Immagino che, come ho fatto io, anche voi abbiate letto ciò che di Teotihuacan dice Wikipedia.
La pagina in italiano è abbastanza ben fatta e posso aggiungere ben poco.
Anzitutto, mi sento di poter fare una pulce a Wiki: non fu 'inventata' a Teotihuacan la piramide a gradoni, forse idearono la tecnica architettonica detta 'talud-tablero' cioè l'alternarsi di pareti inclinate (talud) con pareti verticali (tablero).
Piramidi a gradoni si trovano già, per esempio, a Monte Albán e sono datate circa 2 secoli prima della grande espansione di Teotihuacan (150 a.C. circa).
Tra l'altro, non dobbiamo lasciarci troppo impressionare dall'aspetto attuale della due grandi piramidi del sito, quella del Sole e quella della Luna: l'aspetto attuale è dovuto alla ricostruzione fatta nel 1910, in occasione del centenario messicano, da Leopoldo Batres, ricostruzione oggi giudicata molto imprecisa anche se disegni ottocenteschi ne dimostrano comunque la struttura originaria a 4 livelli.
Qualche dato sulla piramide del Sole: attualmente, è alta 61 metri ma con tutta probabilità doveva esserci, sul piano sommitale, un tempietto forse in materiale deperibile, per cui qualcuno ipotizza che l'altezza complessiva originaria fosse di 75 mt.
La sua volumetria è ben superiore a quella della piramide di Cheope, dato che alla base misura 225 mt per lato (la piramide di Cholula, considerata il più grande edificio mai costruito dall'uomo, misura 500 mt per lato ed è alta, attualmente, 64 mt).
I quattro livelli segnati da larghe piattaforme, nella visione che ne hanno avuto tutte le culture mesoamericane corrispondevano ai 4 livelli della parte superiore del cosmo, i quali si riflettevano nell'organizzazione sociale: probabilmente, dobbiamo immaginarci che servissero, durante le cerimonie religiose, ad ospitare ciascuna i membri dei 4 diversi livelli sociali, mentre il popolino si radunava ai piedi della piramide (vedi anche quanto ho scritto nella discussione
https://ostraka.forumfree.it/?t=53709476 circa la cosmovisione mesoamericana e i suoi riflessi sulla vita quotidiana delle genti del luogo).
La struttura era ideata per creare un effetto prospettico impressionante, chi stava alla sommità ed era in grado di accedere al tempietto doveva apparire, in certe condizioni, circondato da un alone di luce, oltre che di fatto irraggiungibile e vicinissimo al cielo.
E' probabile che in origine i gradini fossero 90 per ogni ivello e che ci fossero 5 ulteriori gradini per entrare nel tempio alla sommità, il che porta a 365 il numero complessivo dei gradini: una simile organizzazione, che rimanda al numero dei giorni dell'anno, è riscontrabile in numerose piramidi Maya (Tikál e Chichen Itzá, per esempio), oltre che a Cholula.
La cultura Teotihuacana esercitò una grande influenza in tutta l'area mesoamericana: statuette simili a quelle teotihuacane si trovano anche in Costa Rica, si tratta di pendenti in giadeite che furono prodotti in loco ad imitazione di modelli provenienti dal Messico centrale.
Il prestigio di questa città fu tale che Mohtecuzoma II (quello che noi chiamiamo Montezuma, che visse quasi 1000 anni dopo la decadenza della città, avvenuta attorno al 450 d.C. anche se si continuò ad abitarla per altri 2 secoli) si recava periodicamente in pellegrinaggio a Teotihuacan.
Anche i Maya ne riconobbero il prestigio.
K'inich Yax K'uk Mo' (Sole/Verde/Quetzal/Pappagallo), primo grande re di Copán, insediatosi nel 426 d.C., dichiarava di essere un condottiero proveniente da Teotihuacan, mentre in realtà gli studi compiuti sulla composizione chimica dei suoi denti dimostrano come egli provenisse da Tikál (vedi sotto).
La cosidetta 'tavoletta ovale' del palazzo di Palenque ci mostra il quindicenne K'inich Janaab Pakal (Sole/Janaab/Scudo, detto anche Pakal il grande, quello del famoso sarcofago) mentre, nel 615 d.C., riceve le insegne del potere dalla madre Sak K'uk (Sak/Quetzal). La principale di tali insegne è un copricapo cosidetto 'a tamburo' che è tipica insegna di potere teotihuacana.
Di questa scena sappiamo quasi tutto perchè la tavoletta è inserita in una parete che comprende un lungo testo glifico, il secondo noto in termini di maggior lunghezza, che descrive la scena (
www.famsi.org/research/vanstone/MVanStoneDissertation.pdf. vedere le immagini al cap.1.7).
Lo stesso tipo di copricapo compare in scene di intronizzazione a Tikál, Kaminaljuyú e a Bonampák e viene considerato segno della grande influenza che la cultura teotihuacana esercitò sui Maya (vedi a questo proposito
CITAZIONE
Simon Martin - La grande potenza occidentale: i Maya e Teotihuacan - in Nicolai Grube, Maya: dei incoronati della foresta vergine, Könemann Verlagsgesellschaft mbH, 2001, pagg. 98-111
).
PS: a proposito delle piramidi mesoamericane, voglio far notare che sono tutte nelle stesse condizioni di quelle di Teotihuacan.
Intendo dire che sono frutto di ricostruzioni più o meno lecite e più o meno arbitrarie, fatte dagli archeologi.
A volte le ricostruzioni sono così evidenti e totali che essi si sono dovuti giustificare, affermando di aver riaperto le antiche cave di calcare utilizzate dai Maya, al fine di trarne blocchi con cui ricostruire la parti mancanti, che spesso sono decisamente cospicue.
Purtroppo, questo ha portato anche a falsare, per esempio, la situazione di alcuni monumenti che sarebbe stato importante lasciare nelle condizioni originarie.
Molto grave, per esempio, è il fatto che la più lunga iscrizione glifica Maya nota, che si trova sui blocchi dei gradini della scalinata al centro dell'acropoli di Copán, oggi è di fatto in gran parte incomprensibile perchè la scalinata di 62 gradini con 2500 glifi si presentava quasi interamente crollata, tranne i primi 16 gradini, e i blocchi sono stati riposizionati secondo un ordine sbagliato, quasi a caso.
Edited by Usèkar - 26/3/2011, 18:31