Ostraka - Forum di archeologia

Streghe e case delle streghe

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lama su
view post Posted on 10/9/2011, 09:03




Questa settimana sono incappato in una cosa curiosa su cui mi piacerebbe discutere qui con voi.
Si tratta di una casa, una bellissima casa a due piani, quasi interamente in legno, precedente al XVI secolo, che era situata nel comune di Malvaglia, in Valle di Blenio (la valle del canton Ticino che porta al passo del Lucomagno).
La casa è parecchio interessante per la qualità di conservazione e per la struttura, però possiede un dettaglio che è veramente intrigante: praticamente tutti gli accessi, sia porte sia finestre, recano (o sulle porte stesse, o sui montanti) delle incisioni con simboli cristiani (croci, IHS, croci + IHS,...).
Ora, la spiegazione usuale è che questi simboli fossero dovuti alla funzione di canonica della casa in questione, o addirittura ad una possibile permanenza in questa casa di San Carlo Borromeo nel suo viaggio nelle valli alpine (fra le iscrizioni compare anche una data che potrebbe coincidere con questa visita).

La cosa, però, a me non convince troppo. Prima di tutto, non mi sembra di aver mai visto delle incisioni di questo tipo in una canonica, e in effetti non ne vedo neppure troppo il senso o l'utilità: in una canonica, capirei il simbolo delle croce sopra la porta principale, ma perchè marcare sistematicamente tutte le entrate con croci e soprattutto con IHS?

Al contrario, l'idea di mettere dei simboli religiosi a tutte le aperture di un edificio mi fanno pensare piuttosto ad una sorta di rituale di protezione, per difendere la casa e impedire l'accesso a spiriti maligni. In tantissime culture gli accessi reali, e qualsiasi tipo di buco in generale, sono considerati anche accessi magici, e visto che è da tali accessi che entra il male, in molte culture esiste l'uso di apporvi marchi magici, o religiosi, per difenderli. Un esempio che mi viene in mente è l'uso ebraico di appendere una piccola pergamena con alcuni versi della Bibbia sugli stipiti delle porte, oppure l'uso in certe regioni della svizzera tedesca di appendere i rami di certe piante specifiche, considerate magiche, sopra a porte e finestre per impedire l'accesso agli spiriti.

Ora, in Ticino, che io sappia, non è cosa usuale proteggere le case in questo modo, quindi se i segni su questa casa sono veramente una protezione magica contro il male, deve esserci stato un evento preciso per giustificarla. E in effetti, ed è qui che la cosa diventa intrigante, c'è un evento storico preciso che potrebbe esserne la causa.

Le valli alpine, anche se importanti vie di passaggio, sono sempre state un po' isolate dalle autorità centrali. nelle valli spesso sono sopravvissuti usi e pratiche antiche, e allo stesso tempo le valli sono spesso stati nascondiglio di persone o gruppi che preferivano non farsi notare troppo. In valle di Blenio ancora oggi esistono delle costruzioni (forse un sistema di edifci di segnalazione in origine) che sono popolarmente chiamate le "case dei pagani" (che sia vero o no non è importante, è importante che vi sia una tradizione popolare al riguardo) e ci sono anche vaghi ricordi di una presenza ebraica nella valle. Inoltre, attraverso il passo del Lucomagno, la valle di Blenio era in diretto contatto con il nord delle Alpi, e con le varie correnti (e predicatori) riformate molto attive nella svizzera tedesca.

La visita di Carlo Borromeo nelle valli Ticinesi si inserisce anche in questa prospettiva: se da un lato Borromeo si mette in viaggio per conoscere le valli e aiutare dove può i valligiani (si dice per esempio che sia stato lui a introdurre in Ticino il mais -chiamato "Carlon" nel nostro dialetto-), dall'altro la sua missione è anche quella di rinforzare il cattolicesimo imponendo le decisioni del consiglio di Trento ed estirpando il male. E ciò avviene per mezzo dell'inquisizione e si realizza in una nuova ondata di processi alle streghe. Solo in valle Mesolcina, la valle che porta al passo del San Bernardino, la vista di Carlo Borromeo coincide con 150 processi per stregonerie e 11 condanne al rogo.

In realtà la visita di Borromeo non fa altro che rinvigorire una caccia alle streghe che nelle valli dell'alto Ticino era iniziata già da qualche tempo. Non so esattamente quando sono attestati i primi processi, ma so che di sicuro una strega venne bruciata in valle Leventina già attorno al 1450.

La valle di Blenio non sfugge a questo fenomeno, e dunque considerando tutto ciò, tornando alla nostra casa, mi domando se tutti quei simboli cristiani su porte e finestre, piuttosto che essere legati alla funzione di canonica, non vadano piuttosto messi in relazione con i processi alle streghe, o come forma di protezione da parte dei proprietari contro gli spiriti maligni che sembravano infestare la valle, o come forma di esorcismo o purificazione contro uno "spirito maligno" che in quella casa aveva vissuto e magari era stato condannato per stregoneria.

Cosa ne pensate? Qualcuno di voi conosce dei paralleli, in un senso o nell'altro? Cioè, qualcuno di voi conosce esempi di canoniche marcate con segni di questo tipo, o viceversa di case protette o purificate in questo modo in associazione ad una condanna per stregoneria?
 
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view post Posted on 10/9/2011, 09:49
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Davvero interessante!

Hai la possibilità di consultare il Handwörterbuch des deutschen Aberglaubens? Io purtroppo sono lontano da ogni biblioteca e non l'ho trovato in rete.
 
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view post Posted on 10/9/2011, 11:53
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Mi associo a Dceg.

Purtroppo, non mi intendo molto di archeologia e cultura medievale. Indubbiamente, il segno della croce veniva usato con funzione apotropaica già dai primi secoli dell'era cristiana. Proprio in questi giorni, mentre preparavo gli esami di Topografia antica, mi sono imbattuto in una serie di croci e cristogrammi in mattoni, realizzati dai muratori che parteciparono, a Roma, alla costruzione delle Mura Aureliane (inserite nelle mura stesse, anche se non mi sembra sempre in prossimità di porte). So che, a Edessa, il Mandylion era esposto sulla porta della città. Simboli e reliquie della tradizione cristiana veniva spesso impiegati come apotropaia negli edifici e nelle mura urbane. Talvolta, le croci potevano anche essere raffigurate sui pavimenti (per esempio, nei mosaici). Nel VI secolo, il 'Codex Iustinianus' vietò tale pratica (I.8: "Nemini licere signum salvatoris Christi vel in silice vel in marmore aut sculpere aut pingere"); ma, indubbiamente, questa concezione della croce come simbolo apotropaico continuò a caratterizzare la cultura cristiana (con una valenza che ancora oggi sopravvive, pur non essendo, in teoria, proprio di questo simbolo).

Mi parrebbe piuttosto strano, comunque, pensare a un esorcismo: se le streghe venivano prese e bruciate sul rogo, senza troppi complimenti, anche una casa ritenuta invasa da presenze maligne poteva essere bruciata (tanto più che questa era quasi interamente in legno), no? Io penserei più a una forma superstiziosa di protezione... Ma ripeto, non è il mio campo, quindi potrei anche sbagliarmi.
 
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view post Posted on 10/9/2011, 14:21
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Che i simboli siano legti ai processi alle streghe mi pare, ma solo così a naso, meno provabile che l'ipotesi che appunto i simboli abbiano valore apotropaico e servano ad impedire che gli spiriti maligni, quali essi siano, entrino in casa. Magari ai tempi dei processi alle streghe questi spiriti giravano spesso per la valle di Blenio!

Ho trovato in rete: Schweizerisches Archiv für Volkskunde = Archives suisses des traditions populaire (http://retro.seals.ch/digbib/vollist?UID=s...wse&id2=browse4) e farò un po' di ricerche, per vedere se c'è qualcosa in merito.

Edited by dceg - 10/9/2011, 15:49
 
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view post Posted on 10/9/2011, 14:49
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (dceg @ 10/9/2011, 15:21) 
Che i simboli sinolegti ai processi alle streghe mi pare, ma solo così a naso, meno provabile che l'ipotesi che appunto i imboli abbiano valore apotropaico e servano ad impedire che gli spiriti maligni, quali essi siano, entrino in casa.

L'utilizzo della croce come simbolo esorcizzante è ben documentato, anche dall'archeologia greca e romana: spesso, per esempio, un normalissimo kouros poteva essere interpretato come l'effige di una divinità pagana (ipostasi del demonio, nella mentalità dei primi cristiani); per questo, l'opera subiva una vera e propria vandalizzazione, che prevedeva anche l'incisione di segni cruciformi sul volto. Un caso a me noto è quello del kouros di Aristodico, conservato al Museo Nazionale di Atene (di cui, fortunatamente, sono riuscito a trovare un ingrandimento del volto: www.flickr.com/photos/frenchieb/5928257416/). Ben più evidente è il caso di questo ritratto di Germanico, oggi al British Museum, che mostra una croce in mezzo alla fronte: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Bust_of_Gemanicus.jpg.

In questi casi, però, si tratta di statue (o meglio, di 'idoli'), incarnanti quei falsi dèi che la Bibbia più volte condanna. Sfregiare queste immagini e incidervi sopra il segno della croce era un modo per annientarne il potere. Nel caso delle abitazioni, invece, sembra pure a me meno probabile un impiego della croce a questo stesso fine. Pensando proprio alle Mura Aureliane (sebbene io mi renda ben conto che siamo in tutt'altra epoca e contesto), io resto più propenso a interpretare questi simboli, incisi sulle porte, in senso apotropaico.
 
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view post Posted on 10/9/2011, 16:03
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Ho trovato che il simbolo della croce era, assieme ad altri anche di origine pagana, utilizzato in froma apotropaica nelle Stavkirke (http://it.wikipedia.org/wiki/Stavkirke) scandinave. Certo siamo geograficamente, culturalmente e nel tempo alquanto lontani dall'esempio della Valle di Blenio.

A proposito, qui in Germania come credo però altrove, Austria, Svizzera, Alto Adige, all'Epifania girano ragazzi vestiti da Re Magi che raccolgono offerte e scrivono col gesso sull'architrave della porta di ingresso dell casa la "formula magica" 20+C+M+B+11.
Esistono diverse varianti, le prime due e le ultime due cifre sono quelle dell'anno in corso, le lettere sono le iniziali di: Christus mansionem benedicat, ma anche dei nomi dei Re Magi.
http://de.wikipedia.org/wiki/Sternsinger
http://en.wikipedia.org/wiki/Star_Boys%27_Singing_Procession
Non vorrei sbagliare ma mi par di ricordare sugli architravi di case nelle Alpi la sigla IHS
 
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view post Posted on 10/9/2011, 17:17




CITAZIONE (Perseo87 @ 10/9/2011, 12:53) 
Mi parrebbe piuttosto strano, comunque, pensare a un esorcismo: se le streghe venivano prese e bruciate sul rogo, senza troppi complimenti, anche una casa ritenuta invasa da presenze maligne poteva essere bruciata (tanto più che questa era quasi interamente in legno), no?

eh.. È una cosa che mi sono chiesto anch'io, però considera che ad essere condannati per stregoneria erano individui singoli, non interi nuclei famigliari, e in una casa in genere convivevano varie generazioni, quindi più persone. Se quindi delle persone della famiglia del condannato era permesso rimanevano nella casa, esse avevano tutto l'interesse a "esorcizzarla". Dico "se era permesso loro rimanere", perchè in effetti ai processi per stregonerie seguivano spesso espropri o comunque danni economici non indifferenti (a volte è possibile che i processi alle streghe fossero motivati anche dal desiderio di ottenere i beni di questa o quella famiglia), e ancor di più in questo caso, se la casa in questione fu espropriata a un condannato il nuovo proprietario avrebbe avuto tutto l'interesse a esorcizzare la casa, piuttosto che bruciarla.

CITAZIONE
Che i simboli siano legti ai processi alle streghe mi pare, ma solo così a naso, meno provabile che l'ipotesi che appunto i simboli abbiano valore apotropaico e servano ad impedire che gli spiriti maligni, quali essi siano, entrino in casa. Magari ai tempi dei processi alle streghe questi spiriti giravano spesso per la valle di Blenio!

ci sono però due elementi che mi fanno pensare che debba esserci di più di una semplice e "generale" pratica di protezione. Il primo è che se fosse stata pratica comune proteggersi dal male (un "male" generico, diciamo) in questo modo, allora dovrebbe essere anche cosa comune trovare dei segni di questo tipo sulle case della regione. Se era una "paura comune", quella degli spiriti maligni, senza legami con eventi specifici ma piuttosto legata ad una superstizione diffusa, allora dovrebbe essere comune anche questo tipo di protezione. Invece, che sappia io, questo è un caso piuttosto unico (da qui l'interpretazione attuale che fosse una canonica, cioè una casa "speciale" all'interno del villaggio).
Che fossero simboli di protezione mi sembra chiaro, vista la posizione su porte e finestre, però quello che mi domando è perchè una tale protezione si era necessaria proprio per quella casa precisa?
Preciso però che non ho ancora avuto tempo e occasione di verificare più approfonditamente, e non so neppure quante siano nella regione le case del periodo in questione sopravvissute. Potrebbe anche essere che sia un unicum semplicemente perchè è l'unica sopravvissuta. Per il momento non lo so.
Il secondo aspetto è che, come detto, fra le iscrizioni compare anche una data, che quindi sembra richiamare un evento puntuale, cronologicamente definito, non una semplice pratica comune.

Però appunto, come te perseo neanche io conosco molto il periodo in questione, e per questo mi piacerebbe sapere se ci sono dei paralleli in un senso o nell'altro..

Un altra cosa che mi piacerebbe fare, è andare a consultare i documenti d'archivio riguardanti i processi alle streghe nella valle in questione, per vedere se si può trovare qualche evento particolare connesso alla data delle iscrizioni, o qualche riferimento che possa essere ricondotto alla casa in questione. Purtroppo però, non so se e quando avrò il tempo di farlo (neanche per consultare il libro che mi suggerisci dceg, che cmq mi sono segnato).. :(

CITAZIONE
Non vorrei sbagliare ma mi par di ricordare sugli architravi di case nelle Alpi la sigla IHS

per caso ti ricordi in che parti delle Alpi?

 
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view post Posted on 10/9/2011, 21:06
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CITAZIONE
il libro che mi suggerisci dceg

Si tratta di un'opera monumentale in 10 volumi! Io la conosco perché la mia analista didatta a Zurigo la usava talvolta per cercare riscontri simbolici. (http://de.wikipedia.org/wiki/Handw%C3%B6rt...en_Aberglaubens)

CITAZIONE
ti ricordi in che parti delle Alpi

Forse Alto Adige, ma potrebbe essere un falso ricordo. Immagini religiose sulle case sono dfiffuse in Baviera e Tirolo.
http://de.wikipedia.org/wiki/L%C3%BCftlmalerei
http://fr.wikipedia.org/wiki/L%C3%BCftlmalerei

In effetti, se la casa fosse l'unica a presentare i simboli ovunque, la deduzione che ci sia un motivo particolare è logica.

Edited by dceg - 10/9/2011, 22:10
 
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*Gibo*
view post Posted on 10/9/2011, 21:10




Leggendo, in un primo tempo mi era venuta in mente la possibilità che l'edificio fosse stato di proprietà di una confraternita o di un ordine religioso. L'uso di contrassegnare gli edifici di proprietà con simboli o lettere era in questo senso comune nelle città medievali (avendo in mente la Toscana credo di poterti trovare esempi sia a Firenze che Siena).
Però mi lascia un po' dubitoso il fatto che non ci siano riscontri in questo senso in altri edifici nè nella tradizione del luogo e allo stesso tempo anche l'insistenza con cui compaiono questi simboli su ogni apertura.
 
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view post Posted on 10/9/2011, 21:15
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Wikipedia tedesca cita en passant l'uso del monogramma di Cristo IHS su case contadine, senza ulteriori precisazioni.
Qui ancora un richiamo all'uso di segni con funzioni augurali o apotropaiche.
http://de.wikipedia.org/wiki/Hausinschrift#Zeichen
Purtroppo ilmateriale che trovo è quasi solo in lingua tedesca, anche perché si riferisce a quell'area linguistica.
 
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*Gibo*
view post Posted on 10/9/2011, 21:28




Dimenticavo, non so se è stato detto ma la croce e il monogramma IHS sono simboli ricorrenti nell'emblema dei Gesuiti.
 
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view post Posted on 10/9/2011, 21:53
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CITAZIONE (*Gibo* @ 10/9/2011, 22:28) 
Dimenticavo, non so se è stato detto ma la croce e il monogramma IHS sono simboli ricorrenti nell'emblema dei Gesuiti.

È vero, ma il Critsogramma IHS è precedente ai gesuiti, che lo adottarono.

Una domanda:la costruzione tutta in legno mi fa pensare ai Walser (http://it.wikipedia.org/wiki/Walser), in quanto in genere in Ticino predomina la pietra. L'unico comune Walser in Ticino è però Bosco Gurin. Forse in passato c'erano anche altri gruppi.
 
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*Gibo*
view post Posted on 10/9/2011, 21:55




Sì è vero.
Stavo ancora pensando alla possibile proprietà da parte di un ordine religioso o comunque alla presenza del simbolo legata alla diffusione dell'ordine stesso.

Mi sembra anche interessante sottolineare l'attività dei gesuiti nell'inquisizione e in generale nel periodo della controriforma (proprio al pari dello stesso Borromeo).
 
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view post Posted on 10/9/2011, 22:15
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Un articolo sulle quattro case in legno del secolo XIII della frazione Dagro di Malvaglia dovrebbe trovarsi qui:
La Regione Ticino, 2 agosto 2008
Citato in: www.malvaglia.ch/Il%20lastrone%20di%20Dagro.pdf
Purtroppo la ricerca fatta (www.laregione.ch) non ha dato risultati
 
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view post Posted on 11/9/2011, 08:00




CITAZIONE (*Gibo* @ 10/9/2011, 22:10) 
Leggendo, in un primo tempo mi era venuta in mente la possibilità che l'edificio fosse stato di proprietà di una confraternita o di un ordine religioso. L'uso di contrassegnare gli edifici di proprietà con simboli o lettere era in questo senso comune nelle città medievali (avendo in mente la Toscana credo di poterti trovare esempi sia a Firenze che Siena).

CITAZIONE
Dimenticavo, non so se è stato detto ma la croce e il monogramma IHS sono simboli ricorrenti nell'emblema dei Gesuiti.

molto interessante.. queste due osservazioni potrebbero andare nel senso di un'altra possibile interpretazione che mi è venuta in mente ieri sera, e cioè che la casa in questione non fosse tanto di un condannato, quanto piuttosto degli inquisitori stessi (o come alloggio durante la loro permanenza nella valle, o come luogo dove si svolgevano gli interrogatori ecc). La necessità di proteggere magicamente un edificio del genere sarebbe evidente, e anche il monogramma IHS acquisirebbe una bella giustificazione.

Sarebbe interessante andare a vedere se vi sono altri esempi di case o edifici usati dagli inquisitori che presentano dei simboli simili.

CITAZIONE
Una domanda:la costruzione tutta in legno mi fa pensare ai Walser (http://it.wikipedia.org/wiki/Walser), in quanto in genere in Ticino predomina la pietra. L'unico comune Walser in Ticino è però Bosco Gurin. Forse in passato c'erano anche altri gruppi.

è vero, il legno è tipico dei Walser, però almeno in origine, non esclusivo. Probabilmente in origine la maggior parte dei villaggi alpini era in legno, nei secoli però molti dei villaggi alpini furono devastati da incendi, ai quali seguiva poi la ricostruzione in pietra. Un ottimo esempio è Airolo (alle porte della galleria del San Gottardo), dove la casa più vecchia del paese è anche l'unica in legno. Tutte le altre sono bruciate nei vari incendi e sono state sostituite da case in pietra.

CITAZIONE
Wikipedia tedesca cita en passant l'uso del monogramma di Cristo IHS su case contadine, senza ulteriori precisazioni.
Qui ancora un richiamo all'uso di segni con funzioni augurali o apotropaiche.
http://de.wikipedia.org/wiki/Hausinschrift#Zeichen
Purtroppo ilmateriale che trovo è quasi solo in lingua tedesca, anche perché si riferisce a quell'area linguistica.

eh, non mi sorprende, in effetti nel nord delle alpi sono spesso più attenti a questi dettagli della vita contadina.

CITAZIONE
Un articolo sulle quattro case in legno del secolo XIII della frazione Dagro di Malvaglia dovrebbe trovarsi qui:
La Regione Ticino, 2 agosto 2008
Citato in: www.malvaglia.ch/Il%20lastrone%20di%20Dagro.pdf

si conosco questo articolo, però non mi sembra dica nulla di specifico. eh.. quelli sollevati qui sono altri problemi interessanti, anche se personalmente non sono del tutto convinto dell'interpretazione ebraica. Altro argomento che meriterebbe di essere approfondito
 
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