Ostraka - Forum di archeologia

Le iconografie del sarcofago di Haghia Triada, (problemi di interpretazione)

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view post Posted on 21/8/2011, 13:45
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Comincio questo topic come prosecuzione di una discussione iniziata in privato, fra me e DedaloNur. L'oggetto del dibattito era la lettura (e conseguente interpretazione) delle iconografie presenti sul sarcofago minoico di Haghia Triada (oggi conservato a Creta, al Museo Archeologico di Iraklion). Qui un breve riassunto delle notizie principali, relative al contesto di rinvenimento e alla datazione suddetto reperto: http://en.wikipedia.org/wiki/Hagia_Triada_sarcophagus.
Qui, invece, metto alcuni links alle iconografie presenti sui lati lunghi del sarcofago:
1) www.arthistory.upenn.edu/smr04/101910/Slide3.26.jpg (le due facce principali a confronto);
2) http://pemdas.smugmug.com/Travel/Greece-20...699_q6gAw-L.jpg (scena di tauroctonia);
3) www.proprofs.com/flashcards/upload/q3624992.jpg (scene di offerta);
Segnalo anche, per completezza, le due immagini riportate sui lati brevi:
a) www.travel-pictures-gallery.com/gre...ossos-0056.html b) www.photographersdirect.com/buyers/...imageid=2471326.
Spero che la qualità delle fotografie sia abbastanza buona, così da permettere a tutti un'analisi il più possibile oggettiva e chiara delle scene.

Oggetto del dibattito è divenuta principalmente quella figura che si intravede sul lato lungo del sarcofago, verso la quale i tre uomini (schiavi?) stanno portando in offerta due vitelli e una barchetta votiva (vedi il link n° 2, sul limite destro della scena). La figura eretta di fronte ai tre uomini dovrebbe essere quella del defunto che era stato riposto all'interno del sarcofago stesso. Ma che cos'è nello specifico? Come potete vedere, è, per certi versi, simile alle altre figure maschili del sarcofago: ha i capelli crespi e neri, e la carnagione scura (un tipico accorgimento artistico, questo, che solitamente veniva adottato nell'arte antica, per distinguere gli uomini dalle donne). Più problematiche, invece, sono le ridotte dimensioni, il lungo vestito che avvolge il suo corpo e, soprattutto, l'assenza di braccia e piedi.

Le possibilità a cui eravamo giunti erano tre (Dedalo mi corregga, se sbaglio):

1) Lo spirito del defunto, che osserva i riti perpetrati in suo onore dall'Aldilà.
2) La salma stessa del defunto, sempre in atto di seguire (simbolicamente) i riti funebri.
3) Un idolo iconico del defunto, sostitutivo del suo corpo reale e oggetto di culto da parte di sacerdoti e/o familiari.

Personalmente, ero stato subito spinto, all'inizio, verso la terza ipotesi: a prima vista, infatti, l'immagine mi aveva richiamato alla mente quanto a me noto per il mondo greco, riguardo all'esistenza di xoana lignei, talvolta anche molto semplici, utilizzati come primitive statue di culto. La possibilità di una venerazione del defunto attraverso un piccolo idolo, magari in materiale deperibile, dipinto e ammantato (come accadrà, poi, anche per le statue greche d'età arcaica e classica) mi intrigava. Pratiche analoghe, inoltre, dovrebbero trovare un raffronto anche per il mondo egizio (come, per esempio, nel caso del serdab di Djoser: http://it.wikipedia.org/wiki/Serdab). E' pur vero, però, che (a che io sappia) non sono mai state trovate tracce di simili statue funerarie nel mondo minoico (non solo a livello archeologico, ma anche iconografico).

Qualcuno ha altre personali proposte da avanzare in merito?
 
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view post Posted on 23/8/2011, 17:17
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Io opterei per la prima possibilità, non per qualcosa, ma accanto alla figura - sull'estrema destra - in questione mi sembra esserci un abbozzo di porta, che mi sa tanto di rappresentazione di porta dell'aldilà.
 
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view post Posted on 23/8/2011, 19:42
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Innanzitutto, errata corrige:

CITAZIONE
Oggetto del dibattito è divenuta principalmente quella figura che si intravede sul lato lungo del sarcofago, verso la quale i tre uomini (schiavi?) stanno portando in offerta due vitelli e una barchetta votiva (vedi il link n° 2, sul limite destro della scena).

L'oggetto del nostro dibattito si trova nel link n° 3.

Tornando al commento di Leda:

Un'interessante eventualità, quella che hai proposto...
Confesso che non avevo neppure pensato a questa possibilità. Anche se, forse, la rappresentazione è un po' troppo "tagliata" in quel punto, per poterne dare una lettura sicura. Per quanto ne so, per esempio, potrebbe trattarsi anche di una sorta di celletta cultuale (sempre sul modello del serdab egizio), o potrebbe addirittura essere la tomba stessa (sarebbe interessante, in proposito, anche cercare di scoprire che forme avessero le tombe principesche minoiche di questo periodo).

Purtroppo, le informazioni che abbiamo (o, quantomeno, che io ho) sulla cultura minoica sono assai frammentarie e incomplete.
 
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view post Posted on 23/8/2011, 20:54
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Se fosse una celletta però, la statua allora dovrebbe trovarsi dentro e non accanto ad essa. A me sembra invece che il defunto (o meglio la sua anima) stia come attendendo i doni che gli portano i vivi prima di attraversare la soglia che lo divide dal mondo ultraterreno.
 
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view post Posted on 23/8/2011, 21:32
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Ho guardato un po' tra i libri che ho a casa ed ho trovato questo:
Susanne Erbelding, Sabine Albersmeier, Klaus Eckerle
Im Labyrinth des Minos
Kreta - die erste europäische Hochkultur, 2000
ISBN 3-930609-26-6

(Catalogo della mostra tenutasi nel 2001 a Karlsruhe)
Athanasia Kanta, Kreta nach den großen Palästen. Die Minoer und die mykenische Welt (Kreta dopo i grandi palazzi. I Minoici e il mondo miceneo) p. 105-120
A p. 118: "Il sarcofago di Agia Triada mostra inoltre scene con sacrifici non cruenti e offerte votive per il defunto che sta in piedi davanti alla sua tomba" (La sottolineatura è mia).

Edited by dceg - 23/8/2011, 23:25
 
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view post Posted on 23/8/2011, 22:24
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Allora sarebbe la seconda ipotesi, abbiamo sbagliato sia io che Perseo! :(
 
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view post Posted on 23/8/2011, 22:27
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CITAZIONE (leda77 @ 23/8/2011, 23:24) 
Allora sarebbe la seconda ipotesi, abbiamo sbagliato sia io che Perseo! :(

Dato e non concesso che Athanasia Kanta abbia ragione! ;)
 
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view post Posted on 24/8/2011, 11:16
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (leda77 @ 23/8/2011, 23:24) 
Allora sarebbe la seconda ipotesi, abbiamo sbagliato sia io che Perseo!

Tre analoghe ipotesi erano riportate anche in un saggio sui cicli narrativi del sarcofago di Haghia Triada, redatto da Wendy Walgate (che potete ritrovare qui, per intero, in versione pdf: www.walgate.com/pdf/WendyWalgate_HTSEssay.pdf).

In particolare, l'autrice scrive (p. 7):

CITAZIONE
The Figure’s head is level with the chins of the males in the procession and he is either standing or sinking into lower ground. Some scholars believe that he may represent the deceased, a deity or the spirit of the deceased.

Ma non pare che la Walgate si sbilanci per nessuna delle tre (o almeno, non all'inizio - confesso che non ho avuto tempo, in questi giorni, di leggermelo per intero...).
 
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view post Posted on 24/8/2011, 12:29
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CITAZIONE (Perseo87 @ 21/8/2011, 14:45) 
Le possibilità a cui eravamo giunti erano tre (Dedalo mi corregga, se sbaglio):

1) Lo spirito del defunto, che osserva i riti perpetrati in suo onore dall'Aldilà.
2) La salma stessa del defunto, sempre in atto di seguire (simbolicamente) i riti funebri.
3) Un idolo iconico del defunto, sostitutivo del suo corpo reale e oggetto di culto da parte di sacerdoti e/o familiari.

tutto giusto.

l'ipotesi "salma" l'avevo sparata io, mi pare, per spiegare l'assenza di braccia m'è venuto in mente che potessero essere avvolte in un sudario. Ora mi colpisce anche il fatto che l'abito del "defunto o quello che è" sembra simile agli abiti femminili; che la cosa abbia una relazione con il suonatore di cetra (maschio, se accettiamo la distinzione in base al colore) che dall'altra parte accompagna l'offerta delle donne presso l'altare delle bipenni?




 
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view post Posted on 24/8/2011, 13:51
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (DedaloNur @ 24/8/2011, 13:29) 
Ora mi colpisce anche il fatto che l'abito del "defunto o quello che è" sembra simile agli abiti femminili; che la cosa abbia una relazione con il suonatore di cetra (maschio, se accettiamo la distinzione in base al colore) che dall'altra parte accompagna l'offerta delle donne presso l'altare delle bipenni?

Secondo me, il citaredo (o forse, il suonatore di lira) può essere ritenuto, senza troppi dubbi, un maschio (per analogia con gli offerenti di fronte al defunto, e per il colore della pelle). La differenza con i costumi la si nota solo se si prendono come termini di confronto i tre uomini che recano offerte alla tomba (che, secondo me, potrebbero essere tre semplici inservienti/schiavi). La lunga veste, per come la immagino io, potrebbe essere proprio il simbolo di una sua certa importanza, all'interno della gerarchia palatina (contrapposta ad abiti molto più semplici, che dovevano essere appannaggio della servitù).

Peraltro, ricordo che dalle tavolette in lineare B dovrebbe esser noto anche il termine designante questo genere di suonatore (ru-ra-ke-ta). Anche i cantori del TB - come Omero - accompagnavano probabilmente i propri versi con il suono di una lira o di una cetra, e suonatori di questi stessi strumenti dovevano ancora costituire (almeno, in età arcaica) una categoria abbastanza benestante, specialmente se riuscivano a farsi amici alcuni potenti tiranni (come nel caso del mitistorico Arione di Metimna: http://it.wikipedia.org/wiki/Arione_di_Metimna).
 
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mattystella
view post Posted on 29/8/2011, 14:24




Ciao :rolleyes: secondo me il personaggio a destra potrebbe essere il defunto avvolto in una specie di sudario, come Lazzaro nei sarcofagi paleocristiani, e la porta potrebbe essere o la vera porta della tomba o una "porta aeternalis", soggetto che compare spesso nei sarcofagi etruschi, greci, romani, nonchè paleocristiani e che simboleggia il passaggio da questo mondo a quello dell'aldilà.
 
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view post Posted on 29/8/2011, 15:49
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CITAZIONE (mattystella @ 29/8/2011, 15:24) 
secondo me il personaggio a destra potrebbe essere il defunto avvolto in una specie di sudario, come Lazzaro nei sarcofagi paleocristiani, e la porta potrebbe essere o la vera porta della tomba o una "porta aeternalis", soggetto che compare spesso nei sarcofagi etruschi, greci, romani, nonchè paleocristiani e che simboleggia il passaggio da questo mondo a quello dell'aldilà.

Se è corretta l'identificazione che ne dà la Kanta, potrebbe in effetti essere anche la tomba stessa del principe (anche se, ripeto, mi piacerebbe prima vedere i resti di qualche tomba minoica di questo periodo, per poterlo asserire con una certa sicurezza); o forse, come tu dici, potrebbe anche essere, molto più semplicemente, solo un ingresso simbolico (e cioè quello per il mondo dei defunti).

Per quanto riguarda Lazzaro, intendi scene come queste?
www.art-history-images.com/images/s...80509155632.jpg (da un sarcofago della Basilica di San Vitale, a Ravenna);
www.art-history-images.com/images/s...80629122448.jpg (dal sarcofago di Marcia del Museo di Arles).
Sì, in effetti le figure sembrerebbero molto simili; ma, personalmente, instaurerei questo confronto iconografico con qualche tipologia artistica coeva al sarcofago: è un po' difficile confrontare, a livello iconografico, un sarcofago minoico e uno paleocristiano (sono intercorsi fra i due reperti troppi secoli, perché le civiltà che li hanno prodotti possano essersi influenzate e/o ispirate l'una con l'altra). La Walgate (ri)propone il confronto con il mondo egizio, in particolar modo con le cerimonie di "apertura della bocca" dei defunti (di cui trovate un esempio in Wikipedia: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...th_ceremony.jpg). E' pur vero che, nel caso di Haghia Triada, il defunto non è sorretto da un dio o da un sacerdote, come nel caso delle iconografie egizie (e questo non aiuta certo nel determinare con sicurezza la natura del soggetto)...
 
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view post Posted on 29/8/2011, 20:04
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come detto anche io vedo nel personaggio affianco alla porta una salma. però non ci stiamo concentrando troppo su quel particolare senza considerare le altre scene?

certo, la figura senza braccia è luno degli enigmi maggiori del sarcofago, ma non è il solo. il carro trainato da una sorta di ippogrifo cosa significa? se non ricordo male quell'animale fantastico è rappresentato anche negli affreschi di Knosso e altrove.

inoltre, se la figura senza braccia è l'anima del defunto, mi aspetterei che a seguito dei riti funebri, venga trasportata a bordo di una delle due bighe - soprattutto di quella con l'animale fantastico - per un viaggio verso l'al di là. invece nn accade, quindi quelle rappresentazioni hanno un messaggio meno immediato che dovremmo cercare di dedurre , anche se non saprei da dove partire. :P
 
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view post Posted on 30/8/2011, 01:57
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (DedaloNur @ 29/8/2011, 21:04) 
il carro trainato da una sorta di ippogrifo cosa significa? se non ricordo male quell'animale fantastico è rappresentato anche negli affreschi di Knosso e altrove.

inoltre, se la figura senza braccia è l'anima del defunto, mi aspetterei che a seguito dei riti funebri, venga trasportata a bordo di una delle due bighe - soprattutto di quella con l'animale fantastico - per un viaggio verso l'al di là. invece nn accade, quindi quelle rappresentazioni hanno un messaggio meno immediato che dovremmo cercare di dedurre

Infatti, stranamente, non sembra esserci un trasporto del defunto sul carro: a ben vedere, le due figure sul carro dovrebbero essere entrambe femminili (e anche la Walgate le identifica in questo modo, a p. 6). Non ho presenti ippogrifi dipinti negli affreschi di Knosso, puoi fornirci qualche link?

Purtroppo, per il mondo minoico non possiedo molti dati. Per il mondo miceneo, invece, qualcosina in più potrei forse ricostruire. Parto da uno studio in cui mi sono imbattuto durante il periodo di tesi (mentre cercavo materiale sull'associazione di Gorgoni e cavalli nell'arte greca): D. LEVI, La dea micenea a cavallo, in "Studies presented to David Moore Robinson on his seventieth birthday" (a cura di G. E. Mylonas), Vol. 1, Washington University - Saint Louis (Missouri), 1951, pp. 108-125. L'autore analizzava un idoletto consistente in una figura femminile (forse una dea) a cavallo di un equide, proveniente da una tomba risalente al XIII-XII secolo a.C. Simili idoletti (con dee a cavallo) sono noti per Dendra, Argo, Delfi, Tebe, Eleusi e Atene, e, di solito, sono posti entro sepolture di bambini (per questo c'è stato chi ha voluto interpretarli come semplici giocattoli, mentre altri continuano a sostenerne il carattere sacrale). Io credo che potrebbero essere qualcosa di più che semplici balocchi (forse erano davvero idoletti, destinati a guidare e proteggere il giovane defunto nel suo viaggio verso l'Aldilà?).

Ho presenti anche idoletti e affreschi micenei con figure (sempre e solo femminili?) collocate su carri trainati da animali:
a) http://lh5.ggpht.com/-wfdeEyYNGu0/S-9nJjIT...WU/IMG_2124.JPG.
b) www.ou.edu/class/ahi1113/aegean%20J...iot%20Group.jpg.
c) http://cache2.artprintimages.com/p/LRG/53/...400-1200-bc.jpg.
d) www.sikyon.com/Mykinai/Art/images/mykin_ladies.jpg.
Come ho precisato, però, si tratta di divinità micenee, non minoiche (e qui, il contesto è ancora minoico). Che si tratti di divinità ctonie (come Demetra e Persefone), con particolare valenza di psicopompe?
 
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view post Posted on 30/8/2011, 19:49
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mi trovo un po in difficoltà Perseo; dunque, il migliore ingrandimento dell'ippogrifo (o almeno così l'avevo trovato definito..), sarebbe questo:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...ia_Triada_5.jpg

di ippogrifi l'arte minoica, dalla glittica agli affreschi è pienacome certamente saprai meglio di me:
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Knossos_...rone_palace.JPG
hanno la testa di falco e il corpo di leone.
ecco i grifoni alati :
www.daimonas.com/pages/griffin.html

ma ora mi viene un dubbio perchè l'nimale fantastico del sarcofago ha le ali. dunque, questa è micenea:
www.vakras.com/pythia-and-sfinx-pic...ThbsMusm%5D.jpg
questa è minoica:
www.worldisround.com/articles/299200/photo102.html

stando alle ali la figura alata potrebbe meglio esser definita una "sfinge". Bisognerebbe capire come era il "capo" della creatura: se umana o di falco.

Cmq ho un bel libro sui mostri minoici a casa(comprato e mai letto a dire il vero..) , se hai pazienza... :P

Ps:
CITAZIONE
La dea micenea a cavallo, in "Studies presented to David Moore Robinson on his seventieth birthday"

interessantisimo, mi piace troppo il tema.

affermazione che apre autostrade di OT :lol:
CITAZIONE
Come ho precisato, però, si tratta di divinità micenee, non minoiche (e qui, il contesto è ancora minoico). Che si tratti di divinità ctonie (come Demetra e Persefone), con particolare valenza di psicopompe?

e già questa discussione sul sarcofago non è in realtà che un OT di un altra...
:woot_jump.gif:
avanti così.. ;) :cheers.gif:
 
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