Ostraka - Forum di archeologia

Pacificatori del passato vs bellicisti (irrealistici)

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view post Posted on 1/6/2012, 01:31
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CITAZIONE (massinissa @ 31/5/2012, 23:29) 
Sinceramente no. Anche perchè da come conosco io le vicende di questo periodo, mentre le statue stele appaiono lungo l'eneolitico, il campaniforme risulta in una fase finale del periodo. Quando le prime già venivano prodotte. E' indicativo infatti di esse e in particolare nelle loro rappresentazioni maschili, il pugnale tipo Remedello, che ha praticamente una durata di vita per tutto l'eneolitico italiano.

quindi secondo te sarebbero fenomeni separati?

la domanda m'è venuta in mente notando che stando alla teoria che riporta Bronzew
CITAZIONE
le statue-menhir pare che mostrino somiglianze con le statue stele-kurgan della cultura di Yamna (J.P.Mallory - EIEC) e più in particolare della sotto-cultura di Kemi Oba localizzata in Crimea...queste somiglianze fra le statue stelle delle steppe (che sono più antiche) e quelle dell'Europa occidentale sono in qualche modo da accostare con le "ondate kurgan" (in particolare la terza) ? o i due gruppi hanno avuto una nascita indipendente fra loro ?

cultura di Yamna che qualcun altro ritiene essere la patria del "campaniforme"

CITAZIONE
David W. Anthony , riprendendo la tesi della Gimbutas , ha recentemente (2007) indicato la pianura ungherese (fortemente "kurganizzata" attorno al 3100 a.C. (terza ondata kurgan) da immigrati provenienti dalle steppe che importarono la cultura di Jamna) come territorio d'origine della cultura del vaso campaniforme da dove si sarebbe espansa verso ovest [4].

http://it.wikipedia.org/wiki/Cultura_del_vaso_campaniforme

però non so di statue stele nella piana ungherese.

tuttavia, il campaniforme e le statue coincidono almeno parzialmente per macro aeree. entrambi i fenomeni abbracciano l'italia insulare e centro settentrionale, la spagna, la francia atlantica e mediterranea.

 
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massinissa
view post Posted on 1/6/2012, 08:04




Per quanto riguarda la Penisola italiana, credo che i due fenomeni siano ascrivibili a diverse "ondate" culturali seppur facenti parte del medesimo periodo. E' il fatto che le statue stele arrivano da noi sulla scia del fenomeno anche paneuropeo del megalitismo (e comunque in Italia, non da tutte le culture è accolto ed è presente!). Se poi l'origine sia da ricercare in altre zone anche più esterne al continente europeo e in tempi più antichi, va da sè. Il campaniforme può aver subito diciamo così, la stessa sorte! Formatosi tra genti Kurgan nelle steppe euroasiatiche e poi diffuso in modo più o meno veloce in Europa e quindi anche da noi. Ma c'è da notare, che quest'ultima cultura arriva in Italia alla fine del periodo, ma non è il solo territorio che la vede nell'ultimo scorcio dell'eneolitico. Il campaniforme, sembra qualcosa di improvviso, di eclatante e estremamente ben accetto tanto da divenire quasi immediatamente un fenomeno unitario e che unisce tutto il continente, dalla Svezia alla Grecia. Ma sempre alla fine dell'età del rame. Tant'è che dopo scompare (a parte i fenomeni di tradizione campaniforme che tentano di farlo rimanere in vita), lasciando alla prima età del bronzo altre culture e altri fenomeni. Che poi campaniforme e statue stele (così come altri aspetti del megalitismo italiano) per un certo periodo coincidano è altrettanto vero. Anche perchè statue stele e aspetti megalitici avranno una durata ben più lunga del campaniforme stesso, e quindi per un certo lasso di tempo hanno percorso lo stesso iato temporale.
 
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view post Posted on 1/6/2012, 09:02
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Che poi campaniforme e statue stele (così come altri aspetti del megalitismo italiano) per un certo periodo coincidano è altrettanto vero

già infatti mi vengono in mente i casi diversi di Lunigiana, Corsica, Sardegna. in LUnigiana e Corsica, la tradizione dei menhir e poi delle statue mnhir sopravvive sino addirittura all'età del ferro, almeno questo è il caso della Lunigiana, mentre per la Corsica si può arrivare almeno all'anno 1000 a.C per le ultime statue stele.

non so de sia anche il caso della Lunigiana ma per la Corsica, si può parlare della cultura torreana come una cultura nata dall'epicampaniforme;

Invece in Sardegna l'arrivo del campaniforme vero e proprio nell'ultima fase dell'eneolitico coincide con la presenza delle statue stele (prodotte cmq molto prima ) mentre proprio con l'epicampaniforme questa tradizione scultorea si ferma, anche se magari era in crisi già da prima.

ma in altre zone d'italia contraddistinte dall'epicamapaniforme come la cultura di Polada, oppure la Toscana del bronzo antico sembra che i due fenomeni non abbiano mai coesistito.

Poi ci sarebbe la Spagna, dove viceversa per alcuni sarebbe nato il campaniforme vero e proprio ed è anche molto forte la tradizione dlle statue stele.
 
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massinissa
view post Posted on 1/6/2012, 09:17




Sì, anzi per le statue lunigianesi c'è addirittura un riutilizzo da parte dei Liguri di età oramai storica, e un modificarne i caratteri. Insomma le riprendono e le "riscrivono" secondo i loro gusti e necessità. E' infatti su di esse, anzi anche su di esse che sono attestate le prime iscrizioni in lingua ligure (peraltro non ancora decifrata).

Poi non capisco cosa tu voglia dire con zone contraddistinte dal campaniforme, come Polada. Polada è primissima età del bronzo. Al più può avere in sè degli elementi di tradizione campaniforme. Per la Toscana è vero. Il bronzo antico anche se non è una cesura nettissima con il periodo precedente, vede però un cambiamento nelle culture, nei modi di vita ecc. Anche qui, potrebbero esistere elementi tradizionali. Che però fanno capire come oramai il campaniforme, sia un fenomeno chiuso e non ripetibile. Se esistono ancora forme e decorazioni di tradizione campaniforme, non suggeriscono l'esistenza ancora del fenomeno in sè, ma solo una scia culturale che ne riprende i caratteri. Ma non sono più il fenomeno, ma tradizioni del fenomeno stesso alcune volte anche corrotte e meno accurate.

Edited by massinissa - 1/6/2012, 10:36
 
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view post Posted on 1/6/2012, 13:20
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Poi non capisco cosa tu voglia dire con zone contraddistinte dal campaniforme, come Polada. Polada è primissima età del bronzo. Al più può avere in sè degli elementi di tradizione campaniforme

correggimi....Polada non viene annoverata sanche nell'epicampaniforme?

quindi suppongo (senza lo straccio di certezza ma con tutto l'entusiamso della sacra ignoranza! :lol: ) che prima dell'epicapmpaniforme poladiano vi fosse il campaniforme vero e proprio.

ma anche che accanto ad esso, in quelle zone non vi sia stata nessuna menifestazione del fenomeno delle statue stele...

è solo una piccola considerazione scritta un po di getto... :P

 
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massinissa
view post Posted on 1/6/2012, 14:32




No, Dedalo, mi dispiace ma Polada è ascritta in toto alla prima età del bronzo. Si sviluppa a nord del Po, e ha di sicuro "origini" transalpine dalla Svizzera e dalla Germania meridionale. E' proprio protostorica. Non c'è traccia di essa nel periodo precedente, neanche alla fine. Cioè, seppur apprezzando il tuo entusiasmo, che considero sano e prezioso, devo deluderti: non esiste un campaniforme poladiano, ossia ci sarà di sicuro stato il campaniforme in quelle zone. Ma niente a che fare con la facies della prima età del bronzo..
 
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view post Posted on 1/6/2012, 16:51
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ha di sicuro "origini" transalpine dalla Svizzera e dalla Germania meridionale. (...)non esiste un campaniforme poladiano, ossia ci sarà di sicuro stato il campaniforme in quelle zone

questa non la sapevo.
in base a cosa è stata accerta l'origine svizzero germanica di Polada?
 
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massinissa
view post Posted on 1/6/2012, 17:11




Questa ipotesi è suffragata dalla metallurgia che ha collegamenti stretti con quella transalpina. A quanto dice la Bietti Sestieri è anche l'utilizzo del rame senza legarlo allo stagno, ma utilizzando dei minerali usati anche nella prima età del bronzo dell'Europa centrale. Inoltre le punte di freccia simili ad un tipo detto di Langquaid.

Edited by massinissa - 1/6/2012, 18:33
 
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view post Posted on 2/6/2012, 11:47
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cultura di Yamna che qualcun altro ritiene essere la patria del "campaniforme"

la cultura di Vucedol (+influenze di Jamna) sarebbe la patria del campaniforme secondo Gimbutas , in effetti le genti portatrici del vaso da un punto di visto antropologico si possono collocare in quella zona :

CITAZIONE
Bell Beaker intrusion
The intrusive character of the Bell Beaker groups (“pure-bred” only; the particular case of the Bohemian group has been mentioned earlier) appears strikingly in fig. 8. Although being brought in relation with Kurgan Waves II and III (Gimbutas 1979), it must be stressed that this very peculiar human type has no particularly close biological affinities to the Kurgan populations. The problem concerning its geographical origin (homeland) beyond the North-Balkanic region of the Baden-Vucedol culture (for which the presence of this human type seems to be ascertained) remains open (Anatolia: Kalicz; Caucasas: Machnik, personal communication).

da A SYNOPSIS OF THE PHYSICAL ANTHROPOLOGY OF THE CORDED WARE COMPLEX ON THE BACKGROUND OF THE EXPANSION OF THE KURGAN CULTURES

Journal of Indo-European Studies vol. 8 (1980)

ROLAND MENK
University of Geneva, Switzerland

http://en.wikipedia.org/wiki/Vu%C4%8Dedol_culture
 
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view post Posted on 2/6/2012, 12:02
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CITAZIONE (massinissa @ 29/5/2012, 21:37) 
Infatti queste ondate erano state ipotizzate anche per l'Italia e non solo , per spiegare però l'arrivo nella penisola di lingue indoeuropee differenti dalle parlate preesistenti, delle quali sarebbero rimasti dei relitti come l'etrusco, il sardo il basco (ovviamente fuori contesto italiano), e ultimamente si è aggiunto anche il piceno. Quello che voglio dire è che i Kurgan magari non hanno toccato il suolo italico, ma se ne è sentita comunque l'influenza spingendo sulla Penisola genti di lingua indoeuropea. Ma è comunque ancora un argomento spinoso...

ah si , è un fatto ampiamente accertato . Forse nel nord ve ne sono state varie di infiltrazioni a partire dalla prima età del bronzo se non dall'eneolitico per il centro-sud la spiegazione più verosimile è che l'indoeuropeizzazione sia da far coincidere con l'arrivo della cultura protovillanoviana...l'appenninico non credo che sia annoverato come cultura indoeuropea , sembrerebbe più autoctona (?).
 
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massinissa
view post Posted on 2/6/2012, 16:07




Non saprei per altre zone d'Europa, ma per l'Italia questa ipotesi non è oramai più valida. Ad oggi archeologicamente parlando non si può riconoscere un indoeuropeo con una sua produzione materiale, sepolture, eventuali culti ecc. Era accertato fino a 15- 20 anni fa, ma oggi per l'indoeuropeo (sempre parlando della nostra Penisola), si preferisce riferirsi alla linguistica, che al contrario dell'archeologia ha offerto e offre molte più possibilità di conoscenza. Per quanto riguarda il protovillanoviano è anche qui preferibile parlarne a livello dell'area della futura etruria propria. Per il meridione d'Italia come per le altre zone, si tende a racchiudere le manifestazioni culturali in facies che sì hanno tratti comuni con il protovillanoviano vero e proprio, ma anche sostanziali differenze (vedi produzioni metallurgiche). Quindi connotare l'appenninico e le sue varie fasi o il protovillanoviano come culture "indoeuropeee" non è al momento più corretto. Poi la ricerca va avanti ( o dovrebbe!), e magari tra qualche anno, come succede anche ora, può cambiare di nuovo e del tutto il panorama della protostoria..
 
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turnon
view post Posted on 2/6/2012, 20:09




Le osservazioni basate sulla morfologia degli scheletri - mi dicono i miei testi - sono fuorvianti, scientificamente inaffidabili e non concludenti. Sono teorie ormai vecchie e stantie, superate dai tempi e dalle tecnologie. Infatti, nessuno le riporta più, proprio per non esporsi al ridicolo. Sentire parlare di "status" particolare dei brachimorfi, francamente è irresistibilmente umoristico.
Ma - naturalmente - per tentare di essere politically correct, devo ammettere che potrei anche sbagliarmi io ed avere letto le righe sbagliate: ho le lacrime agli occhi :lol: ...
 
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lama su
view post Posted on 3/6/2012, 10:14




CITAZIONE (turnon @ 2/6/2012, 21:09) 
Le osservazioni basate sulla morfologia degli scheletri - mi dicono i miei testi - sono fuorvianti, scientificamente inaffidabili e non concludenti. Sono teorie ormai vecchie e stantie, superate dai tempi e dalle tecnologie.

è quello che stavo pensando anch'io. Sinceramente non so com'è la situazione nel campo dell'arceologia europea (ma immagino che la tendenza sia la stessa), però per quanto riguarda l'egittologia nessuno prende più in considerazione questo tipo di analisi antropometriche (che erano tanto in voga nel secolo scorso, in parte all'origine di teorie oggi superate come quella della "razza dinastica").

O meglio, le si prende in considerazione per studi specifici sulle relazioni all'interno di gruppi delimitati, o per analisi della variabilità della popolazione ecc, ma certo non per definire gruppi sociali o per identificare migrazioni e spostamenti.

So che però, al contrario, per lo meno in campo di archeologia europea, ci possono essere studi su caratteristiche fisiche più specifiche. Ricordo che mi avevano accennato di uno studio sui denti dei campaniformi che se ricordo bene sembrava indicare un'origine iberica. Non ho però mai letto lo studio in questione (onestamente non ricordo neppure se sia un lavoro pubblicato, o una tesi), e dunque non so quanto valido e quanto affidabile possa essere.
 
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view post Posted on 3/6/2012, 10:27
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oikistés
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CITAZIONE (turnon @ 2/6/2012, 21:09) 
nessuno le riporta più, proprio per non esporsi al ridicolo. Sentire parlare di "status" particolare dei brachimorfi, francamente è irresistibilmente umoristico.
Ma - naturalmente - per tentare di essere politically correct, devo ammettere che potrei anche sbagliarmi io ed avere letto le righe sbagliate: ho le lacrime agli occhi :lol: ...

Anche se non si è d'ccordo con una certa tesi, si può esprimere il proprio dissenso in maniera un po' più gentile. Ridicolizzare quanto scritto da qualcuno andrebbe evitato, perché lo scopo del forum è arricchire le proprie conoscenze ed imparare tutti dagli altri. Nessuno sa tutto, quindi l'umiltà dovrebbe essere alla base della partecipazione in un forum.
Oltretutto per te non è la prima volta, quindi cerca di ricordarlo, per favore.
 
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turnon
view post Posted on 3/6/2012, 12:58




Leda: tu hai ragione,( come potrei non ammetterlo?) quando dici che l'umiltà dovrebbe essere alla base della partecipazione al forum. E hai anche tutte le ragioni a rimproverarmi. Chiedo scusa a tutti i partecipanti, persino a Dedalonur (che non mostra molta umiltà, da parte sua, nel suo intervento autoreferenziale), anche per la recidività.

Ma lo sfondone non è avvenuto su un argomento di recente acquisizione, bensì su un argomento ormai vecchio e riportato quasi ovunque. Inoltre, non è affatto "umile" pretendere di svolazzare irresponsabilmente tra archeologia e antropologia: è un chiaro errore di Metodo di base.

Ma - spero di potermi permettere di fartelo notare - non esprimevo affatto un'opinione, o un disaccordo con una certa tesi.

Come Lucio Anneo Seneca (in Quaestiones Naturales) riporta "La differenza tra Noi (i Romani) e Loro (gli Etruschi) sta in questo: noi crediamo che due nuvole quando si scontrano diano origine al fulmine. Essi credono invece che quelle due nuvole debbano scontrarsi per dare origine proprio a quel fulmine".
La frase è stata usata dai commentatori per distinguere tra la filosofia pratica dei Romani e quella fatalistica degli Etruschi.
Noi - scherzando - potremmo usarla per concludere che né Etruschi né Romani capivano un accidente di fulmini! :59.gif:
Ma in questo caso vorrei sottolineare che Seneca distingue fra argomento ignoto (l'origine del fulmine) in cui varie opinioni ed ipotesi possono formularsi, e fatto conosciuto, fatto concreto, tangibile e reale (il fulmine, in questo caso fatto, terribile, pericoloso), relativamente al quale semplicemente non esistono opinioni ed ipotesi, bensì soltanto la realtà, anche mortale.

Riuscirò senza dubbio ad essere più salottiero, in futuro, in modo da non offenderVi e da risultare più palatabile a tutti...
Ma non posso fare a meno di domandarmi perché certi atteggiamenti tutt'altro che umili sembrino dare fastidio solo a me.

Comunque, chiedo scusa ancora, per avere risposto a quella che mi è sembrata una palese provocazione...

Ma contemporaneamente inviterei volentieri a maggiore cautela e minore disinvoltura.
 
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147 replies since 7/10/2011, 09:34   3716 views
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