A completamento di quanto scritto in precedenza, riporto la mia traduzione del testo di Erich von Däniken in Chariots of the Gods
"Al centro della cornice vi è un uomo seduto, piegato in avanti (come sempre fanno i fantarcheologi, lui guarda la lastra mettendo l'immagine in 'orizzontale', ndt). Porta una maschera sul naso, usa entrambe le mani per manipolare uno strumento di controllo, e il suo calcagno sinistro poggia su una sorta di pedale con varie posizioni di scatto. La parte posteriore è separata da lui (?); egli sta seduto su una complicata sedia, e al di fuori dell'intera cornice si può vedere una piccola fiamma, come un gas di scarico.
Oggi
anche un bambino identificherebbe il suo veicolo con un razzo[…] Il nostro viaggiatore spaziale, perché chiaramente è ritratto come tale, non solo è rigidamente piegato in avanti, ma sta anche fissando un apparecchio appeso davanti al suo viso".
Evidentemente, il mio pascoliano fanciullino è andato a farsi un giro...
Questo è il disegno, riportato dal FAMSI, del contenuto della tomba di Pakal
http://research.famsi.org/uploads/schele/h.../01/IMG0064.jpgIngrandendo l'immagine, si vede che effettivamente vicino alle ossa della mano dx c'è un oggetto subcubico e vicino a quelle della sinistra un oggetto subsferico (non c'è traccia di tetraedri, come si vede).
Inoltre, si nota chiaramente la presenza di almeno 6 anelli alle dita delle due mani.
Tutti questi oggetti erano in giadeite.