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La donna nell'antica Grecia, due reperti su cui riflettere

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clitemnestra
icon4  view post Posted on 3/1/2012, 14:50 by: clitemnestra

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Ciao Perseo,
non so niente di specifico sull'argomento, ma queste questioni hanno sempre incuriosito anche me. La mia unica fonte sull'argomento è stata, molti anni fa, L'ambiguo malanno, di Eva Cantarella, testo specificamente centrato su immagine e ruolo della donna nella Grecia classica. Sinceramente non ricordo (ti parlo di letture di 20 anni fa o più) se utilizzasse solo fonti ateniesi, ma non credo. Sicuramente qualche paragone almeno con Sparta doveva esserci, vista anche la professionalità dell'autrice. Purtroppo il testo è rimasto a casa dei miei, quindi non sono in grado al momento di consultarlo, ma se lo trovi, te lo consiglio. Per inciso il titolo riprende la definizione della donna data da qualche tragediografo ateniese.

I testi dorici che citi mi evocano tutt'altro tipo di confronto, che però può forse tornare utile alla nostra riflessione. Per quel che ne so io, il diritto islamico dà alla donna molti diritti (scusa il gioco di parole): una parte dell'eredità familiare, la possibilità di divorzio sono i primi che mi vengono in mente a memoria. La stessa moglie di Maometto era una mercante più anziana di lui e piuttosto intraprendente, se non ricordo male.

Detto questo, il mondo islamico (almeno quello attuale, ma penso che simili confronti valessero anche per il passato) presenta una gran varietà di condizione effettiva della donna. Si va dalle società maghrebine, piuttosto chiuse, a quelle egiziana e vicino orientali dove si può trovare di tutto (per non parlare della Turchia). Io personalmente conosco bene il mondo palestinese e qui ogni famiglia fa storia a sé: in uno stesso nucleo familiare puoi trovare il marito con moglie con burqa e la nipote che se ne va in giro in magliettina e jeans attillati e ovviamente a testa scoperta. Oppure trovare una donna col chador che però è presidente di associazioni e gestisce in autonomia la propria vita sociale, ma ha il figlio membro di associazioni islamiche. O ancora la deputata che di velo non ne vuol sentire parlare e fa il bello e il cattivo tempo in famiglia e fuori. Tutti casi da me conosciuti personalmente.

Chiaro che parliamo dell'oggi e non di 2.500 anni fa. Ma è solo per dire che il diritto è una cosa, la realtà un'altra e dipende molto dalla cultura sviluppatasi localmente.

 
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29 replies since 8/12/2011, 22:47   6676 views
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