| Alunx |
| | CITAZIONE (Perseo87 @ 26/1/2012, 19:52) In questi giorni, ho cominciato a fare qualche ricerca in rete, riguardo a un argomento a cui, ultimamente, mi sono molto interessato (e, dal titolo, dovreste aver intuito di cosa si tratta!).
Nell'antica Grecia, il cane ha sempre rivestito una valenza decisamente ambigua (ben evidente nei due nomi di cani leggendari, che ho inserito nel titolo di questa discussione): questo animale era, infatti, da un lato, il fedele compagno dell'uomo greco, che affiancava nella caccia e nel banchetto, e di cui custodiva la dimora; dall'altro, però, era anche una creatura caratterizzata in senso negativo, sporca e senza vergogna, che viveva vagabondando per le strade della città (non a caso, gli adepti di un'intera scuola filosofica furono definiti 'cinici', proprio per la dissolutezza della loro condotta di vita). Interessante è anche il suo indubbio valore sacrale, riscontrabile tanto nell'ambito cultuale, quanto in quello funerario (risulta associato, infatti, a diverse divinità, dalle più svariate sfere di competenza). Questo aspetto, in particolare, parrebbe essere quasi atavico, in quanto la sua presenza è riscontrabile già nelle tavolette dei palazzi micenei (e, probabilmente, anche in alcune sepolture).
Mi piacerebbe riuscire a sviscerare un po' questo vasto e complesso argomento con tutti voi, conoscere qualche studio in materia e, ovviamente, le vostre opinioni. Il tema del tuo post è davvero interessante e ho avuto modo di affrontarlo nel corso dei miei studi. Penso che ti potrebbe interessare il libro di Cristiana Franco "Senza ritegno. Il cane e la donna nell'immaginario della Grecia antica". Ti segnalo il link su accademia.edu, la recensione su Google book e quella di Gabriella Freccero: http://www.academia.edu/4457410/Senza_rite...a_Grecia_anticahttps://books.google.it/books?id=jHnXAAAAM...V_TDIsQ6AEIJTABwww.url.it/donnestoria/testi/recensioni/freccfranc.htmCredimi, ne vale la pena leggerlo! Per quanto riguarda il culto mi vengono in mente in particolare due divinità, la greca Ecate e il siculo Adranos. La prima, come di certo sai, è strettamente connessa col mondo ctonio, dell'oltretomba e della magia, vagava di notte ed era accompagnata dai latrati dei cani, suo animale per antonomasia con cui spesso si manifestava. Adranos, invece, era una divinità sicula il cui tempio era difeso, secondo la leggenda, da mille cani (alcuni li identificano con la razza del cirneco dell'Etna). Essi accoglievano i devoti nel santuario, ma punivano i sacrileghi e i ladri. Anche questo dio é legato con la sfera ctonia, quindi la connessione cane-oltretomba-ciclo vita/morte é una costante per il cane, come nel caso di Cerbero e Argo che hai già citato. Spero di essere stata utile...
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