CITAZIONE (zilc @ 12/5/2011, 13:34)
Poiché, nella pronunzia del latino, è la restituta, ammantandosi di scientificità, a voler soppiantare la tradita o ecclesiastica, mi aspetto che questa scientificità, se c'è, sia comunicabile.
vedi quanto già detto qui:
CITAZIONE (lama su @ 7/5/2011, 20:12)
CITAZIONE (zilc @ 12/5/2011, 13:34)
Caeterus-ceterus
caedrus-cedrus
caetra-cetra
caespes (-pitis)-cespes (-pitis)
coelestis-caelestis
coelus-caelus
saepia-sepia
saeta-seta (setola)
caenum-cenum (fango)
coelebs-caelebs (celibe)
caepa – cepa (cipolla)
cachinnus (non cacinnus)
bracchia (non braccia)
prima di tutto, queste varianti non dimostrano niente, se non specifichi la fonte di ognuna di esse. E con "fonte", non intendo il nome l'autore latino, ma intendo l'
epigrafe o il
manoscritto in cui appaiono, e la relativa data di redazione. Perchè di fatto, esse attestano che la pronuncia si era ormai confusa nel momento in cui il
manoscritto che le tramanda è stato copiato (o addirittura dettato), non nel momento in cui il testo originale fu composto.
E se i
manoscritti sono di epoca medievale (come la maggior parte dei manoscritti), magari di cattiva qualità (= pieni di errori, corrotti, poco curati,..) non c'è nulla di strano nel trovare varianti di questo genere, perchè nel medio evo la pronuncia classica era orami scomparsa e si era già imposta l'ecclesiastica.
Per esempio, nei codici dell' "Historia regum Britanniae" sono cosa regolarissima le varianti ae/e - oe/e - ae/oe/e, persino "quae" è spesso scritto "que", ma non c'è niente di sorprendente, visto che l'Historia regum britanniae è stato composto nell'inghilterra del XII secolo, e i manoscritti sono ovviamente tutti successivi. Queste varianti non dimostrano niente, se non che nell'inghilterra medievale c'erano dei copisti che la grammatica e la pronuncia latina la sapevano più no che sì. E ovviamente, se un copista poteva copiare sbagliato un "quae" nell'historia regum britanniae, poteva copiarlo sbagliato anche in virgilio, o tacito.
Detto questo, comunque:
CITAZIONE (zilc @ 12/5/2011, 13:34)
Caeterus-ceterus
caedrus-cedrus
caetra-cetra
caespes (-pitis)-cespes (-pitis)
coelestis-caelestis
coelus-caelus
saepia-sepia
saeta-seta (setola)
caenum-cenum (fango)
coelebs-caelebs (celibe)
caepa – cepa (cipolla)
A questo ti è già stato risposto qui:
CITAZIONE (lama su @ 7/5/2011, 20:12)
riguardo al fatto che ae/oe/e vengano confuse, si sa che certe semplificazioni fonetiche, soprattutto a livello di vocali e di desinenze (per esempio la "-m" dell'accusativo) erano probabilmente già in corso all'inizio dell'età imperiale (si vedano i graffiti di pompei), ma si tratta di fenomeni legati al latino rurale, non al latino urbano e delle classi alte, e comunque sono fenomeni che non hanno nulla a che vedere con la pronunica ki / ci, che rimane fenomeno ben distinto, e decisamente più tardo.
CITAZIONE (zilc @ 12/5/2011, 13:34)
cachinnus (non cacinnus)
invece si, anche "cacinnus". Questo è un ottimo esempio di come le varianti che citi non hanno valore, se non si considerano i manoscritti da cui provengono. Cito da una recente tesi di dottorato (
http://dspace-unipr.cilea.it/bitstream/188...to_M.Venuti.pdf ):
CITAZIONE
oltre a
cachinnantes messo a testo (vd. ad es. G, O, Lamb., Colmar, Goth.), sono attestati
anche cacinnantes (H, R), cancinnantes (T), cachynantes (S, Y), cachinantes (C),
cacchinantes (N) e, un po’ discosto, cachinationes (W).
Come vedi, sono attestate forme senza "h".
evidentemente, i copisti medievali non erano molto bene in chiaro sulla forma/pronuncia di questa parola. La variante con la "y", poi, è particolarmente interessante in quanto mi sa che possa far pensare che il copista abbia interpretato la parola in questione come un termine di origine greca.
CITAZIONE
bracchia (non braccia)
"bracchia" viene dal greco "brachìôn" = "braccio" (
www.perseus.tufts.edu/hopper/morph?l=bracchia&la=la#lexicon ) ed evidentemente si scrive con "ch" in latino, perchè in greco si scrive con "chi". La parola "nativa" latina per indicare il braccio, molto probabilmente, era "armus", come in molte altre lingue IE (
http://starling.rinet.ru/cgi-bin/response....+57&root=config )
Da notare che "bracchius" in realtà non conferma l'ecclesiastica, ma piuttosto conferma la restituta.
Siccome come tu stesso hai detto la pronuncia di "bracchius" era "brakkius" (indipendentemente dal fatto che venga dal greco o no), mentre la pronuncia moderna è "braccio"/"braccia" (non "brakkio" / "brakkia"), tu stesso ti trovi ad evidenziare qui un bel esempio di cambiamento "ki" > "ci" che corrisponde bene con la restituta.
CITAZIONE (zilc @ 12/5/2011, 13:34)
Il segno V era usato sia per il suono U che per quello V, come oggi direbbe un abitante di Rieti.
di nuovo un affermazione senza argomentazioni e senza evidenze a sostenerla.
Come sai, non è gradito in questo forum.
CITAZIONE (zilc @ 12/5/2011, 13:34)
Che i cicirri sono i ceci
a questo ti è già stato risposto qui:
CITAZIONE (dceg @ 8/5/2011, 11:26)
In tedesco il cece si chiama Kichererbse che deriva dal latino cicer tramite il medio-alto-tedesco Kicher e l'antico-alto-tedesco kihhira (Erbse significa pisello ).
Infine, Zilc, sei pregato di leggere e di prestare attenzione anche a quanto scritto dagli altri utenti.
Come è già stato detto in altre occasioni, prestare attenzione a quanto scrivono gli altri utenti è una condizione
indispensabile per partecipare a questo forum.
Questo ovviamente vale anche per te, quindi sei ufficialmente pregato di tenerne conto e di agire di conseguenza.
E questo ovviamente si somma a quanto già detto riguardo ai toni polemici e alle affermazioni non argomentate, non gradite in questo forum.
Edited by lama su - 13/5/2011, 01:26