Ostraka - Forum di archeologia

La donna nell'antica Grecia, due reperti su cui riflettere

« Older   Newer »
  Share  
Greco 78
view post Posted on 3/2/2012, 17:00 by: Greco 78




Ciao Perseo,
Allora per l'età classica avevo citato alcuni documenti pro e contro. L'insistere su Odissea ed Iliade è dovuto al fatto che entrambi i poemi sono vivi e molto seguiti in età classica (e molto rielaborati e riusati adattandoli al contesto dell'epoca). Rappresentano l'equivalente dell'Eneide in età augustea a Roma. "Omero" ed Esiodo sono le due colonne portanti della cultura greca e il sostrato culturale delle genti elleniche è composto da questi due autori. Ho insistito sull'aspetto mitologico perchè, come detto, rappresenta la base di partenza per ogni discussione si voglia fare su aspetti iconografici e sociali del mondo antico. Naturalmente intendo la mitologia come espressione di usi e costumi rielaborati attraverso il mito. Un buono studioso di arte/società antica, deve necessariamente partire da questi presupposti. Se "Omero" può immaginare figure come Nausicaa vuol dire che realmente sono esistiti casi di libertà personale per una donna nel mondo greco; e se Euripide alla fine del V a. C. immagina Ecuba vuol dire che anche per il tragediografo era pensabile una certa libertà per una figura femminile (di rango reale e in un contesto “rovesciato” comunque). Si tratta però di casi isolati che vanno contestualizzati. Hai ragione nel sottolineare il sostrato "miceneo" dei poemi omerici, ma devi tener conto di come entrambi gli scritti siano rielaborati attraverso i secoli in opere differenti. Quando, ad esempio, adopero il termine "giogo" (tra virgolette) cito un termine di Euripide riprende direttamente da Omero! Il "giogo", per entrambi gli autori, è il peso maschile sulla femmina impalmata. La donna è rappresentata per metafora come una giovenca che tira l'aratro nei campi (superfluo far notare che chi conduce bestia e aratro sia un uomo). Di contro, se i greci creano un pantheon dove le donne hanno un ruolo importantissimo, centrale direi, vuol dire che era pensabile una posizione elevata della donna (contra, vedi nella religione cristiana come la donna sia marginale e sottomessa-esistono solo figure maschili preponderanti- ciò si riflette pesantemente sull'ideologia che viene rappresentata). La mitologia non è un’invenzione astratta e scollegata dal mondo greco reale ma un suo riflesso.
Detto ciò, circoscrivo quanto detto nel precedente post da me scritto. L'ipotesi che la donna greca in età classica fosse priva di libertà (a parte alcuni casi da analizzare e contestualizzare molto attentamente) non è mia naturalmente. Esiste un lungo filone di studi che è ben rappresentato dal classico lavoro di A. Brelich sulla società greca (Paides e Parthenoi, Roma 1969- nel caso in cui ti interessasse). Nella tua risposta molto accurata non hai menzionato i miei brevi cenni alla tradizione iconografica. Li hai saltati e vorrei capire perchè? Non puoi prescindere dal dato materiale per poter comprendere la società greca. Se gli archeologi si fossero limitati alle sole fonti scritte (autori antichi, epigrafi, graffiti ecc.) brancoleremmo nel buio più totale su molte questioni...

Come vedi anche nei miei interventi fornisco pro e contro per entrambe le ipotesi (libertà/servitù); mi pare chiaro che la questione non sia così facilmente delineata come alcuni potrebbero pensare.
Non voglio dilungarmi oltre per non creare un post monstre come ieri.
Se posso permettermi, come spunto sul quale ragionare senza doverti chiudere in biblioteca, ti consiglierei di leggere un breve articolo di L. Todisco apparso su Ostraka del 2009, n.2, pp. 519-528. All'epoca fu molto illuminante per me. Non tratta in toto del nostro discorso, ma di un particolare iconografico su alcuni vasi attici rinvenuti un po' ovunque nel mondo greco. Il dato è importante perchè questa particolare produzione (ma il nostro discorso vuole esulare dalla prospettiva "atticocentrica") viene esportata ed inserita in contesti sociali differenti dal luogo in cui è realizzata (ergo si accoglie, facendolo proprio, un messaggio e un'ideologia differente ma sentita affine). Da questo breve articolo si possono prendere una miriade di spunti sui quale ragionare (soprattutto molti spunti in bibliografia).
Saluti.
 
Top
29 replies since 8/12/2011, 22:47   6676 views
  Share