Ostraka - Forum di archeologia

[Milano] Nutrire il corpo e lo spirito, Il significato simbolico del cibo nel mondo antico

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view post Posted on 15/2/2012, 19:26
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Volevo raccontarvi di una mostra che ho visitato a Milano, lo scorso 30 dicembre. Mi rendo conto che mi sono deciso con un po' di ritardo a parlarvene, ma l'esposizione chiudeva proprio il 31 dicembre (quindi, anche ad avervela illustrata per tempo, dubito che qualcuno avrebbe potuto andarla a vedere proprio l'ultimo dell'anno...).

Il tema era assai intrigante (viste e considerate le ultime tendenze delle nostre discussioni!): il significato del cibo nel mondo antico. L'alimento - inteso come fonte di nutrimento sia fisica che spirituale - costituiva, dunque, il soggetto principale dell'esposizione (allestita nel Civico Museo Archeologico di Milano, in Corso Magenta). Il percorso espositivo voleva proporre un generale excursus del cibo nel mondo antico (dall'Egitto alla Grecia, e da Roma all'India), secondo le seguenti tappe:

- Dal grano di Demetra al Pane Eucaristico.
- Dalla vite di Dioniso al Vino Eucaristico.
- Cibo e società.
- Dalla pesca dei pesci alla 'pesca' delle anime.
- La carne: dal crudo al cotto.
- Cibo degli dèi, cibo per gli dèi.
- Cibo dei morti, cibo per i morti.
- Cibo, salute e filosofia.
- Oriente.

La mostra era più piccola e concentrata di quanto non mi fossi immaginato, ma mi ha ugualmente molto affascinato (sia per la bellezza e il valore dei reperti messi in mostra, sia per alcune delle tematiche approfondite dai curatori). Ne ho approfittato, poi, per una visita alle collezioni del Museo Archeologico di Milano (una struttura bellissima, che unisce magistralmente in sé l'antico e il moderno).

Mi dispiace non potervi consigliare di visitare questa mostra (in quanto, ormai, non è più possibile); ma, se qualcuno di voi fosse interessato ad approfondire alcune delle tappe del percorso, posso ricorrere al catalogo che ho acquistato (e ai reperti che ho visto di persona), per provare a sintetizzarvi le informazioni più importanti.
 
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view post Posted on 15/2/2012, 22:14
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Se hai tempo e voglia fallo, ti leggeremo certo volentieri. Una curiosità: Il crudo e il cotto è il titolo di un saggio di Claude Lévy-Strauss. Nella mostra ci si richiamava al suo pensiero? Mi pare che, in parte forse a ragione, Lévy-Strauss sia un po' fuori moda.
 
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view post Posted on 16/2/2012, 21:22
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (dceg @ 15/2/2012, 22:14) 
Se hai tempo e voglia fallo, ti leggeremo certo volentieri. Una curiosità: Il crudo e il cotto è il titolo di un saggio di Claude Lévy-Strauss. Nella mostra ci si richiamava al suo pensiero? Mi pare che, in parte forse a ragione, Lévy-Strauss sia un po' fuori moda.

Non mi pare che ci fossero riferimenti a questo saggio...
La sezione si basava essenzialmente sull'analisi del sacrificio e delle sue motivazioni mitologiche, per poi passare alle modalità di macellazione e cottura delle carni e alle occasioni legate al consumo di questo alimento, sia in Grecia che a Roma (con riferimenti alla terminologia specifica).

P.s.

Sapete che c'erano anche diverse pitture pompeiane originali incorniciate? ;)
Ho cercato in giro, ma nessuna mostrava ananas! :(
 
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IunoMoneta
view post Posted on 16/2/2012, 21:33




Ah, il sacrificio! Temino mica da poco... Sull'argomento c'è una bibliografia che fa paura per la mole e per la quantità di teorie diverse sulla sua orgine... Dubito che in una mostra si possa anche solo inziare a sfiorare la tematica.
Per altro sul consumo della carne proveniente da vittime sacrificali ci sono dei lavori molto recenti, e molto interessanti, di W. Van Andringa. Perseo, visto che hai il catalogo puoi controllare se ci sono lavori di questo autore citati?

Altra domanda: considerato che avrai visitato tutto il museo, che giudizio ne dai?

P.S.
Specifico che, benchè sia spesso dalle parti del museo, la mostra non l'ho vista... :P
 
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view post Posted on 17/2/2012, 00:35
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Io ho visitato il Museo parecchi anni or sono, in occasione di una mostra di vetri romani, intitolata "Vetro e vetri. Preziose iridescenze". Oddio, vedo ora che sono passati 13 anni, la mostra era nel 1999! Il museo mi era piaciuto, ma penso che da allora sia cambiato non poco.
 
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view post Posted on 17/2/2012, 15:44
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CITAZIONE (IunoMoneta @ 16/2/2012, 21:33) 
Ah, il sacrificio! Temino mica da poco... Sull'argomento c'è una bibliografia che fa paura per la mole e per la quantità di teorie diverse sulla sua orgine... Dubito che in una mostra si possa anche solo inziare a sfiorare la tematica.

Sì, è vero. Ricordo che toccai l'argomento per il mio esame di Storia delle religioni, e la questione è non poco complessa e sfaccettata... Come ho detto, comunque, qui si parlava, più che altro, delle origini mitologiche del sacrificio in Grecia (in pratica, il racconto di Prometeo e della spartizione delle offerte fra umanità e dèi).

CITAZIONE (IunoMoneta @ 16/2/2012, 21:33) 
Per altro sul consumo della carne proveniente da vittime sacrificali ci sono dei lavori molto recenti, e molto interessanti, di W. Van Andringa. Perseo, visto che hai il catalogo puoi controllare se ci sono lavori di questo autore citati?

No, mi dispiace, niente Van Andringa.
Nella bibliografia del capitolo sul consumo della carne sono citati principalmente i lavori di M. Detienne (oltre ad alcuni studi di Durand, Burket, Vernant, Grottanelli, Parise e Stroumsa).

CITAZIONE (IunoMoneta @ 16/2/2012, 21:33) 
Altra domanda: considerato che avrai visitato tutto il museo, che giudizio ne dai?

Sì, come ho detto, visto che la mostra non era molto grande, mi sono preso un po' di tempo per visitare anche il resto della struttura. E, devo dire, sono rimasto davvero affascinato.
Fa una certa impressione il modo con cui le strutture moderne si incastrano e si fondono con quelle più antiche. Il museo, infatti, è stato allestito nell'antico Monastero Maggiore, che a sua volta inglobava parte delle mura massimiane della città romana (inclusa una torre dell'antico circo): quindi colpisce molto questo interno di acciaio, vetro e luci, con un guscio di vecchi mattoni rossi... Molto belle anche le opere esposte all'esterno (altari funerari, capitelli, pezzi di cornicioni etc.).

Come ho già detto, fino a oggi ho visto diversi musei archeologici, ma non moltissimi. E quello di Milano, devo dire, mi ha davvero entusiasmato. Il confronto con il Museo Archeologico di Firenze (che - non nascondo - mi è molto caro!) è immediato; e, purtroppo, mi dispiace dirlo, non c'è paragone...
Il museo di Milano ha strutture perfettamente funzionali. All'ingresso, c'è uno splendido modellino ricostruttivo della città in età romana. Ci sono mosaici bellissimi (su cui si può anche transitare, tramite un ponteggio in legno) e, nella sezione medievale, sono esposti addirittura alcuni manichini mostranti le ricostruzioni anatomiche degli uomini e delle donne dell'epoca (effettuate a partire dalle analisi dei resti osteologici in possesso del museo). A Firenze, le collezioni in sé non sono certo da meno, per qualità, bellezza e rarità dei pezzi: ma, a livello strutturale e museale, non mi pare che siamo a questi livelli (per certi versi, diciamo che, forse, siamo un po' più 'antiquati'...).

P.s.

CITAZIONE (dceg @ 17/2/2012, 00:35) 
Io ho visitato il Museo parecchi anni or sono, in occasione di una mostra di vetri romani, intitolata "Vetro e vetri. Preziose iridescenze".

Di vetri ce n'erano moltissimi, alcuni dotati di forme e colori davvero spettacolari.
Fra l'altro, il nome di questo catalogo non mi è nuovo: mi sa che alla sua stesura ha partecipato anche il mio relatore (lui si occupa, nello specifico, proprio di vetri antichi).
 
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view post Posted on 17/2/2012, 15:51
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Il catalogo lo posseggo, ma al momento è sepolto sotto una caterva di libri, in quanto aspetto i nuovi scaffali per trasferire la biblioteca e ho già dovuto eliminare una parte di quelli vecchi; e i vetri sono una delle mie passioni segrete.

Il Museo Archeologico di Firenze, che ho visitato nuovamente l'anno scorso, è certamente un po' vecchio nelle strutture e nelle presentazioni, tuttavia è interessantissimo e con cose bellissime.
 
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IunoMoneta
view post Posted on 17/2/2012, 18:13




Sono contenta che le collezioni del Museo ti siano piaciute. D'altra parte ci sono davvero dei pezzi straordinari anche se alcuni hanno il difetto di essere del tutto decontestualizzati come la diatreta Trivulzio. Trovo singolare che ti sia entusiasmato per i mosaici visto che quelli milanesi sono piuttosto modesti per qualità esecutiva e repertorio. Ma io forse sono viziata dalla frequentazione dei mosaici della X regio....
Sull'allestimento, personalmente, ho qualche riserva. Trovo che la pannellistica sia "logorroica" ovvero che i testi siano troppo lunghi e che finiscano per schiacciare i reperti (in particolare nella sezione sulla Milano romana). Inoltre alcune scelte mi sono sembrate tecnicamente errate per quel che riguarda la possibilità di fruizione dei reperti che risultano non visibili a tutte le categorie di visitatori. Ad esempio, nella sezione altomedievale ci sono delle vetrine "a bara" o "a sarcofago" (ovviamente non è un termine tecnico, solo la definizione che a me sembra maggiormente descriverne l'aspetto) che per un bambino ma anche per un disabile creano problemi di visione perchè sono troppo alte.

P.S.
Se non ricordo male la mostra "Vetro e vetri, preziose iridescenze" era stata organizzata in occasione di un convegno dell'AIHV... Non ho il catalogo ma avevo visto l'esposizione che era stata allestita nel piano interrato del Museo, dove adesso c'è parte della sezione su Milano romana. All'epoca la nuova ala era ancora adibita a istituto tecnico.... Mi sembra di parlare del paleolitico superiore... ;)
 
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view post Posted on 17/2/2012, 18:25
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CITAZIONE (IunoMoneta @ 17/2/2012, 18:13) 
Mi sembra di parlare del paleolitico superiore... ;)

Mi fai sentire erede diretto dei Neanderthaliani :cry:
 
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view post Posted on 17/2/2012, 21:44
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CITAZIONE (IunoMoneta @ 17/2/2012, 18:13) 
D'altra parte ci sono davvero dei pezzi straordinari anche se alcuni hanno il difetto di essere del tutto decontestualizzati come la diatreta Trivulzio. Trovo singolare che ti sia entusiasmato per i mosaici visto che quelli milanesi sono piuttosto modesti per qualità esecutiva e repertorio. Ma io forse sono viziata dalla frequentazione dei mosaici della X regio....

O forse sono io che sono di bocca più 'buona'... :P

Personalmente, sono rimasto affascinato da diverse delle ceramichìhe greche e magnogreche dipinte, esposte ai piani alti dello stabile, dal torso di Ercole tipo Farnese e, soprattutto, da quel capolavoro che è la patera di Parabiagio (che devo studiare, fra l'altro, anche per l'esame). Le era stato accostato un estratto dell'Inno alla Madre degli dèi di Giuliano l'Apostata, che, secondo me, ben si confaceva al tema illustrato su di essa.

Per il resto, ricordo di aver visto mosaici molto belli anche in altri musei (per esempio, anche a Roma, a Palazzo Massimo, c'erano molti mosaici), ma mi sembra che fossero tutti appesi alle pareti, e il camminarci sopra - anche se a una certa altezza - mi ha fatto tutto un altro effetto...

 
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