilatte siano la testimonianza di un meticciato nuragico fenicio (i bollilatte sarebbero stati deposti da delle donne sposate con fenici).
però a questo punto bisognerebbe introdurre un tema molto spinoso.
CITAZIONE
Ovviamente c'è il problema delle sovrapposizioni successive (fenicie e non solo), che rendono a volte difficile stabilire cronologie relative. Questo vale in tutti i casi di sovrapposizioni, lo sa bene chi si occupa dei popoli italici
Sovrapposizioni temporali e "orientalizzazione" a parte, il vero problema sardo - che mi pare in Italia non ci sia- è quello delle sepolture. nell'età del ferro (di cui non conosciamo l'esatto inizio), le tombe dei giganti ormai non sono più costruite, ne utilizzate.
da cosa vengono sostituite?
si conoscono, appena 2 necropoli indigene (più una terza non ancora pubblicata). una è quella di monte prama, l'altra è quella presso il tempio del sardus pater. esistono poi una paio di inumazioni problematiche (una molto ricca con tanto di bronzetti, "tappeto metallico" non meglio descritto, elsa lunata di spada, ecc). in estrma sintesi è tutto qui.
le sepolture dell'età del ferro sono così rare, che si pensa che i costumi funerari abbian virato dall'inumazione (adoperata in via eccezionale nell'età del ferro) verso la cremazione. Ugas per es. ha sospettato questo nel sito del Sardus pater osservando presso le tombe a pozzetto, un cumulo di ceneri.
Poi esistono alcuni corredi (come quelli citati da Tronchetti, farestine, spilloni) trovati in alcune tombe di Tharros, bithia, e non ricordo dove altro.
eiste pochissimo dunque, per risalire alla composizione etnica dei centri sardi. Magari a questo punto bisognerebbe considerare come fossero composte le città fenicie altrove. è interessante la nota di Tronchetti che parla di un massiccio arrivo dei fenici solo dopo l'invasione della fenicia da parte degli assiri.
in precedenza, dallVIII secolo, sino al VI la composizione etnica prevalente sarebbe stata nuragica.
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Il pensiero va ai bronzetti sardi, ma pare che per lo più essi siano stati prodotti dopo il X a.C
Un altro esempio - per non parlare delle solite cose- anche la tecnica con cui facevano certi recipienti metallici, nel mediterrano occidentale era esclusiva dei nuragici per un certo periodo. una tecnica (di cui ora non ricordo la denominazione..) imparata da Cipro. appena torno a casa magari sarò più preciso.
CITAZIONE
er le epoche più antiche credo che si possa parlare indifferentemente di centri abitati o di città
a livello infrastrutturale, anche le città greche erano piuttosto povere, per i perido a cui ci riferiamo per quelle sarde.
Che io ricordi nel periodo arcaico, erano assemblamenti senza alcuna monumentalità, con abitazioni fatte in legno. la stessa acropoli di Atene aveva come unica fortificazione, un muro di legno. ricordo bene?