CNAP

Carissimi, dopo mesi di discussioni ,dibattiti e confronti ,sta nascendo una nuova associazione di categoria, CNAP, Confederazione Nazionale Archeologi Professionisti. La comunicazione è avvenuta soprattutto tramite facebook, dove vi è una pagina dedicata, ma vi è anche un blog per chi non è iscritto al social network. Le finalità e l'impostazione è molto simile a quelli della neonata FAP( federazione archeologi professionisti). La novità di queste due associazioni è proprio quella di porre l'accento sul professionismo in archeologia e sull'urgenza di una definizione normativa della figura dell'archeologo, al di fuori di università e soprintendenze. Cosa ne pensate?

la dicitura "professinisti" che nasce , badate bene, in due associazioni proprio contemporaneamente e senza dialogo pregresso, npmn è riferita al fatto che esistano archeologi dilettanti e archeologi professionisti, ma per cercare di inquadrare tutta una serie di archeologi che non hanno alcuna tutela nè definizione normativa. professionisti dunque si riferisce alla volontà di intraprendere azioni concrete per far sì che l'archeologia venga riconosciuta dallo stato come una professione, al pari di altre, non necessariamente coincidente con il lavoro delle uiversità o delle soivrintendenze. Se al di là della definizione andate sul blog e leggete lo statuto questo dovrebbe apparire chiaro. Queste associazioni stanno nascendo non per volontà di dividere, ma perchè effettivamente questo tipo di archeologi non si sentono rappresentati dalle associazioni esistenti: ANA raccoglie di tutto di più, anche persone che non fanno dell'archeologia il proprio lavoro, CIA è molto legata all'edilizia...

leggete ad esempio questo: http://www.avcp.it/portal/public/classic/A...a/_Atto?ca=3520
per comprendere appieno il senso della parola professionisti e la gravità effettiva della mancanza di qualsiasi regolamentazione normativa, che provoca ,sulla pratica effetti davvero devastanti

Mah, premesso che ritengo doveroso che esistano delle rappresentanza di categoria per tutelare il nostro lavoro, sono d'accordo con dceg e leda nel dire che la frammentazione di una categoria come la nostra che non è composta da un numero enorme di persone è controproducente. Forse sarebbe stato più utile inserirsi nelle associazioni esistenti per fare in modo che amplino il loro modo di percepire il lavoro archeologico e le professionalità da tutelare.
L'accento sulla professionalità dei membri delle associazioni, invece, mi sembra che potrebbe essere utile in questo momento storico e sociale. Dal momento che nel comune sentire chiunque sia (o dica di essere) un minimo competente di archeologia è percepito come un archeologo, battere sul fatto che un archeologo deve essere un professionista con un certo tipo di formazione alle spalle non lo trovo sbagliato. Potrebbe però essere un serpente che si morde la coda proprio perchè non esiste una definizione normativa della figura dell'archeologo... e quindi generare una serie di fraintendimenti. Non ultimo legittimare l'uso di dire archeologi chi non lo è. Come dice dceg, potrebbe finire per dare l'impressione che possano esistere archeologi non professionisti.

Nessuna delle associazioni esistenti è una vera e propria associazione di categoria, perchè in effetti non garantisce un bel niente a nessuno, nè ad archeologi nè a committenze, nè a sovrintendenze. Ad un certo punto ci si potrebbe dunque chiedere perchè sono nate. .... Noto che esiste un pò di disinformazione su questi movimenti....in generale. In particolare Cnap, come pure Fap, si pongono come primo obiettivo e scopo quello appunto della regolamentazione normativa della figura dell'archeologo, delle sue competenze e campi d'azione. questa è l'unica base possibile per cambiare le cose. Lo scopo è la formazione di un'unica vera associazione di categoria, una categoria riconsciuta formalmente e normata, che si configuri un pò come un albo( la cui costituzione resta per vari motivi problematica) , di cui si faccia garante i lMIbac, esattamente come avverrebbe nelle altre professioni se mai e quando si dismettesero gli albi esistenti. la situazione così come è adesso è assolutamente insostenibile e indubbiamente fa comodo a moltissimi....