Ostraka - Forum di archeologia

Strutture sepolte a Sherbro

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view post Posted on 2/12/2011, 22:58
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Invito tutti a visualizzare questo link: www.youtube.com/watch?v=MgV1rMdaLNo.

Il filmato (tratto da una puntata di Super Quark) ha come scopo principale quello di illustrare le potenzialità della fotografia aerea, finalizzata all'indagine archeologica.
Mi ha particolarmente colpito, fra gli esempi di applicazione, il caso delle strutture sepolte individuate dal prof. Marcello Cosci (docente di Archeologia all'Università di Siena) sull'isola di Sherbro, di fronte alla costa della Sierra Leone.
In seguito alla sua scoperta, è stata organizzata una spedizione scientifica, guidata da un team di studiosi dell'Università di Pisa (capitanati dal prof. Mario Marchisio, docente di Geofisica applicata), in collaborazione con l'Università della Sierra Leone.
Il video è piuttosto lungo, quindi vi consiglio di cominciare a visualizzarlo da circa 3.11 minuti.

Nel filmato, si parla di saggi di scavo preliminari, in cui sono state rinvenute tracce di focolari e ceramiche grossolanamente lavorate, risalenti al 400 a.C. circa (un dato interessantissimo, se si considera che il primo sbarco di coloni noto per quest'isola risaliva agli inizi del '500...). Ma la cosa più impressionante - quantomeno, per me - sono le tracce circolari e concentriche visibili tramite i fotorilevamenti, che hanno spinto gli studiosi a ipotizzare la presenza di grandi canali per l'acqua, scavati nel terreno e comunicanti con il mare.

Ovviamente, non potevano mancare, fin da subito, i riferimenti alle mitiche strutture concentriche, che caratterizzavano l'Atlantide di Platone... Ma, più seriamente, di che genere di insediamento potrebbe trattarsi? Quale tipo di strutture avrebbe potuto ospitare Sherbro? Qualcuno di voi possiede qualche conoscenza in campo di archeologia africana (e, in particolare, sulle culture della Sierra Leone)?
Io mi stavo chiedendo, fra l'altro, se non possa trattarsi di un'opera realizzata da una cultura estranea a questo territorio... Ma mi piacerebbe leggere le vostre impressioni e idee in proposito.
 
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view post Posted on 2/12/2011, 23:09
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CITAZIONE (Perseo87 @ 2/12/2011, 22:58) 
Io mi stavo chiedendo, fra l'altro, se non possa trattarsi di un'opera realizzata da una cultura estranea a questo territorio...

A chi hai pensato? Fenici?
 
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lama su
view post Posted on 2/12/2011, 23:22




porti circolari fenici, come a cartagine?

perchè no..

a livello africano, dovremmo essere nell'area delle popolazioni berbere..
 
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view post Posted on 3/12/2011, 00:07
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (lama su @ 2/12/2011, 23:22) 
porti circolari fenici, come a cartagine?

Esatto, stavo proprio pensando ai Cartaginesi...

Per la precisione, il mio pensiero è subito volato al periplo di Annone. Ho letto molto sull'argomento, ma tanti dettagli sono un po' sfocati, e dovrei recuperare in mano alcuni testi. Quello che, al momento, ricordo abbastanza con chiarezza è che, secondo alcuni studiosi (fra cui Manfredi, se non sbaglio), Annone sarebbe giunto proprio fino in Sierra Leone - mentre altri, addirittura, hanno ipotizzato il Golfo di Guinea. I Cartaginesi avrebbero avuto un certo interesse per queste lontane regioni dell'Africa, particolarmente ricche di oro...

Mi rendo conto che, al momento, senza uno straccio di prova, si tratta di una mera speculazione (per non dire fantarcheologia!). Ma, con un po' di tempo, vorrei comunque rimettere mano a un paio di saggi che ho qui in casa, e magari ne discutiamo più approfonditamente.

P.s.

Lama, una curiosità: sai dirmi qualcosa di più approfondito sul porto di Cartagine (e, in generale, anche sui porti fenici)? Il fatto che queste strutture si trovino su un'isola antistante la costa mi ha ricordato quelle che erano le modalità insediative dei Fenici, fra VIII e VII secolo a.C. (anche se è pur vero che qui siamo quantomeno alla fine del V secolo a.C. - e cioè, in un periodo in cui, ormai, era Cartagine ad avere il pieno controllo della zona delle Colonne d'Ercole...).
 
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view post Posted on 3/12/2011, 00:47
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Sarà fantaarcheologia o quasi, ma anche a me è venuto subito in mente Annone.
 
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view post Posted on 3/12/2011, 11:02
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (dceg @ 3/12/2011, 00:47) 
Sarà fantaarcheologia o quasi, ma anche a me è venuto subito in mente Annone.

Non mi tentate a proseguire in questa interpretazione... Ieri sera, una parte di me avrebbe voluto contattare il prof. Marchisio, per poter sapere se fosse possibile salpare con il team pisano alla volta di Sherbro!

La possibilità di un sito punico mi stuzzica quanto neppure potete immaginare!
Il periplo di Annone è un documento interessantissimo, ma anche molto controverso. Si è a lungo dibattuto sul suo conto, non solo riguardo la sua datazione (V, IV o III secolo a.C.), ma anche (e soprattutto) sulla sua autenticità: molti, infatti, lo ritengono un falso, realizzato in età ellenistica da qualche erudito... Ma se veramente a Sherbro saltassero fuori strutture cartaginesi, potrebbe essere un indizio (se non una prova) dell'autenticità di questo periplo.

La mia richiesta di informazioni sulle culture indigene della Sierra Leone era anche finalizzata a questo: le strutture evidenziate sembrano avere piante particolarmente complesse per questa parte di mondo (almeno, per come io mi immagino gli antichi edifici di queste popolazioni...). Ma, dato che non so praticamente nulla sul loro conto, la mia fantasia potrebbe anche avermi tratto in inganno...
 
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view post Posted on 3/12/2011, 11:19
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Ho cercato un po' in rete e trovato che un importante gruppo etnico della Sierra Leone è quello denominato Bullom, Sherbro o Bullom-Sherbro che era originario appunto dell'isola ononima e delle zone costiere ad essa antistanti. Tale etnia è documentata a partire dal XV secolo. I loro predecessori, Limba o Lako avrebbero popolato la zona attorno al 1000 d. C.
Esisterebbero comunque reperti che testimoniano la presenza umana ininterrotta da 2500 anni. (E quindi, come epoca, ci siamo!)
http://en.wikipedia.org/wiki/History_of_Si...e#Early_history
http://de.wikipedia.org/wiki/Geschichte_Si...on_Sierra_Leone
 
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view post Posted on 3/12/2011, 12:06
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In effetti, 2'500 anni ci starebbero tutti. Le ceramiche rinvenute sono state datate (tramite analisi di laboratorio) attorno al 400 a.C., quindi il periodo è su per giù quello. Il problema che non avevo lì per lì considerato (o meglio: che ho considerato, ma su cui non ho voluto approfondire) è il fatto che si tratta di materiali emersi da saggi preliminari... Per quanto ne so, la ricerca potrebbe anche portare alla scoperta di reperti più antichi (e, in quel caso, potrebbe pure saltare l'ipotesi punica).

Peccato che Wiki non fornisca maggiori dettagli su questi materiali più antichi.
 
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view post Posted on 3/12/2011, 12:28
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Il porto (Kothon) di Carthago in tutta la sua magnificenza:
www.youtube.com/watch?v=q7zSHksGaWE
www.youtube.com/watch?v=EdYhshaAZDY&feature=related


:wub: :wub:
unica pecca del video è che compaiono navi armate di Corvo, dunque in realtà sembra una piazzola di sosta per navi romane..ma tant'è.. :rolleyes:


ai porti fenici e punici, erano annesse molte aree sacre :wub: . non ho molto tempo per scrivere...
dunque vi segnalo questo link:
www.lasapienzamozia.it/mozia/it/pubblicazioni/articoli/289

fatene buon uso. ;)
 
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*Gibo*
view post Posted on 3/12/2011, 12:54




Se sbaglio correggetemi, ma il periplo di Annone, anche ammessa l'autenticità, proverebbe una presenza dei fenici solo con carattere esplorativo, mentre la presenza di un porto implicherebbe uno stanziamento fisso se non fenicio almeno misto (mi pare di ricordare che spesso le migrazioni fenicie erano accompagnate da matrimoni misti e forti legami con le popolazioni autoctone).
 
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view post Posted on 3/12/2011, 12:55
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CITAZIONE (DedaloNur @ 3/12/2011, 12:28) 
Il porto (Kothon) di Carthago in tutta la sua magnificenza:

Ma è bellissimo... :o: Sai che non avevo mai visto questa ricostruzione?

E' interessante questa sua forma, in effetti ricorda un po' la sagoma che si vede nei rilevamenti di Sherbro. In questo caso, però, il 'primo porto' ha, in entrambe le ricostruzioni, una forma quadrangolare, mentre a Sherbro sembrerebbero esserci due strutture circolari contigue. Per carità, non credo che i Cartaginesi dovessero obbligatoriamente muoversi per 'moduli standard'... A parte il caso di Mozia, sono note strutture portuali puniche analoghe (per esempio in Spagna o in Sardegna)? Cioè, i Cartaginesi si ispiravano a modelli della madrepatria, o si adeguavano alla natura del territorio che trovavano?
 
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view post Posted on 3/12/2011, 13:33
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CITAZIONE (*Gibo* @ 3/12/2011, 12:54) 
Se sbaglio correggetemi, ma il periplo di Annone, anche ammessa l'autenticità, proverebbe una presenza dei fenici solo con carattere esplorativo, mentre la presenza di un porto implicherebbe uno stanziamento fisso se non fenicio almeno misto (mi pare di ricordare che spesso le migrazioni fenicie erano accompagnate da matrimoni misti e forti legami con le popolazioni autoctone).

La questione, per quanto ne so, è effettivamente complessa.

Il periplo di Annone, innanzitutto, non riferisce di un'esplorazione fenicia, ma punica: il testo parla espressamente di 'Libifenici', poiché il popolo cartaginese erano nato proprio dall'incontro di queste due culture (quella fenicia, giunta da Tiro, e quella libica, autoctona del territorio). Le modalità esplorative, comunque, non dovevano essere dissimili: si procedeva in progressione, per tappe, fondando una 'base' alla volta, a cui far ritorno dalla successiva esplorazione. Nel periplo si nominano diverse 'città' fondate in questo modo da Annone, sulla costa atlantica dell'Africa (Thymiaterion, Karikon, Gytte, Akra, Melitta, Arambys).

L'autenticità del documento viene messa in discussione soprattutto per il modo con cui si conclude il resoconto: 'Essendo finiti i viveri, non navigammo oltre'. Annone, dunque, si fermò all'isola delle 'donne-gorilla', e poi ritornò indietro... Ma come ci riuscì?
Molti studiosi ritengono che una navigazione di ritorno (verso Nord), in quel tratto di mare, sarebbe stata impossibile per le imbarcazioni dell'epoca (che si sarebbero ritrovate contro sia le correnti marine che gli alisei). Ci sono comunque diversi esperti di navigazione antica (fra cui, uno per tutti, Stefano Medas) che ritengono possibile questo tipo di viaggio, grazie all'adozione di alcuni particolari (e semplici) accorgimenti nautici. Forse Annone non volle descrivere il viaggio di ritorno, per mantenere segreta la rotta? Anche Manfredi, se non ricordo male, si è espresso in maniera analoga...
Personalmente, non so a che punto siano arrivate le scoperte di archeologia fenicio-punica sulla costa atlantica dell'Africa (io ero rimasto all'articolo di A. Santana, che riferiva di una struttura portuale, forse punica, rinvenuta su una delle Isole Canarie). Certo, Sherbro è molto distante da Gibilterra (e da Cartagine). Ma, se realmente i Cartaginesi sfruttavano questa rotta per l'importazione dell'oro, non potrebbe essere del tutto escludibile la fondazione di una colonia stabile in quest'area (magari decaduta e dimenticata, dopo la conquista di Cartagine da parte dei Romani...).
 
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view post Posted on 19/2/2014, 18:09
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Segnalo questa interessante pagina, curata dal prof. Marcello Cosci dell'Università di Siena, in cui si fa un confronto fra la descrizione dell'Atlantide di Platone e l'isola di Sherbro: http://www.marcellocosci.it/drupal/dai_sat...itica_atlantide. Pur con tutte le (doverose) riserve del caso, credo che valga la pena dargli un'occhiata, approfittando anche delle numerose immagini dell'isola ottenute da Google Earth.
 
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view post Posted on 19/2/2014, 18:57
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Non vorrei sbagliare o addirittura farneticare, ma se non erro mi pare di aver sentito o letto, non ricordo più come e dove, che le strutture rinvenute su Sherbro sarebbero molto, molto più recenti di un'ipotetica Atlantide.
 
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view post Posted on 19/2/2014, 19:28
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CITAZIONE (dceg @ 19/2/2014, 18:57) 
Non vorrei sbagliare o addirittura farneticare, ma se non erro mi pare di aver sentito o letto, non ricordo più come e dove, che le strutture rinvenute su Sherbro sarebbero molto, molto più recenti di un'ipotetica Atlantide.

Non ne ho idea. Ricordo che sull'isola erano state recuperate, in seguito a ricognizioni preliminari, ceramiche datate attorno al 400 a.C., ma sulla datazione dei canali non so nulla di più preciso (in realtà, non so neppure se siano già stati anche solo parzialmente scavati...).

In ogni caso, se mai nel Timeo e nel Crizia si trovasse un qualche frammento di verità storica, un'isola identificabile con Atlantide non deve essere ricercata, a mio avviso, sulla scia di una descrizione troppo pedissequa del testo platonico: è impossibile trovare un'isola sprofondata in mezzo all'Atlantico, con la posizione, l'età, le caratteristiche fisiche, le dimensioni e le strutture descritte dall'autore dei suddetti dialoghi.
Secondo me dovremmo piuttosto passare a considerare la possibilità di eventuali 'spunti' che Platone potrebbe aver preso dalla realtà del suo tempo: e qui potrebbe andar bene l'episodio che coinvolse l'isola di Atalanta, nella Locride Opunzia (Thuc. II, 89), così come, forse, perfino questa realtà di Sherbro (se davvero il sito ha conosciuto una fase abitativa databile al 400 a.C.).
 
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