CITAZIONE
gli antenati di Otzi sono emigrati dal vicino Oriente nel neolitico in seguito alla diffusione dell'agricoltura e dell'allevamento; il loro Dna si è conservato fino a oggi in regioni isolate, come Sardegna e Corsica". Questa frase - riportata così - sembra presupporre che gli altri europei avessero origini diverse da quelle mediorientali, il che non è.
non mi sembra proprio che induca in tale errore. io l'ho intesa nel senso che il blocco sardo-corso conserva più di altri la base genetica neolitica; mentre gli altri europei furono esposti,
più dei sardo corsi, al diffondersi di altri pool genetici. ecco tutto.
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.massinissa Inviato il: 28/2/2012, 22:58 Inoltre c'è da prendere in considerazione sia per il neolitico che per l'età del rame (a cui appartiene Otzi), un forte e ben determinato flusso di scambi dapprima per l'ossidiana e la selce, poi per i metalli, ma anche per la ceramica lungo tutta la penisola,scambi che hanno certamente favorito anche eventuali mescolamenti di genti e geni
tutto questo Massinì, lo riferisci alla Sardegna? sarei d'accordo. troppo spesso il concetto di isola è equivocato nel senso di"isolamento", cosa che non fu mai per la Sardegna preistorica, soprattutto. Certo ovviamente, il Tirreno divide la Sardegna dal Continente ben più di quanto lo stretto di messina divida La Sicilia, ma d'altronde, i traffici dal continente alla Sardegna tramite la Corsica, sono ben attestati per tutte le epoche preistoriche. In altre parole se un certo grado di isolamento genetico per forza di cose si verificò, questo non va sovrapposto e confuso, alle relazioni culturali, facendo passare l'isolamento genetico anche per isolamento culturale.
però lasciando da parte queste banli considerazioni, io mi chiedo sempre, quali siano le conclusioni storico-archeologiche che gli studi di genetica dovrebbero indurre a far proprie. ache in questo caso, sinceramente, non so darmi una chiara risposta. ne per Otzi, ne per la Sardegna e la Corsica.
certo ho riportato solo un articolo di giornale, ma voi quali conclusioni traete?
per otzi stiam parlando di un uomo vissuto nel calcolitico, mi pare anche normale che i suoi geni, siano mlto più vicini a quelli apportati dalla Neolitizzazione. Da questo punto divista lo studio, offre solo una conferma al già noto, mi pare.
Anche per la Sardegna e la Corsica mi pare sia così. infatti queste due isole conoscono un primo boom demografico proprio in età neolitica, come attesta la cultura ozieri, e un secondo boom, in età nuragica, ma poichè, a quanto sembra , tra la popolazione neolitica e quella nuragica, non v'è cesura "etnica" e dunque "genetica", ma solo culturale e temporale, è chiaro che la base genetica nuragica fosse imparentata al patrimonio genetico neolitico.
questa "base" o patrimonio genetico, è infine poi perdurato e giunto ben consevatasino nelle attuali generazioni nonostante, i tanti invasori e coonizzatori, che in seguito alla conquista punica, si avvincendarono In Sardegna ma pure in Corsica.
CITAZIONE (lama su @ 29/2/2012, 14:29)
qui un articolo in francese più preciso sul discorso genetico:
www.agoravox.fr/actualites/technolo...-a-parle-108785il tema è interessante.. e meriterebbe di essere discusso anche in maniera più generale (penso in particolare alle possibili connessioni linguistiche..)
forse potrebbe essere il caso di aprire una discussione apposita in preistoria?
grazie della cartina Lama, molto importante e significativa. noto che la presenza e la concentrazione dell'aplogruppo Y sono ben marcate tanto nel Caucaso, quanto nella Sardegna a pari merito. e di certo il caucaso difficilmente può esser stato preda di deriva genetica ed isolamento genetico.
ed è anche molto significativa la buona concentrazione in Italia centrale.
ma ripeto, da questo punto di vista quali sono le possibili conclusioni storico archeologiche che si possono trarre?