Ostraka - Forum di archeologia

Seuthopolis, progetto per un parco archeologico

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view post Posted on 11/12/2011, 19:10
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Facendo una ricerca, mi sono casualmente imbattuto in questo straordinario sito archeologico bulgaro, situato nella provincia di Kazanlak: http://en.wikipedia.org/wiki/Seuthopolis.
Le rovine di questa 'città' tracia - che, in realtà, più che un centro abitato, doveva essere la reggia stessa del sovrano di Odrisia, Seuthes III (con annesso un Kabeirion) - furono rinvenute dagli archeologi bulgari nel 1948. Purtroppo, di lì a poco, tutta l'area fu inondata (come da progetto), per la realizzazione del grande lago artificiale di Koprinka.

Ciò che più mi ha colpito è stata la proposta avanzata, nel 2005, dall'architetto bulgaro Zheko Tilev, nelle cui intenzioni ci sarebbe la realizzazione di uno spettacolare parco archeologico, proprio al centro del lago di Koprinka.
Il progetto di Tilev prevede la costruzione di un terrapieno circolare, di 420 metri di diametro, per 20 d'altezza, eretto tutto intorno al sito archeologico. L'area di Seuthopolis, oppurtunamente drenata e restaurata, potrebbe quindi diventare una sorta di grande parco archeologico in mezzo al lago, raggiungibile in barca e dotato di ristoranti, bar, negozi e atéliers. Tilev ha stimato un costo minimo di 50 milioni di euro per la realizzazione del suo progetto, che sarebbe finalizzato all'inserimento di questo sito nell'elenco dei beni tutelati dall'UNESCO, nonché alla crezione di una nuova meta turistica mondiale in Bulgaria (con conseguente valorizzazione della sua terra d'origine).

Che ne pensate di questo progetto?
Seuthopolis dovrebbe essere una delle città tracie di per sé meglio conservate. A me il progetto di Tilev, nell'insieme, non dispiace affatto. C'è un unico punto su cui, però, non sono molto concorde: tralasciando il problema della 'ricostruzione' degli edifici (già affrontato in un altro topic: https://ostraka.forumfree.it/?f=9175807), non mi pare molto azzeccata l'idea di poter godere della veduta di Seuthopolis solo dall'alto. Secondo me, i turisti dovrebbero avere la possibilità di scendere a visitare l'area archeologica, per poter 'toccare con mano' questa imponente città-palazzo (possibilità che, se non ho capito male, non dovrebbe essere prevista nel progetto).
 
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view post Posted on 11/12/2011, 19:52
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Dimenticavo proprio la parte migliore! :rolleyes:

Qui avete un'immagine di come il parco archeologico di Seuthopolis dovrebbe presentarsi, una volta completato e aperto al pubblico (secondo il progetto di Tilev): www.eikongraphia.com/images/seuthop...hitects_2_S.jpg.
 
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view post Posted on 11/12/2011, 20:41
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Mah, sono alquanto scettico sulle possibilità effettive, ed anche sul significato al di là dei possibili risvolti turistico-commerciali di realizzare un'opera del genere. Sul sito in questione tutto sembra essere fermo da due anni. Chi ha visto come si presentano abitati rimasti per molti decenni sotto un lago artificiale (io li ho visti nel corso di lavori di pulitura con svuotamento di un lago qui vicino) non può che avere seri dubbi.
 
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*Gibo*
view post Posted on 11/12/2011, 22:24




Progetto bellissimo dal punto di vista dell'effetto ma credo terrificante dal punto di vista della conservazione. Condivido i dubbi di Dceg, inoltre il tutto mi sembra un qualcosa di completamente scollegato dalla realtà del contesto originario.
I costi di cui hai parlato poi non credo possano tenere conto delle difficoltà di realizzazione e di gestione di un "luna park" del genere. Meglio un parco archeologico subacqueo.
Se mi passate l'affermazione ha un certo sapore di "regime", un po' mi spaventa. Ancora di più mi spaventa l'apparente facilità con cui l'Unesco si fa promotrice di iniziative un po' troppo faraoniche e qui vorrei poter leggere le motivazioni chiare (che per ora mi sembrano più politiche che culturali, a pensar male...).

Ripeto, sicuramente è un progetto affascinante ma preferirei fosse un villaggio vacanza che un sito archeologico. Sicuramente però una cosa di effetto che potrebbe veramente promuovere il turismo (ammesso che sia realizzabile e gestibile).
 
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view post Posted on 11/12/2011, 22:30
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CITAZIONE (*Gibo* @ 11/12/2011, 22:24) 
a pensar male...

...si fa peccato, ma la si azzecca. :rolleyes:
 
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view post Posted on 11/12/2011, 23:06
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (dceg @ 11/12/2011, 20:41) 
Mah, sono alquanto scettico sulle possibilità effettive, ed anche sul significato al di là dei possibili risvolti turistico-commerciali di realizzare un'opera del genere. Sul sito in questione tutto sembra essere fermo da due anni. Chi ha visto come si presentano abitati rimasti per molti decenni sotto un lago artificiale (io li ho visti nel corso di lavori di pulitura con svuotamento di un lago qui vicino) non può che avere seri dubbi.

Uhm... Non so se posso essere in totale accordo su questa posizione.

E il perché è presto detto.
Innanzitutto, non avendo fra le mani i resoconti ufficiali degli scavi (o, comunque, qualche dato un po' più preciso), non ho la benché minima idea di quale sia l'attuale stato di conservazione delle rovine in fondo al lago di Kazanlak. In Wikipedia, Seuthopolis è definita come una delle città tracie 'meglio conservate', ma, ora come ora, non posso quantificare questo stato in alcun modo (non conoscendo, oltretutto, la situazione generale dei siti archeologici della Bulgaria).

In secondo luogo, non so se, prima dell'allagamento della valle, sia stato effettuato un qualche tipo di intervento, volto alla conservazione dell'area archeologica (non sto pensando a chissà quali raffinate tecniche conservative: anche il solo reinterro delle strutture, per esempio, suppongo che avrebbe potuto arginare, in una certa misura, i danni dell'acqua). Inoltre, una permanenza prolungata (e ininterrotta) in un ambiente acquatico, per quel che ne so, potrebbe anche aver portato a un certo 'equilibrio' nello stato di conservazione dei suddetti ruderi... Insomma, ci sono tante variabili che, secondo me, andrebbero considerate (e che mi sfuggono).

Nel dire questo, penso a un esempio italiano: il paesino di Fabbriche di Careggine (non molto lontano da dove vivo io, e di cui qui puoi ritrovare qualche notizia: http://it.wikipedia.org/wiki/Fabbriche_di_Careggine).
Si tratta, come vedi, di un borgo del XIII secolo, che, a partire dalla metà del XX secolo, è stato sommerso dall'acqua (sempre per la creazione di un invaso artificiale). Fra il 1953 e il 2010, il lago è stato svuotato e riempito quattro volte (nel '58, nel '74, nell'83 e nel '94 - in questa occasione, fra l'altro, i miei genitori mi portarono a vederlo, ma purtroppo non ricordo quasi più niente di quella gita). Il paese, bene o male, è sempre stato visitabile dopo ogni svuotamento (le foto riportate nel link sono tutte risalenti al '94), e, sempre da Wikipedia, leggo che è ancora in cantiere il progetto per la creazione di una campana di vetro, che permetta di vederlo anche nei periodi in cui resta sommerso.

Piuttosto, in che senso hai 'dubbi sul significato'? L'idea di riportare alla luce le rovine di Seuthopolis con un parco di quel genere non ti attrae?
 
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view post Posted on 11/12/2011, 23:35
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In: Die alten Zivilisationes Bulgariens - Das Gold der Thraker, Catalogo della mostra tenutasi nel 2007 a Basilea, ISBN 9783905057232, qui Atanas Kamenarv, Die thrakische Kultur während der hellenistischen Zeit, p. 79 leggo che durante il secolo xx il sito di Seuthopolis fu oggetto di campagne di scavi durate 50 anni, tra le più ampie di tutta l'archeolgia della Tracia. C'è quindi da ritenere che esista anche una documentazione in proposito. Nel volume citato vi è però solo la pianta che si trova anche su Wikipedia e non si fa parola sullo stato dei reperti né al momento degli scavi né dopo. Vengono citate alcune statue che sembrerebbe non siano più in loco.

I mie dubbi sul "significato" sono riconducibili al sospetto che ho che, a parte la possibilità del tutto, si tratti più di un intervento tipo Disneyland che di un'iniziativa archeologica e la mia posizione quantomai critica nei confronti delle ricostruzioni l'ho già espressa altrove.
 
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*Gibo*
view post Posted on 12/12/2011, 00:11




CITAZIONE (Perseo87 @ 11/12/2011, 23:06) 
sempre da Wikipedia, leggo che è ancora in cantiere il progetto per la creazione di una campana di vetro, che permetta di vederlo anche nei periodi in cui resta sommerso.

Molto OT, ma sono l'unico che trova inquietanti queste idee? Spesso e volentieri non siamo in grado di tenere qualche brandello di muro sotto una teca di vetro senza lasciare che si creino all'interno microclimi equatoriali o peggio. Sarò pessimista ma di solito quando leggo di queste cose penso solo a progetti che non si realizzeranno mai o che porteranno a dei peggioramenti.
Il problema secondo me è che la cultura della conservazione ancora non si è veramente formata; ognuno ha la sua idea, a maggior ragione tra i vari stati, e nonostante le conoscenze tecnologiche si continuano a vedere interventi disgraziati ai quali si affiancano i risultati delle scelte passate.
 
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view post Posted on 12/12/2011, 00:19
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Concordo con i dubbi espressi da Dceg e Gibo. Qui stiamo parlando di operazioni di restauro e conservazione assai complesse, anche perché, come lo stesso Perseo ha detto, magari quei resti sommersi hanno trovato un loro equilibrio. Spesso non è detto che riportare il tutto alla luce del sole sia meglio che la situazione originaria.
Bisogna poi vedere se, una volta realizzato il parco, lo stato bulgaro avrà i soldi per la manutenzione ordinaria, che sui siti archeologici incide parecchio. Il restauro infatti è un'operazione che si compie ogni tot anni, la manutenzione invece va svolta costantemente e se non lo si fa, si accelera il degrado e bisogna poi intervenire con nuovi restauri.
 
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view post Posted on 12/12/2011, 00:46
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (*Gibo* @ 11/12/2011, 22:24) 
I costi di cui hai parlato poi non credo possano tenere conto delle difficoltà di realizzazione e di gestione di un "luna park" del genere. Meglio un parco archeologico subacqueo.
Se mi passate l'affermazione ha un certo sapore di "regime", un po' mi spaventa. Ancora di più mi spaventa l'apparente facilità con cui l'Unesco si fa promotrice di iniziative un po' troppo faraoniche e qui vorrei poter leggere le motivazioni chiare (che per ora mi sembrano più politiche che culturali, a pensar male...).

Ripeto, sicuramente è un progetto affascinante ma preferirei fosse un villaggio vacanza che un sito archeologico. Sicuramente però una cosa di effetto che potrebbe veramente promuovere il turismo (ammesso che sia realizzabile e gestibile).

CITAZIONE (dceg @ 11/12/2011, 23:35) 
I mie dubbi sul "significato" sono riconducibili al sospetto che ho che, a parte la possibilità del tutto, si tratti più di un intervento tipo Disneyland che di un'iniziativa archeologica e la mia posizione quantomai critica nei confronti delle ricostruzioni l'ho già espressa altrove.

Scusa Gibo, ho visto il tuo commento solo dopo aver risposto a Dceg.

Premetto una cosa: io condivido (in parte) le vostre paure. Le condivido, nel senso che non vorrei che questa storia del parco archeologico fosse solo una scusa per poter realizzare una sorta di 'yacht club', che con l'archeologia non ha nulla a che vedere (il dubbio, come ho detto, mi è subito venuto, quando ho letto che i turisti avrebbero potuto 'ammirare il sito da 20 metri d'altezza')... Se un sito diventa parco archeologico, questo implica che debba anche essere reso direttamente fruibile per i visitatori.
Per quel che mi riguarda, non voglio pensare sempre male (o, quantomeno, diciamo che sono disposto a dare a questo Tilev una chance...).

Sono però contrario a questa vostra visione del progetto, come di un Disneyland; anche perché, anche con un parco subacqueo, si sarebbero potuti mettere, comunque, gli stessi impianti, sia al centro del lago che sulla riva (creando un aquapark, invece di un lunapark...). Qui non si parla di villaggi vacanze: non ci sono camere da letto, né attrazioni per bambini.
Credo che con 'giardini pensili' ci si riferisca alle file di alberi e cespugli piantati lungo il fianco interno del terrapieno, mentre 'negozi e atéliers' immagino (e spero!) che siano da intendersi come laboratori e botteghe per la creazione e la vendita di souvernirs (le classiche copie di vasetti a vernice nera e lucerne romane).

A me l'idea (di fondo) piace, perché mi sembra che sia tanto ambiziosa, quanto innovativa: non conosco altri casi analoghi in tutto il mondo, quindi, per quel che ne so, dovrebbe trattarsi di un sito unico nel suo genere.
E questo mi porta anche riflettere sullo stato in cui, attualmente, versa la 'nostra archeologia': noi saremo, indubbiamente, più seri e meno scenografici dei nostri vicini; però, in campo archeologico, tanti paesi ci passano avanti, per inventiva e capacità di mettersi in gioco. E questo - sempre secondo me - accade, principalmente, anche perché gli altri paesi europei non hanno la stessa quantità di beni archeologici che abbiamo noi in Italia (mi riferisco al rapporto fra il numero di beni archeologici e l'estensione del territorio nazionale, il cui record, a livello mondiale, dovrebbe essere detenuto proprio dall'Italia).
In soldoni: chi ha pochi reperti, si sforza di valorizzarli nel migliore dei modi - magari anche in maniera un po' eccessiva, ma comunque in grado di attirare, potenzialmente (e oggettivamente), un grande numero di turisti; chi, invece, ne ha troppi, spesso si riempie la bocca di tante belle parole, ma poi, a conti fatti, si ritrova ad affrontare situazioni davvero tragicomiche e paradossali (tanto per ricordarne una, la vicenda della Piscina Mirabilis: www.internapoli.it/articolo.asp?id=17162).

P.s.

A Dceg: sul problema delle 'ricostruzioni' ci siamo già espressi tutti nella discussione da me riportata in link, e credo anch'io che non ci sia alcun bisogno di rispolverare la questione.
 
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view post Posted on 12/12/2011, 01:12
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Cavoli! Vi ribecco sempre a commento inviato! :P

CITAZIONE (*Gibo* @ 12/12/2011, 00:11) 
Molto OT, ma sono l'unico che trova inquietanti queste idee? Spesso e volentieri non siamo in grado di tenere qualche brandello di muro sotto una teca di vetro senza lasciare che si creino all'interno microclimi equatoriali o peggio. Sarò pessimista ma di solito quando leggo di queste cose penso solo a progetti che non si realizzeranno mai o che porteranno a dei peggioramenti

Le tue preoccupazioni sono più che corrette, Gibo... Ma, ancora: chi è che non è in grado di tenere qualche brandello di muro sotto una teca di vetro? La risposta che mi viene da dare è, ancora una volta, 'noi italiani'. E questo, non per essere ipercritico nei confronti del mio paese, ma perché non mi pare che tante altre nazioni abbiano i nostri stessi problemi (o almeno, non ai nostri livelli!).

CITAZIONE (leda77 @ 12/12/2011, 00:19) 
Concordo con i dubbi espressi da Dceg e Gibo. Qui stiamo parlando di operazioni di restauro e conservazione assai complesse, anche perché, come lo stesso Perseo ha detto, magari quei resti sommersi hanno trovato un loro equilibrio. Spesso non è detto che riportare il tutto alla luce del sole sia meglio che la situazione originaria.

Però, anche qui, ripeto, bisognerebbe conoscere la reale situazione dei ruderi che si trovano in fondo al lago. Fermo restando che siamo tutti contro le 'ricostruzioni arbitrarie', se anche ci fossero solamente basamenti e fondamenta, niente vieterebbe di trasformare ugualmente l'area in un interessante parco archeologico.
Da quando sono alla Magistrale, ho visitato due volte l'acropoli di Populonia. E' uno dei parchi archeologici più belli e curati che io abbia mai visto (anche se, fino a oggi, non ne ho visti moltissimi), e vi dico che del 99% degli edifici che c'erano, in età repubblicana e imperiale, non c'è rimasto altro che fondazioni, pavimentazioni, canalette ecc. (non ho ricordi di aver visto neppure una colonna in piedi!). Eppure è un luogo che (per posizione e per manutenzione) davvero oserei definire incantevole...
 
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*Gibo*
view post Posted on 12/12/2011, 10:50




CITAZIONE (Perseo87 @ 12/12/2011, 00:46) 
Premetto una cosa: io condivido (in parte) le vostre paure. Le condivido, nel senso che non vorrei che questa storia del parco archeologico fosse solo una scusa per poter realizzare una sorta di 'yacht club', che con l'archeologia non ha nulla a che vedere (il dubbio, come ho detto, mi è subito venuto, quando ho letto che i turisti avrebbero potuto 'ammirare il sito da 20 metri d'altezza')... Se un sito diventa parco archeologico, questo implica che debba anche essere reso direttamente fruibile per i visitatori.
[...]
Sono però contrario a questa vostra visione del progetto, come di un Disneyland; anche perché, anche con un parco subacqueo, si sarebbero potuti mettere, comunque, gli stessi impianti, sia al centro del lago che sulla riva (creando un aquapark, invece di un lunapark...).

Guarda, non ho letto molto del progetto ma nel rendering della resa finale si vedono vari vani scala che portano dalla riva al piano del sito, forse è prevista una visita diretta.
Poi ti ripeto il mio dubbio è che quando si vogliono fare le cose in grande in realtà si hanno altri fini e non si realizza mai il progetto. Quando facevo riferimento a un parco subacqueo pensavo alla realizzazione di qualcosa che si può fare con costi molto minori di realizzazione e gestione se poi intorno si crea tutto il caravanserraglio descritto per l'altro progetto in questo caso sarebbe solo un dato accessorio, mentre nell'altro sarebbe necessario ai fini della realizzazione. Questa è per me la differenza.

Il progetto mostrato mette al centro dell'attenzione il progetto stesso e non il sito archeologico, è il progetto che richiamerà turismo non il sito archeologico ed è il progetto che avrà costi maggiori, spese di manutenzione maggiori, ecc...
Questa per me non è conservazione.
 
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view post Posted on 12/12/2011, 13:39
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (*Gibo* @ 12/12/2011, 10:50) 
Il progetto mostrato mette al centro dell'attenzione il progetto stesso e non il sito archeologico, è il progetto che richiamerà turismo non il sito archeologico ed è il progetto che avrà costi maggiori, spese di manutenzione maggiori, ecc...
Questa per me non è conservazione.

Capisco cosa intendi.
Ma, forse, in un certo senso, questo potrebbe rientrare nell'economia del progetto stesso: una struttura del genere, proprio perché non unicamente focalizzata sul sito archeologico in sé, potrebbe richiamare un maggiore afflusso di turisti (non tanto per i negozi - quelli si trovano anche sulla terraferma - quanto per il parco in sé, nel suo insieme), aumentando le entrate, e, di conseguenza, dando la possibilità ai gestori di stanziare una parte del gettito per la manutenzione dei resti archeologici.
Poi, è ovvio che il rischio che qualcuno ci possa 'mangiare' sopra c'è sempre (ma così come è presente in tutte le costruzioni di questa portata)... L'UNESCO non avrebbe modo, secondo voi, di monitorare la situazione (magari effettuando controlli periodici sullo stato dei ruderi)?
 
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*Gibo*
view post Posted on 12/12/2011, 18:31




CITAZIONE (Perseo87 @ 12/12/2011, 13:39) 
Ma, forse, in un certo senso, questo potrebbe rientrare nell'economia del progetto stesso: una struttura del genere, proprio perché non unicamente focalizzata sul sito archeologico in sé, potrebbe richiamare un maggiore afflusso di turisti

Questo è sicuramente vero, non a caso il progetto potrebbe essere veramente pensato per un villaggio turistico all'avanguardia. Va anche cosniderato però che i siti archeologici soprattutto quelli che richiedono molta manutenzione difficilmente possono autofinanziarsi e solo creando un ampio indotto e facendo ricorso a finanziamenti di vario tipo possono risultare sostenibili per l'amministrazione statale.
 
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view post Posted on 12/12/2011, 18:52
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Così tanto per dar corpo ad alcuni miei dubbi, e non sono i soli, date un'occhiata a questa lista e guardate un po' dove si situa la Bulgaria.
http://en.wikipedia.org/wiki/Corruption_Perceptions_Index
Quella in italiano non è aggiornata:
http://it.wikipedia.org/wiki/Indice_di_per...ella_corruzione
 
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