CITAZIONE (Perseo87 @ 20/3/2012, 21:13)
Io, però, più che a entità demoniache, mi riferivo a divinità femminili vere e proprie.
qui invece sono io che, di conseguenza, mi domando se esiste e dove va posto il limite fra "demoni" e "divinità vere e proprie" nella mitologia mesopotamica. Insomma, come era percepita lamashtu? di sicuro aveva una posizione di rilievo, ma era percepita come "divinità" o come qualcosa di diverso? per esempio, aveva dei templi a lei dedicati?
karl, tu ne sai qualcosa?
CITAZIONE (Perseo87 @ 20/3/2012, 21:13)
Mi pareva di aver trovato, per esempio, un riferimento al culto aniconico di Astarte (o Anat, o Ashera, ora non mi ricordo bene il testo), che avrebbe potuto costituire un riflesso di quello praticato nell'Agorà di Atene, tale da poter spiegare anche l'adozione della forma dell'erma per l'effige cultuale dell'Afrodite Urania (o identificata come tale), proveniente dal Kolonos Agoraios.
potrebbero essere i "pali di ashera"?
http://en.wikipedia.org/wiki/Asherah_poleashera era probabilmente connessa con la prostituzione sacra, e probabilmente con la fertilità in generale. Non so però se c'era qualche connessione specifica con la nascita.
CITAZIONE
in particolare, aveva attirato la mia attenzione una nota in cui si spiegava come il cane e il maiale venissero associati alla sfera femminile, anche per la loro capacità di mettere al mondo un alto numero di cuccioli (c'è, fra l'altro, pure una favola di Esopo, in cui una scrofa e una cagna discutono su chi fra loro due sia la più prolifica).
interessante. interessante anche l'esempio di Esopo.
io invece stavo pensando un'altra cosa: mi domando se l'associazione con lamashtu (figura piuttosto "negativa", che io sappia, correggetemi se sbaglio) non sia in qualche modo collegata con un concetto semitico di "purezza" degli animali.
il maiale come si sa è notoriamente impuro, nelle culture semitiche (per lo meno quelle occidentali).
Per quanto riguarda il cane, esso non è citato esplicitamente fra gli animali impuri nella bibbia (in deuteronomio), però fa parte di quegli animali che vanno considerati implicitamente impuri a causa delle loro caratteristiche fisiche (non è un ruminante e non ha degli zoccoli divisi in due). Già questo è un punto che sarebbe interessante approfondire, perchè se impuro per le popolazioni siro-palestinesi (è vero, non si può a priori estendere i dettami della bibbia a tutte le popolazioni semitiche della zona, però probabilmente una base comune con le credenze canaanee doveva esserci, soprattutto per questo genere di questioni.. anche questo sarebbe un punto degno di essere approfondito, magari tramite l'analisi della distribuzione e percentuale delle ossa dei vari animali nei siti archeologici), dicevo, se il cane era considerato impuro dalle popolazioni canaanee, mi domando se questo non lo avrebbe escluso a priori da qualsiasi tipo di sacrificio.
Esclusi forse dei sacrifici connessi con pratiche magiche specifiche? E qui si ritorna a lamashtu e alla sfera dei demoni.
È però interessante notare che se da un lato nella bibbia il cane è implicitamente impuro, nel corano e quindi nella tradizione araba esso riveste un ruolo piuttosto ambiguo. Da un lato è anche per l'islam considerato in un certo qual modo "impuro" (poi il "livello" varia in base alle interpretazioni, c'è chi dice che una persona viene leccata da un cane diventa impura e deve purificarsi con i tradizionali bagni), però allo stesso tempo gli viene riconosciuta l'utilità per l'uomo, soprattutto nella caccia (nell'islam è proibito mangiare carne di un animale ucciso da un altro animale, ma è permesso mangiare la selvaggina presa dai cani, purchè la si "purifichi" pronunciando il nome di Dio, se ricordo bene), e gli è riconosciuto il ruolo di compagno dell'uomo (e per esempio gli è permesso entrare nelle tende).
Anche questo è un aspetto che meriterebbe di essere approfondito: questa ambiguità può essere riconosciuta anche in altre culture semitiche antiche (in siria-palestina, ma anche in mesopotamia)? e ha degli effetti sulla questione dei sacrifici?