Ostraka - Forum di archeologia

La donna nell'antica Grecia, due reperti su cui riflettere

« Older   Newer »
  Share  
Perseo87
view post Posted on 12/12/2011, 16:07 by: Perseo87
Avatar

- Γνῶθι σεαυτόν -

Group:
àrchon
Posts:
1,882
Location:
dalla terra degli illustri Tirreni

Status:


Grazie mille, Usèkar! :lol:

Questo materiale è interessantissimo (e, in larga parte, mi era ignoto). Fra le pagine che hai segnalato, l'unica che avevo già consultato è quella dell'Accademia Geografica Mondiale (che, come potete vedere, tratta l'argomento in modo un po' più sommario...). Noto che un paio degli autori, di cui hai riportato gli studi, tendono a non 'entusiasmarsi' troppo per quanto sancito dal Codice di Gortyna, asserendo che le libertà di cui la donna godeva in questa città fossero, in realtà, funzionali alla tutela dell'ordine familiare, per evitare l'insorgere di dispute fra padri e figli.

Non saprei quale posizione assumere in merito a questo specifico dibattito, in quanto non ho mai avuto la possibilità di studiare personalmente il codice gortino (a Firenze non esiste neppure più il corso di Epigrafia greca...). Però, che si tratti (in alcuni casi) di una 'libertà strumentale' o meno, una certa differenza fra la condizione della donna gortina e quella ateniese è innegabile.
Lo studio dell'Università di Milano, inoltre, mi ha riconfermato una mia precedente constatazione. Gortyna e Sparta non sono due città assimilabili per puro caso: si tratta, infatti, di due poleis di tradizione dorica (fra le quali Gortyna sembra esser stata quella che ha subìto un'influenza esterna). Dunque, si potrebbe tentare di suddividere la visione della donna nella Grecia antica in due grandi filoni, paralleli ma non coincidenti fra loro (nel senso che un maschilismo di fondo c'è in entrambi, ma in uno è più accentuato): un filone 'dorico' e uno 'ionico'.
Non a caso, nello stesso pdf, si può leggere:

CITAZIONE
Parleremo, invece, de “la famiglia in Grecia”, dividendo l’argomento in due sezioni dedicate rispettivamente alla città di Atene, come modello delle poleis ioniche (ovviamente, con le riserve sopra esposte a proposito del valore di questo e qualsiasi altro “modello”), e a Sparta e a Gortina, le due uniche città doriche di cui è possibile tentare di ricostruire quantomeno le linee fondamentali della storia familiare.

Interessante è anche lo punto offerto da Garboni (ultimo link):

CITAZIONE
Rispetto alla condizione femminile, lo status della donna nella Grecia antica
era diverso da una città Stato all’altra. La più notevole forma di proprietà privata a
quel tempo era la proprietà di terra. Esistono documenti che registrano donne
proprietarie terriere nelle città Stato Delfi, Gortina, Tessaglia, Megara e Sparta. Al
contrario, le donne ateniesi avevano diritto di proprietà limitato, e a seguito non
erano considerate cittadine a pieno titolo perche la cittadinanza e i diritti civili e
politici derivanti da questa erano definiti in relazione alla proprietà.

Oltre a ribadire la linea già da me espressa (e cioè che non si può sempre generalizzare, quando si parla di antica Grecia, poiché poleis diverse potevano anche essere caratterizzate da orientamenti culturali specifici), leggo che attestazioni di donne proprietarie di terreni sono note anche per Delfi, Megara e perfino per alcune zone della Tessaglia. Mi resta un tantino oscuro il modo con cui si dice che le donne ateniesi 'non erano considerate cittadine a pieno titolo', quasi come se fosse in opposizione alle altre donne, delle regioni sopra elencate... Ma, che io sappia, sulla questione del diritto al voto, la situazione dovrebbe essere stata sempre abbastanza omogenea per tutta la Grecia.
 
Top
29 replies since 8/12/2011, 22:47   6676 views
  Share