Ostraka - Forum di archeologia

Archeologia funeraria, (un problema etico?)

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view post Posted on 25/7/2011, 13:28
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (§Karl§ @ 25/7/2011, 02:10) 
Però se si deve portare rispetto ad usi, costumi, credenze, valori e sentimenti altrui (nonché in certi casi iscrizioni, epitaffi, dediche, ecc.), ciò imporrebbe di non scavare tutto ciò che quegli uomini e quelle donne, quelle società e quelle culture, volevano restasse interrato. Molto semplicemente. Tutt'al più si potrebbe, come suggeriva Papiria, scavare, registrare, studiare e interrare di nuovo (cosa che per esigenze di conservazione e non solo, pure avviene. Avviene anche tra una stagione di scavo e l'altra), ma sarebbe comunque una violazione.

Ma se scavare è necessario (vuoi per le nostre ricerche, o vuoi anche solo per una "tutela" contro i tombaroli), io dico: scaviamo pure. So bene che già il dissotterrare ciò che doveva restare sepolto è una violazione. Ma, a quanto mi pare che un po' tutti sosteniate, si tratta di una "violazione necessaria", di cui non è possibile fare a meno. A questo punto, allora, io dico però anche questo: visto che il contesto tombale in sé, con il disseppellimento, va inevitabilmente perduto - a livello fisico - sarebbe forse più utile (e, volendo, rispettoso) almeno cercare di non separare il defunto dal suo corredo (e di conservare - o musealizzare - entrambi, nella loro integrità di contesto archeologico/funerario).
 
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§Karl§
view post Posted on 25/7/2011, 13:45




Ah questo personalmente, al di là del discorso umano ed etico, credo sarebbe anche molto più utile a livello esplicativo e didattico. Ma pure per noi. Purtroppo fino a non troppi decenni fa, soprattutto da parte di alcuni scavatori, soprattutto in certi ambienti, non si usava nemmeno registrare e di conseguenza rappresentare graficamente il contesto. Il che significa tutto, non solo disposizione e stato degli oggetti ritrovati - se ad esempio integri oppure no, se rotti intenzionalmente oppure no, se posti ai piedi, lungo i fianchi, sopra la testa, ecc. - ma anche orientamento e posizione del corpo e degli arti: posizione fetale o no, orientamento rispetto ai punti cardinali, posizione del cranio, delle braccia e delle gambe. E poi, si tratta di una deposizione primaria o di una rideposizione? Le ossa sono state ricomposte o meno? Ecc. Insomma, un'infinità di informazioni andate perse per sempre... E a proposito dei tombaroli. Quando qualcuno fa spallucce di fronte a questo che tutto sommato è considerato crimine minore (ovviamente non è un omicidio, se non di informazioni), dovrebbe tenere a mente quanti sono i dati che vengono cancellati o alterati, rendendo la scoperta se non del tutto inutile, certamente di utilità molto più limitata.
 
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view post Posted on 25/7/2011, 14:15
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (§Karl§ @ 25/7/2011, 14:45) 
Ah questo personalmente, al di là del discorso umano ed etico, credo sarebbe anche molto più utile a livello esplicativo e didattico. Ma pure per noi.

Infatti, anch'io avevo già notato questa cosa:

CITAZIONE (Perseo87 @ 24/7/2011, 18:30) 
Magari, però, sarebbe meglio, per esempio, poter musealizzare il corpo con il suo corredo (senza spedirne il diadema a quel museo, la kylix a quell'altro e la lapide ancora a un altro). Per un'urna cineraria, per esempio, non costerebbe nulla esporre il vaso in vetrina, con all'interno le ceneri raccolte in un sacchetto (che resterebbe invisibile alla vista). Tutto questo, inoltre, agevolerebbe una ricostruzione d'insieme del contesto, di cui anche il pubblico degli osservanti potrebbe beneficiare.

Se infatti, da un lato, il non separare defunto e corredo potrebbe essere attuato in un'ottica di "rispetto" verso il defunto stesso, dall'altro - a livello di musealizzazione - quersto accorgimento verrebbe indubbiamente a creare una situazione assai migliore, perché, potendo esporre tutto insieme, nella solita vetrina, l'osservatore non sarebbe costretto a "immaginare il resto del contesto", a partire da un unico elemento, ma avrebbe tutti gli elementi costitutivi del contesto stesso sott'occhio (e questo renderebbe forse più facile la comprensione della sepoltura in sé). In alcuni musei si tenta, talvolta, di ricreare perfino la tomba fisica, al fine di migliorare ulteriormente la recezione e la fruizione da parte del pubblico.
 
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lama su
view post Posted on 25/7/2011, 16:58




Prima di tutto una domanda di "cultura moderna" che può sembrarvi stupida: in italia non si fa lo spurgo dei cimiteri? nel senso, da noi in svizzera una tomba in un cimitero non è necessariamente "per sempre" (ci si può comprare il pezzo di terra, ma in realtà non è pratica estremamente comune), in genere la sepoltura rimane nel cimitero per x decenni (non so quanti di preciso) e poi un bel giorno viene svuotata, il terreno viene liberato per nuove sepolture e quello che si tira fuori (se c'è ancora qualcosa) credo finisca in un ossario e chi si è visto si è visto.

detto questo, secondo me il problema è in un certo senso simile alla questione del restauro, cioè come secondo me bisogna fare una distinzione fra un monumento "vivo" all'interno di una comunità (per il quale un restauro "ricostruttivo" può essere comprensibile e legittimo -il classico eempio del tempio indiano ancora in uso oggi-) e un monumento "morto" (per il quale secondo me solo restauri conservativi sono accettabili, in quanto non c'è più nessuna funzione sociale che ne giustifichi un restauro ricostruttivo), così secondo me bisognerebbe fare una distinzione fra:

1)da un luogo di sepoltura di cui esiste una memoria "viva" nella comunità (qualsiasi tipo di "memoria viva": sia che ci si porti offerte tutti i mesi, o sia che sia la vecchia del villaggio che spaventa i bambini dicendo "sotto quella collina è sepolto Caino che viene a prendervi se fate i cattivi") o la cui comunità di riferimento esiste ancora oggi (quindi una tomba israelita in relazione alla comunità ebraica moderna, o una tomba islamica, o cristiana, o shintoista,ecc rispetto alle relative comunità moderne)

2)dall'altro un luogo di sepoltura di cui non esiste alcun tipo di memoria "viva", e la cui cultura di riferimento non esiste più (un esempio per tutti gli egizi)

Per il caso 1), mi sembra che la soluzione l'abbia già indirettamente indicata Usekar:


CITAZIONE (Usèkar @ 24/7/2011, 19:20) 
Durante uno dei miei soggiorni in America Centrale, ho partecipato ad una seduta con alcuni shamani.
Alla fine, sono rimasto a colloquio con loro e siamo venuti proprio sul tema che ha sollevato Perseo, anche perchè i 'tombaroli' locali possono agire quasi esclusivamente dietro autorizzazione da parte di questi soggetti, che sono contemporaneamente capi politici e religiosi delle loro comunità, così com'era anticamente.

credo che tutte le fedi religiose oggi esistenti (siano grandi religioni organizzate, o piccoli culti tradizionali locali) possono accettare e consentire l'apertura di una tomba se viene presentata una ragione o giustificazione valida, e se si ottiene il consenso di un'autorità religiosa/spirituale di riferimento.

l'esempio citato da usekar è esemplare: se un membro della comunità ha bisogno di soldi (ragione valida) l'autorità religiosa della comunità (in questo caso lo shamano) può "autorizzare" l'apertura della tomba.
Del resto, anche perseo ha indirettamente citato un esempio simile: anche nella nostra cultura moderna con le tombe moderne, nel caso per esempio di ragioni giudiziarie (ragione valida) la chiesa o le autorità comunali o chi per essi (autorità di riferimento) possono autorizzare la riesumazione di un cadavere.

nel caso 1), dunque, basterebbe che gli archeologi si comportassero in questo modo: prima di scavare dovrebbero chiedere il permesso all'autorità (religiosa) della comunità di riferimento fornendo uan giustificazione valida (che può essere lo studio scientifico, la protezione dei reperti, la raccolta in vista della costruzione di un museo che porti benefici alla comunità,.. ci possono essere varie giustificazioni che vanno valutate in funzione del contesto), e si dovrebbero intraprendere gli scavi solo dopo aver ottenuto una tale autorizzazione, e bisognerebbe eseguire gli scavi nel totale rispetto di ogni eventuale condizione posta dall'autorità in questione (se il mio shamano mi dice che si, posso scavare, ma non nei giorni di luna piena, allora non scaverò nei giorni di luna piena).

Del resto, di fatto, questo è quello che spesso già si fa quando si lavora nelle chiese (per svolgere scavi archeologici in una chiesa bisogna in genere avere prima l'autorizzazione da parte della Chiesa, cosa che diventa ancora più fondamentale se si sa che ci sono delle tombe, e soprattutto se sono timbe di santi martiri ecc), è cosa che si fa nei siti islamici e ebraici, è una cosa che si dovrebbe fare con qualsiasi comunità con cui si ha a che fare, siano essi grandi religioni o piccoli shamani nella giungla.

Anche perchè di solito, e di nuovo la testimonianza di Usekar è esemplificativa, quello che le comunità (soprattutto indigene/tradizionali) rimproverano agli archeologi non è tanto il fatto di "scavare" le tombe, quanto piuttosto quello di "profanarle", cioè di scavarle senza il rispetto (e l'autorizzazione) del loro valore funzione (sociale e religiosa) per la comunità stessa.

Io sono sicuro però che se un archeologo chiede prima di scavare (giustificando l'importanza del suo lavoro), non avrà difficoltà a ricevere un'autorizzazione da parte di quello stesso shamano che autorizza i tombaroli, anzi probabilmente verrà persino apprezzato per l'interesse e il rispetto che mostra (ma questo in generale, non solo per le sepolture: quando si mostra rispetto e interesse tutto diventa tutto più facile).

per quanto riguarda invece le sepolture del gruppo 2), quelle di culture ormai scomparse, secondo me il problema non si pone, per lo meno non nel momento dello scavo, ma al massimo si pone nel momento della conservazione dei reperti scavati.

Perseo si chiede cosa penserebbe un egizio, che fece tutta questa fatica per garantire la sopravvivenza del proprio corpo, ad essere estratto dalla sua tomba e portato in un museo. Considerando che l'egizio in questione fece tutto ciò che fece proprio per assicurarsi la preservazione del corpo, ho come l'impressione che non potrebbe che essere entusiasta di sapere che il suo corpo è finito in una teca ad atmosfera controllata, lontano da insetti, muffe ecc dove di fatto le sue probabilità di conservazione sono migliori che nella sua tomba.
Allo stesso modo, ho come l'impressione che non gli dispiacerebbe neppure essere esposto in un museo: al louvre per esempio c'è (o c'era, l'ho vista anni fa) esposta una mummia con accanto la traduzione di un testo che la accompagnava, in cui il defunto si augurava che il suo nome potesse essere letto e ricordato nei secoli a venire. Di fatto tutti i visitatori che passano davanti a quella teca e vedono leggono quel testo esaudiscono il suo desiderio.

Questo per quanto riguarda gli egizi, ma in realtà la cosa è più generale: il motivo principale per cui qualunque cultura ha delle sepolture è per combattere l'oblio, per garantire al defunto che la sua esistenza in un modo o nell'altro sarà ricordata, e quindi la riscoperta e successiva conservazione dei resti non mi sembra in particolare contrasto con il rispetto dei morti in questione e delle loro credenze, anzi.

Al massimo, come detto, il problema che si pone è il tipo di conservazione. Il buon Tutankhamun sarà sicuramente contento di essere finito in una teca ad atmosfera controllata, lo sarà un po' meno di esserci finito in pezzi, e sarà un po' inquieto all'idea di non avere le proprie formule magiche del caso sotto mano.. :huh:

Edited by lama su - 25/7/2011, 18:01
 
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view post Posted on 25/7/2011, 16:58
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CITAZIONE (Perseo87 @ 25/7/2011, 15:15) 
In alcuni musei si tenta, talvolta, di ricreare perfino la tomba fisica, al fine di migliorare ulteriormente la recezione e la fruizione da parte del pubblico.

Sì, però ricreare il contesto comporta anche avere tanto spazio a disposizione nel museo. Cosa non sempre possibile. Molti oggetti sono stipati nei magazzini proprio per mancanza di spazio e spesso sono anche oggetti importanti.
Per il resto, quoto interamente quanto detto da Lama nel post precedente, con il quale, per una volta, sono d'accordo in toto :D La soluzione da lui prospettata penso sia un buon compromesso tra rispetto e necessità di scavo.
 
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view post Posted on 25/7/2011, 18:16
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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A Leda:

CITAZIONE (leda77 @ 25/7/2011, 17:58) 
Sì, però ricreare il contesto comporta anche avere tanto spazio a disposizione nel museo. Cosa non sempre possibile. Molti oggetti sono stipati nei magazzini proprio per mancanza di spazio e spesso sono anche oggetti importanti.

Eh, ma lo so bene, Leda! E' per questo che, poco sopra, ho parlato di un'idea un po' utopica (purtroppo, lo si può fare per una, due, tre tombe al massimo - anche a seconda del museo che le ospita... ma non certo per tutte quelle scavate).

A Lama:

CITAZIONE (lama su @ 25/7/2011, 17:58) 
Il buon Tutankhamun sarà sicuramente contento di essere finito in una teca ad atmosfera controllata, lo sarà un po' meno di esserci finito in pezzi, e sarà un po' inquieto all'idea di non avere le proprie formule magiche del caso sotto mano..

Personalmente, non concordo molto - come già detto - con l'esempio del moderno "spurgo dei cimiteri" in Italia (perché, ripeto, a differenza degli antichi, noi non concepiamo la tomba come una "dimora" vera e propria, e non abbiamo corredi da mettere nelle bare, per assicurare una seconda vita ai defunti: lo spostamento delle ossa dalla loro sede originaria - ma sempre all'interno di un camposanto - quindi, non crea alcun tipo di problema per il defunto moderno).

Al di là di questo dettaglio, comunque, devo ammettere che questo tuo ultimo punto è stato un modo molto simpatico (ed efficace) di riassumere proprio quello che intendevo dire anch'io! ;)
 
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view post Posted on 21/4/2013, 11:53
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Sulla questione, questa è la visione (estremista, a mio modo di vedere) della direttrice del Museo Egizio:

http://www.professioneantropologo.it/2012/...ummie-dal-2015/

Sinceramente, credo che sia un approccio che nulla ha a che vedere né con la la didattica, né con la ricerca scientifica, né con il problema etico: si possono trovare soluzioni diverse di esposizione, ma le giustificazioni addotte dalla direttrice (che pure ha fatto alcune cose decisamente buone sul versante dell'allestimento e dei servizi) sono veramente pretestuose, a mio giudizio.
 
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arm1974
view post Posted on 26/5/2013, 09:54




Bellissimo scambio di opinioni , in certi punti molto introspettivo , ma la morale inevitabilmente va ad intaccare una visione neutrale (forse obbiettiva) delle discussioni .
Complimenti a tutti !
A mio parere la sepoltura è sostanzialmente un comportamento dei vivi fatto sui morti per i vivi . E nel momento stesso che vengono a decadere i legami tra i vivi ed il defunto viene a mancare la funzione della sepoltura .
Mi si può obbiettare che in alcune culture il legame è non tanto personale e la visione è globalmente vista tra mondo dei vivi e mondo dei morti , poco cambia ponendo già in essere un dualismo e un punto di incontro molto forzato .
Temo piuttosto che in molti casi il problema si rivestì di problematiche molto attuali come identità razziali o rivendicazioni identitarie , dove la questione "cimiteri" sia una leva di grosse dimensioni sul l'opinione pubblica .
Il legame con i morti è quanto di più materiale ci possa essere , umano , ma maledettamente materialista , non per nulla serve forzatamente una tomba-altare pre instaurare tale rapporto .
Un discorso con sfumature differenti potrebbe essere quello di sepolture monumentali . Lungi da me pensare a profanazione dei cimiteri , ma in caso di sepolture "ritrovate" , uno scavo e un po' di interesse non fanno altro che rinvigorire le cause della sepoltura .... Una memoria eterna , potrebbe al limite essere la shedatura in una scansia di un magazzino , ma pur sempre meglio che nella benna di uno scavatore o in una cassaforte di un collezionista o .... Di un dittatore (come purtroppo si è visto) .
Resta il fatto che siamo liberi di parlare e di analizzare problemi e problematiche , forse un mondo articolato , ma senza dubbio più stimolante .

Mi scuso con tutti per il livello del mio intervento di "filosofia spicciola" :) !
 
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22 replies since 24/7/2011, 13:45   888 views
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