Ostraka - Forum di archeologia

Le iconografie del sarcofago di Haghia Triada, (problemi di interpretazione)

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view post Posted on 5/9/2011, 18:25
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CITAZIONE (DedaloNur @ 30/8/2011, 20:49) 
stando alle ali la figura alata potrebbe meglio esser definita una "sfinge". Bisognerebbe capire come era il "capo" della creatura: se umana o di falco.

Mmm, non saprei. La Walgate, nel suo studio sul sarcofago, non parla mai di sfingi, ma di grifoni (così lei li identifica). Per quanto mi riguarda, non so se si possa parlare di sfingi o meno, ma non sono neppure completamente concorde con la Walgate: se non ho frainteso il testo, quella che tu identifichi con una sfinge, per lei dovrebbe essere una coppia di grifoni (trainanti il carro con le due dee), mentre l'altro carro (guidato da personaggi maschili) sarebbe trainato da un agrimi...

Innanzitutto, stando alla colorazione della pelle, non capisco su quale base la Walgate possa parlare, per il secondo carro, di personaggi maschili, e non femminili (se la prassi vale per tutte le scene narrative, perché non dovrebbe valere anche per quelle araldiche?). In secondo luogo, non solo non riesco a vedere i due grifoni di cui lei parla (al massimo, ne distinguo uno!), ma non capisco neppure in base a cosa si possa identificare l'animale (o meglio, stavolta, secondo me, "gli animali"!) sul lato opposto con un agrimi (che dovrebbe essere un capride, originario dell'isola di Creta: http://en.wikipedia.org/wiki/Kri-kri).

Confesso che a me sembrava più una coppia di cavalli... :wacko:
Forse servirebbe un ingrandimento anche di questo lato.

P.s.

La tua idea di una sfinge mi aveva inizialmente attirato (mi era parso di rivederne, fra l'altro, anche alcuni tratti del volto, in quell'iconografia così rovinata); ma poi ho ripensato, in generale, alla figura della sfinge, e mi è parso strano immaginarla in questo contesto: la sfinge può benissimo avere una valenza ultraterrena, ma non mi pare di averne mai vista, nell'arte egea, una aggiogata a un carro. Ho ben in mente anche scene con sfingi presenti nell'arte orientale in generale, ma si tratta sempre di creature impiegate come motivo decorativo, in composizioni araldiche o in scene di caccia e teromachia; per questo, (nonostante le sue possibili valenze funerarie) mi suona strano immaginarla imbrigliata a un carro...
 
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view post Posted on 6/9/2011, 08:27
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ma non proponeva d identificare con gli agrimi, le bestie portate in sdacrificio dagli offerenti? per intenderci meglio, dai due uomini che van verso la figura senza braccia?

Hai ragione ad essere perplesso sulla sfinge, non convince molto anche me. ma resta il fatto che la figura aggiogata è incomprensibile: almeno dalle foto. forse a studiare dla figura dal vero s potrebbero confrontare gli arti inferiori con quelli di altri grifoni.

gli studiosi dovrebbero proporre questi argomenti quando, spiegano un immagne così deteriorata.

manteniamo per adesso come più probabile che sia il Grifo animale sacro ad Apollo e poi a Dioniso soprattutto quando in quest'ultimo si accentuano, nel V -IV secolo, gli aspetti "inferi" per dirla in modo sintetico, e senza voler provocare i soliti O.T. ;)



 
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view post Posted on 6/9/2011, 11:09
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CITAZIONE (DedaloNur @ 6/9/2011, 09:27) 
ma non proponeva d identificare con gli agrimi, le bestie portate in sdacrificio dagli offerenti? per intenderci meglio, dai due uomini che van verso la figura senza braccia?

No no, si riferisce proprio al carro con quell'animale (o animali?) nero. Lei ritiene che sia un agrimi (cfr. p. 30)... Forse sarà un po' troppo piccola l'immagine che ho trovato, ma, sinceramente, a me sembrava più un carro trainato da una coppia di cavalli neri (siamo, peraltro, in un periodo in cui il cavallo poteva già esser stato introdotto a Creta). L'unico dubbio mi era venuto osservandone le zampe (che non mi sembrano, in effetti, zoccoli di cavallo) e quelle che io credevo essere orecchie dritte (che potrebbero anche essere, invece, due piccole corna)... In ogni caso, anche il cavallo potrebbe avere un'indubbia valenza funeraria. Ora che ci penso, mi sembra di essermi imbattuto, durante la mia tesi, in casi di sacrifici di cavalli noti anche per l'isola di Creta (purtroppo non ho a portata di mano il testo di riferimento, ma ricordo che era uno studio di E. Beval: Representations of animals in sanctuaries of Artemis and other Olympian deities, Oxford, 1986).
 
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view post Posted on 6/9/2011, 11:38
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CITAZIONE (Perseo87 @ 6/9/2011, 12:09) 
Forse sarà un po' troppo piccola l'immagine che ho trovato, ma, sinceramente, a me sembrava più un carro trainato da una coppia di cavalli neri (siamo, peraltro, in un periodo in cui il cavallo poteva già esser stato introdotto a Creta). L'unico dubbio mi era venuto osservandone le zampe (che non mi sembrano, in effetti, zoccoli di cavallo) e quelle che io credevo essere orecchie dritte (che potrebbero anche essere, invece, due piccole corna)...

Rettifico: si tratta effettivamente di un agrimi. Se si osserva bene, si riescono a vedere le corna bianche davanti e le orecchie nere sul retro. Inoltre, l'identificazione con un capride è già stata avanzata anche da altri studiosi; un articolo interessante da leggere potrebbe essere quello di T. Small, citato in fondo alla pagina di Wikipedia, sul sarcofago di Haghia Triada (A Goat-Chariot on the Hagia Triada Sarcophagus, in AJA, Vol. 76, n° 3). Un caso singolare di un simile carro divino, guidato da un dio maschile e trainato da capre, ritorna anche nella mitologia vichinga (anche se, ovviamente, siamo in una terra e in un'epoca assai distanti da questo campo di studio: http://en.wikipedia.org/wiki/Tanngrisnir_a...anngnj%C3%B3str).
 
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view post Posted on 6/9/2011, 14:38
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Lasciando da parte il confronto con il carro di Thor, non ricordavo di aver mai visto raffigurazioni di carri trainati da caprette (almeno, non per quanto riguarda l'archeologia classica). Facendo una rapida ricerca in rete, invece, ne ho trovato sporadiche rappresentazioni (anche se molto più tarde). Eccone un paio di esempi:

1) www.flickr.com/photos/antiquitiesproject/4444876398/.
Si tratta di un orcetto per vino (chous), di tarda età classica, su cui sono raffigurati due bambini: il primo corre portando un chous in mano, mentre l'altro lo insegue su un carretto trainato da una coppia di caprette. Non so, ma è probabile che questo tipo di gioco fosse abbastanza diffuso in età classica, fra i bambini (non è l'unica scena di questo tipo che ho riscontrato in rete).

2) www.coinarchives.com/2255ac4be42214.../thumb00157.jpg.
Questo denario di C. Renio (150-125 a.C.) riporta, sul verso, una raffigurazione di Iuno Sospita, alla guida di un carro trainato da caprette.
Iuno Sospita era una divinità italica, molto venerata nel Lazio (specialmente a Lavinium), spesso raffigurata con corna caprine o vestita di pelle di capra (come una leonté); qui una sua statua, oggi ai Musei Vaticani: www.flickr.com/photos/xerxespersepolis/529798480/; qui, invece, una sua antefissa, oggi a Palazzo Altemps: www.araldodeluca.com/DATA/POSITIVI/preview/13339.jpg.

Non so se sia mai stata documentata, nel mondo minoico, una dea o un dio sopra un carro trainato da capre (ovviamente, escludendo il caso del sarcofago); ma so per certo che la capra (sia pascente che rampante) compare su molti sigilli minoici, singolarmente o in associazione a dee o sacerdotesse. L'unica figura di capra che riesco a ricollegare, al momento, direttamente alla mitologia cretese è quella di Amaltea, la capra che allevò Zeus bambino, nell'antro del Monte Ida.
Anche nel mondo miceneo le capre dovevano rivestire un ruolo non certo irrilevante, a livello mitologico e religioso: esse sono presenti in un famoso avorio miceneo da Minet el-Beida, ai lati di una dea che offre loro del cibo (www.lessing-photo.com/p2/080210/08021003.jpg), e anche in un frammento di affresco dalla cd. Casa Tsountas del Cult Centre di Micene (www.odysseyadventures.ca/articles/m...resco-asses.png) - affresco che, a sua volta, secondo me, potrebbe essere confrontato con l'incisione presente su un anello d'oro del Museo di Atene, in cui è rappresentata una scena di offerta a una dea/sacerdotessa, da parte di personaggi mascherati da animali: http://rolfgross.dreamhosters.com/Box/Trav...sProcession.jpg. Ma non spingiamoci oltre, perché siamo già al confine del topic...

CITAZIONE (DedaloNur @ 6/9/2011, 09:27) 
manteniamo per adesso come più probabile che sia il Grifo animale sacro ad Apollo e poi a Dioniso soprattutto quando in quest'ultimo si accentuano, nel V -IV secolo, gli aspetti "inferi" per dirla in modo sintetico, e senza voler provocare i soliti O.T.

Anche su questo punto, non serve andare in O.T. (o almeno, non troppo).

Ho trovato interessante questo legame del grifone con Dioniso (di cui, confesso, ero all'oscuro). Anche in questo caso, non sono molti i pezzi in cui questi due soggetti sono associati, ma qualcosa ho trovato anche sul loro conto:

1) http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm..._Louvre_M10.jpg.
Questa pelike del Louvre, attribuita al Pittore di Pasithea (380-370 a.C.) e proveniente dalla Cirenaica, mostra un giovane Dioniso, armato di tirso, mentre guida un carro divino, trainato da una pantera (suo animale araldico), da un grifone e da un toro (strettamente legato al dio, a livello mitologico).

2) www.forumancientcoins.com/gallery/d...lbum=2664&pos=2.
Qui, invece, è riportata la foto di un tetrobolo proveniente da Abdera (in Tracia), con un grifone alato sul recto e il volto di Dioniso, di profilo, sul verso. Il pezzo è databile agli anni compresi fra il 386/85 e il 375 a.C.

Si tratta, comunque, in entrambi i casi, di reperti che (come anche tu stesso dicevi) si datano non prima del IV secolo a.C. Non so per quale motivo, in questo periodo, Dioniso possa esser stato associato al grifone (e, ancora più, non so se si possa ritenere tale associazione valida già a partire dall'età del TB).
 
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