Ostraka - Forum di archeologia

Frequenza di ritrovamenti di manoscritti di autori classici famosi

« Older   Newer »
  Share  
lino85
view post Posted on 3/2/2012, 14:43




Salve a tutti, volevo sapere se avevate notizie di quanto di solito sono frequenti ritrovamenti e conseguenti pubblicazioni di manoscritti di autori classici di epoca greca e romana di cui oggi abbiamo poco più dei titoli, vedasi qui

http://en.wikipedia.org/wiki/Lost_work#Classical_world

Naturalmente possono essere preziosi anche i ritrovamenti di soli frammenti di queste opere a noi non ancora pervenute, magari frammenti pervenuti attraverso testimonianze di altri autori. Un caso recente che conosco di ritrovamento di opere classiche è il ritrovamento nel 1990 e la pubblicazione nel 1998 di frammenti dell'opera originale del filosofo Empedocle "La natura" http://books.google.it/books?id=j2uGTu7D4M...epage&q&f=false volevo sapere da voi altre conoscenze di ritrovamenti recenti e di possibili future pubblicazioni di manoscritti che ci fanno recuperare, almeno parzialmente, la conoscenza delle opere di questi autori classici, di cui ancora non molto ci è pervenuto.

Ciao.
 
Top
view post Posted on 3/2/2012, 15:47
Avatar

- Γνῶθι σεαυτόν -

Group:
àrchon
Posts:
1,882
Location:
dalla terra degli illustri Tirreni

Status:


CITAZIONE (lino85 @ 3/2/2012, 14:43) 
Salve a tutti, volevo sapere se avevate notizie di quanto di solito sono frequenti ritrovamenti e conseguenti pubblicazioni di manoscritti di autori classici di epoca greca e romana di cui oggi abbiamo poco più dei titoli

volevo sapere da voi altre conoscenze di ritrovamenti recenti e di possibili future pubblicazioni di manoscritti che ci fanno recuperare, almeno parzialmente, la conoscenza delle opere di questi autori classici, di cui ancora non molto ci è pervenuto.

Posso provare a rispondere (almeno in parte) a questa tua richiesta.
Quantificare la frequenza di ritrovamenti di testi antichi (soprattutto in area egizia, dove questi volumi hanno avuto maggiori possibilità di conservazione, in virtù delle condizioni climatiche di questo paese) non è affatto semplice. Non credo di poterti rispondere tanto in merito alla frequenza nel tempo (del tipo 'tot. papiri all'anno'), quanto, piuttosto, per quanto riguarda la concentrazione geografica dei rivenimenti.

Faccio riferimento alla cartina presente in fondo al manualetto che acquistai per l'esame di Papirologia (E. G. Turner, Papiri Greci, Carocci, 1980). Nonostante la grande estensione del paese, i rinvenimenti papiracei in Egitto (intendendo, con questa espressione, i 'papiri in lingua greca') si concentrano soprattutto nella zona del Fayyum. Quest'area, un tempo a carattere paludoso, fu infatti ampiamente bonificata dal re Tolomeo II, per poterne assegnare i terreni ai suoi veterani.
Con il IV secolo d.C., il Fayyum fu progressivamente abbandonato: i canali caddero in disuso e le città finirono inghiottite dalla sabbia del deserto, senza conoscere una continuità abitativa, tipica di grandi altre città del regno d'Egitto, come Alessandria, Tebe o Tolemaide (che, per questo, hanno restituito percentuali assai minori di papiri).
I papiri rimasti nelle abitazioni del Fayyum furono conservati dall'aridità del sabbia, fino al momento del ritrovamento. Il più famoso gruppo di papiri recuperato in quest'area (nel villaggio di Philadelphia) è quello dell'archivio di Zenone di Cauno (segretario di un certo Apollodoro, ministro di Tolomeo II).

A oggi, salvo questi casi eccezionali, non ho idea di quali possano essere, nello specifico, i rinvenimenti di cospicui quantitativi di papiri (specialmente di carattere letterario, come intendi tu).
Forse un caso particolarmente fortunato (a seconda dei punti di vista!) potrebbe essere rappresentato dalla Villa dei Papiri di Ercolano. In questa ricca abitazione, infatti, già nel Settecento, fu recuperato uno straordinario numero di papiri in lingua greca. Stando a quello che avevo sentito dire, dato che lo scavo della villa è ancora solo parziale (e procede con estrema lentezza), è probabile che, andando avanti, si possa incappare anche in una 'biblioteca latina' (spesso affiancata, nel mondo romano, a quella greca).

Infine, diversi frammenti di opere letterarie (più o meno famose) possono essere recuperati anche dagli smontaggi delle maschere funerarie delle mummie d'età tarda (i cosiddetti 'cartonnages', su cui, tempo fa, avevo anche scritto un post: https://ostraka.forumfree.it/?t=56123262). Il problema di questi reperti, appunto, è che è necessario distruggerli, per poter studiare le tipologie di frammenti papiracei di cui sono composti (all'esame, per esempio, ricordo che mi furono chieste alcune informazioni su un rotolo di epigrammi di Posidippo di Pella, recuperato proprio dallo smontaggio di un pettorale di mummia).
 
Top
view post Posted on 3/2/2012, 15:51
Avatar

Senior Member

Group:
oikistés
Posts:
19,439
Location:
Germania

Status:


Una fonte di testi antichi che pian piano si sta svelando sono i papiri dell'omonima villa di Ercolano. Se non erro in tempi relativamente recenti sono stati pubblicati testi di Filodemo di Gadara.
 
Top
lino85
view post Posted on 3/2/2012, 16:47




CITAZIONE (dceg @ 3/2/2012, 15:51) 
Una fonte di testi antichi che pian piano si sta svelando sono i papiri dell'omonima villa di Ercolano. Se non erro in tempi relativamente recenti sono stati pubblicati testi di Filodemo di Gadara.

Proprio qui

www.classics.ucla.edu/index.php/philodemus

si parla del "Philodemus project" ovvero dell lavoro per portare alla luce e pubblicare le sue opere ritrovate ad Ercolano, lavoro che a me, appassionato di filosofia antica, non può che fare piacere...

Ciao.
 
Top
3 replies since 3/2/2012, 14:43   1038 views
  Share