Comincio questo topic come prosecuzione di una discussione iniziata in privato, fra me e DedaloNur. L'oggetto del dibattito era la lettura (e conseguente interpretazione) delle iconografie presenti sul sarcofago minoico di Haghia Triada (oggi conservato a Creta, al Museo Archeologico di Iraklion). Qui un breve riassunto delle notizie principali, relative al contesto di rinvenimento e alla datazione suddetto reperto:
http://en.wikipedia.org/wiki/Hagia_Triada_sarcophagus.
Qui, invece, metto alcuni links alle iconografie presenti sui lati lunghi del sarcofago:
1)
www.arthistory.upenn.edu/smr04/101910/Slide3.26.jpg (le due facce principali a confronto);
2)
http://pemdas.smugmug.com/Travel/Greece-20...699_q6gAw-L.jpg (scena di tauroctonia);
3)
www.proprofs.com/flashcards/upload/q3624992.jpg (scene di offerta);
Segnalo anche, per completezza, le due immagini riportate sui lati brevi:
a)
www.travel-pictures-gallery.com/gre...ossos-0056.html b)
www.photographersdirect.com/buyers/...imageid=2471326.
Spero che la qualità delle fotografie sia abbastanza buona, così da permettere a tutti un'analisi il più possibile oggettiva e chiara delle scene.
Oggetto del dibattito è divenuta principalmente quella figura che si intravede sul lato lungo del sarcofago, verso la quale i tre uomini (schiavi?) stanno portando in offerta due vitelli e una barchetta votiva (vedi il link n° 2, sul limite destro della scena). La figura eretta di fronte ai tre uomini dovrebbe essere quella del defunto che era stato riposto all'interno del sarcofago stesso. Ma che cos'è nello specifico? Come potete vedere, è, per certi versi, simile alle altre figure maschili del sarcofago: ha i capelli crespi e neri, e la carnagione scura (un tipico accorgimento artistico, questo, che solitamente veniva adottato nell'arte antica, per distinguere gli uomini dalle donne). Più problematiche, invece, sono le ridotte dimensioni, il lungo vestito che avvolge il suo corpo e, soprattutto, l'assenza di braccia e piedi.
Le possibilità a cui eravamo giunti erano tre (Dedalo mi corregga, se sbaglio):
1) Lo spirito del defunto, che osserva i riti perpetrati in suo onore dall'Aldilà.
2) La salma stessa del defunto, sempre in atto di seguire (simbolicamente) i riti funebri.
3) Un idolo iconico del defunto, sostitutivo del suo corpo reale e oggetto di culto da parte di sacerdoti e/o familiari.
Personalmente, ero stato subito spinto, all'inizio, verso la terza ipotesi: a prima vista, infatti, l'immagine mi aveva richiamato alla mente quanto a me noto per il mondo greco, riguardo all'esistenza di xoana lignei, talvolta anche molto semplici, utilizzati come primitive statue di culto. La possibilità di una venerazione del defunto attraverso un piccolo idolo, magari in materiale deperibile, dipinto e ammantato (come accadrà, poi, anche per le statue greche d'età arcaica e classica) mi intrigava. Pratiche analoghe, inoltre, dovrebbero trovare un raffronto anche per il mondo egizio (come, per esempio, nel caso del serdab di Djoser:
http://it.wikipedia.org/wiki/Serdab). E' pur vero, però, che (a che io sappia) non sono mai state trovate tracce di simili statue funerarie nel mondo minoico (non solo a livello archeologico, ma anche iconografico).
Qualcuno ha altre personali proposte da avanzare in merito?