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| Così Giovanni Lilliu riassunse la sua vita in occasione della consegna del Sardus Pater: CITAZIONE "Io ho cercato di mettere la mia vita e il mio lavoro in rapporto speculare con la nuova prospettiva della Sardegna, in relazione col vasto mondo. Ho cercato di individuare la sua cultura e la sua gente nel segno delle antiche suggestioni e nel solco della sua lunga tradizione resistenziale. Suppongo che il mio mestiere di archeologo non sia stato inutile e mi abbia stimolato a credere nel nostro avvenire di Sardi".
"Ho cercato di combattere contro il vento e il tempo della dipendenza della nostra isola, della nostra patria, e piantare gli alberi della nuova autonomia. È tempo di uscire dalla crisi attuale (che significa stacco dal tempo andato anche recente e annuncio di svolta culturale). Di mettere al servizio della rifondazione sarda le palesi e riposte energie, di tendere tutto l'arco del desiderio e della volontà per realizzare la stagione ancora in spirito e pratica di vera libertà. Tutti insieme. Fortza paris". io vorrei ricordarlo tramite l'ultima fatica di un intellettuale che la Sardegna rimpiangerà per sempre: www.carlodelfinoeditore.it/s....aspx?id=462CITAZIONE Lo studio della tomba di giganti di Bidistili rimane esemplare sia per il metodo sia per l´analisi dei manufatti in essa contenuti, ma soprattutto suscita stupore ove si pensi ad uno studioso alle soglie dei novant´anni, archeologo di fama internazionale e Maestro riconosciuto dell´archeologia sarda come Giovanni Lilliu, che affronta con grande umiltà ed impegno – vedi la schedatura dei materiali con relative tabelle irte di dati – la pubblicazione di un vecchio scavo, vissuta come dovere verso la comunità scientifica e verso la stessa comunità di Fonni. E se la tomba di Bidistili non ha restituito materiali eclatanti o elementi architettonici particolarmente significativi, tuttavia, proprio per questo, il lavoro del Professore costituisce un esempio ed un richiamo a quanti invece lasciano ancora inediti scavi del più alto interesse, talora fondamentali per la crescita dei nostri studi. e da questo suo ultimo libro, estrapolo anche l'incipit della prefazione di Moravetti, perchè spiega bene chi fosse l'uomo e quale fosse la sua devozione e dedizione all'archeologia: CITAZIONE un giorno i gennaio del 2003 andai a trovare nella sua abitazione di cagliari il prof. lilliu, che in quei giorni attraversava un difficile momento di salute. Con la consueta affettuosa affabilità, più che le molestie dell'età mi era parso rattristato per il fatto che questi fastidi di salute gli impedissero di conccludere lo studio sulla tomba di Bidistili Fonni, di cui, fino ad allora, aveva soltanto dato anticipazioni, e che considerava il suo ultimo lavoro scientifico. Il testo,ormai quasi completo -mi mostr i suoi appunti distribuiti in quaderni ed agende - era però ancora nella versione manoscritta: una grafia quella di Lilliu, dal segno forte e deciso ma, come sempre del tutto indecifrabile per chiunque volesse cimentarsi nella sua interpretazione (...) sarà lo stesso Lilliu, qualche tempo dopo, riacquistati salute e vigore unitamente alla sua ben nota tenacia, a voler trascrivere con la sua mitica olivetti 33tutto il testo di Bidistili, in cartelle fitte, senza margini bianchi- come sempre! più che morire gli dev'esser costato trascorrere gli ultimi anni, senza pubblicare e senza scavare adiosu babbai acchiriu
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