CITAZIONE (*Gibo* @ 13/12/2011, 00:32)
Guarda avevo in mente esattamente Baia, ma più che una proposta concreta era un esempio di qualcosa che "prontri via" si potrebbe fare anche subito costituendo semplicemente un diving di appoggio e che renderebbe il sito fruibile in poco tempo mentre si pensa a eventuali progetti più ampi.
Mi rendo conto che un parco subacqueo limita la fruibilità ai sub (meglio comunque così che niente) e oltretutto a sub non principianti (quando ho buttato là l'idea non mi sono posto il problema delle profondità, te Perseo hai dati esatti su questa?) anche perchè i laghi hanno solitamente temperature basse e offrono spesso scarsa visibilità.
Immaginavo anch'io che tu avessi pensato a Baia... Ma l'idea di un parco sommerso, di questo tipo, come tu hai detto, presenta non poche problematiche (accentuate, nel caso di Seuthopolis).
Prima di tutto, la profondità: stando a quanto riportato in Wikipedia (
http://it.wikipedia.org/wiki/Parco_sommerso_di_Baia), le rovine della Baia romana giacciono ad appena 5 metri sotto la superficie del mare (rimanendo, quindi, in un ambiente piuttosto luminoso, abbastanza caldo e - immagino - senza particolari problemi legati alla pressione).
Per Seuthopolis, la questione è molto differente: oltre ai problemi di temperatura e visibilità, che tu stesso hai già evidenziato, credo che queste rovine si trovino a una profondità decisamente maggiore (rispetto a quelle di Baia). Non conosco il livello esatto, ma, se guardi la riproduzione del progetto di Tilev, e conti che questo prevedeva la possibilità, per i turisti, di 'ammirare il sito da 20 metri d'altezza', immagino che questa sia - metro più, metro meno - anche la profondità a cui bisognerebbe scendere con la muta e le bombole, per poter visitare il parco...
Non so se e quali problematiche sussisterebbero in questo caso (non solo in materia di pressione, ma anche di 'esperienza'): non saprei dirti, cioè, se a un visitatore qualsiasi potrebbe bastare l'accompagnamento da parte di un sub esperto, per poter scendere fino a quelle profondità (peccato non aver trovato, stamani, quel mio collega che pratica immersioni subacquee...).
Ciò di cui sono certo è che, personalmente, in un lago del genere, non ci scenderei neanche dietro pagamento... E questo, principalmente, per una paura che ho sempre avuto, nei confronti di acque particolarmente buie e profonde. Questo tipo di parco, quindi, sarebbe indubbiamente molto più economico e facile da realizzare, ma solo se il sito si trovasse in condizioni più favorevoli all'esplorazione subacquea. Nel caso di Seuthopolis, si tratterebbe di una possibilità di visita, in un certo senso, 'elitaria' (che escluderebbe - in maniera molto più drastica di Baia - chi ha paura dell'acqua, chi non sa nuotare, chi soffre di particolari patologie, le persone disabili etc.).