Ho alcune curiosità da chiedere ai colleghi egittologi.
Tutti ricorderete (o, comunque, avrete sentito nominare) il caso delle cd. "Lampade di Dendera": si tratta di rilievi pertinenti a una delle cripte del più famoso tempio di Hathor (situato nell'omonima località). Su queste lastre sono raffigurate immagini e geroglifici che, secondo l'interpretazione corrente, dovrebbero essere pertinenti all'erezione del tempio stesso (ma in cui qualcuno ha creduto di poter ravvisare raffigurazioni di grandi lampade, per la produzione di illuminazione elettrica!). Lo spunto per questa discussione l'ho avuto da un servizio di Voyager:
www.youtube.com/watch?v=7RUwHE5MEJQ.
Innanzitutto, una domanda: sapete a quando si datano esattamente questi rilievi? A quel che sapevo io, dovrebbero essere d'età tolemaica. Durante la sua esposizione, però, Giacobbo dice che l'attuale edificio templare si data attorno al 300 a.C., mentre le cripte sotterranee risalgono al 1400/1500 a.C. Mi chiedevo se per l'apparato iconografico possa essere determinata un'età più o meno precisa (purtroppo, non conosco abbastanza bene l'arte egizia e quella tolemaica, per poter esprimere un mio parere). Si tratta di rilievi d'età faraonica o tolemaica? Lo chiedo perché una cripta e la sua decorazione con lastre a rilievo non devono avere necessariamente la stessa cronologia (la decorazione può anche essere successiva), e pure Wikipedia le definisce in riferimento "a una decorazione della fase tolemaica" (cfr.
http://it.wikipedia.org/wiki/Lampade_di_Dendera).
Vorrei concentrarmi, però, principalmente, su una porzione minore di rilievo, che di solito non viene menzionata in rete, ma che mi ha incuriosito. E' quella che nel video viene illustrata dalla voce narrante, all'incirca fra i minuti 2.40 e 3.10. Più che "accumulatori elettrici", a me quelle colonnette con la testa di Hathor ricordano le colonne che si vedono sulla fronte stessa del tempio; ma mi chiedevo che interpretazione fosse stata data (se mai ne è stata data una) dei "cavi elettrici" che si dipartono da ogni capitello, e della sfera con il "fulmine" all'interno (che sembrerebbe poggiare su una sorta di barca).
Infine, tornando al rilievo con le "lampade", ho trovato curiosa la figura di quel dio (a partire da 4.50) con i pugnali in mano, la cui posizione starebbe a significare "pericolo". Chi è quel dio? Sono realmente due pugnali quelli che stringe in mano? Come si può interpretare la sua presenza all'interno della scena?