Ritardo contraccambiato!
Allora, la tua richiesta è giusta, anche se la risposta è un po’ complicata. Ci provo.
Partiamo da Perseo e Pelope, rispettivamente principali sovrani del Peloponneso orientale (Micene) e occidentale (Pisa; località che non mi risulta ancora identificata, nella zona dell’Olimpia classica).
Anzitutto va detto che la sorella di Pelope, Niobe, è la moglie di Anfione re di Tebe e che Pelope arriverebbe dalla Lidia (Arzawa?).
I figli di Pelope:
- Pitteo è re di Trezene, sulla punta più orientale dell’Argolide. Sua figlia Etra sarà la madre di Teseo, re di Atene.
- Alcatoo è re di Megara, che si trova subito al di là del Golfo di Corinto e sua figlia Eribea sarà la moglie di Telamone, re di Egina.
- Lisidice sposa Alceo, figlio di Perseo e nonno di Eracle, probabilmente primogenito ed erede al trono. I due sono i genitori di Anfitrione e Anasso. Quest’ultima sposa lo zio Elettrione, fratello del padre, e sua figlia Alcmena sposa a sua volta il proprio zio, ossia Anfitrione, fratello di sua madre. Anfitrione e Alcmena sono a loro volta i genitori di Eracle.
- Nicippe sposa Stenelo, figlio di Perseo e futuro re di Micene (dopo avere esiliato Anfitrione per l’uccisione accidentale del suocero Elettrione), padre di Euristeo, che commissiona a Eracle le 12 fatiche.
- Atreo e Tieste, dopo avere ucciso il fratellastro Crisippo, si rifugiano dal cognato Stenelo, che nel frattempo è diventato re di Micene e gli dà la signoria su Midea.
Alla morte senza discendenti dei re di Tebe, Clori, unica sopravvissuta all’epidemia che ha devastato Tebe e sterminato la sua famiglia, si trova a Pisa e Pelope la dà in moglie a Neleo, re di Pilo (in Elide, sotto Pisa) e padre di Nestore.
Sempre a Pisa si trova l’erede al trono di Tebe della stirpe di Cadmo (l’originaria dinastia regnante di Tebe), Laio (figlio di Labdaco, a sua volta figlio di Polidoro, unico figlio maschio di Cadmo), trattenuto come ostaggio da Pelope (su richiesta del cognato?). In cambio dell’aiuto nell’omicidio di Crisippo, Laio riesce tornare a Tebe (con l’iauto di Stenelo?), dove diventa re, sposando Giocasta, figlia di Creonte, una cugina alla lontana (discendente di una figlia di Cadmo).
Proprio a Tebe trova rifugio Anfitrione, figlio di Alceo e padre di Eracle, che nasce in questa città. Viene da pensare che, se Laio doveva il trono a Stenelo, più che di ospite la famiglia di Anfitrione era in esilio controllato da un re amico (pratica comune nel Vicino Oriente).
Con il tempo la situazione politica probabilmente cambia: Laio non ha eredi (il suo unico figlio Edipo è stato esposto) ed Eracle, legittimo erede al trono di Micene, deve apparire a Creonte un buon partito, quindi gli dà in moglie la figlia Megara.
Ma veniamo a Perseo, sul quale abbiamo già dato qualche anticipazione parlando dei figli Alceo, Elettrione e Stenelo. Perseo ha anche una figlia, Gorgofone, che prima sposa Periere, che governa in Messenia, dal quale ha come figli Afareo e Leucippo; poi sposa un certo Ebalo (che Kerenyi definisce “uno degli uomini primitivi dattilici di Laconia”; un re minore della regione?), dal quale ha Tindaro e Icario.
Afareo sarà padre di Idas e Linceo, i fratelli messeni rivali dei Dioscuri. Idas diventerà padre di Cleopatra, moglie di Meleagro, figlio di Oineo e Altea e quindi erede al trono di Etolia.
Leucippo sarà padre delle Leucippidi, dapprima promesse spose ai figli di Afareo, ma rapite e sposate dai Dioscuri.
Tindaro sposa Leda, sorella di Altea (è quindi lo zio di Meleagro). Sarà Eracle a rimetterlo sul trono di Sparta, da cui era stato cacciato da un fratellastro. I Dioscuri nascono durante l’esilio. Tindaro è ovviamente padre (non mi soffermo in questa ricostruzione su presunte genealogie divine) anche di Elena e Clitemnestra.
A sua volta Icario è padre di Penelope, che quindi è cugina dei Dioscuri, di Elena e Clitemnestra.
Dopo la strage della sua famiglia tebana, Eracle per espiare il delitto si pone al servizio di Euristeo (che di fatto gli ha usurpato il trono). Il fatto che le 12 fatiche inizino nelle vicinanze di Micene e si allarghino poi al Peloponneso occidentale, poi alla Tessaglia e infine al di fuori della Grecia micenea a me ricorda tanto una strategia espansiva: dapprima si consolidano i confini interni, poi si attaccano i regni vicini: l’Arcadia, poi il resto del Peloponneso occidentale, dove regnano Augia e suo fratello Attore (al di fuori dei giochi dinastici visti finora) e Neleo, vecchio alleato di Pelope, che Eracle sostituisce con il figlio minore Nestore.
Neleo sarebbe a sua volta imparentato con vari re tessali. Sua madre Tiro (nome evocativo della Fenicia) discenderebbe dal capostipite degli Elleni, Elleno. Suo nonno Salmoneo, figlio di Eolo (non il dio dei venti) sarebbe stato re di una città vicina a Pisa. Pelia, re di Iolco, è suo fratello, che a sua volta ha usurpato il trono al fratellastro Esione, padre di Giasone e fratello di Fere, re dell’omonima città e padre di Admeto (che invece è in rapporti amichevoli con Eracle).
Biante e Melampo, figli di Amitaone, un altro fratellastro di Neleo, li troviamo regnanti ad Argo, che hanno ottenuto lasciando ai discendenti di Preto (prozio di Perseo in quanto fratello di Acrisio, suo nonno) solo una piccola parte del loro regno originario; troveremo Capaneo, discendente di Preto, tra i 7 contro Tebe e suo figlio Stenelo compagno prediletto di Diomede (discendente di Biante) a Troia.
Biante sposa Pero, figlia di Neleo, e sua cugina, e suo nipote sarà Adrasto (quello dei Sette contro Tebe), le cui figlie sposeranno due esuli: Tideo, scappato dall’Etolia dopo avere ucciso il padre/nonno Oineo e padre di Diomede, e Polinice, figlio di Edipo.
Infine troviamo Peleo, figlio di Eaco re di Egina e fratello di Telamone, trapiantato a Ftia in Tessaglia. Achille e Aiace sono quindi cugini.
Alla fine della guerra civile che sconvolge il regno di Micene dopo la morte di Eracle, gli Eraclidi vanno in esilio, ma Euristeo muore senza eredi. Teseo, che era stato compagno e alleato di Eracle, ospita i suoi genitori in esilio. Atreo e Tieste si propongono come sovrani di Micene. Dapprima Tieste ottiene di far sposare suo figlio Tantalo con Clitemnestra, figlia del re di Sparta. Poi Atreo e Agamennone conquistano la città, uccidendo Tantalo, imprigionando e/o cacciando Tieste, facendo risposare Clitemnestra con Agamennone. In quest’ottica il rapimento di Elena da parte di Teseo potrebbe rientrare in questa fase incerta della successione al trono di Micene.
Una volta recuperata Elena e occupata Trezene (che fa parte del regno di Teseo e dove era stata lasciata la donna), viene ribadita l’affermazione del casato di Atreo con il matrimonio tra Elena e Menelao.
Odisseo, come universalmente noto, sposa Penelope, cugina di ramo cadetto della casa regnante di Sparta, a rimarcare l’alleanza con gli Atridi da parte del sovrano del piccolo regno dei Cefalleni (isole ionie) che però controlla le rotte commerciali micenee settentrionali verso l’Italia passando dalla Puglia, cosa che spiega il suo peso nonostante le dimensioni ridotte del regno.
Per ora direi che basta!
Se consideriamo realistici (non reali) questi personaggi con le loro complesse alleanze dinastiche, potrebbero offrire l’unica chiave di lettura in nostro possesso per ricavare notizie sulla storia dei micenei dalla seconda metà del XIV alla fine del XIII secolo.